jpr williams ha scritto:porcorosso ha scritto:Il Top12 [che nome insulso visto che esiste già un Top14] è come un giardino condominiale in abbandono perché il condomini non si mettono d'accordo, ma allo stesso tempo nessuno dei condomini mette a posto il suo pezzo.
Saluti PR - WSM
Questione complessa e dai molti risvolti. Ieri parlavo con un "vecchio" e mi diceva che all'epoca del Super 10 un club come Calvisano generava un indotto economico intorno ai 10 milioni di euro. Era epoca di nero facile e non c'era ancora stata la grande crisi finanziaria. In più non c'erano le franchigie che, giuste o sbagliate che siano (non voglio entrare qua nella spinosa questione), "aspirano" dal campionato domestico tutti i giocatori di interesse nazionale riducendone all'osso l'interesse.
Oggi l'indotto economico del solo Calvisano di una dozzina di anni fa sarebbe superiore a quello dell'intero torneo.
I soldi non bastano, ma aiutano e anche se da soli non spiegano, molto suggeriscono.
Negli ultimi anni il campionato è così diventato una sorta di palestra per i giovani migliori destinati a raggiungere il livelllo superiore ed una possibilità di praticare questo sport per elementi di buon livelllo, ma non in grado di fare il salto e che, in tal modo, dato l'impegno ridotto a quello di un vero professionismo, possono ritagliarsi il tempo per studiare o fare un lavoro.
Ci sono alternative? Al momento non ne vedo. Giornalisti come questo da anni ci ripetono l'elenco dei problemi: il fatto che continuino a farlo mi dice che probabilmente nemmeno loro hanno la più pallida idea di come e soprattutto in che direzione cambiare le cose.
Un ritorno al passato è economicamente e tecnicamente impossibile.
Che altro'
Ciao JPR, si ...
Questione complessa, ma che non giustifica in alcun modo la situazione attuale.
Comprendo che siano dragati dai due club di Pro14 di risorse, sia umane che monetarie, ma
non esiste quel solo pubblico nel parterre del Rugby italiano.
Vi sono bacini di utenza che non sono interessati che di striscio dal Pro14, e rappresentano un mercato che non viene sfruttato/valorizzato in alcun modo dai club attuali.
Ci sono soluzioni che prevedono investimenti ingenti che allo stato attuale non si possono fare, ma ci sono tante altre cose che possono essere fatte con una spesa veramente irrisoria o pari a zero - giusto per azzardarne una, semplice, mettere delle impalcature per le riprese sul lato opposto delle tribune [così a San Donà no vedemo più le panocie, a Padova i pali e a Verona no dovemo metarse la man sui oci] costo di acquisto di strutture a norma qualche centinaio di euro. Altra stupidaggine, far giocare il
venerdì sera un match, il
sabato 3 match a orari sfasati, la
domenica [so che non ti piace] 2 match a orari sfasati: crei i presupposti per cui più persone guardino lo streaming, anziché limitarsi alla partita della propria squadra.
Non mi avvicino nemmeno al discorso sito internet dedicato, visual marketing, brandig, tutte cose su cui si può spendere poco o tanto a seconda di quanto sagaci e svegli si è.
Tuttavia tra fare nulla se non giocare e rimboccarsi le maniche per confezionare il proprio prodotto vi è l'abisso segnato dalla [buona] volontà. Cosa che manca in modo pressoché totale da parte di tutte le società.
Spesso gli articoli puntano il dito verso questo.
Saluti PR - WSM