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da loverthetop_86 » 30 set 2023, 11:54
Ieri purtroppo si sono allineati i pianeti: da una parte una formazione che doveva dimostrare qualcosa a casa sua, dall'altra una prestazione non all'altezza dei nostri.
Gli All Blacks ieri non dovevano vincere, non dovevano prendere il bonus, dovevano dare un segnale sia alle pretendenti al titolo, sia alla stampa locale, ultimamente molto propensa alla critica (anche corretta) contro una squadra che non è quella di qualche anno fa e che, a livello mentale, ha già dimostrato di non essere fatta di titanio come le selezioni di qualche anno fa. C'era bisogno di dare un grosso segnale contro una squadra considerata facente parte del Tier 1 (perché l'Italia quello è considerata a livello internazionale) e hanno fatto tutto quel che una squadra con quel know-how e quel pedigree poteva fare. E no, non si sono fermati affatto: i 100 punti li ha evitati Zuliani a 5 metri dalla linea.
Dall'altra parte c'eravamo noi. Io personalmente alla vigilia avevo prospettato un 40-15, ma per ottenerlo avremmo dovuto fare tutto per bene, anche quello che non ci era riuscito nelle prime due partite. Perché le prime due partite avevano messo a nudo alcune criticità azzurre che gli All Blacks hanno studiato e messo a nudo. Siamo durati dieci minuti, forse quindici. Poi, prima ancora dell'uno-due che ci ha messo fuori combattimento, sono cominciate le esplorazioni neozelandesi: avevamo sofferto nei breakdown contro l'Uruguay? E lì ci hanno tolto il fiato. Eravamo stati messi nel sacco dalla rush defence namibiana? Ci hanno attesi al centro e poi ci hanno contestato il possesso. Non è un caso che Brex (uno dei più in difficoltà in difesa, prima vera controprestazione in azzurro) si sia visto così tante volte correre, non aveva alternative. Facendo questo ci hanno privato del possesso e hanno disposto di noi a loro piacimento, senza che noi potessimo reagire.
A questo vanno aggiunte le difficoltà a vincere le collisioni, col solo Negri in grado di avanzare a sportellate. E poi i patatrac in mischia e in touche, con Fischetti e Ferrari infortunati e Riccioni a mezzo servizio(ha chiuso giocando con la ghetta alla caviglia) e almeno un paio di sostituti inadeguati al livello. Non conto nemmeno i 32 placcaggi lisciati, perché probabilmente non tengono conto delle mete in prima fase segnate dai nostri avversari (perché effettivamente un placcaggio non lo sbagli se non lo fai).
L'unica cosa buona di ieri sono le due mete, perché realmente guadagnate e non frutto di garbage-time altrui.
Ora c'è la Francia. Difficile ipotizzare un altro scempio del genere, ma ho i brividi a pensare alle nostre prime linee contro quella mischia.
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Vincitore del Premio Nostradamus 2022
"Co te mori, no te se de essar morto, no te soffri, ma par chealtri a xe dura.
Co te si mona xe a stessa roba."
(Antico detto veneto)