Continental Shield 2018/19
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Re: Continental Shield 2018/19
Preferisco la scabbia.
Vadano a rompere le balle altrove.
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Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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- Adryfrentzen
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Re: Continental Shield 2018/19
Sono d'accordo. Che trovino un accordo loro senza doverceli ingobbare noi
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Re: Continental Shield 2018/19
Questi Cheetahs sono strani, la squadra c'è ma non sa in quale campionato giocare.
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Re: Continental Shield 2018/19
I Cheetahs sono una onesta franchigia provinciale sudafricana (sono una delle due selezione di Free State ex Orange, nemmeno formata da macellai, che non riesce ad avere lo spazio professionistico che la Federazione riserva ai BIg Five bokke:
Stormers - Città del Capo (Western Cape)
Bulls - Pretoria
Lions - Johannesburg
Sharks - Durban (Natal)
Come i Kings sono i cugini negletti , quelli costretti ad emigrare per giocare professionistico.
E si beccano le contumelie più dei loro più ricchi compagni. Questo mi ricorda molto altri settori.
In realtà penso che come con squadre georgiane, russe, spagnole, dovremmo invece cercare il confronto, proprio per le società di Top10/Top12 che hanno a mio avviso un fattore negativo che molti ignorano: oltre ai limiti tecnici e fisici, non sono avvezze a giocare un rugby internazionale.
Quindi secondo me, invece di fare gli sprezzanti, quelli che non hanno niente a che spartire con le seconde scelte sudafricane e con il rugby fuori dal 6N, all'idea di mandare le società italiane a giocarsi lo Shield con Krasnoyarsk, Enissej, Batumi, Valladolid, Heidelberg , Bucarest e Cheetahs , beh ci penserei con interesse.
A differenza di Gorgo, una coppa Italia tra le stesse 11 non mi entusiasma troppo. Discorso diverso per una Coppa Italia di serie A, ma questa è altra cosa.
Stormers - Città del Capo (Western Cape)
Bulls - Pretoria
Lions - Johannesburg
Sharks - Durban (Natal)
Come i Kings sono i cugini negletti , quelli costretti ad emigrare per giocare professionistico.
E si beccano le contumelie più dei loro più ricchi compagni. Questo mi ricorda molto altri settori.
In realtà penso che come con squadre georgiane, russe, spagnole, dovremmo invece cercare il confronto, proprio per le società di Top10/Top12 che hanno a mio avviso un fattore negativo che molti ignorano: oltre ai limiti tecnici e fisici, non sono avvezze a giocare un rugby internazionale.
Quindi secondo me, invece di fare gli sprezzanti, quelli che non hanno niente a che spartire con le seconde scelte sudafricane e con il rugby fuori dal 6N, all'idea di mandare le società italiane a giocarsi lo Shield con Krasnoyarsk, Enissej, Batumi, Valladolid, Heidelberg , Bucarest e Cheetahs , beh ci penserei con interesse.
A differenza di Gorgo, una coppa Italia tra le stesse 11 non mi entusiasma troppo. Discorso diverso per una Coppa Italia di serie A, ma questa è altra cosa.
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Re: Continental Shield 2018/19
Big four, se scritto così
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: Continental Shield 2018/19
Una descrizione un pò colorita dei Cheetahs, ma bene o male è così...in realta anche ai tempi del SR erano tra i pochi in sudafrica ad offrire un rugby alternativo del palla e capocciata che andava di moda in quel periodo nel paese.
Han pagato solamente il meno appeal rispetto alle big four..
Detto questo apprezzo la federazione sud africana per come riesce a piazzare i propri giocatori in giro per il mondo, quasi mai fa opposizione a certi trasferimenti, anzi li incoraggia alle volte. Piazza più giocatori possibili nell alto livello, sono un movimento che produce veramente tanto ed il loro rugby giovanile è di livelli altissimi..
Han pagato solamente il meno appeal rispetto alle big four..
Detto questo apprezzo la federazione sud africana per come riesce a piazzare i propri giocatori in giro per il mondo, quasi mai fa opposizione a certi trasferimenti, anzi li incoraggia alle volte. Piazza più giocatori possibili nell alto livello, sono un movimento che produce veramente tanto ed il loro rugby giovanile è di livelli altissimi..
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Re: Continental Shield 2018/19
Si Garry,
Big Four, ma per assonanza con l'ambiente suonava meglio Big Five (sottintendo dentro anche la loro nazionale).
Mettiamoci Fabulous Fours e famola finita vai.
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- jpr williams
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Re: Continental Shield 2018/19
Io la penso come te, infatti la CS mi piaceva eccome. Mi va benissimo confrontarmi con russi, georgiani, spagnoli, tedeschi, portoghesi, belgi e rumeni. Ma i professionisti sudafricani stiano a casa loro: un pò perchè sudafricani (che quindi non c'entrano un tubo con una CONTINENTAL shield), ma soprattutto perchè professionisti. I professionisti giochino coi loro pari e non vengano a rompere le balle e spadroneggiare in ambiti da cui debbono essere esclusi. Vadano a rompersi le corna con gente del loro calibro, non a rovinare tornei pensati per altre categorie.Luqa-bis ha scritto: ↑20 dic 2020, 19:02In realtà penso che come con squadre georgiane, russe, spagnole, dovremmo invece cercare il confronto, proprio per le società di Top10/Top12 che hanno a mio avviso un fattore negativo che molti ignorano: oltre ai limiti tecnici e fisici, non sono avvezze a giocare un rugby internazionale.
Quindi secondo me, invece di fare gli sprezzanti, quelli che non hanno niente a che spartire con le seconde scelte sudafricane e con il rugby fuori dal 6N, all'idea di mandare le società italiane a giocarsi lo Shield con Krasnoyarsk, Enissej, Batumi, Valladolid, Heidelberg , Bucarest e Cheetahs , beh ci penserei con interesse.
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Re: Continental Shield 2018/19
Oggi abbiamo l'unica coppa internazionale di club fuora della EPCR, la Coppa Iberica tra la Spagna (VRAC Quesos Entrepinares) e il Portogallo (Belenenses). In diretta dalle 12:00
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Re: Continental Shield 2018/19
Grazie!
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Re: Continental Shield 2018/19
Revista Veintidós ha pubblicato ieri un articolo sul nuovo progetto di Rugby Europe per una competizione di franchigie e club:
- 8 squadre. Hanno priorità i paesi del Rugby Europe Championship e il campione del Trophy, poi ci sarà una wild card
- Inizio settembre 2021, finale maggio 2022
- In Spagna ci sono due candidature: una franchigia di Castilla y León con le due squadre di Valladolid e quella di Burgos e una di Ordizia in solitario. La federazione ha deciso di passare la responsabilità alla Associazione di Club e non ci sarà una franchigia nazionale
- Il Portogallo sembra che resusciterà la sua franchigia nazionale Lusitanos, come la Romania con i Bucaresti Wolves e i Paesi Bassi volevano fare lo stesso
- Non ci sono notizie della Russia e la Georgia ma la sua partecipazione sembra garantita
- Penso che non ci sarà partecipazione italiana come wild card, tutto punta in un'altra direzione più sorprendente
- L'articolo spiega tutte le condizione richieste
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Re: Continental Shield 2021/22
Auguri. Mi sembra un progetto simile a quegli degli anni passati che si sono poi tutti spenti nel poco interesse, però ovviamente spero che stavolta l'idea funzioni. Un punto debole di questo progetto in particolare potrebbe essere il fatto che l'assenza dell'Italia lo trasformerà in una specie di Rugby Europe Championship per club, cioè un torneo con quasi le stesse nazioni del Championship, ognuna partecipante non con la nazionale ma con un club o franchigia; quindi, una versione minore e un poco meno interessante del Championship. Ma anche qui spero di sbagliarmi...
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Re: Continental Shield 2018/19
In un certo senso, è un divorzio fatto per il bene dei bambini
. Ai club italiani non importava troppo questa competizione o addirittura li infastidiva. E la FIR non avrebbe nemmeno creato una franchigia di emergenti. Così Rugby Europe puoi fare quello che vuoi senza dover negoziare con la FIR.
Penso che tutto porterà all'EPCR offrendo un ticket per la Challenge Cup alla FIR per fare quello che vogliono e un altro a Rugby Europe per il vincitore di questa competizione.
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Penso che tutto porterà all'EPCR offrendo un ticket per la Challenge Cup alla FIR per fare quello che vogliono e un altro a Rugby Europe per il vincitore di questa competizione.
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Re: Continental Shield 2018/19
La Fir dovrebbe recuperare un rapporto con rugby europe che dopo le ultime elezioni europee sembra rotto.
Non so se e come si potrebbe fare, forse con la emergenti in rugby europe, ma non lo fa più la Francia e non so se è possibile sul piano dei regolamenti e delle volontà.
Certo ci sarebbe un problema di inserimento, se fosse possibile, non puoi far partire la emergenti contro squadre delle Conference
Non so se e come si potrebbe fare, forse con la emergenti in rugby europe, ma non lo fa più la Francia e non so se è possibile sul piano dei regolamenti e delle volontà.
Certo ci sarebbe un problema di inserimento, se fosse possibile, non puoi far partire la emergenti contro squadre delle Conference
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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Re: Continental Shield 2018/19
Leggendo l'articolo di Nounours colgo la volontà di R.E. di fare le cose per bene, stadi da 5000 posti in città importanti ben servite da aeroporti e alberghi, 7 telecamere per le riprese, definizione nei particolari delle competenze sui diritti televisivi e sugli introiti da sponsor, delle responsabilità delle federazioni sulle franchigie e sui club. Si parte con 8 squadre con l'idea di passare a 12 per arrivare a 20 a struttura consolidata.
Spero che davvero sia la volta giusta, di sicuro noto un certo fermento nel mondo del rugby a tutti i livelli, stanno fluendo risorse economiche da investitori interessati che incontrano la volontà/necessità delle federazioni di essere più competitive
Ritengo importante la FIR valuti seriamente le opportunità di un campionato cosi concepito
Spero che davvero sia la volta giusta, di sicuro noto un certo fermento nel mondo del rugby a tutti i livelli, stanno fluendo risorse economiche da investitori interessati che incontrano la volontà/necessità delle federazioni di essere più competitive
Ritengo importante la FIR valuti seriamente le opportunità di un campionato cosi concepito