RigolettoMSC ha scritto: ↑6 dic 2020, 17:12
Comunque chi parlava di Francia C in senso un po' ironico-spregiativo dovrebbe chiedere scusa ai nostri ragazzi.
Senza alcun accento polemico, ma io come molti altri ho parlato di Francia C (senza né ironia, né spregio) e non vedo di cosa dovrei scusarmi, essendo questo non un giudizio, bensì un fatto. Era una squadra fatta di riserve (che tu giustamente in questo stesso thread hai più sopra definito "squadra di debuttanti"). Altra cosa è il fatto che si trattasse di giocatori di valore. Ma che fossero riserve al debutto, ripeto, non è un giudizio, ma un fatto e di un fatto nessuno deve scusarsi.
Se dovessimo pretendere le scuse per ogni giudizio dato e poi smentito dai fatti ci sarebbe da fare un forum parallelo; potrei fare molti esempi, ma mi limito ad uno recente.
Nei commenti alla partita con la Francia molti (direi la maggior parte) hanno commentato negativamente non la prova (cosa sulla quale sarei stato d'accordo), ma il livello di Maxime M'Bandà, sostenendo che non si tratta di un giocatore adeguato a questi palcoscenici. Ripeto, non un giudizio sulla singola prestazione (che avesse giocato maluccio, ma non peggio di altri, era palese), bensì sulla qualità del giocatore.
Ora io non ho guardato la partita col Galles della quale conosco solo il punteggio (che avevo una volta tanto imbroccato nel pronostico scrivendo la settimana scorsa che nonostante fosse il Galles più derelitto degli ultimi 20 anni mi aspettavo una vittoria con 20 punti di scarto), ma leggendo i vostri commenti ho trovato molti elogi proprio per il giocatore che 7 giorni fa non era adeguato a questo livello. Che facciamo? Chiediamo un autodafè a tutti quelli che l'altra volta lo avevano bocciato? No, ovviamente, non avrebbe alcun senso.
Come non lo ha pretendere scuse per aver defintio "C" una formazione francese fatta effettivamente di sole riserve, cioè aver semplicemente enunciato un fatto.
Infine come viene detto ad ogni pié sospinto, i nostri sono "professionisti" ed in quanto tali si dovrebbero valutare per i risultati (coi professionisti di solito si fa così). Se i risultati sono buoni li si elogia, se sono mediocri li si critica.
Concetti come "scusarsi" e "nostri ragazzi" appartengono a quel mondo romantico del rugby che io amo moltissimo e in cui avrei voluto continuare a vivere, ma che è il contrario del professionismo dove al posto dello scusarsi c'è il valutare e al posto dei nostri ragazzi ci sono i professionisti che rivestono il ruolo di nazionali.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)