Una mina che però ieri avrebbe fatto molto comodo. E forse la differenza.
Ho solo poche considerazioni da aggiungere all'eccellente disamina di @Aquila.
Il risultato finale va stretto agli ospiti e non traduce in numeri l'impressione di superiorità che mi è apparsa evidente e che non mi ha fatto pensare per nemmeno un minuto ad un possibile esito diverso.
Ciò premesso voglio provare a concentrarmi su alcuni fatti specifici che il match ha evidenziato. Innanzitutto un evidenza paradossalmente positiva: Calvisano ha giocato una partita non buona contro la squadra con tutta evidenza più forte del girone (e forse più forte di tutta la serie A). Ha commesso errori banali, alcuni dei quali sono stati l'innesco delle marcature savoiarde. A titolo d'esempio la prima meta: Torino chiusa nella sua area di meta riesce a calciare sotto enorme pressione in touche. Un giocatore calvino appostato sul punto potrebbe lasciare uscire la palla per avere il lancio nella metà campo avversaria, invece tenta una impossibile ed inutile presa al volo riuscendo a regalare la touche e 50 metri di campo. Torino lancia e Zanatta trova un 50-22 da cui maul e meta. A questo aggiungiamo la giornata-horror di Bronzini al piede che lascia sul campo 12 punti (in una partita finita 30-22 e in cui i calciatori avversari fanno 100%...) e per ben 3 volte non trova la linea laterale su punizione: nell'ultimo caso addirittura manda la palla oltre la linea di fondo regalando una mischia agli avversari circa 10 metri fuori dai nostri 22 da cui nasce la loro ultima e definitva meta. Insomma in una giornata così tragica e contro un avversario che schierava una rosa che lo scorso anno si sarebbe salvata in TOP10 senza "interferenze esterne" Calvisano segna 4 mete subendone 3 e a calciatori invertiti avrebbe vinto con bonus. Non tutto da buttare.
Perchè ieri Venditti avrebbe potuto fare la differenza?
Perchè senza di lui a puntellare il fondo mischia con il suo peso e la sua esperienza la mischia è tornata a traballare paurosamente e i cedimenti in chiusa hanno determinato molti dei destini del match. Nelle partite in cui ha giocato la mischia aveva retto bene mascherando la ormai cronica carenza di una seconda linea di ruolo. Ieri soprattutto il povero Gianmario a destra ha patito le pene dell'inferno contro una prima linea di TOP10 adeguatamente sostenuta. Ieri prima della partita ero a pranzo al Cantinone e vicino al mio tavolo c'era Mike Van Vuren: mi è venuto un magone dellamadonna...
Urge trovare una seconda linea vera da affiancare a Zanetti; a quel punto si potrebbe spostare Shevchuk a terzacentro per sfruttare le sue indubbie abilità di ball-carrier: ieri il pur bravissimo Berardi era spaesatissimo in quel ruolo non suo.
Capitolo calciatore: da ex numero 9 che piazzava so benissimo quanto sulla qualità complessiva di gioco di un piazzatore possono pesare psicologicamente gli errori dalla piazzola. Ieri Bronz, solitamente fra i più brillanti, vagava per il campo come uno zombie a far danni. Abbiamo provato Consoli che era partito benino, poi ha cominciato a sbagliare, idem con Bronz. Dunque non si capisce perchè non provare Lazzaroni: credo che Calvisano sia una delle squadre con le percentuali peggiori dalla piazzola e all'incirca ricordo non più di un 30% di conversioni di mete. I pali sono uguali in Champions cup e nel torneo Arci-UISP: se Lazzaroni al Franciacorta aveva buone percentuali non si capisce perchè non venga messo alla prova. Anche perchè non porterebbe via il posto a Jaminet...
Capitolo numero 10: Consoli poveretto ci prova, ma lui è un buon numero 9 costretto a fare il 10: lo ha sempre fatto in C e ci stava, ma in serie A fa molta fatica. Non ha quel passo lì. Non è Paul Griffen che poteva destreggiarsi fra i due ruoli. Però se Bronzini deve fare il 15 e le alternative non convincono...
Ieri Lazzaroni come 9 ha giocato bene. E' un ragazzo che ha ottime potenzialità ed è uno di quei 9 che amano attaccare personalmente e scompaginare le difese. Lui lo fa bene, ma la squadra deve essere pronta ad adattarsi in sostegno. La cosa va strutturata. Lui mi ricorda due mediani del passato calvino che avevano questo stile e questa attitudine, cioè Pino Patelli e Manfredi Albanese. Deve crescere, ma può fare strada.
Adesso andiamo ad Alghero e non vincere, possibilmente con 5 punti, non è un'opzione.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)