È un britannico, come ogni britannico non riuscirà mai a capire noi mediterranei.
Per
teste calde latine, servono altrettante
teste latine.
Io non credo sia un caso che l'Italrugby abbia espresso il meglio di sè sempre con tecnici transalpini... ci capiscono molto più di altri!
C'è chi diceva
osare, chi parlava di
scarpe e piedi nudi, chi faceva filosofia, chi voleva la mischia "più forte del mondo" e chi invece ha portato a casa risultati!
McGeechan con noi sarebbe sprecatissimo.
E credo anche che nel 2013, a 67 anni, abbia tutto il diritto di dire:
"ho già dato!" Poi magari farà il manager di quel tour...
Ma volete dire che tra Gatland, Howley, Edwards, Kidney, Graham Rowntree, Dean Richards (occhio a questo nome...
), Dai Young, non si trovi abbastanza qualità per i Lions del 2013?
In mezzo a sti nomi ci sta:
- l'inventore della difesa a banana (e attualmente tra i migliori forward coach al mondo senza contare ciò che ha fatto con Wasps e Irlanda 1998-2001)
- il coach dei 3/4 della nazionale dell'eminord che produce più gioco (Galles)
- forse il miglior coach attualmente sulla piazza europea nei club (Wasps)
- il vincitore di 2 Heineken Cup e un Grande Slam con l'Irlanda al primo anno
- un diavolo
- il miglior tecnico inglese dopo il pt. 2
- il miglior tecnico gallese
L'importante è che ci sia continuità di management e giocatori (limitatamente all'età chiaro!), e una collaborazione e un maggior supporto da parte delle Unions e dei relativi club.