TUCKER ha scritto:Se non erro Bado del Venezia Mestre è un 1982.
Scusatemi se sono cinico, ma io continuo a non considerare più giovani i ragazzi del 1983 e 1984: a questa età dovrebbero già essersi affermati o quantomeno aver dimostrato quanto possono dare, ovviamente per farlo devono conquistarsi un posto in squadra.
Vi faccio qualche nome di 1983? Mirco Bergamasco, Gonzalo Padrò, Engelbrecht, Alessio Galante, Chillon, Malneek, Vosawai, Staibano, Claudio Spadaro, Soqeta, Comuzzi, Myring...
Qualche 1984? Alessandro Zanni, Mariani, Milani, Reato, Ghiraldini, Rosa, Robert Barbieri, Alquie, Espagno...
Tutti nomi importanti per questo campionato.
Passi per i 1985, ma io mi concentrerei soprattutto sui ragazzi del 1986, 1987 e 1988 perchè possano trovare molto più spazio di quanto ne abbiano trovato gli '83 e '84 (dove comunque non mancavano i giocatori di prospettiva, vedi Marcato e Pavin che spero possano dare ancora molto e rifarsi, ma che al momento non hanno mantenuto le "promesse") perchè quando hanno spazio i talenti emergono ed anche se non sono dei fenomeni arricchiscono comunque i campionati.
Sono tendenzialmente d'accordo con Tucker, anche se credo che sia necessario fare un distinguo tra i giovani che dimostrano o stanno dimostrando di avere le qualità per emergere ed i giovani che sono stabilmente in prima squadra.
Oggi le carriere degli atleti, senz'altro più disciplinate dal punto di vista alimentare ed atletico, e meglio seguiti dal punto di vista medico, si allungano, per cui non si pò pensare di "rottamare" o "pensionare" chi è sopra i trent'anni, peraltro non possiamo aspettare di avere giovani validi dai 25 anni in su se non li facciamo giocare prima. Il rischio del Super 10 è quello di tenere i giovani (salvo qualche rara eccezione, vedi Bacchetti, giusto per restare fra gli 86-87-88), in una specie di salamoia in cui molto imparano, ma poco praticano con il rischio che il giorno che saranno ritenuti pronti dal punto di vista tecnico, forse non lo saranno dal punto di vista caratteriale e/o dell'esperienza di campo.
Per questo motivo, come non mi aspetto che i giovani siano buttati allo sbaraglio (per poi essere fritti alla prima ovvia cappella), così mi aspetto che sia loro permesso di giocare con una certa regolarità.
Le rose ampie ormai adottate da tutte le squadre, possono veramente essere il terreno fertile per questi giovani, semprechè s'intenda affiancare ai senatori dei giovani di belle speranze e non dei ricambi che assomigliano più a dei vecchi"rottami"...
pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.