6 Nazioni 2022 Francia-Italia
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
"Nella giornata di domani l’Italia tornerà ad allenarsi sul campo del Payanini Center di Verona. Al gruppo Azzurro – oltre ai rientranti Ceccarelli, Da Re, Sisi e Bruno – si è aggiunto Andrea Zambonin, seconda linea delle Zebre Parma, convocato in preparazione della partita contro l’Inghilterra in calendario domenica 13 febbraio alle 16 allo Stadio Olimpico di Roma."
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R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Resto della mia idea che Varney non ha giocato bene e rispetto le opinioni contrarie ma non intendo essere bollato come uno che lo crocifigge. Il mondo, per chi qua è abituato a dichiarazioni che potrebbero benissimo finire con "così parlò Zarathustra", difficilmente è in bianco e nero. Varney è un bel giocatore che potrà dare ed ha già dato un grande contributo ma nel suo club è diventato il terzo o quarto mm e gioca pochissimo. Per questo lo metterei come rimpiazzo all'inizio del 6N. Se giocherà da titolare la prossima spero mi smentisca clamorosamente ma non mi sembra avere il ritmo ora. Per il resto, è vero che aveva contro il miglior mm del mondo, ma Dupont per fortuna non ha toccato i suoi standard abituali e non ha inciso come al solito. Per il resto, come ho detto in altro thread, come singoli siamo messi meglio dei risultati di squadra. Non abbiamo i fenomeni ma giocando con grinta nessuno ci passeggia sopra. Spesso è mancata la voglia di sacrificarsi altre volte, come evidenziavano i tanti placcaggi sbagliati. Con gli stessi giocatori più o meno ho rivisto una squadra e una organizzazione di gioco. E secondo me hanno ampi margini di miglioramento
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Quello che ha avuto di particolare questa partita è che non c'è stato praticamente nessun settore in cui abbiamo fatto schifo del tutto come molto spesso ci capita. A parte la touche, un po' deficitaria ma non completamente disastrosa, non ci sono state vere catastrofi mentre grinta, fitness e disciplina mi sono sembrate decisamente sopra media. Mischia, avanti, mediana, trequarti, difesa, attacco, breakdown con luci ed ombre ma in sostanza decenti. Molto bene anche la difesa da maul ma di contro non abbiamo quasi mai provato un carrettino nostro anche se contro i trattori francesi è una scelta in parte comprensibile. Un Italia in controtendenza rispetto allo standard degli ultimi anni, insomma. Speriamo soprattutto di spezzare finalmente la tradizione atavica che ci vede pressocchè invariabilmente far seguire ad una prestazione in qualche modo promettente una disastrosa. Gli inglesi sono sempre un boccone indigesto anche perché il tipo di rugby che praticano ci mette molto in difficoltà ma hanno comunque palesato parecchi limiti contro la Scozia e se confermassimo le buone cose viste a Parigi e magari migliorassimo 1-2 aspetti un po' più deficitari ci sono le condizioni per, non dico fargli lo scherzetto, ma quantomeno rendergli la vita molto difficile.
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Una sintesi decisamente originale, ma potente !
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
TheAnalyst in realtà individua un'area del gioco in cui l'Italia ha fatto particolarmente fatica:
"One area where this game was really won and lost, and where the chasm in quality lies between Italy and the top sides, was at the gainline. Les Bleus got themselves over the gainline an impressive 58% of the time, whereas Italy could manage it just 39% of the time, way short of where you need to be at Test level. The French defence must be given a large amount of credit here, but the Azzurri are definitely missing a big hitter. With Sergio Parisse out of the picture and Jake Polledri still not back from a lengthy knee injury, they look toothless."
https://theanalyst.com/eu/2022/02/six-n ... ts-round1/
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
guadagnare la linea del vantaggio...ma anche quando ci riescono, un errore gestuale, un sostegno tardivo, una contro ruck e siamo di nuovo nella nostra metà campo, a difendere come spesso accade. Secondo quel commento, manca un ball carrier.
"Serve una barca più grande" (cit. film "Lo squalo")
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
La nostra metà nasce infatti da due penetrazioni di Ruzza e halafihi che hanno costretto i francesi a riorganizzarsi in fretta e furia
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Che non abbiamo concesso la solita caterva di falli è già stato detto?
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Oddio, abbiamo pochi ball carrier (a parte Halafihi)... chiedo a voi esperti: Lamaro non è considerato un ball carrier? Si spera che fra non molto rientrino anche Polledri e Meyer. Non sono anche loro dei ball carrier?
Insomma, non siamo proprio corti sotto questo aspetto...
Insomma, non siamo proprio corti sotto questo aspetto...
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Le valutazioni di On rugby:
Padovani, 5: C’è sempre la sensazione che sia leggermente posizionato male nelle situazioni difensive, soprattutto quando gli è richiesto di muoversi dalla propria posizione per seguire le dinamiche dalla copertura profonda. Se l’Italia perde la battaglia tattica al piede è anche perché perde il confronto diretto con il suo omologo.
Menoncello, 7.5: Il più giovane giocatore di sempre a segnare nel Sei Nazioni. E questo vale uno 0.5 in più in una partita che il 19enne interpreta molto bene con la maglia numero 14. Non soffre mai fisicamente, placca tutto quello che gli passa vicino, come quando va a prendersi due uomini con un solo placcaggio nel primo tempo.
Brex, 5.5: Usa bene il suo noto tempismo nella salita difensiva e non manca mai il placcaggio. Chiuderà a quota 13 senza errori, incolpevole sulla seconda meta francese dove è battuto dal morbidissimo tocco di Ntamack sulla sua salita rovesciata. Due palloni persi e un calcio contro gli impediscono di raggiungere il 6.
Zanon, 6: Utilizzato come piede di porco della manovra offensiva, riesce a prendere spesso e volentieri la linea del vantaggio. Alle 10 cariche unisce 12 placcaggi senza errori, ma la lettura in ritardo di alcune situazioni difensive non gli consente di andare oltre una stropicciata sufficienza.
Ioane, 5.5: È come sempre il miglior portatore di palla dell’attacco italiano, ma stavolta è responsabile di qualche sbavatura difensiva di troppo. La più evidente quella che porta alla meta di Penaud, quando non si fida della rapidità di Zilocchi e si fa tagliare fuori dal placcaggio.
Garbisi, 5: Lucido e preciso in occasione della meta di Menoncello, si sostituisce addirittura a Varney in un paio di box kick ben eseguiti con il mancino. Per il resto, però, è soffocato dalla pressione della difesa avversaria e commette qualche errore di troppo, anche dal punto di vista tattico, come in occasione del calcio battuto veloce nei 22 metri. È messo sotto dal gioco al piede di Ntamack e Jaminet.
Varney, 4.5: Il poco minutaggio avuto finora in stagione si fa sentire. Forse la peggior prestazione del giovanissimo numero 9 da quando è con la nazionale maggiore. Oltre all’errore sull’intercetto di Jelonch che causa la prima meta ci mette altri 5 errori gestuali e un’assistenza non sempre precisa a Garbisi. Nessun dubbio che abbia la resilienza per reagire alla brutta prestazione.
Halafihi, 5.5: Che sia un’aggiunta di profitto nel pack azzurro è indubbio. Nonostante sia un esordiente era legittimo aspettarsi una maggiore centralità come ball carrier, invece porta solo 2 palloni in 56 minuti in campo. Questo, sommato a una punizione concessa e due errori gestuali rende insufficiente la sua prova.
Lamaro, 7: Il capitano azzurro è un leader con l’esempio. Lo dicono i 21 placcaggi effettuati nell’arco degli 80 minuti.
Negri, 5.5: Designato come principale ball carrier azzurro, soffre la fisicità e l’aggressività della difesa avversaria. Non è solo demerito, il suo, visto che viene usato quasi sempre in situazioni già difficili in partenza, come nel caso del placcaggio devastante subito da Atonio.
Ruzza, 7: Uno dei migliori degli Azzurri, regista della rimessa laterale ma anche molto presente nel fare il lavoro sporco in campo.
Cannone, 6: Si sbatte fisicamente a destra e a sinistra, è anche costretto a rientrare nel finale. Dimostra di aver ampliato il suo serbatoio di energie.
Pasquali, 5: Resiste a Baille in mischia chiusa, ma è latitante nel resto del gioco.
Lucchesi, 6: È pressoché l’unico rubapalloni azzurro e vince 2 turnovers. Ci aggiunge 10 placcaggi in 50 minuti e una generale precisione al lancio in rimessa. Soffre in mischia, potrebbe essere più protagonista come ball carrier.
Fischetti, 5: Subisce Atonio in mischia chiusa, riuscendo a metterci una toppa in qualche modo. Gioca a tutta i primi 35′, risultando il miglior placcatore azzurro, ma poi cala a cavallo dell’intervallo. Un paio di scelte discutibili, come quando regala a Garbisi il pallone sotto la pressione di tre segugi avversari.
A disposizione
Faiva, 5.5: Molto attivo in difesa, con il notevolissimo ammontare di 9 placcaggi in 30 minuti, di cui ben 3 dominanti. Porta solidità anche in mischia chiusa, ma non gli si possono perdonare tre lanci fuori bersaglio.
Nemer, 5.5: Volitivo nella quantità, rispedito al mittente praticamente ogni volta che prova a rendersi protagonista
Zilocchi, 6: Vince un calcio piazzato in mischia con una grande spinta su Gros. Meno efficace quando si tratta di portare il pallone.
Fuser, 6: Placca tutto quello che può nella mezz’ora finale.
Pettinelli, 6.5: Si sistema nell’inconsueta posizione di numero 8 e si mette in mostra con due partenze dalla base della mischia ordinata.
Zuliani, sv: Solo 11 minuti per il flanker esordiente.
Braley, sv: Entra nei 15 minuti finali, quando l’Italia è ormai alle corde.
Marin, 6: Esordio in Azzurro nel momento più difficile dell’incontro. Viene spedito sotto un paio di up and under senza però riuscire a contendere in aria il pallone. Un contrattacco interessante nel finale. Una sufficienza d’incoraggiamento.
Padovani, 5: C’è sempre la sensazione che sia leggermente posizionato male nelle situazioni difensive, soprattutto quando gli è richiesto di muoversi dalla propria posizione per seguire le dinamiche dalla copertura profonda. Se l’Italia perde la battaglia tattica al piede è anche perché perde il confronto diretto con il suo omologo.
Menoncello, 7.5: Il più giovane giocatore di sempre a segnare nel Sei Nazioni. E questo vale uno 0.5 in più in una partita che il 19enne interpreta molto bene con la maglia numero 14. Non soffre mai fisicamente, placca tutto quello che gli passa vicino, come quando va a prendersi due uomini con un solo placcaggio nel primo tempo.
Brex, 5.5: Usa bene il suo noto tempismo nella salita difensiva e non manca mai il placcaggio. Chiuderà a quota 13 senza errori, incolpevole sulla seconda meta francese dove è battuto dal morbidissimo tocco di Ntamack sulla sua salita rovesciata. Due palloni persi e un calcio contro gli impediscono di raggiungere il 6.
Zanon, 6: Utilizzato come piede di porco della manovra offensiva, riesce a prendere spesso e volentieri la linea del vantaggio. Alle 10 cariche unisce 12 placcaggi senza errori, ma la lettura in ritardo di alcune situazioni difensive non gli consente di andare oltre una stropicciata sufficienza.
Ioane, 5.5: È come sempre il miglior portatore di palla dell’attacco italiano, ma stavolta è responsabile di qualche sbavatura difensiva di troppo. La più evidente quella che porta alla meta di Penaud, quando non si fida della rapidità di Zilocchi e si fa tagliare fuori dal placcaggio.
Garbisi, 5: Lucido e preciso in occasione della meta di Menoncello, si sostituisce addirittura a Varney in un paio di box kick ben eseguiti con il mancino. Per il resto, però, è soffocato dalla pressione della difesa avversaria e commette qualche errore di troppo, anche dal punto di vista tattico, come in occasione del calcio battuto veloce nei 22 metri. È messo sotto dal gioco al piede di Ntamack e Jaminet.
Varney, 4.5: Il poco minutaggio avuto finora in stagione si fa sentire. Forse la peggior prestazione del giovanissimo numero 9 da quando è con la nazionale maggiore. Oltre all’errore sull’intercetto di Jelonch che causa la prima meta ci mette altri 5 errori gestuali e un’assistenza non sempre precisa a Garbisi. Nessun dubbio che abbia la resilienza per reagire alla brutta prestazione.
Halafihi, 5.5: Che sia un’aggiunta di profitto nel pack azzurro è indubbio. Nonostante sia un esordiente era legittimo aspettarsi una maggiore centralità come ball carrier, invece porta solo 2 palloni in 56 minuti in campo. Questo, sommato a una punizione concessa e due errori gestuali rende insufficiente la sua prova.
Lamaro, 7: Il capitano azzurro è un leader con l’esempio. Lo dicono i 21 placcaggi effettuati nell’arco degli 80 minuti.
Negri, 5.5: Designato come principale ball carrier azzurro, soffre la fisicità e l’aggressività della difesa avversaria. Non è solo demerito, il suo, visto che viene usato quasi sempre in situazioni già difficili in partenza, come nel caso del placcaggio devastante subito da Atonio.
Ruzza, 7: Uno dei migliori degli Azzurri, regista della rimessa laterale ma anche molto presente nel fare il lavoro sporco in campo.
Cannone, 6: Si sbatte fisicamente a destra e a sinistra, è anche costretto a rientrare nel finale. Dimostra di aver ampliato il suo serbatoio di energie.
Pasquali, 5: Resiste a Baille in mischia chiusa, ma è latitante nel resto del gioco.
Lucchesi, 6: È pressoché l’unico rubapalloni azzurro e vince 2 turnovers. Ci aggiunge 10 placcaggi in 50 minuti e una generale precisione al lancio in rimessa. Soffre in mischia, potrebbe essere più protagonista come ball carrier.
Fischetti, 5: Subisce Atonio in mischia chiusa, riuscendo a metterci una toppa in qualche modo. Gioca a tutta i primi 35′, risultando il miglior placcatore azzurro, ma poi cala a cavallo dell’intervallo. Un paio di scelte discutibili, come quando regala a Garbisi il pallone sotto la pressione di tre segugi avversari.
A disposizione
Faiva, 5.5: Molto attivo in difesa, con il notevolissimo ammontare di 9 placcaggi in 30 minuti, di cui ben 3 dominanti. Porta solidità anche in mischia chiusa, ma non gli si possono perdonare tre lanci fuori bersaglio.
Nemer, 5.5: Volitivo nella quantità, rispedito al mittente praticamente ogni volta che prova a rendersi protagonista
Zilocchi, 6: Vince un calcio piazzato in mischia con una grande spinta su Gros. Meno efficace quando si tratta di portare il pallone.
Fuser, 6: Placca tutto quello che può nella mezz’ora finale.
Pettinelli, 6.5: Si sistema nell’inconsueta posizione di numero 8 e si mette in mostra con due partenze dalla base della mischia ordinata.
Zuliani, sv: Solo 11 minuti per il flanker esordiente.
Braley, sv: Entra nei 15 minuti finali, quando l’Italia è ormai alle corde.
Marin, 6: Esordio in Azzurro nel momento più difficile dell’incontro. Viene spedito sotto un paio di up and under senza però riuscire a contendere in aria il pallone. Un contrattacco interessante nel finale. Una sufficienza d’incoraggiamento.
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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- Iscritto il: 19 feb 2018, 18:01
Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Padovani 5. Ma cosa si aspettavano? Io sono stato molto contento della sua prestazione. Ricordate i commenti non meno di un mese fa qua sul forum?
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- Iscritto il: 17 set 2006, 15:52
Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Questa cosa dei portatori di palla o la nostra mancanza di essi e un po un equivoco.
Se si guarda la meta Italiana Ruzza e Negri hanno fatto tanti metri in contatto.
Non e questione di peso o muscoli ma abilita tecnica. La ragione che hanno fatto metri e perché la difesa era girata.
Non si va dritto a si ingaggi la linea ad un angolo cosi che e difficile di fermare il giocatore.
Trovo che tante volte i nostri corrono troppo dritti
Se si guarda la meta Italiana Ruzza e Negri hanno fatto tanti metri in contatto.
Non e questione di peso o muscoli ma abilita tecnica. La ragione che hanno fatto metri e perché la difesa era girata.
Non si va dritto a si ingaggi la linea ad un angolo cosi che e difficile di fermare il giocatore.
Trovo che tante volte i nostri corrono troppo dritti
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Re: 6 Nazioni 2022 Francia-Italia
Siamo in due, sta tornando sui suoi livelli pre-Francia, manca ancora un po' di brillantezza ma ieri è stato più che sufficiente, dai.Man of the moment ha scritto: ↑7 feb 2022, 22:59Padovani 5. Ma cosa si aspettavano? Io sono stato molto contento della sua prestazione. Ricordate i commenti non meno di un mese fa qua sul forum?
P.S. Il suo "omologo", come lo chiamano, ieri era un certo Jaminet, a mio modesto parere il miglior estremo per distacco visto in questo primo turno del Sei Nazioni. Ed è un giocatore che mi piace moltissimo.
Riccardo