Potevi dire Italia no??Attwood ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:27Io ne conto 7, con altri 5 in panchina.
Ovvero 12 totali, su 23. Più della metà sono stranieri, poco altro d'aggiungere. E la partita di oggi ha mostrato come senza quegli stranieri il Giappone non vale più di una Georgia.
Giappone - SAF
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Re: Giappone - SAF
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Re: Giappone - SAF
secondo me bisogna fare un po' di distinguo: sicuramente senza i naturalizzati i risultati della loro nazionale sarebbero diversi, però è innegabile che abbiamo impostato un modo di giocare che si attaglia molto bene alle loro caratteristiche e che è bello da vedere.Attwood ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:27Io ne conto 7, con altri 5 in panchina.
Ovvero 12 totali, su 23. Più della metà sono stranieri, poco altro d'aggiungere. E la partita di oggi ha mostrato come senza quegli stranieri il Giappone non vale più di una Georgia.
dal punto di vista del movimento, il rugby giapponese nel suo insieme è sicuramente in grande crescita, con un domestic di alto livello (anche perchè ci girano parecchi $oldini) ed un interesse di pubblico molto importante (come hanno dimostrato questi mondiali, anche nelle partite in cui non era presente la nazionale giapponese). insomma, se è vero che fanno un uso di naturalizzati "pesante", è anche vero che li stanno utilizzando nel migliore dei modi. poi mi fermo qui, anche perchè se vero che stanno lavorando bene, ma tutti questi peana la loro indirizzo li comincio a trovare un po' stucchevoli.
P.S. per Garry: hai visto come sono stato bravo a evitare confronti con una certa nazione europea?
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Re: Giappone - SAF
Perfetto
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Re: Giappone - SAF
Attwood ha scritto: ↑
20 ott 2019, 12:39
Speriamo che la FIR prenda d'esempio il Giappone ed inizi a fare scouting nel Pacifico. È innegabile che il Giappone ha raggiunto questo livello solo grazie a questa politca, altro che perdere tempo nella formazione dei giovani.
Guarda che alcuni isolani sono andati in Giappone non a seguito di scouting ma per motivi di studio. Ad esempio Lafalele c' e' andato a 18 anni a fare l' universita'.
Qualcuno alla FIR se non sbaglio aveva vaneggiato di un' Accademia nel Pacifico ma non se ne' fatto nulla, giustamente a mio parere. Con la nuove regole (5 aa) diventera' piu' difficile fare scouting, e il risultato dipende molto anche da quello che puoi offrire. E comunque ritengo che alla fine sia megio crearsi un vivaio in casa.
20 ott 2019, 12:39
Speriamo che la FIR prenda d'esempio il Giappone ed inizi a fare scouting nel Pacifico. È innegabile che il Giappone ha raggiunto questo livello solo grazie a questa politca, altro che perdere tempo nella formazione dei giovani.
Guarda che alcuni isolani sono andati in Giappone non a seguito di scouting ma per motivi di studio. Ad esempio Lafalele c' e' andato a 18 anni a fare l' universita'.
Qualcuno alla FIR se non sbaglio aveva vaneggiato di un' Accademia nel Pacifico ma non se ne' fatto nulla, giustamente a mio parere. Con la nuove regole (5 aa) diventera' piu' difficile fare scouting, e il risultato dipende molto anche da quello che puoi offrire. E comunque ritengo che alla fine sia megio crearsi un vivaio in casa.
Re: Giappone - SAF
Nessuno nega la sua crescita, ma è una crescita dovuta ai tanti soldini ed al lavoro di scouting con cui si portano a casa giocatori di un certo spessore dall'estero. Il pacchetto di mischia e quasi totalmente straniero ed è stato un fattore molto importante questo.pilonepoltrone ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:42secondo me bisogna fare un po' di distinguo: sicuramente senza i naturalizzati i risultati della loro nazionale sarebbero diversi, però è innegabile che abbiamo impostato un modo di giocare che si attaglia molto bene alle loro caratteristiche e che è bello da vedere.Attwood ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:27Io ne conto 7, con altri 5 in panchina.
Ovvero 12 totali, su 23. Più della metà sono stranieri, poco altro d'aggiungere. E la partita di oggi ha mostrato come senza quegli stranieri il Giappone non vale più di una Georgia.
dal punto di vista del movimento, il rugby giapponese nel suo insieme è sicuramente in grande crescita, con un domestic di alto livello (anche perchè ci girano parecchi $oldini) ed un interesse di pubblico molto importante (come hanno dimostrato questi mondiali, anche nelle partite in cui non era presente la nazionale giapponese). insomma, se è vero che fanno un uso di naturalizzati "pesante", è anche vero che li stanno utilizzando nel migliore dei modi. poi mi fermo qui, anche perchè se vero che stanno lavorando bene, ma tutti questi peana la loro indirizzo li comincio a trovare un po' stucchevoli.
P.S. per Garry: hai visto come sono stato bravo a evitare confronti con una certa nazione europea?
Io, però, una nazionale così non riesco a farmela piacere. Leggo tante lamentele sugli equiparati italiani e poi esaltiamo una nazionale che fa il suo punto di forza proprio sugli equiparati? Io rimango coerente, se trovo sbagliato gli equiparati per l'Italia, considerandoli troppi, vado contro ad un Giappone che ha mezza nazionale nata e cresciuta altrove.
Di sicuro ammiro nazionali come Argentina, Georgia e la piccola Uruguay che muovono i proprio passi con le loro forze e cercando di migliorare, realmente, il rugby nel proprio paese dando l'occasione ai propri ragazzi di arrivare a certi livelli.
Re: Giappone - SAF
Eh già non è stato scoutizzato, visto che prima di andare in Giappone studiava (e giocava) in Nuova Zelanda, dove a rugby non sanno giocarci e non sanno nemmeno insegnarlo.30 min ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:48Attwood ha scritto: ↑
20 ott 2019, 12:39
Speriamo che la FIR prenda d'esempio il Giappone ed inizi a fare scouting nel Pacifico. È innegabile che il Giappone ha raggiunto questo livello solo grazie a questa politca, altro che perdere tempo nella formazione dei giovani.
Guarda che alcuni isolani sono andati in Giappone non a seguito di scouting ma per motivi di studio. Ad esempio Lafalele c' e' andato a 18 anni a fare l' universita'.
Qualcuno alla FIR se non sbaglio aveva vaneggiato di un' Accademia nel Pacifico ma non se ne' fatto nulla, giustamente a mio parere. Con la nuove regole (5 aa) diventera' piu' difficile fare scouting, e il risultato dipende molto anche da quello che puoi offrire. E comunque ritengo che alla fine sia megio crearsi un vivaio in casa.
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Re: Giappone - SAF
Esatto, quello che non capisco è perché non possiamo replicare il modello degli argentini. Nei prossimi 4 anni chi sarebbero gli equiparabili, oltre a Ioane?
Re: Giappone - SAF
E' probabile che ci sia andato perche' non aveva prospettive in NZ, ma non ho visto da nessuna parte che sia stato il risultato di scouting
Re: Giappone - SAF
Molti isolani vanno in Giappone per motivi di studio o lavoro e molti di essi sono anche rugbisti. Considera cosa puo' offrire il Giappone ad un isolano. Questo e' il motivo per cui non credo che lo scouting possa funzionare per l' Italia. Semmai guarderei all' albero genealogico come fonte di giocatori. Fermo restando che sono assolutamente d' accordo sulla necessita' di avere un vivaio all' altezza.
Re: Giappone - SAF
Questa partita mette anche in una giusta prospettiva il valore dell'Italia, messo in discussione (a torto) dalla sconfitta roboante col SAF.
Spero che ci si renda conto della potenza inarrestabile da schiacciasassi di questa squadra, che trita l'avversario di pura e semplice forza bruta.
E nonostante ciò, l'Italia, fino alla cacchiata, non solo era in partita, ma competeva anche piuttosto bene, fisicamente. Forse (fisicamente, eh!) anche meglio del Giappone, tutto sommato (e nonostante il punteggio fosse peggiore all'intervallo). Sicuramente non peggio, a mio avviso. Poi, il Giappone ha altre armi tecniche e tattiche. Peccato non aver potuto dimostrare per tutti gli 80 minuti di che pasta siamo.
Per chiudere, non sono d'accordo su chi dice che il successo dei giappi è solo per gli equiparati. La cabina di regia è tutta giappa. E i giappi purosangue, in squadra, sono sempre tra i migliori in campo.
Comunque, se non fossero tutti all'altezza, non sarebbero arrivati ai quarti. In questo modo spettacolare, poi.
onore ai giappi!
Spero che ci si renda conto della potenza inarrestabile da schiacciasassi di questa squadra, che trita l'avversario di pura e semplice forza bruta.
E nonostante ciò, l'Italia, fino alla cacchiata, non solo era in partita, ma competeva anche piuttosto bene, fisicamente. Forse (fisicamente, eh!) anche meglio del Giappone, tutto sommato (e nonostante il punteggio fosse peggiore all'intervallo). Sicuramente non peggio, a mio avviso. Poi, il Giappone ha altre armi tecniche e tattiche. Peccato non aver potuto dimostrare per tutti gli 80 minuti di che pasta siamo.
Per chiudere, non sono d'accordo su chi dice che il successo dei giappi è solo per gli equiparati. La cabina di regia è tutta giappa. E i giappi purosangue, in squadra, sono sempre tra i migliori in campo.
Comunque, se non fossero tutti all'altezza, non sarebbero arrivati ai quarti. In questo modo spettacolare, poi.
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Re: Giappone - SAF
il mio intervento voleva evidenziare che per valutare la realtà giapponese bisogna leggerla a vari livelli: sicuramente se togli gli equiparati il livello di prestazioni della nazionale calerebbe, e di tanto, però che ci sia un grosso lavoro sul piano di gioco credo sia altrettanto innegabile. e se si parla di migliorare il rugby nel proprio paese, beh mi sembra che il livello del domestic e la passione vista in queste settimane (ripeto, non solo in occasione delle partite della loro nazionale, che potrebbero vedere una partecipazone del pubblico falsata per via del forte nazionalismo dei nipponici) parlino chiaro. Secondo me nel giro di qualche anno si potrebbe vedere una netta riduzione del numero degli equiparati anche in nazionale (sebbene in certi ruoli per motivi puramente fisici continueranno ad averne bisogno).Attwood ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:52Nessuno nega la sua crescita, ma è una crescita dovuta ai tanti soldini ed al lavoro di scouting con cui si portano a casa giocatori di un certo spessore dall'estero. Il pacchetto di mischia e quasi totalmente straniero ed è stato un fattore molto importante questo.pilonepoltrone ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:42secondo me bisogna fare un po' di distinguo: sicuramente senza i naturalizzati i risultati della loro nazionale sarebbero diversi, però è innegabile che abbiamo impostato un modo di giocare che si attaglia molto bene alle loro caratteristiche e che è bello da vedere.Attwood ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:27Io ne conto 7, con altri 5 in panchina.
Ovvero 12 totali, su 23. Più della metà sono stranieri, poco altro d'aggiungere. E la partita di oggi ha mostrato come senza quegli stranieri il Giappone non vale più di una Georgia.
dal punto di vista del movimento, il rugby giapponese nel suo insieme è sicuramente in grande crescita, con un domestic di alto livello (anche perchè ci girano parecchi $oldini) ed un interesse di pubblico molto importante (come hanno dimostrato questi mondiali, anche nelle partite in cui non era presente la nazionale giapponese). insomma, se è vero che fanno un uso di naturalizzati "pesante", è anche vero che li stanno utilizzando nel migliore dei modi. poi mi fermo qui, anche perchè se vero che stanno lavorando bene, ma tutti questi peana la loro indirizzo li comincio a trovare un po' stucchevoli.
P.S. per Garry: hai visto come sono stato bravo a evitare confronti con una certa nazione europea?
Io, però, una nazionale così non riesco a farmela piacere. Leggo tante lamentele sugli equiparati italiani e poi esaltiamo una nazionale che fa il suo punto di forza proprio sugli equiparati? Io rimango coerente, se trovo sbagliato gli equiparati per l'Italia, considerandoli troppi, vado contro ad un Giappone che ha mezza nazionale nata e cresciuta altrove.
Di sicuro ammiro nazionali come Argentina, Georgia e la piccola Uruguay che muovono i proprio passi con le loro forze e cercando di migliorare, realmente, il rugby nel proprio paese dando l'occasione ai propri ragazzi di arrivare a certi livelli.
per finire, personalmente non ho mai considerato le equiparazioni italiane come il diabbolo: la regola c'è, vale per tutti, utilizzarla non è uno scandalo (a me dà molto più fastidio vedere 3 equiparati nella formazione irlandese, per dire, che nel Giappone o nell'Italia) la cosa importante però è che le equiparazioni dovrebbero servire per aiutare i movimenti più deboli a crescere, non per rendere ancora più forti i più forti. i giapponesi mi sembra che le stiano usando così (per crescere).
poi però se vuoi parliamo del fatto che se i mondiali si fossero giocati in Scozia questi ai quarti non ci arrivavano...
Ultima modifica di pilonepoltrone il 20 ott 2019, 15:12, modificato 1 volta in totale.
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Re: Giappone - SAF
Ioane equiparato subito!
Re: Giappone - SAF
Questi quarti hanno messo in tutto altro occhio la Pool A. L'Irlanda ieri è stata imbarazzante, al netto della forza degli AB, ed oggi il Giappone è stato spazzato via. Diciamo che la fortuna di essere capitati nel girone meno competitivo del torneo (complice un'Irlanda ed una Scozia che sembrano fine ciclo) ha aiutato il Giappone ad arrivare dove è arrivato. In qualsiasi altro gruppo avrebbero visto il passaggio del turno del binocolo. Bravi, ma fortunati allo stesso tempo.Aironifan ha scritto: ↑20 ott 2019, 15:09Questa partita mette anche in una giusta prospettiva il valore dell'Italia, messo in discussione (a torto) dalla sconfitta roboante col SAF.
Spero che ci si renda conto della potenza inarrestabile da schiacciasassi di questa squadra, che trita l'avversario di pura e semplice forza bruta.
E nonostante ciò, l'Italia, fino alla cacchiata, non solo era in partita, ma competeva anche piuttosto bene, fisicamente. Forse (fisicamente, eh!) anche meglio del Giappone, tutto sommato (e nonostante il punteggio fosse peggiore all'intervallo). Sicuramente non peggio, a mio avviso. Poi, il Giappone ha altre armi tecniche e tattiche. Peccato non aver potuto dimostrare per tutti gli 80 minuti di che pasta siamo.
Per chiudere, non sono d'accordo su chi dice che il successo dei giappi è solo per gli equiparati. La cabina di regia è tutta giappa. E i giappi purosangue, in squadra, sono sempre tra i migliori in campo.
Comunque, se non fossero tutti all'altezza, non sarebbero arrivati ai quarti. In questo modo spettacolare, poi.
onore ai giappi!
Re: Giappone - SAF
Basterebbe poco per limitare questa cosa, più della storia dei 5 anni di residenza. Si blocca ad un massimo di 5 equiparati per squadra, una regola simile c'è nel basket. Basta poco, anzi nulla per limitare questa cosa.pilonepoltrone ha scritto: ↑20 ott 2019, 15:11il mio intervento voleva evidenziare che per valutare la realtà giapponese bisogna leggerla a vari livelli: sicuramente se togli gli equiparati il livello di prestazioni della nazionale calerebbe, e di tanto, però che ci sia un grosso lavoro sul piano di gioco credo sia altrettanto innegabile. e se si parla di migliorare il rugby nel proprio paese, beh mi sembra che il livello del domestic e la passione vista in queste settimane (ripeto, non solo in occasione delle partite della loro nazionale, che potrebbero vedere una partecipazone del pubblico falsata per via del forte nazionalismo dei nipponici) parlino chiaro. Secondo me nel giro di qualche anno si potrebbe vedere una netta riduzione del numero degli equiparati anche in nazionale (sebbene in certi ruoli per motivi puramente fisici continueranno ad averne bisogno).Attwood ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:52Nessuno nega la sua crescita, ma è una crescita dovuta ai tanti soldini ed al lavoro di scouting con cui si portano a casa giocatori di un certo spessore dall'estero. Il pacchetto di mischia e quasi totalmente straniero ed è stato un fattore molto importante questo.pilonepoltrone ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:42secondo me bisogna fare un po' di distinguo: sicuramente senza i naturalizzati i risultati della loro nazionale sarebbero diversi, però è innegabile che abbiamo impostato un modo di giocare che si attaglia molto bene alle loro caratteristiche e che è bello da vedere.
dal punto di vista del movimento, il rugby giapponese nel suo insieme è sicuramente in grande crescita, con un domestic di alto livello (anche perchè ci girano parecchi $oldini) ed un interesse di pubblico molto importante (come hanno dimostrato questi mondiali, anche nelle partite in cui non era presente la nazionale giapponese). insomma, se è vero che fanno un uso di naturalizzati "pesante", è anche vero che li stanno utilizzando nel migliore dei modi. poi mi fermo qui, anche perchè se vero che stanno lavorando bene, ma tutti questi peana la loro indirizzo li comincio a trovare un po' stucchevoli.
P.S. per Garry: hai visto come sono stato bravo a evitare confronti con una certa nazione europea?
Io, però, una nazionale così non riesco a farmela piacere. Leggo tante lamentele sugli equiparati italiani e poi esaltiamo una nazionale che fa il suo punto di forza proprio sugli equiparati? Io rimango coerente, se trovo sbagliato gli equiparati per l'Italia, considerandoli troppi, vado contro ad un Giappone che ha mezza nazionale nata e cresciuta altrove.
Di sicuro ammiro nazionali come Argentina, Georgia e la piccola Uruguay che muovono i proprio passi con le loro forze e cercando di migliorare, realmente, il rugby nel proprio paese dando l'occasione ai propri ragazzi di arrivare a certi livelli.
per finire, personalmente non ho mai considerato le equiparazioni italiane come il diabbolo: la regola c'è, vale per tutti, utilizzarla non è uno scandalo (a me dà molto più fastidio vedere 3 equiparati nella formazione irlandese, per dire, che nel Giappone o nell'Italia) la cosa importante però è che le equiparazioni dovrebbero servire per aiutare i movimenti più deboli a crescere, non per rendere ancora più forti i più forti. i giapponesi mi sembra che le stiano usando così (per crescere).
poi però se vuoi parliamo del fatto che se i mondiali si fossero giocati in Scozia questi ai quarti non ci arrivavano...
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Re: Giappone - SAF
Sì, ma nel basket solo uno. Vedi i vari Randolph, Mccalebb, Brooks, Bobby DixonAttwood ha scritto: ↑20 ott 2019, 15:17Basterebbe poco per limitare questa cosa, più della storia dei 5 anni di residenza. Si blocca ad un massimo di 5 equiparati per squadra, una regola simile c'è nel basket. Basta poco, anzi nulla per limitare questa cosa.pilonepoltrone ha scritto: ↑20 ott 2019, 15:11il mio intervento voleva evidenziare che per valutare la realtà giapponese bisogna leggerla a vari livelli: sicuramente se togli gli equiparati il livello di prestazioni della nazionale calerebbe, e di tanto, però che ci sia un grosso lavoro sul piano di gioco credo sia altrettanto innegabile. e se si parla di migliorare il rugby nel proprio paese, beh mi sembra che il livello del domestic e la passione vista in queste settimane (ripeto, non solo in occasione delle partite della loro nazionale, che potrebbero vedere una partecipazone del pubblico falsata per via del forte nazionalismo dei nipponici) parlino chiaro. Secondo me nel giro di qualche anno si potrebbe vedere una netta riduzione del numero degli equiparati anche in nazionale (sebbene in certi ruoli per motivi puramente fisici continueranno ad averne bisogno).Attwood ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:52Nessuno nega la sua crescita, ma è una crescita dovuta ai tanti soldini ed al lavoro di scouting con cui si portano a casa giocatori di un certo spessore dall'estero. Il pacchetto di mischia e quasi totalmente straniero ed è stato un fattore molto importante questo.pilonepoltrone ha scritto: ↑20 ott 2019, 14:42secondo me bisogna fare un po' di distinguo: sicuramente senza i naturalizzati i risultati della loro nazionale sarebbero diversi, però è innegabile che abbiamo impostato un modo di giocare che si attaglia molto bene alle loro caratteristiche e che è bello da vedere.
dal punto di vista del movimento, il rugby giapponese nel suo insieme è sicuramente in grande crescita, con un domestic di alto livello (anche perchè ci girano parecchi $oldini) ed un interesse di pubblico molto importante (come hanno dimostrato questi mondiali, anche nelle partite in cui non era presente la nazionale giapponese). insomma, se è vero che fanno un uso di naturalizzati "pesante", è anche vero che li stanno utilizzando nel migliore dei modi. poi mi fermo qui, anche perchè se vero che stanno lavorando bene, ma tutti questi peana la loro indirizzo li comincio a trovare un po' stucchevoli.
P.S. per Garry: hai visto come sono stato bravo a evitare confronti con una certa nazione europea?
Io, però, una nazionale così non riesco a farmela piacere. Leggo tante lamentele sugli equiparati italiani e poi esaltiamo una nazionale che fa il suo punto di forza proprio sugli equiparati? Io rimango coerente, se trovo sbagliato gli equiparati per l'Italia, considerandoli troppi, vado contro ad un Giappone che ha mezza nazionale nata e cresciuta altrove.
Di sicuro ammiro nazionali come Argentina, Georgia e la piccola Uruguay che muovono i proprio passi con le loro forze e cercando di migliorare, realmente, il rugby nel proprio paese dando l'occasione ai propri ragazzi di arrivare a certi livelli.
per finire, personalmente non ho mai considerato le equiparazioni italiane come il diabbolo: la regola c'è, vale per tutti, utilizzarla non è uno scandalo (a me dà molto più fastidio vedere 3 equiparati nella formazione irlandese, per dire, che nel Giappone o nell'Italia) la cosa importante però è che le equiparazioni dovrebbero servire per aiutare i movimenti più deboli a crescere, non per rendere ancora più forti i più forti. i giapponesi mi sembra che le stiano usando così (per crescere).
poi però se vuoi parliamo del fatto che se i mondiali si fossero giocati in Scozia questi ai quarti non ci arrivavano...