Da tempo causa covid non vado più a Milano.pilonepoltrone ha scritto: ↑22 mar 2021, 21:02anch'io. fra l'altro tra una settimana saranno 8 anni dalla morte di Enzo Jannacci. quanto mi mancano tutti e due...jpr williams ha scritto: ↑22 mar 2021, 15:02
Io, però, ho una insopprimibile nostalgia di Beppe Viola.
Ogni volta arrivando in Stazione Centrale passo davanti ad un murales della Feltrinelli.
Ci sono ritratti insieme e sorridenti Dario Fo, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber.
Pensare che sono morti tutti e tre mi mette una grandissima tristezza.
Del grande Beppe Viola mi piace ricordare due episodi, oltre a quello che ricordavo bene di Rigoletto.
Beppe curava i servizi per la Domenica Sportiva da Milano. Una domenica di derby Milaninter la partita era stata piuttosto brutta e lui mandò in redazione il servizio di un derby molto più bello di qualche anno prima. Una roba situazionista.
Pochi sanno che Viola ha lavorato anche come scrittore per il cinema.
In uno dei miei film italiani preferiti, "Romanzo popolare" del grande Monicelli, i dialoghi in milanese del personaggio di Ugo Tognazzi furono scritti da Viola in tandem con Jannacci, autore anche della struggente canzone "Vincenzina davanti alla fabbrica", tema conduttore del film.
Viola compare anche in un geniale cameo in cui interpreta la maschera di un cinema che vuole impedire alla giovanissima, benchè sposata ed incinta Ornella Muti, di entrare a vedere un film vietato. Il suo dialogo con Tognazzi è da antologia.