Poca testa!

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Cane_di_Pavlov
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Messaggio da Cane_di_Pavlov »

per esperienza personale in sport individuale ti assicuro che una figura tipo "motivatore" a me, insicuro per natura, è di aiuto.
Ultima modifica di Cane_di_Pavlov il 14 giu 2006, 12:38, modificato 1 volta in totale.
Petolo
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Messaggio da Petolo »

Si', ma le redini della tua motivazione le deve avere comunque il tuo allenatore, o no?
Cane_di_Pavlov
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Messaggio da Cane_di_Pavlov »

nel caso ci sia fiducia totale nell'allenatore si. Però è difficile trovare allenatori che siano anche buoni "psicologi" ;)
Ilgorgo
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Messaggio da Ilgorgo »

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CdP con i suoi due motivatori personali
MT
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Messaggio da MT »

Petolo ha scritto:Chiamatemi un dinosauro, ma io sono convinto che psicologo, dietologo, antropologo, cuoco, assistente dell'assistente del supervisore dell'allenatore della difesa, siano tutte mode, presentazioni di facciata (come a dire: "abbiamo pure lo psicologo, 'azzo vuoi di piu'?"), e forse benvenute occasioni per dare poltrone, soldini e viaggi gratis ad amici di amici che hanno amici nella federazione. Dico federazione e non FIR perche' non sto accusando la federazione italiana in particolare, credo sia un malcostume diffuso anche all'estero.

Non esiste alcuna prova che effettivamente tutte queste comparse di corte facciano una differenza a livello di risultati. Tanto vale prendere anche un astrologo, chissa' che combini qualcosa di buono. Chi mi vuole convincere del contrario, per favore si faccia avanti con i dati in mano. E convincenti pure.

Io diffido fortemente degli "evangelisti" che cercano di darti a bere che "al giorno d'oggi per vincere e' necessaria questa, quella e quell'altra figura professionale". Forse l'unica figura professionale di supporto efficiente e' anche l'unica che non dovrebbe esistere: quella di chi ti procura sostanze dopanti.

Per fare spogliatoio e creare una mentalita' vincente bastano giocatori con personalita' matura e un allenatore che li sappia motivare, e soprattutto tempo e lavoro.

Gia' il tempo a disposizione per creare un gioco d'insieme e oliare i meccanismi e' molto poco, se poi lo si deve distribuire tra 50 "professionisti" si produce ancora meno.

Fine dello sfogo.
Ti quoto al 100%!


E alla tua domanda sulla differenza tra "responsabile medico" e "medico di squadra" vorrei aggiungere la mia: a che serve un Baggage Master?
:shock:
pulici
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Messaggio da pulici »

Petolo ha scritto:Chiamatemi un dinosauro, ma io sono convinto che psicologo, dietologo, antropologo, cuoco, assistente dell'assistente del supervisore dell'allenatore della difesa, siano tutte mode, presentazioni di facciata (come a dire: "abbiamo pure lo psicologo, 'azzo vuoi di piu'?"), e forse benvenute occasioni per dare poltrone, soldini e viaggi gratis ad amici di amici che hanno amici nella federazione. Dico federazione e non FIR perche' non sto accusando la federazione italiana in particolare, credo sia un malcostume diffuso anche all'estero.

Non esiste alcuna prova che effettivamente tutte queste comparse di corte facciano una differenza a livello di risultati. Tanto vale prendere anche un astrologo, chissa' che combini qualcosa di buono. Chi mi vuole convincere del contrario, per favore si faccia avanti con i dati in mano. E convincenti pure.

Io diffido fortemente degli "evangelisti" che cercano di darti a bere che "al giorno d'oggi per vincere e' necessaria questa, quella e quell'altra figura professionale". Forse l'unica figura professionale di supporto efficiente e' anche l'unica che non dovrebbe esistere: quella di chi ti procura sostanze dopanti.

Per fare spogliatoio e creare una mentalita' vincente bastano giocatori con personalita' matura e un allenatore che li sappia motivare, e soprattutto tempo e lavoro.

Gia' il tempo a disposizione per creare un gioco d'insieme e oliare i meccanismi e' molto poco, se poi lo si deve distribuire tra 50 "professionisti" si produce ancora meno.

Fine dello sfogo.
dinosauro no ma un po' naif si

I giocatori con personalita' matura purtroppo non si trovano sempre... e' per questo che puo' servire un motivatore/psicologo per aiutare chi ha capacita' tecnico/fisiche ma poche capacita' di concentrazione e/o coraggio.
Anche gli allenatori che sappiano motivare e che siano anche bravi tecnicamente ce ne sono pochi... forse JK era un buon motivatore ma come allenatore... JPB e' molto piu' preparato, tecnico e completo.
Tempo e duro lavoro servono sempre se pero' supportati da cura e saggezza, inutile allenarsi ore e ore ma senza che nessuno ti dica come usare la tecnica sui placcaggi... mi sembra infatti che la nazionale A e/o l'under 21 siano gia' da molto tempo in ritiro.
pulici
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Messaggio da pulici »

MT ha scritto: ...E alla tua domanda sulla differenza tra "responsabile medico" e "medico di squadra" vorrei aggiungere la mia: a che serve un Baggage Master?
:shock:
Secondo me, senza avere conoscenze in merito, il responsabile medico coordina il lavoro di tutto lo staff sia il medico che i fisioterapisti e si relaziona con il tecnico
Il baggage master sara' l'addetto a tutti i materiali utili a star fuori dall'Italia per molti giorni, senza precludere gli allenamenti e/o altro per mancanza di attrezzatura.

Sarei curioso di vedere anche lo staff delle altre squadre del 6N in tournee, e' con loro che dobbiamo confrontarci e imparare d'altronde.
pulici
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Messaggio da pulici »

UP
per una volta che non sono OT gli esperti rugbysti non scrivono nulla? :shock: :shock: :shock: :shock: :lol:
pam
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Messaggio da pam »

Mi attacco "brevemente" alla digressione sulle motivazioni che mi sembra interessante. Interessante perchè parla di "anima" e non solo di muscoli e di persone e non solo di giocatori.
Essendo quindi argomenti qualitativi e non quantitativi, presuppongono alla base un esame, un'analisi che partendo dal buonsenso guidi le attribuzioni e le mosse.
Vorrei fare un piccolo esempio: quando nel lontano '81 (chi è qui il dinosauro, caro Petolo?), passai dei mesi eterni alla Scuola Militare Alpina di Aosta insieme con altri 130 sventurati, non c'era un filo di psicologo, né tanto meno di autolesionisti o suicidi. Poche centinai di metri più in là c'era un'altra caserma, dove invece gli atti di autolesionismo per essere rispediti a casa o peggio di suicidio erano invece abbatanza frequenti. Eppure il ns. addestramento era ben più duro, ma perchè allora? Era solo un fatto di motivazioni. Alla SMALP si accedeva pregando Dio di essere accettati e cercando di farsi raccomandare da tutti i Santi del Paradiso per arrivare ad essere scelti con il sogno di essere un giorno Sottotenenti e per questo si sopportava tutto. Nell'altra caserma, invece, c'erano militari di leva che subivano quell'anno di militare come una condanna e non avevano alcuna motivazione per trascorrerlo in modo positivo.
Eppure neppure tutti i 130 "eroi" della SMALP arrivarono alla stella.

Ora, sia ben chiaro, la mia non vuole essere una valutazione positiva degli uni o negativa degli altri, ma solo un esempio. Può darsi che le mie motivazioni fossero sbagliate e giuste quelle degli altri, non mi interessa ora. Ora, voglio solo far riflettere sulla forza della motivazione sull'impatto con le situazioni che ci troviamo a vivere.
Quelli che della SMALP non riuscirono ad arrivare alla fine, rinunciarono perchè ad un certo punto mancarono loro le motivazioni, si esaurì la "spinta morale" che li aveva portati a quella scelta, pur avendone tutti i corretti requisiti sia fisici che psicologici.
Ecco, per quelli era senz'altro utile lo psicologo.
Fine del pistolotto, per dire che, a mio modesto, modestissimo, avviso, non è necessario avere o non avere lo psicologo, ma dipende dal gruppo che devi gestire, dalla sensibilità dell'allenatore, dalla qualità delle prove da affrontare.
Questo credo sia il ruolo dell'accompagnatore, più che presiedere cene o scambaire gagliardetti (belle cose, ma di nessuno spessore). Purtroppo, invece, l'accompagnatore è spesso il primo che ha del tempo libero e che quindi viene precettato per quel ruolo (nessuna indicazione specifica, ma solo una banale generalizzazione) senza avere la necessaria autorità né autorevolezza su certi comportamenti dello staff tecnico.
Dopotutto la storia è piena di ottimi giocatori, diventati pessimi allenatori o ottimi allenatori per alcune categorie e pessimi gestori di altre.
Spero di non essere stato frainteso e di non dover aprire una polemica pro o contro i militarismi.
Buona giornata
pam
P.S. Comunque ai miei figli e ai loro amici un pò di SMALP farebbe solo del bene!!! 8-)
Ultima modifica di pam il 14 giu 2006, 16:11, modificato 1 volta in totale.
hank
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Messaggio da hank »

argomento interessante, bravo pulici!
personalmente l'alto livello lo ho visto solo da lontano, ho avuto nel mio piccolo esperienza diretta limitata alle varie selezioni regionali U14 e U15
l'impressione è che a distanza di anni non sia cambiato un gran che... le convocazioni fioccano piu per "premio" nei confronti del club che per meriti effettivi, a parte pochi ragazzi davvero doatati di talento e/o doti caratteriali superiori.
non esiste un programma di allenamento mirato all'inserimento in Nazionale, per cui ogni allenatore di club fa quel che crede e i giocatori si ritrovano spesso a doversi inventare una confidenza reciproca poche ore prima delle partite con selezioni internazionali abituate a ben altri ritmi e a questo punto la sfida diventa davvero impari perchè a parità di talento e di qualità atletiche quello che viene a mancare è l'affiatamento di una vera squadra
tessera FIR n.73689

Se te se moevet mai spetta minga che te rusen
(Se non ti muovi mai non aspettarti che qualcuno ti spinga)
proverbio Milanese
GiorgioXT
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Messaggio da GiorgioXT »

hank ha scritto:argomento interessante, bravo pulici!
personalmente l'alto livello lo ho visto solo da lontano, ho avuto nel mio piccolo esperienza diretta limitata alle varie selezioni regionali U14 e U15
l'impressione è che a distanza di anni non sia cambiato un gran che... le convocazioni fioccano piu per "premio" nei confronti del club che per meriti effettivi, a parte pochi ragazzi davvero doatati di talento e/o doti caratteriali superiori.
non esiste un programma di allenamento mirato all'inserimento in Nazionale, per cui ogni allenatore di club fa quel che crede e i giocatori si ritrovano spesso a doversi inventare una confidenza reciproca poche ore prima delle partite con selezioni internazionali abituate a ben altri ritmi e a questo punto la sfida diventa davvero impari perchè a parità di talento e di qualità atletiche quello che viene a mancare è l'affiatamento di una vera squadra
Appunto , questa é la partenza , se aggiungiamo poi che all'estero a 18 anni si gioca titolari in Premiership, e che le Nazionali under hanno ANNI di preparazione insieme dietro ...c'é da meravigliarsi che i nostri , che salvo rare eccezioni NON giocano in S10, NON fanno più di una partita o due veramente impegnative all'anno nei giorni giovanilin e NON hanno epsrienze di gioco giocato insieme alle spalle non ottengano risultati anche peggiori!
Petolo
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Messaggio da Petolo »

Pulici, accetto l'etichetta di naif volentieri. Ma sono ancora in attesa di qualcuno che mi spieghi dov'e' la dimostrazione del fatto che una squadra con cuoco, psicologo, baggage master, responsabile medico aggiunto al medico di squadra (io a dir la verita' un sospetto tra le differenze dei due ruoli ce l'avrei pure, ma e' meglio che non lo dica perche' e' solo una consipiration theory non sostanziata) ottenga risultati migliori di una squadra senza troppi annessi e connessi.

Se il tutto si riduce a teorie, allora io ho una mia teoria che vale quanto le altre - liberissimo di dimostrarla infondata.

Caso 1: un giocatore giovane, con poca maturita', con responsabilita' sulle spalle si vede servito e riverito, con pappa pronta dal cuoco, dieta pronta dal dietologo, il medico che gli da' questa vitamina e non quella, il motivatore che gli dice che e' il migliore di tutti, finisce per pensare: "miiiiii, qui non devo cucinare, non devo decidere cosa mangiare, non devo neanche pensare perche' ci sono quelli che mi dicono cosa pensare, non devo neanche prepararmi la sacca... insomma, devo giocare e basta. E se perdo? Ho fallito nell'unica cosa che devo fare... Aiuto! Mamma mia!"

Caso 2: il giocatoren
Petolo
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Messaggio da Petolo »

Pulici, accetto l'etichetta di naif volentieri. Ma sono ancora in attesa di qualcuno che mi spieghi dov'e' la dimostrazione del fatto che una squadra con cuoco, psicologo, baggage master, responsabile medico aggiunto al medico di squadra (io a dir la verita' un sospetto tra le differenze dei due ruoli ce l'avrei pure, ma e' meglio che non lo dica perche' e' solo una consipiration theory non sostanziata) ottenga risultati migliori di una squadra senza troppi annessi e connessi.

Se il tutto si riduce a teorie, allora io ho una mia teoria che vale quanto le altre - liberissimo di dimostrarla infondata.

Prendiamo un giocatore giovane, con poca maturita', con responsabilita' sulle spalle si vede servito e riverito, con pappa pronta dal cuoco, dieta pronta dal dietologo, il medico che gli da' questa vitamina e non quella, il motivatore che gli dice che e' il migliore di tutti, finisce per pensare: "miiiiii, qui non devo cucinare, non devo decidere cosa mangiare, non devo neanche pensare perche' ci sono quelli che mi dicono cosa pensare, non devo neanche prepararmi la sacca... insomma, devo giocare e basta. E se perdo? Ho fallito nell'unica cosa che devo fare... Aiuto! Mamma mia!"

Ovviamente ora sto esagerando, ma insisto: cosa fa pensare che tutte queste figure di supporto siano efficaci? Dati alla mano, per favore. Altrimenti si puo' pensare che chi dice"ah, al giorno d'oggi il dietologo e' indispensabile" lo dica solo per imitazione, senza saperne spiegare il motivo.
Petolo
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Messaggio da Petolo »

ma che cavolo sto combinando con i miei messaggi? aiuto! ho bisogno dello psicologo...
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Messaggio da pulici »

se e' solo questione di tecnica e capacita' mi spiegate come si fa a beccare due mete nei primi minuti e poi reggere il confronto?
se uno e' scarso e' scarso tutti gli 80 minuti
se e' questione di allenamento fisico cede alla fine non all'inizio (vedi l'italia nel 6N di quest'anno)
se e' questione di abitudine a certi ritmi non entra mai in partita
se e' motivazionale...
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