Finale scudetto.
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Re: Finale scudetto.
Guarda, in realtà io al meteo ci guardo più che altro in relazione al fatto che detesto il caldo, odio avere il sole in faccia e, nel limite del possibile, se piove cerco di non bagnarmi.
Per la partita sarei disposto ad accettare anche un nubifragio pur di avere in campo Lucchin, Paz e Venditti.
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Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: RE: Re: Finale scudetto.
Non vedo l'ora di sapere di che si tratta.ElBono ha scritto:Per concludere col discorso finale, jpr, sappi che abbiamo preso spunto dalla tua scommessa, e pure io e il mio compare abbiamo promesso di pagare un piccolo pegno in caso di scudetto. Niente di pericoloso quanto il tuo, ma entrambe le nostre scommesse sono decisamente più stupide!
Quanto al voto che io dovrei adempiere in caso di vittoria, Time Vortex mi ha detto che se Calvisano vince lo scudetto io devo fare testamento il giorno dopo...
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Re: RE: Re: Finale scudetto.
Il solito esagerato...jpr williams ha scritto:Non vedo l'ora di sapere di che si tratta.ElBono ha scritto:Per concludere col discorso finale, jpr, sappi che abbiamo preso spunto dalla tua scommessa, e pure io e il mio compare abbiamo promesso di pagare un piccolo pegno in caso di scudetto. Niente di pericoloso quanto il tuo, ma entrambe le nostre scommesse sono decisamente più stupide!
Quanto al voto che io dovrei adempiere in caso di vittoria, Time Vortex mi ha detto che se Calvisano vince lo scudetto io devo fare testamento il giorno dopo...
Queste sono le cose che succedono quando si fa un voto, sperando di non doverlo mantenere
Sono abbastanza sicura che quello dei due compari sarà assai più divertente.
Keep on rockin' in the free world.
Re: RE: Re: Finale scudetto.
Se c'arrivi, viste le premesse...jpr williams ha scritto: io devo fare testamento il giorno dopo...
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Re: Finale scudetto.
Semplicemente Calvisano, a differenza di altre realtà, percorre una strada diversa.acarraro306 ha scritto:Non sarebbe troppo gentile, ma qualcuno lo deve dire: Calvisano non è antipatico perché vince, ma perché è stato l’esempio di quello che NON funziona nel Rugby italiano.
- formazione giovanile quasi zero
No per questo peggiore, solo diversa.
Altre realtà formano i giocatori, ma nella Bassa ai giovani viene dato quello spazio in prima squadra che altrove non c'è (ad esempio, il primo che mi viene in mente, i minuti giocati da Buscema a Mogliano e quelli a Calvisano).
Inoltre c'è del talento puro nell'osservare e nello scegliere gli atleti giusti, anche all'estero, come andare a scovare Novillo in Argentina.
Non c'è solo la strada della formazione, ma c'è anche quella della valorizzazione. E non è detto che la prima sia per forza la migliore.
A proposito della autoretrocessione, vorrei ricordare che è stata fatta per non lasciare in giro insoluti, a differenza di molti altri fallimenti (non solo del rugby)acarraro306 ha scritto:- regolamenti aggirati (vedi ritiro da S10) o addomesticati
E comunque retrocedere per ripartire dalle categorie inferiori non credo possa provocare antipatia.
Riguardo alla voce "altri regolamenti aggirati" gradirei sapere a quali ci si riferisce.
Mi viene in mente solo l'episodio contro Viadana nella semifinale scudetto dell'anno scorso, con Paz che esce e poi rientra.
Francamente non ricordo altro, ma mi si può illuminare.
In Italia, tranne gli stadi di Juventus, Udinese e Sassuolo, tutti gli impianti sportivi sono di proprietà pubblica.acarraro306 ha scritto:- strutture regalate dai soldi pubblici - niente di male al riguardo, vista la situazione generale, ma come sempre senza una graduatoria, senza merito.
Per cui ogni intervento (ampliamento, manutenzione ordinaria o straordinaria, ecc.) viene pagato con soldi pubblici.
Non solo a Calvisano.
La maglia del Calvisano, tutta piena di sponsor, è orrenda (mio gusto personale).acarraro306 ha scritto:- soldi , tanti soldi in più degli avversari, l’ultimo bilancio depositato quello del 2016 ad oltre 1,9 milioni € , però si piange il morto e ci si lamenta
Ma a me, da tifoso, piace pensare che, grazie al contributo di queste aziende, si possa allestire una squadra competitiva (per cui me la faccio piacere).
Inventandosi anche la sponsorizzazione dell'impianto, previo accordo con il Comune. Il Pata Stadium, già Peroni.
Finanza creativa, direbbero in politica, in ogni modo sono entrate extra ottenute a differenza di altri club.
A mio avviso è un merito, e non un demerito, ottenere danaro così.
Dunque gli arbitri favoriscono Calvisano, giusto?acarraro306 ha scritto:- Persino l’asservimento del settore arbitrale evidenziato persino nella sede - nessuno che abbia avuto almeno il pudore di inventare una frottola per giustificare lo spostamento ... a Calvisano.
I successi sono ascrivibili a questa cosa?
Ma vengono pagati? O è sudditanza psicologica?
Così, per capire.
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Re: Finale scudetto.
No, dai, questo è un assurdo. Allora ha ragione acarraro306.lalb ha scritto:Semplicemente Calvisano, a differenza di altre realtà, percorre una strada diversa.acarraro306 ha scritto:Non sarebbe troppo gentile, ma qualcuno lo deve dire: Calvisano non è antipatico perché vince, ma perché è stato l’esempio di quello che NON funziona nel Rugby italiano.
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No per questo peggiore, solo diversa.
Altre realtà formano i giocatori, ma nella Bassa ai giovani viene dato quello spazio in prima squadra che altrove non c'è (ad esempio, il primo che mi viene in mente, i minuti giocati da Buscema a Mogliano e quelli a Calvisano).
Inoltre c'è del talento puro nell'osservare e nello scegliere gli atleti giusti, anche all'estero, come andare a scovare Novillo in Argentina.
Non c'è solo la strada della formazione, ma c'è anche quella della valorizzazione. E non è detto che la prima sia per forza la migliore.
Veramente il Calvisano ha scelto di mollare il settore giovanile, di non investire? Io me lo ricordavo un po' -molti- anni fa avversario dell'Amatori Parma in una finale per il titolo under 17, veramente ha fatto questa scelta?
Allora scusami, lalb, non esiste "una strada diversa", quella dell'abbandono del settore giovanile per buttare tutte le risorse nei seniores, ha ragione acarraro, è una delle cose che in questi anni ha zavorrato il rugby italiano, lo ha frenato.
Per la crescita del movimento non esiste "altra strada" che il vivaio. Mi rendo conto che a volte, soprattutto per i club più piccoli, sembra un po' di lavorare per gli altri, ma quando formi un giocatore valido vieni anche indennizzato economicamente.
Sono veramente sorpreso che proprio la società del presidente abbia preso questa strada, che in realtà è un vicolo cieco (scrivo così perché spero di essere smentito, eh... )
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Re: RE: Re: Finale scudetto.
lalb ha scritto:A proposito della autoretrocessione, vorrei ricordare che è stata fatta per non lasciare in giro insoluti, a differenza di molti altri fallimenti (non solo del rugby)acarraro306 ha scritto:- regolamenti aggirati (vedi ritiro da S10) o addomesticati
E comunque retrocedere per ripartire dalle categorie inferiori non credo possa provocare antipatia.
Riguardo alla voce "altri regolamenti aggirati" gradirei sapere a quali ci si riferisce.
Mi viene in mente solo l'episodio contro Viadana nella semifinale scudetto dell'anno scorso, con Paz che esce e poi rientra.
Francamente non ricordo altro, ma mi si può illuminare.
Si riferisce al fatto che, quando ci siamo retrocessi, siamo andati in serie A e non in C. Ovviamente fingendo di dimenticare che avevamo il Calvisano B in Serie A, e quindi venendo meno il Calvisano A, era consequenziale finire in serie A dove si trovava la seconda squadra.
L'anno prossimo anche il Petrarca (e pure i Medicei) avrà la seconda squadra in serie A. Se la squadra dell'eccellenza dovesse fare una mossa come la nostra, sarebbe più che giusto ripartire dalla A dove si trovano le loro formazioni B. Ma hey, ad acarraro il Calvisano sta antipatico quindi deve ripartire dalla serie C. La prima squadra in C, la seconda in A! Geniale!
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"Qualcuno sarà partito dalle terre della palla ovale, per venire qui nel tempio della palla tonda"
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Re: Finale scudetto.
antipatie o simpatie sono soggettive...
in molti casi sono suggestioni "popolari" (a Rovigo bisogna odiare Padova, a Padova bisogna ricordarsi che a Rovigo ti odiano... perché? per tradizione... ecc.).
in altri casi per singoli episodi personali (io non sopportavo Mogliano fino all'anno scorso perché avevo litigato sugli spalti con un loro dirigente che non voleva smetterla di bestemmiare in mezzo ai bambini).
a Clavisano ovviamente difenderanno a spada tratta ogni cosa, esattamente come si fa in ogni paese del mondo. anche e soprattutto cambiando sport. Rispetto ad altri sport però, il rugby ha una fortissima connotazione territoriale. Difficile trovare a Padova qualcuno che ha scelto di sua iniziativa di tifare San Donà... mentre invece non è impossibile trovare juventini a milano. no?
Gli arbitri? capitolo assurdo... veramente assurdo... è ovviamente una follia pensare alla malafede di chicchessia! folle pensare che Gavazzi controlli, disponga, faccia, pensi, organizzi una qualsivoglia attività antisportiva. folle pensare che un arbitro decida di dare un cartellino per favorire scientemente una squadra piuttosto di un'altra. Al contrario credo invece che il problema della sudditanza non vada escluso ed è un problema grosso. Perché può agire in entrambi i sensi! un arbitro può sentirsi addirittura in dovere di dimostrare la propria imparzialità addirittura penalizzando una squadra che invece sente di dover "tutelare" (?? non so che parola usare).
come ho scritto tempo fa: è stato un errore strategico enorme la scelta di non garantire l'indipendenza alla federazione arbitri ma di portarla sotto le ali della Fir. perché già le voci del conflitto di interessi stavano inasprendo gli animi e perché è strategicamente sbagliatissimo offrire il fianco alle malelingue. perché alla fine di "cattivi pensieri" si tratta. ho parlato con molti giocatori di squadre diverse dal Petrarca e un commento standard è "a Calvisano hai sempre l'incognita arbitro"... che non vuol dire che gli arbitri favoriscano Calvisano. ma che i giocatori hanno un tarlo che li fa sentire vittime di ingiustizie e, invece che adattarsi al metro dell'arbitro (come sportivamente dovrebbero fare) preferiscono sedersi nella cultura dell'alibi di Velaschiana memoria.
in molti casi sono suggestioni "popolari" (a Rovigo bisogna odiare Padova, a Padova bisogna ricordarsi che a Rovigo ti odiano... perché? per tradizione... ecc.).
in altri casi per singoli episodi personali (io non sopportavo Mogliano fino all'anno scorso perché avevo litigato sugli spalti con un loro dirigente che non voleva smetterla di bestemmiare in mezzo ai bambini).
a Clavisano ovviamente difenderanno a spada tratta ogni cosa, esattamente come si fa in ogni paese del mondo. anche e soprattutto cambiando sport. Rispetto ad altri sport però, il rugby ha una fortissima connotazione territoriale. Difficile trovare a Padova qualcuno che ha scelto di sua iniziativa di tifare San Donà... mentre invece non è impossibile trovare juventini a milano. no?
Gli arbitri? capitolo assurdo... veramente assurdo... è ovviamente una follia pensare alla malafede di chicchessia! folle pensare che Gavazzi controlli, disponga, faccia, pensi, organizzi una qualsivoglia attività antisportiva. folle pensare che un arbitro decida di dare un cartellino per favorire scientemente una squadra piuttosto di un'altra. Al contrario credo invece che il problema della sudditanza non vada escluso ed è un problema grosso. Perché può agire in entrambi i sensi! un arbitro può sentirsi addirittura in dovere di dimostrare la propria imparzialità addirittura penalizzando una squadra che invece sente di dover "tutelare" (?? non so che parola usare).
come ho scritto tempo fa: è stato un errore strategico enorme la scelta di non garantire l'indipendenza alla federazione arbitri ma di portarla sotto le ali della Fir. perché già le voci del conflitto di interessi stavano inasprendo gli animi e perché è strategicamente sbagliatissimo offrire il fianco alle malelingue. perché alla fine di "cattivi pensieri" si tratta. ho parlato con molti giocatori di squadre diverse dal Petrarca e un commento standard è "a Calvisano hai sempre l'incognita arbitro"... che non vuol dire che gli arbitri favoriscano Calvisano. ma che i giocatori hanno un tarlo che li fa sentire vittime di ingiustizie e, invece che adattarsi al metro dell'arbitro (come sportivamente dovrebbero fare) preferiscono sedersi nella cultura dell'alibi di Velaschiana memoria.
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so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]
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Re: Finale scudetto.
Mi spiace, ma continuo ad essere della mia idea.Garryowen ha scritto:No, dai, questo è un assurdo. Allora ha ragione acarraro306.lalb ha scritto:Semplicemente Calvisano, a differenza di altre realtà, percorre una strada diversa.acarraro306 ha scritto:Non sarebbe troppo gentile, ma qualcuno lo deve dire: Calvisano non è antipatico perché vince, ma perché è stato l’esempio di quello che NON funziona nel Rugby italiano.
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No per questo peggiore, solo diversa.
Altre realtà formano i giocatori, ma nella Bassa ai giovani viene dato quello spazio in prima squadra che altrove non c'è (ad esempio, il primo che mi viene in mente, i minuti giocati da Buscema a Mogliano e quelli a Calvisano).
Inoltre c'è del talento puro nell'osservare e nello scegliere gli atleti giusti, anche all'estero, come andare a scovare Novillo in Argentina.
Non c'è solo la strada della formazione, ma c'è anche quella della valorizzazione. E non è detto che la prima sia per forza la migliore.
Veramente il Calvisano ha scelto di mollare il settore giovanile, di non investire? Io me lo ricordavo un po' -molti- anni fa avversario dell'Amatori Parma in una finale per il titolo under 17, veramente ha fatto questa scelta?
Allora scusami, lalb, non esiste "una strada diversa", quella dell'abbandono del settore giovanile per buttare tutte le risorse nei seniores, ha ragione acarraro, è una delle cose che in questi anni ha zavorrato il rugby italiano, lo ha frenato.
Per la crescita del movimento non esiste "altra strada" che il vivaio. Mi rendo conto che a volte, soprattutto per i club più piccoli, sembra un po' di lavorare per gli altri, ma quando formi un giocatore valido vieni anche indennizzato economicamente.
Sono veramente sorpreso che proprio la società del presidente abbia preso questa strada, che in realtà è un vicolo cieco (scrivo così perché spero di essere smentito, eh... )
Altre realtà faranno bene il discorso delle giovanili. Che non sono state "mollate", credo non lo abbia detto nemmeno acarraro306, ma indubbiamente non sfornano un numero di talenti pari a quelli di un Petrarca.
A Calvisano si fa altro.
A Calvisano c'è una squadra dall'età media bassa, a Calvisano si fanno giocare i giovani in prima squadra.
In altre realtà succede meno, in altre ancora non succede affatto.
Nel percorso di crescita degli atleti, è importante la formazione giovanile, ma anche la famosa "chance" con i più grandi.
E questa cosa, a mio avviso è altrettanto importante, a nella Bassa viene fatta meglio che altrove.
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Re: Finale scudetto.
Non si può.lalb ha scritto: A Calvisano si fa altro.
Non si può "fare altro", ognuno deve dare il proprio contributo, secondo le proprie possibilità, in tutte le fasi della formazione dei giocatori.
Questo in una federazione "sana".
Prova a dire ad Aboud "a Calvisano di fa altro" e vediamo cosa risponde.
A scanso di equivoci, non sto parlando di risultati. Ci possono essere annate negative, stagioni su stagioni di reclutamenti "magri", crisi, tutto quello che vogliamo, ci può essere un club più organizzato di un altro, pazienza, si può sempre migliorare, ma che un club per sua scelta decida di "fare altro", no, per favore
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Re: Finale scudetto.
Quando ho letto questo tuo intervento ho fatto una rapida rassegna mentale e mi sono detto che a me i petrarchini stanno simpatici tutti e sono davvero contento per loro se vincono. Ho pensato che non ce n'è nessuno per cui sarei scontento.ElBono ha scritto:Il Petrarca, viceversa, sebbene con una storia molto simile a quella del Rovigo, almeno fino al 2011, mi è sempre stato simpatico, in quella finale tifavo al 100% per i neri, ad esempio. Poi c'è sempre il minchione di turno che mi fa pensare "se il Petrarca vince sono contento per tutti, tranne che per lui", ma è l'eccezione, in generale, se il Petrarca vince, a me fa davvero piacere.
Poi sono tornato indietro di una pagina e ho cambiato idea. Mi sono ricordato che c'è un'eccezione, purtroppo...
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Re: Finale scudetto.
eh vabbè dai! sono solo un po' prolisso... non arrabbiarti se ti faccio perdere un po' di tempo!!!jpr williams ha scritto:Quando ho letto questo tuo intervento ho fatto una rapida rassegna mentale e mi sono detto che a me i petrarchini stanno simpatici tutti e sono davvero contento per loro se vincono. Ho pensato che non ce n'è nessuno per cui sarei scontento.ElBono ha scritto:Il Petrarca, viceversa, sebbene con una storia molto simile a quella del Rovigo, almeno fino al 2011, mi è sempre stato simpatico, in quella finale tifavo al 100% per i neri, ad esempio. Poi c'è sempre il minchione di turno che mi fa pensare "se il Petrarca vince sono contento per tutti, tranne che per lui", ma è l'eccezione, in generale, se il Petrarca vince, a me fa davvero piacere.
Poi sono tornato indietro di una pagina e ho cambiato idea. Mi sono ricordato che c'è un'eccezione, purtroppo...
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Re: Finale scudetto.
Ecco, ci hai preso. jpr, che ci tiene a fare sempre il politicamente corretto, dice che con Liperini (per il quale si attende solo l'ufficialità) siamo stati spesso "sfortunati". Secondo me invece, Liperini, che è il miglior arbitro italiano dopo Mitrea, spesso tende a soffrire una specie di sudditanza psicologica all'incontrario nei nostri confronti. E' bravo, conosce alla perfezione il gioco, ha un metro di giudizio ben preciso, e in genere lo mantiene, ma spesso, nelle partite che contano, quando si trova ad arbitrare il Calvisano, sembra che ci tenga a far notare che lui non si fa influenzare, dal Calvisano, dal fattore campo (quando giochiamo in casa), dall'ambiente. E così facendo, talvolta esagera in senso opposto, punendo in maniera più severa i nostri giocatori rispetto agli avversari. Cosa che invece Mitrea non fa. Non è infallibile nemmeno Mitrea, ovviamente, altrimenti non sarebbe umano, ma in Liperini, negli ultimi anni, ho sempre riconosciuto questa particolarità.thonk ha scritto: Al contrario credo invece che il problema della sudditanza non vada escluso ed è un problema grosso. Perché può agire in entrambi i sensi! un arbitro può sentirsi addirittura in dovere di dimostrare la propria imparzialità addirittura penalizzando una squadra che invece sente di dover "tutelare" (?? non so che parola usare).
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Re: RE: Re: Finale scudetto.
Più che il testamento ti ci vorrebbe un TSO, con buona pace di Basaglia e dell'abolizione dei manicomi...jpr williams ha scritto:Quanto al voto che io dovrei adempiere in caso di vittoria, Time Vortex mi ha detto che se Calvisano vince lo scudetto io devo fare testamento il giorno dopo...
Nasciamo nudi, sporchi e affamati. Poi le cose peggiorano.
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Re: Finale scudetto.
Va beh, guarda il lato positivo, fino all'anno scorso erano due, abbiamo già sfoltito la rosa del 50%!jpr williams ha scritto:Quando ho letto questo tuo intervento ho fatto una rapida rassegna mentale e mi sono detto che a me i petrarchini stanno simpatici tutti e sono davvero contento per loro se vincono. Ho pensato che non ce n'è nessuno per cui sarei scontento.ElBono ha scritto:Il Petrarca, viceversa, sebbene con una storia molto simile a quella del Rovigo, almeno fino al 2011, mi è sempre stato simpatico, in quella finale tifavo al 100% per i neri, ad esempio. Poi c'è sempre il minchione di turno che mi fa pensare "se il Petrarca vince sono contento per tutti, tranne che per lui", ma è l'eccezione, in generale, se il Petrarca vince, a me fa davvero piacere.
Poi sono tornato indietro di una pagina e ho cambiato idea. Mi sono ricordato che c'è un'eccezione, purtroppo...