Approfittando della Coppa del Mondo le 120 federazioni che costituiscono World Rugby hanno deciso di ritrovarsi a Londra ieri e oggi per il tradizionale meeting di fine anno. Cosa ha partorito questo congresso? Per ora non è filtrato molto
- le dichiarazioni di Morariu, presidente di Rugby Europe, che ha chiesto di aprire le porte del Sei Nazioni alle altre squadre europee generando scalpore
- la presentazione dei dati, forse troppo roboanti per essere credibili, sull'incremento del numero di praticanti nel mondo, che sarebbero passati da 1.9 a 7.2 milioni negli ultimi otto anni
- dichiarazioni per ora generiche sul desiderio di assottigliare il gap tra le migliori nazioni e quelle di seconda fascia e sulle tante eccitanti opportunità che aspettano il rugby dei prossimi anni e che coinvolgeranno i tifosi "from the stadium to the armchair"
- la presentazione del logo World Rugby per il prossimo mondiale, molto bello a mio avviso
Speriamo esca qualche notizia in più domani
World Rugby general meeting
- jpr williams
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Re: World Rugby general meeting
Ecco, una riunione in cui l'unica cosa concreta è un logo da una chiara idea della fumosità ed inutilità del tutto.
E poi, che concetto è quello di ridurre il gap fra nazioni? E come? Facendo giocare male le più forti?
L'unica cosa seria è l'apertura del 6N: è ora che li dentro non ci si stia più solo per grazia ricevuta: la mancanza del posto fisso dovrebbe essere un bello stimolo a migliorare, credo.
E poi, che concetto è quello di ridurre il gap fra nazioni? E come? Facendo giocare male le più forti?
L'unica cosa seria è l'apertura del 6N: è ora che li dentro non ci si stia più solo per grazia ricevuta: la mancanza del posto fisso dovrebbe essere un bello stimolo a migliorare, credo.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)