Oddio, stai parlando con un Rosso [anche se un po' suino]. Ma conosco una marea di Rossi e Rosé che sentono un forte legame con i colori della città di Verona, per i cicci-pasticci del Bentegodi, basta solo appendere un cartello in entrata: "Sorry butto no".zappatalpa ha scritto:Il Cus era verde e blu, l'antracite l'ha portato lo sponsor,ma é innegabile che di Cus qui non c'é piú nulla, eh, é una cosa nuova, dunque, ok..porcorosso ha scritto:L'unica cosa che non sopporto è la mancata assonanza con i colori cittadini, giallo-blu. L'antracite non ha nulla da dire, né risulta accattivante di per sé. Zappatalpa che ne dici tu?
Lascia stare gialloblu quelli che sono "I gialloblu", Perché loro lo saranno cmq sempre di piú di tutti ed é moooolto meglio cosí. Anche perché c'é sempre il rischio che alla prima occasione te li ritrovi a cantare "stanno arrivando i gialloblu..." e storie varie e la sola lounge-bar "Hacca" vale venti volte il cessoso Bentegodi. Alla larga
Il senso del mio discorso è che - specialmente dove non c'è profondità di fidelizzazione come a Verona - è corretto cercare di creare un fil-rouge con il potenziale target. Legarla ai colori di una città è il modo migliore per iniziare a parlare in modo extra core business: parliamo di Rugby e di Verona, mentre ora la componente extra Rugby è sottovalorizzata da una immagine che manca di uno degli aspetti fondamentali del legame con il proprio luogo.
È un pensiero che vale anche per Petrarca [seconda maglia a strisce bianco-rosse=tutta Padova?] e Rovigo: quanto siamo legati alla città/territirio? Possiamo sfruttare altre nicchie per legarci di più?
Saluti PR - WSM