numeri 10 e amori che ritornano

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speartakle
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numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da speartakle » 28 dic 2016, 15:34

Apro questo thread per parlare dei due cose, che spesso si sono incrociate, giocatori argentini e il ruolo di apertura nel campionato di Eccellenza.

Quest'anno abbiamo assistito al ritorno di giocatori anche molto buoni provenienti dall'Argentina, un po in controtendenza rispetto al passato, forse anche per la scelta dell'unica franchigia dei Giaguares.
Paz (con presenze in Super Rugby), Ormson (già capitano dell'u20), Almela, Novillo e dimentico qualche avanti ed il buon Brex arrivato a metà dello scorso anno.

In particolare nello spot di apertura vorrei fare un censimento dei giocatori di formazione (non so se la mia è la definizione esatta ma prendetal così com'è) italiana che militano nelle squadre di eccellenza, notano che ohibò sono pochini e che invece gli Argentini sono parecchi: Ormson (viadana), Almela (mogliano), Novillo (Calvisano), Rodriguez (Rovigo anche se azzurro). Le altre squadre hanno: Miller JAmes(gallese Lazio), Nikora (nz Petrarca), Nathan (Piacenza), Amborsini (anche lui azzurro ma formatosi in Australia).
Le uniche due squadre che hanno mediani di apertura formati in Italia e titolari sono: Fiamme oro con la coppia Azzolini-Buscema e Reggio Emilia con Farolini.

Altri 10 presenti sono quasi tutti delle comparse o quasi: Mantelli a Rovigo, Calandro alla Lazio e altri...

Questo per dire che la situazione per lo spot apertura in Italia, non la vedo tanto bene.

speartakle
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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da speartakle » 28 dic 2016, 15:47

mi accorgo ora che al posto di scrivere "amori" ho scritto "mori" :rotfl: :rotfl:
vabbè

ForrestGump
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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da ForrestGump » 28 dic 2016, 16:23

speartakle ha scritto:Apro questo thread per parlare dei due cose, che spesso si sono incrociate, giocatori argentini e il ruolo di apertura nel campionato di Eccellenza.

Quest'anno abbiamo assistito al ritorno di giocatori anche molto buoni provenienti dall'Argentina, un po in controtendenza rispetto al passato, forse anche per la scelta dell'unica franchigia dei Giaguares.
Paz (con presenze in Super Rugby), Ormson (già capitano dell'u20), Almela, Novillo e dimentico qualche avanti ed il buon Brex arrivato a metà dello scorso anno.

In particolare nello spot di apertura vorrei fare un censimento dei giocatori di formazione (non so se la mia è la definizione esatta ma prendetal così com'è) italiana che militano nelle squadre di eccellenza, notano che ohibò sono pochini e che invece gli Argentini sono parecchi: Ormson (viadana), Almela (mogliano), Novillo (Calvisano), Rodriguez (Rovigo anche se azzurro). Le altre squadre hanno: Miller JAmes(gallese Lazio), Nikora (nz Petrarca), Nathan (Piacenza), Amborsini (anche lui azzurro ma formatosi in Australia).
Le uniche due squadre che hanno mediani di apertura formati in Italia e titolari sono: Fiamme oro con la coppia Azzolini-Buscema e Reggio Emilia con Farolini.

Altri 10 presenti sono quasi tutti delle comparse o quasi: Mantelli a Rovigo, Calandro alla Lazio e altri...

Questo per dire che la situazione per lo spot apertura in Italia, non la vedo tanto bene.
Che l'Italia sia paese dove i #10 sono rari come l'acqua su Marte (o nelle osterie venete, fate voi), è cosa risaputa, che oggi il panorama sia proprio desolatissimo... bè, forse si ma non siamo nel momento più nero della storia.
Canna è di formazione italiana, Buscema ha davvero un grosso potenziale e Azzolini, secondo me, dovrebbe prendere altre strade se vuole crescere e dimostrare quanto (se) vale.
Di sicuro la qualità del #10 si fa sentire su tutta la squadra, e in un paese come il nostro, dov'è vivissimo il culto della terza, del combattente, del placcatore, e praticamente morto e sepolto quello dell'organizzatore, del cervello fino, del fantasista, è molto più semplice pescare un #10 all'estero. Se a Piacenza adattano un centro per coprire lo spot di #10, credo che le loro ragioni stiano soprattutto qua.
Credo sia un fatto di cultura: "sei grosso, potresti giocare a rugby" è una frase che si sente spesso (e lasciamo ai sofisti la sottile differenza tra grosso e grasso), "sei furbo/veloce/sveglio, potresti giocare a rugby" non l'ho mai sentita, con buona pace dei Shane Williams o anche solo dei Tim Walsh di tutta Italia.
Come dicevo altrove, il rugby moderno necessità di voglia, forma e testa prima che di fisico, ed è un fatto che va interiorizzato. Equiparare Steyn non è incoraggiante, ma quando (se) capiremo, il capitolo aperture volterà pagina.

P.S.: mi viene in mente un'altra frase che sento spesso: "sei furbo/veloce/sveglio, potresti giocare a calcio" :cry:
Progetto Villa Arzilla 2
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Calvisano, 10 Maggio 2014. "Fate fallo!"

speartakle
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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da speartakle » 28 dic 2016, 17:00

Mio non voleva essere un post della serie mai una gioia, ed infatti concordo che al momento nello spot di n10 abbiamo alternative con Canna e Allan. Ma restano le uniche testate a livello internazionale, nelle due Celtiche oltre a loro c'è Padovani, un altro argentino Bordoli, e Mkinley.

Ma quello che mi interessava analizzare era la propensione delle squadre di eccellenza a usare e formare 10 italiani. Perchè è questo più o meno il livello che fa un po' da termometro sulla formazione.
Se in eccellenza le aperture formate in italia titolari si contano sulle dita di un monco, allora vuol dire che per il futuro non siamo a regime per quel ruolo e che probabilmente saremo costretti a trovare l'equiparato di turno o quello con parenti italiani e qualche volta forse spunterà forse un Canna.

Io mi auguro che questa tendenza vada via via migliorando. E se necessario che la Fir imponga regole come nel recente passato.

metabolik
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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da metabolik » 28 dic 2016, 17:19

A Piacenza c'è Mortali, che è stato via per un anno a S.Donà giocando apertura e ha giocato nello stesso ruolo l'anno della promozione dalla A all'Eccellenza. Barraud si era già spostato al Mogliano e Mortali ricoprì degnamente il ruolo.
Perchè fanno giocare Nathan, che è un centro, e non Mortali, non me lo spiego, ma, ovviamente, immagino ci siano buone ragioni.
Aggiungo un'osservazione al dato di fatto già espresso ; in certi ruoli l'inizio è più difficile, se non sei abbastanza 'corazzato' oltre che furbo/veloce....
In un rugby, che è già piuttosto fisico in serie B (lo vedo bene seguendo il girone B1), giocare apertura senza aver avuto tempo di rafforzarsi in fisico ed esperienza, è molto pesante, perchè, p.e., paghi gli errori di una cattiva trasmissione e subisci più di tutti la pressione nervosa, se fai uno sbaglio è evidente.
Come diceva il mio grande allenatore Gigi Savoia ' è molto facile giudicare un'apertura perchè agisce in una fase di gioco completamente visibile'.
Concludendo, è il ruolo in cui è più difficile crescere; soprattutto per maturare le caratteristiche mentali necessarie il percorso è più stressante.

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Hap
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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da Hap » 28 dic 2016, 17:44

metabolik ha scritto: Come diceva il mio grande allenatore Gigi Savoia ' è molto facile giudicare un'apertura perchè agisce in una fase di gioco completamente visibile'.
Concludendo, è il ruolo in cui è più difficile crescere; soprattutto per maturare le caratteristiche mentali necessarie il percorso è più stressante.
Questa mi sembra una considerazione molto saggia.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.

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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da speartakle » 28 dic 2016, 18:01

certo metabolik concordo con quello che dici e con quello che dice forrest.

il MA è il ruolo più esposto e nel quale servono più personalità e competenze tecniche di altri. Detto questo se nel Campionato di Eccellenza fatichiamo ad avere aperture titolari, per me vuol dire che come movimento di strada da fare ne abbiamo tanta.
Aggiungo altri MA presenti nelle rose delle eccellenti: Apperley (che almeno si è formato in buona parte nelle giovanili del Viadana) a Rovigo, forse Menniti o Benettin ( entrambi non di ruolo come pure Ragusi) al petrarca, Minozzi anche lui non di ruolo a Calvisano, poi Giabardo a Mogliano, e se ne avete altri da segnalare fatelo pure

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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da giuseppone64 » 29 dic 2016, 8:02

ma buscema gioca o fa panca?
ero pronto a scommettere a mani basse su di lui..
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
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Io

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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da nazzareno74 » 29 dic 2016, 9:06

speartakle ha scritto:certo metabolik concordo con quello che dici e con quello che dice forrest.

il MA è il ruolo più esposto e nel quale servono più personalità e competenze tecniche di altri. Detto questo se nel Campionato di Eccellenza fatichiamo ad avere aperture titolari, per me vuol dire che come movimento di strada da fare ne abbiamo tanta.
Concordo.. a questo secondo me bisogna aggiungere il fatto che usciti dalla Under 18 se non hai sbocchi nella Senior fatichi a trovare posto ed a crescere, con le probabilita' di bruciare giocatori non ancora pronti per il campionato Senior ma potenzialmente con delle qualita'...

se nell'Eccellenza non puntiamo su giocatori italiani in un ruolo difficile ma non impossibile, ci troviamo al momento con il soli Allan e Canna nel ruolo
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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da jpr williams » 29 dic 2016, 10:57

speartakle ha scritto:mi accorgo ora che al posto di scrivere "amori" ho scritto "mori" :rotfl: :rotfl:
vabbè
Ho provveduto a modificare il titolo come volevi originariamente.
Di questi tempi parlare di "ritorno dei mori" può ingenerare spiacevoli equivoci... :roll:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da speartakle » 29 dic 2016, 13:12

jpr williams ha scritto:
speartakle ha scritto:mi accorgo ora che al posto di scrivere "amori" ho scritto "mori" :rotfl: :rotfl:
vabbè
Ho provveduto a modificare il titolo come volevi originariamente.
Di questi tempi parlare di "ritorno dei mori" può ingenerare spiacevoli equivoci... :roll:
Grazie mille!

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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da jaco » 10 gen 2017, 10:46

A proposito di n.10 italiani... anche se ormai va per i 30...
http://www.onrugby.it/2017/01/10/davide ... allitalia/

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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da giuseppone64 » 10 gen 2017, 12:36

io me lo ricordo con gli emergenti, l'unico grande limite che ricordo è la lentezza anche perchè mi sembra di ricordarlo intorno al quintale.
se gioca titolare in pro12 sicuramente si sarà velocizzato. ma non c'era anche un altro italiano nella stessa squadra?
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
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MA CHE ORA E'?
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Molti amici molto onore
Io

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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da speartakle » 10 gen 2017, 13:51

giuseppone64 ha scritto:io me lo ricordo con gli emergenti, l'unico grande limite che ricordo è la lentezza anche perchè mi sembra di ricordarlo intorno al quintale.
se gioca titolare in pro12 sicuramente si sarà velocizzato. ma non c'era anche un altro italiano nella stessa squadra?
Era parecchio meccanico e impostato come apertura, (fino alla u20 giocava più n8 che apertura).

L'altro giocatore in prod2 è Pescetto che gioca a Narbonne.

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Re: numeri 10 e amori che ritornano

Messaggio da Hap » 10 gen 2017, 14:01

Pescetto che è parte dell'ultima Nazionale Emergenti.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.

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