Wooden ha scritto:DVD ha scritto:Per questo qui esiste una una premiership (che non tutti i club possono avere) e poi si parte con la 1, 2, 3, 4 divisione, poi alcuni clubs che non hanno tute queste squdre partecipano ad altre competizioni. Ad esempio il club dove ho giocato sino a ieri ha Premiership, 1, 2, 3, 4, Venerdi' sera 1, Venerdi' sera 2, Colts Premiership, 1, 2.
Mi pare di capire che il Queensland e la zona di Sidney siano quelle più "rugbystiche" d'Australia, giusto?
E a livello di Western Australia, oltre ai Force c'è sotto un discreto numero di squadre anche amatoriali o il nulla? Grazie
Non so' in WA, di sicuro hanno un loro campionato locale (come in tutti gli stati Australiani) ma a Melbourne sicuramente e' piu' sviluppato che a Perth, come livello intendo. Anche se una buona squadra di rugby di Melbourne potrebbe competere con una squadra di 1/2 seconda divisione di Brisbane o Sydney, non ancora con una di premiership...troppo divario al momento.Considera che Melbourne ha dato alla luce almeno a Dunlop (grande giocatore wallabies di inizio secolo), McEnzie inizio a giocare a rugby in una scuola privata di Melbourne prima di trasferirsi in NSW, mentre Ioane ha iniziato con un club di Melbourne, cosi' come un altro paio di pro Australiani.
Sydney e Brisbane sono comunque le zone piu' rugbystiche, tant'e' che i club che possono permettersi di avere una squadra di premiership in genere hanno almeno altre 8 squadre per un totale di circa 200 iscritti per club (solo tra i seniores, senza contare i ragazzini U9 in su'....). Ma credo che con il "lancio" dei Rebels le cose miglioreranno a Melbourne. A differenza del league (dove a Melb non esiste nessun campionato e quindi gli Storms son costretti ad attingere da altri stati) lo union puo' contare sulle scuole private e sui club esistenti. GLi attuali giocatori dei Rebels han tentuto durante tutto l'anno dei "camp" dove insegnavano "tecniche" ai ragazzini (ogni volta a gruppi di eta' differenti). Qusto lo so' perche un mio collega ha un figlio di 13 anni che gioca mediano di mischia ed ha fatto parecchi "camp" durante l'anno insieme mediani di mischia della stessa eta' in cui Cordingley gli insegnava come giocare a 9. Freier, ad esempio, ha giocato spesso con un club locale, il che e' una cosa buona in ogni caso.
Credo che questo lavoro nel lungo periodo possa pagare, ci vuole pazienza e programmazione a lungo termine.
In QLD e NSW poi hanno un grosso problema il rugby nelle zone rurali, anche se di ottimo livello sono soggetti a trasferte non indifferenti, che comunque incidono sul bilancio di quelle unions. Questo perche' qui lavorano senza avere grosse somme di denaro a disposizione.