Quattordicesima giornata, terza di ritorno

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porcorosso
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da porcorosso » 11 feb 2019, 19:34

zappatalpa ha scritto:
porcorosso ha scritto:L'unica cosa che non sopporto è la mancata assonanza con i colori cittadini, giallo-blu. L'antracite non ha nulla da dire, né risulta accattivante di per sé. Zappatalpa che ne dici tu?
Il Cus era verde e blu, l'antracite l'ha portato lo sponsor,ma é innegabile che di Cus qui non c'é piú nulla, eh, é una cosa nuova, dunque, ok..
Lascia stare gialloblu quelli che sono "I gialloblu", Perché loro lo saranno cmq sempre di piú di tutti ed é moooolto meglio cosí. Anche perché c'é sempre il rischio che alla prima occasione te li ritrovi a cantare "stanno arrivando i gialloblu..." e storie varie e la sola lounge-bar "Hacca" vale venti volte il cessoso Bentegodi. Alla larga :D
Oddio, stai parlando con un Rosso [anche se un po' suino]. Ma conosco una marea di Rossi e Rosé che sentono un forte legame con i colori della città di Verona, per i cicci-pasticci del Bentegodi, basta solo appendere un cartello in entrata: "Sorry butto no".

Il senso del mio discorso è che - specialmente dove non c'è profondità di fidelizzazione come a Verona - è corretto cercare di creare un fil-rouge con il potenziale target. Legarla ai colori di una città è il modo migliore per iniziare a parlare in modo extra core business: parliamo di Rugby e di Verona, mentre ora la componente extra Rugby è sottovalorizzata da una immagine che manca di uno degli aspetti fondamentali del legame con il proprio luogo.

È un pensiero che vale anche per Petrarca [seconda maglia a strisce bianco-rosse=tutta Padova?] e Rovigo: quanto siamo legati alla città/territirio? Possiamo sfruttare altre nicchie per legarci di più?

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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da ruttobandito » 11 feb 2019, 19:51

porcorosso ha scritto: È un pensiero che vale anche per Petrarca [seconda maglia a strisce bianco-rosse=tutta Padova?]
Non provare a pensarlo neanche. Il Petrarca non è e non sarà mai tutta Padova. Al massimo una manica.
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da porcorosso » 11 feb 2019, 20:14

ruttobandito ha scritto:
porcorosso ha scritto: È un pensiero che vale anche per Petrarca [seconda maglia a strisce bianco-rosse=tutta Padova?]
Non provare a pensarlo neanche. Il Petrarca non è e non sarà mai tutta Padova. Al massimo una manica.
:-] :rotfl: :-] :rotfl:
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da porcorosso » 11 feb 2019, 20:33

Beh mi ricordo di Ludovic Mercier [raccoglietevi fratelli] con una maglia padovana a strisce bianco rosse ...
Se avete resistito a quello ...

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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da thonk » 11 feb 2019, 22:38

ruttobandito ha scritto:
porcorosso ha scritto: È un pensiero che vale anche per Petrarca [seconda maglia a strisce bianco-rosse=tutta Padova?]
Non provare a pensarlo neanche. Il Petrarca non è e non sarà mai tutta Padova. Al massimo una manica.
non sarebbe corretto riguardo a tutte le altre società padovane.
in effetti se ci chiami "il Padova" o anche "Petrarca Padova" i vecchi s'inalberano, giustamente.

sarebbe come chiamare i Lakers: "Los Angeles". o il Milan/Inter "Milano". In fondo chiamare qualcuno con il proprio nome è quanto meno auspicabile.
la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]

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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da porcorosso » 11 feb 2019, 23:14

thonk ha scritto:
ruttobandito ha scritto:
porcorosso ha scritto: È un pensiero che vale anche per Petrarca [seconda maglia a strisce bianco-rosse=tutta Padova?]
Non provare a pensarlo neanche. Il Petrarca non è e non sarà mai tutta Padova. Al massimo una manica.
non sarebbe corretto riguardo a tutte le altre società padovane.
in effetti se ci chiami "il Padova" o anche "Petrarca Padova" i vecchi s'inalberano, giustamente.

sarebbe come chiamare i Lakers: "Los Angeles". o il Milan/Inter "Milano". In fondo chiamare qualcuno con il proprio nome è quanto meno auspicabile.
Fioi.
Io vi sto buttando delle idee, su un forum, su due piedi ...
Anche i Lakers son i Los Angeles Lakers e il Petrarca cita "Argos Petrarca Rugby e la città di Padova. Un binomio indissolubile".

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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da zappatalpa » 11 feb 2019, 23:57

porcorosso ha scritto: basta solo appendere un cartello in entrata: "Sorry butto no".

hahaha applausi! ho paura che non basterebbe :rotfl:
porcorosso ha scritto: Il senso del mio discorso è che - specialmente dove non c'è profondità di fidelizzazione come a Verona - è corretto cercare di creare un fil-rouge con il potenziale target. Legarla ai colori di una città è il modo migliore per iniziare a parlare in modo extra core business: parliamo di Rugby e di Verona, mentre ora la componente extra Rugby è sottovalorizzata da una immagine che manca di uno degli aspetti fondamentali del legame con il proprio luogo.
guarda, esiste un altra Verona, e penso che questo Verona Rugby - Payanini sia espressione proprio di quella parte, che è forse la più interessnte, anche a livello nazionale, e cioè quella che prescindere da tutta la retorica e la tradizione tipica del campanile. quale altra "penetrazione" puoi avere in una città di 240mila anime e forse il doppio in provincia, che da 20 anni ha 2 squadre in SerieA? Che ha una 3a in SerieC fatta di rifugiati? Che qualsiasi altro sport abbia toccato è sempre andata a mille? Devi guardare oltre, e quella Verona sa farlo
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da thonk » 12 feb 2019, 0:03

porcorosso ha scritto:
thonk ha scritto:
ruttobandito ha scritto:
porcorosso ha scritto: È un pensiero che vale anche per Petrarca [seconda maglia a strisce bianco-rosse=tutta Padova?]
Non provare a pensarlo neanche. Il Petrarca non è e non sarà mai tutta Padova. Al massimo una manica.
non sarebbe corretto riguardo a tutte le altre società padovane.
in effetti se ci chiami "il Padova" o anche "Petrarca Padova" i vecchi s'inalberano, giustamente.

sarebbe come chiamare i Lakers: "Los Angeles". o il Milan/Inter "Milano". In fondo chiamare qualcuno con il proprio nome è quanto meno auspicabile.
Fioi.
Io vi sto buttando delle idee, su un forum, su due piedi ...
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:)

Saluti PR - WSM
certo... anche i Los Angeles Clippers. ma il Petrarca Padova non esiste. non c'è proprio una società sportiva che si chiami così.
però c'è un hotel ristorante a Rovigo, volendo...!
e dove c'è Barilla c'è casa... :rotfl:

Il Petrarca per un paio d'anni ha messo lo scudo di Padova nella maglia. ora c'è anche Valsugana nello stesso campionato, sempre di Padova.
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da ruttobandito » 12 feb 2019, 7:21

Se il rugby in Veneto è quel che è, compresa Treviso, è proprio in grazia dei campanili.
Non è qui che servono le idee.
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da porcorosso » 12 feb 2019, 8:23

ruttobandito ha scritto:Se il rugby in Veneto è quel che è, compresa Treviso, è proprio in grazia dei campanili.
Non è qui che servono le idee.
Credo che invece sia proprio qui che servano [al di là della opportunità di far diventare il Petrarca la squadra di riferimento per tutta la provincia] le idee.

Se in Veneto il regbi funziona, è anche vero che non è uno sport affermato e che vive di vita propria, non rappresenta, purtroppo, uno stronghold che lo faccia affermare come eccellenza. L'unico luogo dove avviene, e nemmeno troppo marcatamente, è Treviso.

A meno che non ci si accontenti di questo, ovviamente.

Saluti PR - WSM
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da ruttobandito » 12 feb 2019, 8:50

porcorosso ha scritto:
ruttobandito ha scritto:Se il rugby in Veneto è quel che è, compresa Treviso, è proprio in grazia dei campanili.
Non è qui che servono le idee.
Credo che invece sia proprio qui che servano [al di là della opportunità di far diventare il Petrarca la squadra di riferimento per tutta la provincia] le idee.
Se in Veneto il regbi funziona, è anche vero che non è uno sport affermato e che vive di vita propria, non rappresenta, purtroppo, uno stronghold che lo faccia affermare come eccellenza. L'unico luogo dove avviene, e nemmeno troppo marcatamente, è Treviso.
A meno che non ci si accontenti di questo, ovviamente.
Saluti PR - WSM
Banalmente, non sono d'accordo.
In Veneto, la marcata competizione ha generato una piramide meritocratica al cui vertice c'è il "Campione", riconosciuto perchè "se l'è guadagnata sul campo". In effetti, l'unica squadra italiana minimamente competitiva in Europa è il Benetton.
A livello nazionale, invece, si è scelta la convergenza verticistica artificiosa, un'istituzione "aliena" i cui risultati sono evidenti.
Se il veneto si è disaffezionato, è proprio perchè mortificato dalla mancata assunzione a modello.
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da Brules » 12 feb 2019, 9:53

porcorosso ha scritto:Il senso del mio discorso è che - specialmente dove non c'è profondità di fidelizzazione come a Verona - è corretto cercare di creare un fil-rouge con il potenziale target. Legarla ai colori di una città è il modo migliore per iniziare a parlare in modo extra core business: parliamo di Rugby e di Verona, mentre ora la componente extra Rugby è sottovalorizzata da una immagine che manca di uno degli aspetti fondamentali del legame con il proprio luogo.
Sullo stemma del club campeggia una scala bella grande, che per Verona e provincia e' molto piu' identificativa dei colori gialloblu.
Per coinvolgere la cittadinanza il club si sta muovendo molto bene sui media locali, ritagliandosi spazi importanti nonostante la competizione di calcio x 2, basket in A2, volley in A e tutto il resto.
zappatalpa ha scritto: Lascia stare gialloblu quelli che sono "I gialloblu", Perché loro lo saranno cmq sempre di piú di tutti ed é moooolto meglio cosí. Anche perché c'é sempre il rischio che alla prima occasione te li ritrovi a cantare "stanno arrivando i gialloblu..." e storie varie e la sola lounge-bar "Hacca" vale venti volte il cessoso Bentegodi. Alla larga :D
Non capisco questo astio nei confronti del calcio e del Bentegodi (che ho frequentato assiduamente e frequento tutt'ora quando posso). L'Hellas Verona in citta' e provincia e' una religione, che ha piu' seguito della Chiesa Cattolica :shock: E' un campione talmente grande che contiene di TUTTO, anche molti appassionati di rugby e altri sport, come il sottoscritto.
Inevitabilmente ci sono individui i cui atteggiamenti sono discutibili. Ma, leggendo questo forum, capisco che ci sono anche tra i seguaci del Valorugby, del FemiCZ Rovigo e del Galles ( :!: ).

Brules
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da Brules » 12 feb 2019, 9:55

porcorosso ha scritto: Il Top12 [che nome insulso visto che esiste già un Top14]
La prima cosa che si potrebbe fare e che e' gratis e' chiamarlo "SERIE A", come tutti i campionati nazionali italiani di qualsiasi sport degno di nota.
Gia' c'e' il Pro14, ogni volta ci vogliono 5 minuti per spiegare ai neofiti cosa sono i vari campionati. :?

bogi
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da bogi » 12 feb 2019, 10:41

porcorosso ha scritto:
jpr williams ha scritto:
porcorosso ha scritto:Il Top12 [che nome insulso visto che esiste già un Top14] è come un giardino condominiale in abbandono perché il condomini non si mettono d'accordo, ma allo stesso tempo nessuno dei condomini mette a posto il suo pezzo.

Saluti PR - WSM
Questione complessa e dai molti risvolti. Ieri parlavo con un "vecchio" e mi diceva che all'epoca del Super 10 un club come Calvisano generava un indotto economico intorno ai 10 milioni di euro. Era epoca di nero facile e non c'era ancora stata la grande crisi finanziaria. In più non c'erano le franchigie che, giuste o sbagliate che siano (non voglio entrare qua nella spinosa questione), "aspirano" dal campionato domestico tutti i giocatori di interesse nazionale riducendone all'osso l'interesse.
Oggi l'indotto economico del solo Calvisano di una dozzina di anni fa sarebbe superiore a quello dell'intero torneo.
I soldi non bastano, ma aiutano e anche se da soli non spiegano, molto suggeriscono.
Negli ultimi anni il campionato è così diventato una sorta di palestra per i giovani migliori destinati a raggiungere il livelllo superiore ed una possibilità di praticare questo sport per elementi di buon livelllo, ma non in grado di fare il salto e che, in tal modo, dato l'impegno ridotto a quello di un vero professionismo, possono ritagliarsi il tempo per studiare o fare un lavoro.
Ci sono alternative? Al momento non ne vedo. Giornalisti come questo da anni ci ripetono l'elenco dei problemi: il fatto che continuino a farlo mi dice che probabilmente nemmeno loro hanno la più pallida idea di come e soprattutto in che direzione cambiare le cose.
Un ritorno al passato è economicamente e tecnicamente impossibile.
Che altro'
Ciao JPR, si ...
Questione complessa, ma che non giustifica in alcun modo la situazione attuale.

Comprendo che siano dragati dai due club di Pro14 di risorse, sia umane che monetarie, ma non esiste quel solo pubblico nel parterre del Rugby italiano.

Vi sono bacini di utenza che non sono interessati che di striscio dal Pro14, e rappresentano un mercato che non viene sfruttato/valorizzato in alcun modo dai club attuali.

Ci sono soluzioni che prevedono investimenti ingenti che allo stato attuale non si possono fare, ma ci sono tante altre cose che possono essere fatte con una spesa veramente irrisoria o pari a zero - giusto per azzardarne una, semplice, mettere delle impalcature per le riprese sul lato opposto delle tribune [così a San Donà no vedemo più le panocie, a Padova i pali e a Verona no dovemo metarse la man sui oci] costo di acquisto di strutture a norma qualche centinaio di euro. Altra stupidaggine, far giocare il venerdì sera un match, il sabato 3 match a orari sfasati, la domenica [so che non ti piace] 2 match a orari sfasati: crei i presupposti per cui più persone guardino lo streaming, anziché limitarsi alla partita della propria squadra.

Non mi avvicino nemmeno al discorso sito internet dedicato, visual marketing, brandig, tutte cose su cui si può spendere poco o tanto a seconda di quanto sagaci e svegli si è.

Tuttavia tra fare nulla se non giocare e rimboccarsi le maniche per confezionare il proprio prodotto vi è l'abisso segnato dalla [buona] volontà. Cosa che manca in modo pressoché totale da parte di tutte le società.

Spesso gli articoli puntano il dito verso questo.

Saluti PR - WSM

Porté pasiensa,so di essere fuori dal mondo ma per me lo sport non è un prodotto.
Il fatto che lo sia diventato è una aberrazione,non la naturale evoluzione.
Praticamente tutte le aree della vita sociale sono state mercificate,tutto sembra aver ragione di esistere solo se monetizzabile ed inseribile in un mercato di riferimento.
Ciò mi rende estramente triste, il valore econico di qualsiasi manifestazione della natura umana travalica qualsiasi altro tipo di valore.
Il punto di approdo sarà mantenere in vita solo ciò da cui è possibile estrarre valore.
Il resto sarà buttato.
Persone incluse.
Scusate,non volevo essere apocalittico, in fin dei conti si parla di rugby, però mano a mano che scrivevo le parole sono uscite da sole, i miei pensieri sono questi.
Buona giornata.

zappatalpa
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Re: Quattordicesima giornata, terza di ritorno

Messaggio da zappatalpa » 12 feb 2019, 10:46

Brules ha scritto: Non capisco questo astio nei confronti del calcio e del Bentegodi (che ho frequentato assiduamente e frequento tutt'ora quando posso). L'Hellas Verona in citta' e provincia e' una religione, che ha piu' seguito della Chiesa Cattolica :shock: E' un campione talmente grande che contiene di TUTTO, anche molti appassionati di rugby e altri sport, come il sottoscritto.
nessun astio, anch'io l'ho frequentato. astio per lo stadio invece sí, perché con 2 squadre in SerieA per 20 anni e tutti i concerti ed eventi che puoi fare, la nomea internazionale che ti ritrovi per gli eventi... é incomprensibile che VR non ambisca ad uno standard internazionale. Se i soldi non ce li ha il comune di VR, non so chi in Italia possa permettersi oggi una cosa del genere.
Per il discorso "fidelizzazione con la cittá usando i colori della cittá" ti sei dato la risposta da solo, la religione divora tutto, il progetto Verona Rugby ambisce a di+. L'idea dell'accademia privata é fantastica, unica in Italia, la struttura para-accademia idem, solo il SudtiroloR ha 7 U18 giú, e qui lo dico, qui lo nego: secondo me la proprietá punta a rilevare la franchigia... :wink:
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