Garry ha scritto:Però dovremmo fare lo sforzo di calarci nei panni degli altri, di chi ci guarda da fuori.
Se leggete i commentatori francesi o britannici loro non dicono, come noi, che fatichiamo a tenere il passo dei progressi degli altri o che gli altri sono andati avanti più di noi. Loro dicono che siamo proprio calati, che siamo meno forti di un tempo.
Guardate il lungo elogio di Parisse di cui è stato messo il link qui. Dice che in pratica il declino dell'Italia è iniziato con il declino di Parisse.
Il declino.
Non un rallentamento nei progressi, una piccola flessione di rendimento, ma il declino.
Io penso che la storia sia un po' diversa, ma che possa conoscerla solo chi segue il nostro movimento a tutti i livelli, non solo guardando la nazionale. Correttamente lo staff tecnico mesoni piedi dalla FIR non sta cercando di tamponare una situazione d'emergenza, ma di costruire una struttura che abbia risultati stabili e costanti anche nei vari cambi generazionali.
Il difficile è fare questo lavoro a lunga scadenza cercando di ottenere qualche risultato anche nell'immediato.
Per vedere i progressi nella gestione del settore professionistico va guardato anche alle franchigie.
Treviso mi sembra abbia ingranato gestendosi come un club con le sue alleanze specifiche, le Zebre sono sotto finanziate ed isolate, a parte FFOO e un po' Calvisano.
Ora è arrivata la conferma di Meyer, buona notizia, ma la struttura complessiva delle due franchigie ancora fatica a muoversi con quella della nazionale.
I vuoti in organico che sempre più stanno diventando evidenti in questo VI nazioni continuano ad essere il frutto di questa scarsa programmazione.
Se abbiamo Tebaldi, con i suoi alti e bassi di rendimento, come unico mediano di ruolo è perchè c'è qualcosa di irrisolto nel rapporto fra Nazionale-Treviso-Zebre. E quello del MM è solo paradigmatico di altre situazioni.
Le franchigie hanno due modelli di gioco differenti, molto diversi, e anche diversi da quello che fa la nazionale.
Il rapporto franchigie top12 sui permit player è ancora irrisolto, quando la federazione irlandese ti costringe a spostare da Leinster a Munster una apertura per farla giocare in prospettiva nazionale, ti dimostra che la programmazione è un'altra cosa, o almeno di un altro livello, rispetto a quella fatta qui.
O lo comprendiamo e lo attuiamo (con buona pace dei veneti e di jpr) oppure non lamentiamoci che parlino di Georgia, non la vogliono neanche loro, parlano solo delle nostre debolezze.