Intanto Pez...
Moderatore: Emy77
- Bigio
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OK!! Grazie delle risposte. Bobo ed alpha hanno prospettive di verse da jaco...questa è la conclusione? Mi sembra di si.
<BR>Non sto qui a farvi tutta la pippa sulla differenza tra \"confronto\" e \"scontro\", che deriva dai miei retaggi di Judo e che il povero bobo si è già sorbito.
<BR>C\'è chi vede una partita come un confronto tra quello che tu o la tua squadra sanno fare, sono, interpretano e chi la vede per stabilire se quello che interpretano, sono, sanno fare sia migliore dell\'altro.
<BR>Un po il mini rugby lo insegna! Chiediamo sempre ai nostri bimbi, prima del punteggio o della coppetta.....vi siete divertiti? Certo, con la nazionale è più difficile interpretare questo pensiero, c\'è comunque il nostro orgoglio nazionale (come se dovessimo stabilire la razza o cultura migliore!).
<BR>Detto questo, Jaco, non discuto la tua personale idea, che, (e te ne ringrazio), mi è servita, insieme alle altre risposte, ad esprimere un concetto per me veramente importante.
<BR>Vivere ogni aspetto della nostra vita e dello sport come il momento più sublime per il confronto....e chi abbiamo davanti non sarà più un avversario da distruggere, umiliare, ma la persona con cui dialogare.
<BR>
<BR><b>Amen</b> ( lo scrivo perché rilegendo mi sembra una predicaaaaa......)
<BR>
<BR>Bgo
<BR>
<BR>p.s. Yeti...non mi rcordo il nome del personaggio dei Promessi sposi chel\'ha detta!!!!
<BR>Non sto qui a farvi tutta la pippa sulla differenza tra \"confronto\" e \"scontro\", che deriva dai miei retaggi di Judo e che il povero bobo si è già sorbito.
<BR>C\'è chi vede una partita come un confronto tra quello che tu o la tua squadra sanno fare, sono, interpretano e chi la vede per stabilire se quello che interpretano, sono, sanno fare sia migliore dell\'altro.
<BR>Un po il mini rugby lo insegna! Chiediamo sempre ai nostri bimbi, prima del punteggio o della coppetta.....vi siete divertiti? Certo, con la nazionale è più difficile interpretare questo pensiero, c\'è comunque il nostro orgoglio nazionale (come se dovessimo stabilire la razza o cultura migliore!).
<BR>Detto questo, Jaco, non discuto la tua personale idea, che, (e te ne ringrazio), mi è servita, insieme alle altre risposte, ad esprimere un concetto per me veramente importante.
<BR>Vivere ogni aspetto della nostra vita e dello sport come il momento più sublime per il confronto....e chi abbiamo davanti non sarà più un avversario da distruggere, umiliare, ma la persona con cui dialogare.
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<BR><b>Amen</b> ( lo scrivo perché rilegendo mi sembra una predicaaaaa......)
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<BR>Bgo
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<BR>p.s. Yeti...non mi rcordo il nome del personaggio dei Promessi sposi chel\'ha detta!!!!
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
- jaco
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Caro Bigio, sono del tutto d\'accordo con le tue parole ed è giusto che ci sia nello sport una \"filosofia\" del confronto e non dello scontro (che poi andrebbe trasposta ad altri campi della vita, però). E\' giustissimo che al minirugby si debba prima di tutto puntare all\'aspetto ludico e solo dopo, ma molto dopo, a quello agonistico.
<BR>Per dirti: io non ho mai fatto sport a livello agonistico (non sono particolarmente dotato), ma ogni volta che disputo una qualche partita (fosse solo scapoli-ammogliati) faccio del mio meglio sempre per superare me stesso e quindi l\'avversario (perchè il confronto è con se stessi, ma anche con l\'avversario, il quale ci serve da termine di paragone) in sostanza per vincere, perchè il sale della competizione, poi, è questo. Poi mi capita, comunque, di non arrabbiarmi mai per una sconfitta e anzi, se è possibile, di organizzare o partecipare ad amichevoli \"terzi tempi\".
<BR>Tuttavia se devo assistere da spettatore (parliamo quindi di eventi agonistici nel vero senso della parola) non so perchè questa serenità nell\'accettare le sconfitte mi è un po\' più difficile (nessuna tragedia parliamoci chiaro).
<BR>Con tutto ciò non so esattamente cosa voglio dirti, forse solo che non la pensiamo poi così diversamente.
<BR>
<BR>PS.: in ogni caso ci vuole anche una cultura della vittoria, perchè è comunque fastidioso che chi ti batte poi anche ti spernacchi (se è la mia reazione a tutta la storia dei 200 punti che ti ha fatto tirare fuori l\'argomento...)
<BR>Per dirti: io non ho mai fatto sport a livello agonistico (non sono particolarmente dotato), ma ogni volta che disputo una qualche partita (fosse solo scapoli-ammogliati) faccio del mio meglio sempre per superare me stesso e quindi l\'avversario (perchè il confronto è con se stessi, ma anche con l\'avversario, il quale ci serve da termine di paragone) in sostanza per vincere, perchè il sale della competizione, poi, è questo. Poi mi capita, comunque, di non arrabbiarmi mai per una sconfitta e anzi, se è possibile, di organizzare o partecipare ad amichevoli \"terzi tempi\".
<BR>Tuttavia se devo assistere da spettatore (parliamo quindi di eventi agonistici nel vero senso della parola) non so perchè questa serenità nell\'accettare le sconfitte mi è un po\' più difficile (nessuna tragedia parliamoci chiaro).
<BR>Con tutto ciò non so esattamente cosa voglio dirti, forse solo che non la pensiamo poi così diversamente.
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<BR>PS.: in ogni caso ci vuole anche una cultura della vittoria, perchè è comunque fastidioso che chi ti batte poi anche ti spernacchi (se è la mia reazione a tutta la storia dei 200 punti che ti ha fatto tirare fuori l\'argomento...)
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!
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Il problema è che chi ti batte, caro Jaco, non dovrebbe spennacchiarti, soprattutto in uno sport come il rugby. Se poi lo fa c\'è sempre la consolante consapevolezza che il tuo avversario ti ha sovrastato fisicamente, ma per il resto ha ben poco per cui sovrastarti.
<BR>Lasciamoli spernacchiare.
<BR>
<BR>G.
<BR>Lasciamoli spernacchiare.
<BR>
<BR>G.
- Bigio
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- Iscritto il: 28 apr 2003, 0:00
- Località: Viterbo
Ne ero certo che la si pensasse in modo simile. Difficilmente se ti dico\" vogliamoci tutti bene\" poi non sei d\'accordo. Questo per paragonare quel che ho detto ad una \"predica\".
<BR>So che è difficle da spettatore..anke per lo sfottò....che qui a Roma è particolarmente pesante!! Sarà per questo che mi riesce più facile sopportarlo!! Tanto prima o poi toccherà anche a me!!! Però, almeno qui, lo sfottò non tocca mai il razzismo o il nazionalismo...c\'è, perché fa parte della vita, un modo di esultare per un successo per essere stato capace di aver raggiunto quel limite....che non è mai e poi mai denigrazione, umiliazione dell\'altro (vedi non lo chiamo avversario). Certo..se mi spernacchi....beh sai che faccio quand\'è così....sorrido e me ne vado....bisogna essere comprensivi...spesso hanno dei grandi complessi d\'inferiorità!!
<BR>
<BR>Sei...<b>siete</b> proprio sicuri che il sale della competizione sia la ricerca della vittoria?
<BR>So che è difficle da spettatore..anke per lo sfottò....che qui a Roma è particolarmente pesante!! Sarà per questo che mi riesce più facile sopportarlo!! Tanto prima o poi toccherà anche a me!!! Però, almeno qui, lo sfottò non tocca mai il razzismo o il nazionalismo...c\'è, perché fa parte della vita, un modo di esultare per un successo per essere stato capace di aver raggiunto quel limite....che non è mai e poi mai denigrazione, umiliazione dell\'altro (vedi non lo chiamo avversario). Certo..se mi spernacchi....beh sai che faccio quand\'è così....sorrido e me ne vado....bisogna essere comprensivi...spesso hanno dei grandi complessi d\'inferiorità!!
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<BR>Sei...<b>siete</b> proprio sicuri che il sale della competizione sia la ricerca della vittoria?
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
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- Iscritto il: 29 apr 2003, 0:00
Dai Bigio non ti buttare giu\'... A parte il calcio la cultura sportiva e\' presente in tanti sport cosiddetti minori.
<BR>Pensa a tutti quelli sport che si vedono solo alle Olimpiadi.
<BR>Perche\' uno dovrebbe fare scherma o canottaggio o pelota se non per passione, per il piacere di stare insieme. Lo stesso esiste ancora nel rugby dove anche in serie A alla fine della partita spesso i giocatori vanno nella ClubHouse con i tifosi stessi.
<BR>Pensa a tutti quelli sport che si vedono solo alle Olimpiadi.
<BR>Perche\' uno dovrebbe fare scherma o canottaggio o pelota se non per passione, per il piacere di stare insieme. Lo stesso esiste ancora nel rugby dove anche in serie A alla fine della partita spesso i giocatori vanno nella ClubHouse con i tifosi stessi.
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Le idee di vittoria e di confronto sono a mio avviso molto più vicine di quanto sembri. Il concetto espresso da Bigio è sacrosanto(amen) ed è alla base dell\'ideazione delle categorie(o classi o serie o divisioni come dir si voglia) affinché atleti o squadre di livello simile si possano CONFRONTARE tra loro dando un senso più comprensibile alla vittoria o alla sconfitta. Inevitabilmente e nonostante tali suddivisioni, non sempre i CONFRONTI sono equilibrati e qui subentra il motto di De Coubertain che in realtà storicamente non ha MAI detto la frase \"L\'importante non è vincere ma partecipare\" (qualche giornalista avo dell\'\"amico\" di yeti si è evidentemente divertito nel modificarla) bensì riportò un discorso di non so quale vescovo dell\'epoca dichiarando che \"non è determinante la vittoria ma lo è partecipare al confronto col massimo impegno possibile\" che ha un senso un po\' differente dalla frase più famosa ma completamente inventata. In conclusione credo che spesso ciò che viene a mancare non è una cultura della vittoria o della sconfitta ma la presa di coscienza dei propri limiti (e di quelli dei propri avversari) senza la quale inevitabilmente la sconfitta diviene un dramma e se ne cercano gli alibi ovunque (arbitri, sfiga, vento, buco dell\'ozono) e la vittoria un motivo per sbeffeggiare l\'avversario (che magari era nettamente inferiore e ha dato il 110%). Ciao a tutti