Mr Ian ha scritto: 5 dic 2023, 22:46
L argomento Innocenti viene sempre vissuto con spirito da ultrà, anche di fronte ai risultati, ci sarà sempre qualcuno che dirà che è tutto male e tutto da buttare..
I dietrofront li abbiamo visto fare a tutti i presidenti federali e forse basterà un altro quadriennio di Innocenti per lasciare al successore lo stesso ambiente intossicato che lo stesso Innocenti ha trovato al suo arrivo.
Sicuramente dalla parte di Innocenti ci sono i risultati, non era difficile fare meglio ma ci sono sempre sette anni senza vittorie al 6N. Per il resto si può dire tutto ed il suo contrario
Si possono anche analizzare le cose in modo non superficiale.
Magari andando a vedere cosa ha detto per farsi eleggere e cosa ha fatto. E no, non vale dire anche gli altri erano così o peggio.
Sulla vittoria al 6N possiamo dargli un voto positivo, ma è davvero su questo che andiamo a valutare il suo operato?
Quando uno si propone come il cambiamento nel modo di agire della Federazione, l'uomo della trasparenza, è stato davvero così? Si o No? Personalmente a me sembra proprio di no, ci sono meno cose trasparenti di prima: l'esempio sono le nomine dei tecnici (Di Giandomenico un giorno è il tecnico della u18 il giorno dopo no), la creazione del CDF senza nessuna comunicazione, gli staff tecnici degli stessi CDF o gli atleti selezionati non sono mai stati pubblicati sul sito. C'è trasparenza, anzi comunicazione solo su ciò che interessa a livello di ritorno d'immagine sul resto boh.
Vogliamo parlare della riforma della formazione?
é partito dicendo che i CDF andavano eliminati o tenuti solo in zone dove erano indispensabili, tenendo aperti solo Milano e Roma, ha proposto i Poli come elemento che avrebbe via via sostituito o reso quasi non necessari i CDF perchè la crescita della formazione nei club li avrebbe quasi resi inutili, investendo delle risorse. é finito che è stata riaperta l'accademia (Treviso) anche dove in teoria (la teoria di Innocenti) non era necessario, e dove i Poli a parte quello sperimentale di Rovigo non erano neanche stati presi in considerazione, i poli sono stati sostenuti per una stagione, senza quindi avere la possibilità di dare continuità alla strutturazione e alla programmazione.
Il tutto senza uno straccio di comunicazione, invece quando si era presentato il progetto modifica si era pubblicamente dato spazio alle spiegazioni sia di Innocenti che di Zaffiri.
Pare normale in neanche tre anni fare tutto e il contrario di tutto?
Si può programmare un qualche lavoro in un contesto simile?
La riforma della formazione in pratica è ritornata al pre Innocenti con l'unica variazione che si è ritardato di un anno il lavoro dei CDF, è stata eliminata l'accademia centrale Francescato e create due Accademie delle Franchigie che però non sono organiche al sistema perchè manca l'accordo di gestione dei giocatori con i club di TOP10, proprio perchè lo scontro con essi invece di essere attenuato è stato enfatizzato dallo stesso Innocenti (non sono ovviamente senza colpe i club).
Però noi stiamo qui a guardare se abbiamo vinto una partita al 6N o meno, se è una medaglia da appuntare ad Innocenti o no.
Stiamo ancora a fare i paragoni con Gavazzi o Dondi, quando dovremmo essere qui chiedere conto di quanto promesso e di quanto invece è stato fatto, anche come metodo di lavoro.
E Innocenti ha avuto per le mani delle risorse, derivanti dalle vendite di 6N e URC che non si erano mai viste prima.
Innocenti avrebbe vinto le elezioni se avesse promesso quello che ha fatto? Io credo di no.
Non so se sia tutto da buttare, sicuramente il metodo usato per farlo non è migliore di quello dei suoi predecessori e non mi sembra il metodo auspicabile.