A scanso di equivoci sarebbe bene parlare di cose che si sanno. Calvisano ha un settore femminile ed uno giovanile con U18, 16, 14, 12, 10, 8. Quest'anno una delle giovanili (sinceramente non ricordo quale classe di età) ha disputato una finale interregionale perdendo con Rovigo. Inoltre Calvisano ha una fitta rete di collaborazione con società del territorio circostante da cui spesso arrivano ragazzi.Garryowen ha scritto:Non si può.lalb ha scritto: A Calvisano si fa altro.
Non si può "fare altro", ognuno deve dare il proprio contributo, secondo le proprie possibilità, in tutte le fasi della formazione dei giocatori.
Questo in una federazione "sana".
Prova a dire ad Aboud "a Calvisano di fa altro" e vediamo cosa risponde.
A scanso di equivoci, non sto parlando di risultati. Ci possono essere annate negative, stagioni su stagioni di reclutamenti "magri", crisi, tutto quello che vogliamo, ci può essere un club più organizzato di un altro, pazienza, si può sempre migliorare, ma che un club per sua scelta decida di "fare altro", no, per favore
Naturalmente il tessuto del territorio è diverso da quello del Veneto, ma Calvisano la sua parte la fa.
A questo aggiunge quanto giustamente detto da lalb: è stata la prima società in Italia (molte altre si stanno adesso accodando e seguendo l'esempio) a scegliere di dare spazio in prima squadra ai migliori accademici, che venivano qui per il semplice fatto che qui li facevano giocare dando loro chances di futuro nel rugby, a differenza di altri che preferivano imbottirsi di stranieri e vecchie glorie. Calvisano lo ha fatto intelligentemente ricavandone un utile tecnico e finanziario. Il fatto che tanti altri stiano scegliendo la stessa strada dimostra che l'emulazione intelligente ha più senso del rancoroso pregiudizio di taluni complottisti ossessionati.