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tremendo ha scritto: 2 mar 2025, 22:53
Condivido la tua opinione, infatti mi aspetto che Tetaz e Creevy più almeno uno tra Mendy e Bazan non saranno nella rosa nella prossima stagione anche perché dovrebbero essere tutti in scadenza a giugno. Sugli altri non sarei così scettico, Albornoz, Gallo e il Bernasconi visto in alcune partite (soprattutto l'anno scorso) sono dei giocatori internazionali che alzano il livello quando serve. Gli Avaca credo siano eleggibili per la nazionale, prima di dire l'ultima parola vorrei vederli testati un po' di più in URC.
Bazan ha già rescisso per tornare con l'Argentina 7s. Albornoz e Gallo sono certamente dei giocatori che alzano il livello, ma ha senso tenerli quando da giugno a novembre sono via con la nazionale, perdendosi quindi il pre stagione e l'inizio di stagione del Benetton? Bernasconi l'anno scorso era cresciuto (anche se da qui a definirlo un giocatore internazionale di acqua ne passava) ma quest'anno non s'è visto.
In generale, per me occasioni di tagliare contratti pesanti alleggerendo il budget ce ne sono, senza per forza dover diminuire il valore della squadra. E non penso che un giovane italiano chieda di più di un argentino.
Credo che per Treviso sarebbe utile ridurre notevolmente il numero degli stranieri e, visto che a livello economico può farlo, concentrare quella parte del budget su elementi di livello molto alto. Cercare di contrattualizzare qualche giocatore tra italiani all'estero e nuovi eleggibili, potrebbe essere la soluzione per riuscire a rimpiazzare molte partenze.
Basterebbe ispirarsi a quello che sta accadendo alle Zebre in questa stagione, con la consapevolezza che Treviso può attrarre stranieri di vero livello internazionale...
Soidog ha scritto: 3 mar 2025, 0:10
Credo che per Treviso sarebbe utile ridurre notevolmente il numero degli stranieri e, visto che a livello economico può farlo, concentrare quella parte del budget su elementi di livello molto alto.
Non è che la firma di giocatori con questo profilo, come Fekitoa, Creevy e Lynagh, abbia reso granché, in relazione alla spesa. L'immagine è importante, ma fossi in Pavanello punterei più su gente come Rhyno o Ratave.
Lynagh è eleggibile, non rientra nel discorso stranieri. Purtroppo un infortunio serio lo ha reso indisponibile per lungo tempo.
Creevy e Fekitoa sono stati giocatori di livello assoluto, ma adesso, per via dell'anagrafe, il loro standard non può più essere quello.
Quello che volevo dire è che, concentrando il budget riservato agli stranieri su pochi profili, Treviso ha la possibilità di contrattualizzare giocatori di alto livello nel pieno della loro efficienza
Giocatore di alto livello non equivale a giocatore dal curriculum prestigioso.
La massima espressione di questo malinteso è stato a suo tempo l'acquisto di Muliaina da parte delle Zebre.
Non conosciamo l'esatto peso di questi contratti, ed è un dato che non ci permette di parlare con cognizione di causa, però si può ipotizzare un target minimo per questi acquisti.
È chiaro e ovvio che un giocatore straniero non possa essere inferiore al nazionale italiano che deve sostituire. Sembra ovvio, ma non sempre è così.
Comunque, se ci mettiamo a discutere perfino Albornoz, anche quando non è al top, per me siamo fuori strada
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Soidog ha scritto: 3 mar 2025, 0:10
Credo che per Treviso sarebbe utile ridurre notevolmente il numero degli stranieri e, visto che a livello economico può farlo, concentrare quella parte del budget su elementi di livello molto alto.
Sono d'accordissimo.
Pochi stranieri di alto livello che diano un contributo determinate in campo e fuori. Per il resto serve investire in un sistema che permetta ai nostri prospetti migliori di fare gli ultimi step fra il livello giovanile e l'URC. Quello che che Treviso sta facendo con Mogliano è un ottimo inizio. Secondo me va potenziato, creando un'integrazione maggiore fra le due rose.
Nei giorni scorsi ho letto che Treviso sta cercando un allenatore "in grado di valorizzare al massimo i giocatori che ha a disposizione, in particolare i giovani”. Ecco, spero che questa frase sia (o diventi) una vera e propria dichiarazione d'intenti della società, anche perché il modello sviluppato in questi ultimi anni sta mostrando tutti i suoi limiti. Contrattualizzare un gran numero di stranieri di seconda fascia per sostituire i nazionali italiani e argentini nei mesi di novembre, febbraio e marzo non ha dato i risultati sperati. I modelli da prendere come esempio, secondo me, sono altri. Leinster docet
Secondo me uno dei meriti del modello adottato finora è stato chiarire quali sono i profili internazionali che aggiungono un vero valore alla rosa. Da una parte giocatori già pronti che o sono di un livello leggermente inferiore a quello dei selezionati delle loro nazionali (tendenzialmente sudafricani e neozelandesi) o che rappresentano paesi di tier 1 basso (isolani); dall'altra parte giovani argentini di talento che crescendo possono raggiungere la selezione con i pumas o essere naturalizzati.
La vera sfida è bilanciare la loro presenza in rosa in modo da non saturare certi ruoli e permettere a giovani italiani di crescere al loro fianco. Quest'ultimo punto è stato, per me, quello più critico nella gestione Bortolami.
tremendo ha scritto: 3 mar 2025, 20:28
dall'altra parte giovani argentini di talento che crescendo possono raggiungere la selezione con i pumas o essere naturalizzati.
Su quest'aspetto è importante spendere due parole su Gallo e Albornoz. Due giocatori che hanno raggiunto la titolarità in un' Argentina tra le più forti degli ultimi vent'anni crescendo a Treviso e contribuendo in maniera FONDAMENTALE ad alcuni dei più grandi successi del rugby italiano a livello di club. Questi sono profili che arricchiscono enormemente il patrimonio tecnico di un club e la coesione di una squadra. Sulla loro indisponibilità nelle finestre internazionali non c'è discorso che tenga... Spiegatemi se no perché Tolosa, con tutti i giovani francesi di alto livello che ci sono nelle sue giovanili o che potrebbe ingaggiare, considera centrali due profili come Mallia e Chocobares?
Perché a Tolosa servono tra aprile e maggio, quando si giocano le finali delle competizione a cui partecipa.
A Treviso servono prima, per arrivare a giocarsi queste sfide
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)