Grazie a kaino per il filmato e complimenti a Rovigo per la vittoria!
Guardando le immagini, mi è venuto di notare lo scarto tra l’esaltazione dei tifosi rodigini e la reale fattura di questa meta. Intendiamoci, Rovigo ha fatto una gran cosa a stracciare Treviso nel primo tempo, a tenerla a tiro nel punteggio fino all’ultimo e quindi a batterla in extremis e i suoi tifosi hanno ogni ragione ad esaltarsi. Ma l’azione dell’ultima meta non mi è sembrata un esempio di bel gioco, anzi mi è parsa rispecchiare abbastanza fedelmente il livello complessivo del S10, perché nella sua genesi, oltre al grande cuore rossoblu, c’è una componente importante di errore e di fortuna.
Ricostruisco l’azione:
1) mischia nei 22 offensivi per RO (bravi ad arrivarci!), azione alla mano, tentativo di penetrazione e palla persa in avanti (1° errore);
2) TV ha la palla nei suoi 22, ovviamente calcia, ma la palla esce soltanto di poco (2° errore) e rimbalza parallelamente alla linea di touch (casualità);
3) favorita dal rimbalzo, RO tenta la veloce; a dire il vero, TV arriva per tempo sul punto di battuta, segno di una condizione atletica ancora sufficiente, ma i due uomini che giungono sul punto della touch vanno entrambi sullo stesso avversario e ne lasciano libero un altro (credo Bacchetti, ma non si capisce bene) più centrale (3° errore);
4) Bacchetti (o chi per lui), appena rientrato (a differenza di molti compagni che erano forse un po’ “sulle gambe”), riceve l’ovale leggermente indietro e per questo si gira in senso contrario (verso sinistra per andare a destra, spalle all'attacco) per passarlo al vicino Basson, ma, forse anche per la torsione innaturale, sbaglia il passaggio (4° errore) e il pallone cade;
5) a questo punto il pallone è a terra che rimbalza all’impazzata, sembra favorire uno di TV che vi si avventa contro (Bacchetti o chi per lui sta già tornando indietro a coprire sul suo errore), ma rimane gabbato e ne perde il controllo, favorendo il ritorno di Basson (casualità per il rimbalzo, 5° errore per la fretta, perché il trevigiano poteva temporeggiare e persino accettare che Basson prendesse l’ovale per poi placcarlo a metà campo, col senno di poi di cui son piene le fosse...); tra l’altro, l’errore del trevigiano lascia scoperta la Benetton che era avanzata con molti effettivi (ne ho contati 7) e si fa prendere d’infilata;
6) Basson fa una gran cosa, certo favorito dal fatto di trovare campo aperto avendo preso d’infilata la prima linea di attacco di TV, seminando altri 2 avversari e “fissandone” un terzo; la corsa termina con un passaggio che può sembrare in avanti, perché in effetti il punto in cui la palla viene ricevuta è più avanti (più vicino alla linea di pallone morto avversaria) rispetto al punto in cui viene lanciata, ma considerando la componente di corsa del passatore mi sentirei di dire che il passaggio è regolare (chi non ha chiaro il mio discorso può chiedermene conto o consultare il thread sul passaggio in avanti che abbiamo condotto qualche mese fa nella sezione regolamento);
7) a questo punto, in aperto disprezzo della norma di logica per cui la squadra con più gambe nel finale vince la partita, abbiamo 8 rodigini sul lato sinistro, che in buona parte stanno lì perché lenti nel rientrare dal fallito attacco precedente, contro i 5 trevigiani superstiti che costituiscono l’ultima linea di difesa;
8) due passaggi al largo in sovrannumero, grande corsa finale di Calanchini (bella davvero!) e meta “strepitosa”.
Una meta “di cuore”, certo; una meta meritata, è vero; una meta voluta, è indubbio; una meta importante, perché ha sovvertito il pronostico e lancia Rovigo nelle zone alte della classifica (ahi, sciagurata partita di Catania!); una meta in cui Rovigo, nelle persone di Basson e Calanchini ha messo genuinamente del suo. Ma non è una meta che nasce dal "bel gioco". A quello, ci dobbiamo ancora arrivare.
