ForrestGump ha scritto:No, Forrest non sta festeggiando.
Nonostante tutto, dal mio punto di vista la partita di Sabato non valeva un granchè.
La stagione del Pet è stata grandiosa, e questo mi basta. Mi hanno fatto tornare la voglia di andare allo stadio dopo cinque annate di partite abuliche e fastidiose a dir poco, con playoff persi all’ultimo o giocati indegnamente. Avessero anche perso di 50 Sabato, li avrei applauditi comunque, perché questo Petrarca è persino meglio di quello di sette anni fa.
In effetti è vero: a fine partita io ero più su di giri di te e questo è davvero strano
ForrestGump ha scritto: con questa mia “rarefazione”, a vivere meglio e a far vivere meglio gli altri frequentatori di questo posto.
Almeno uno che vivrà peggio c'è se tu ti rarefai. Vedi di non esagerare
ForrestGump ha scritto: ogni palla passa da Tuivaiti, che dopo aver sorpreso un paio di volte i difensori viene tenuto d’occhio e raddoppiato sistematicamente.
Purtroppo per noi non appena la palla varcava la mediana il livello qualitativo dei passaggi e la precisione degli inserimenti erano così deficitari da non lasciarci alternative. Ogni volta che la palla è andata oltre il 10 ne sono scaturiti passaggi sbagliati, palle volate fuori misura e posizionamenti errati per tempismo e posizione. Abbiamo dovuto giocoforza ripiegare sulle poche cose che eravamo in grado di fare, cioè le percussioni degli avanti che, col passare dei minuti, hanno forzatamente perso di efficacia. Questo ci ha reso assai prevedibili, il che, contro la difesa in assoluto più forte del torneo poteva avere poche speranze. Ma, ripeto, non c'era altro che potessimo fare.
ForrestGump ha scritto: A Calvisano va riconosciuto il merito di averle provate tutte, ma non mi appellerei agli assenti.
Guarda, io non mi ci appello, ma ciò non toglie che avrei preferito potermela giocare al meglio, senza scelte obbligate.
ForrestGump ha scritto:Mi rattristano i playoff e le partite che valgono un’intera stagione, partite che creano un clima teso e infuocato che proprio non fa per me. Vedere persone pacate e ragionevoli saltare in piedi come molle inveendo contro una svista dell’arbitro, per quanto reiterata e incomprensibile, mi rattrista. Pensare che in quel momento non si stanno più godendo una passione, si stanno solo facendo il sangue amaro mi rattrista al punto che, ad oggi, non so se vorrò essere allo stadio alla prossima finale.
Qui non sono d'accordo con te, una volta tanto. Quella non è sofferenza, è partecipazione emotiva allo sforzo di ragazzi che hai conosciuto per tutto l'anno e che hai sostenuto un'intera stagione, una cosa diversa, insomma. A me i playoff piacciono anche per la loro intensità emotiva. Anch'io sono saltato come una molla in certi momenti: è adrenalina, poi passa, ma non mi sembra così grave.
ForrestGump ha scritto:E per lo stesso motivo sono triste per Calvisano. Comunque parliamo di un gruppo che ha dato anima e corpo per un obiettivo, obiettivo che si sono visti sfilare da sotto il naso dopo averlo sognato più d’una notte. Certo, vista la stagione sarebbe stato ingiusto che Calvisano avesse vinto, ma illudersi, una volta in finale, è umano, e disilludersi è sempre doloroso.
A fine partita ho visto alcuni ragazzi come Novillo e Pettinelli piangere come bambini: lo sport da queste grandi emozioni, grande gioia e grande tristezza. Una metafora estremizzata della vita che ci coinvolge come dicevo più sopra. Al nostro ritorno a Calvisano abbiamo comunque fatto festa coi ragazzi perchè meritavano riconoscenza per come si erano battuti coraggiosamente e senza risparmiarsi in nulla; e per me questo vale come un titolo vinto. Capitan Morelli si è presentato al nostro tavolo con un vassoione di birre: voleva chiederci scusa per non aver vinto. Vi rendete conto? Gli ho detto che le scuse erano respinte perchè non c'era nulla di cui dovessero scusarsi e l'ho ringraziato perchè ancora una volta ci avevano dato il privilegio di giocarci una stagione fino in fondo. E anche questo vale come un titolo. Quindi non essere triste per Calvisano: lo sport è così, si vince e si perde e tu da sportivo lo sai benissimo. Se non fosse così non lo ameremmo come lo amiamo. Almeno credo.
ForrestGump ha scritto:Alla prossima.
Che sarà presto, spero.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)