Parisse capitano

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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parramatta
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Messaggio da parramatta »

eclypsa ha scritto:Capitano della Nazionale è chi dimostra di essere un leader, chi non è malato di protagonismo e chi dà sempre il massimo non mollando mai. A Parisse appartengono tutte queste qualità, quindi è una scelta saggia.Poi se non conosce l'anno della nascita di Roma, la ricetta tradizionale della amatriciana(senza pomodoro cioè :) ),la storia delle repubbliche marinare o chi era Catone il Censore,pazienza,ce ne faremo una ragione!

Infatti Capitano va bene ( non molla da il massimo ecc....) mi sta bene.anzi benissimo

della Nazionele Italiana ( valori tradizione ecc) mi sta un po meno bene.

semplice no?
MOCKBA
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Messaggio da MOCKBA »

parramatta ha scritto:
MOCKBA ha scritto:ridicolo per la prima volta in vita mia leggendo qui sopra mi sono sentino un "non italiano" (ho genitori italiani, nato fuori, vissuto in italia solo 6 mesi)...comunque vi assicuro che sono molto piu' italiano delle migliaia di Italiani puri che ho incontrato in vita mia...
ergabibbo farebbe bene a viaggiare un po'...lascire il paesino di 2,000 anime dal quale probailmente non e' mai uscito...open up a bit mate...vivi e lascia vivere amico mio, gli anni tristi del 1935-45 sono ormai un distante ricordo mooolto lontani (thanks God) dalla realta'...
Pier con il suo intervento ha detto tutto...un' immagine a volte vale piu' di 1000 parole...
sarai moderno , ma a Te che L italia la vedi su google earth e non ci vivi, non ti farei mai capitano dell Italia.

Farei capitano invece quel ragazzetto nato nel paesino di 2000 abitanti, che si e' fatto il c*** fin dalle giovanili, cresciuto nei centri federali italiani, da allenatori italiani, trasferitosi magari in una citta di provincia italiana, e poi finalmente in una grande piazza di Rugby che lo consacra degno della maglia azzurra.

Un ragazzotto cresciuto che canta l inno che ha sognato fin da bambino guardando la sua squadra prendere schiaffi dalla Francia B, e che finalmente corona il suo sogno.

Lui rappresenterebbe meglio il mio Paese di te, scusami.

Facile parlare dalla city, italiano spaghetti, sole e mandolino....vieni a farti un giro in campania se ti senti piu italiano vieni!
assurdo che nel 21 secolo in Italia ci siano ancora persone che la pensano come paramatta...deprimente!
Caro il mio paramatta io mi sto facendo un cul* tanto qui...gli spaghetti sono scotti, di sole poco e il mandolino si vede solo al cinema...secondo me ti diverti piu' te in campagna!
BixBeiderbecke
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Messaggio da BixBeiderbecke »

Per "paramatta" è possibile che un atleta abbia tutti i requisiti per giocare in nazionale, abbia le qualità per fare il capitano, ma non abbia i requisiti anagrafici per farlo.

Da un punto di vista "anagrafico" uno può avere le caratteristiche per giocare in nazionale, ma non quelle per fare il capitano?

E' un po' come se uno dal punto di vista anagrafico potesse essere eletto in Parlamento ma non potesse fare il capo del governo anche se ne avesse le capacità.
118
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Messaggio da 118 »

parramatta ha scritto:
MOCKBA ha scritto:ridicolo per la prima volta in vita mia leggendo qui sopra mi sono sentino un "non italiano" (ho genitori italiani, nato fuori, vissuto in italia solo 6 mesi)...comunque vi assicuro che sono molto piu' italiano delle migliaia di Italiani puri che ho incontrato in vita mia...
ergabibbo farebbe bene a viaggiare un po'...lascire il paesino di 2,000 anime dal quale probailmente non e' mai uscito...open up a bit mate...vivi e lascia vivere amico mio, gli anni tristi del 1935-45 sono ormai un distante ricordo mooolto lontani (thanks God) dalla realta'...
Pier con il suo intervento ha detto tutto...un' immagine a volte vale piu' di 1000 parole...
sarai moderno , ma a Te che L italia la vedi su google earth e non ci vivi, non ti farei mai capitano dell Italia.

Farei capitano invece quel ragazzetto nato nel paesino di 2000 abitanti, che si e' fatto il c*** fin dalle giovanili, cresciuto nei centri federali italiani, da allenatori italiani, trasferitosi magari in una citta di provincia italiana, e poi finalmente in una grande piazza di Rugby che lo consacra degno della maglia azzurra.

Un ragazzotto cresciuto che canta l inno che ha sognato fin da bambino guardando la sua squadra prendere schiaffi dalla Francia B, e che finalmente corona il suo sogno.

Lui rappresenterebbe meglio il mio Paese di te, scusami.

Facile parlare dalla city, italiano spaghetti, sole e mandolino....vieni a farti un giro in campania se ti senti piu italiano vieni!
paramatta la tua argomentazione potrebbe pure reggere, ma il fatto che uno sia nato nel paesino non vuold dire che possa essere un ottimo captano, perchè non sono questi i requisiti per un capitano.

senza poi considerare quello che uno come persona passa, dai sogni alle esperienze.

parisse è fortunatamente capitano per le sue indiscusse qualità sportive e per quel che ha saputo dimostrare a mallet. ed è quello che conta, perchè l'ataccamento alla maglia l'ha dimostrato più di te, pronto a ridurre le scelte di vita di una persona o di una famiglia a mera propaganda per sostenere delle idee al quanto contradttorie.
118
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Messaggio da 118 »

parramatta ha scritto:
eclypsa ha scritto:Capitano della Nazionale è chi dimostra di essere un leader, chi non è malato di protagonismo e chi dà sempre il massimo non mollando mai. A Parisse appartengono tutte queste qualità, quindi è una scelta saggia.Poi se non conosce l'anno della nascita di Roma, la ricetta tradizionale della amatriciana(senza pomodoro cioè :) ),la storia delle repubbliche marinare o chi era Catone il Censore,pazienza,ce ne faremo una ragione!

Infatti Capitano va bene ( non molla da il massimo ecc....) mi sta bene.anzi benissimo

della Nazionele Italiana ( valori tradizione ecc) mi sta un po meno bene.

semplice no?
mi dai esempio degli "altissimi" valori che ultimamente l'italia sta dimostrando nel mondo?
Dawnlight
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Messaggio da Dawnlight »

Tra politica, monnezza e presunti sportivi debbo dire una cosa che mi vergogno di dire: mi vergogno di essere italiana...così mi vergogno due volte ma vado a chiedere la cittadinanza statunitense...e per chi sa cosa penso degli stati uniti e degli statunitensi, è una cosa assai grave...mi arruolerei nella legione straniera, ma non acettano donne...alla faccia della parità...

Alla fine di chi è o sarà capitano non me ne frega niente: l'importante è che faccia il suo dovere e che non crei malumori. Poi che a me piaccia o meno non ha importanza, la Nazionale e il rugby può benissimo andare avanti senza il mio consenso sul capitano e, scusate l'arroganza ma ve lo devo dire, anche senza il vostro...
Pukana
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Messaggio da Pukana »

Caro Paramatta,
sono romana con mamma romana e padre milanese. Da 6 anni circa mi sono trasferita in NZL, dove non solo sono stata accettata ma dove mi trovo integrata e felice (anzi da 4 settimane sono ufficialmente kiwi con cittadinanza kiwi). Torno in italia una volta l'anno per trovare amici e paerenti. L'Italia mi manca da morire, e Roma e' veramente la citta' piu' bella al mondo. Non perdo il mio accento e sono orgogliosa e fiera di poter rispondere "I am Italian" quando qualcuno si ferma sul mio strano modo di parlare. Da 5 anni ho un compagno neo zelandese con cui probabilmente avro' una famiglia. Mio figlio o figlia parlera' italiano e avra' la possibilita' di venire, vivere e scoprire roma e tutto il bel paese. Avra' doppia nazionalita' e doppio passaporto. Se un giorno risultera' essere un grande giocatore/giocatrice di rugby e magari avra' voglia di giocare in Italia.....lo fermero' perche' non vorro' fargli provare il vomito e ribrezzo di esternazione come le tue che in questo momento sia Sergio Jn che Sergio Sn devono subire.

Per il resto ferma nell'augurare a Sergio Parisse un grande 2008 come giocatore della nazionale e come capitano.
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parramatta
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Messaggio da parramatta »

Cara Pukana,
se tuo figlio nascera ad auckland, andra' a scuola li e soprattutto si formera come rugbysta li per i primi 17 anni ( come parisse), dubito fortemente che con un viaggetto l anno diventi italiano di nome e di fatto .li e' tutta la differenza.
Nella formazione, i primi 18 anni contano.Tu te li sei passati tranquilla a Roma, per poi emigrare ed integrarti.Une bella differenza.
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parramatta
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Messaggio da parramatta »

118 ha scritto:
parramatta ha scritto:
MOCKBA ha scritto:ridicolo per la prima volta in vita mia leggendo qui sopra mi sono sentino un "non italiano" (ho genitori italiani, nato fuori, vissuto in italia solo 6 mesi)...comunque vi assicuro che sono molto piu' italiano delle migliaia di Italiani puri che ho incontrato in vita mia...
ergabibbo farebbe bene a viaggiare un po'...lascire il paesino di 2,000 anime dal quale probailmente non e' mai uscito...open up a bit mate...vivi e lascia vivere amico mio, gli anni tristi del 1935-45 sono ormai un distante ricordo mooolto lontani (thanks God) dalla realta'...
Pier con il suo intervento ha detto tutto...un' immagine a volte vale piu' di 1000 parole...
sarai moderno , ma a Te che L italia la vedi su google earth e non ci vivi, non ti farei mai capitano dell Italia.

Farei capitano invece quel ragazzetto nato nel paesino di 2000 abitanti, che si e' fatto il c*** fin dalle giovanili, cresciuto nei centri federali italiani, da allenatori italiani, trasferitosi magari in una citta di provincia italiana, e poi finalmente in una grande piazza di Rugby che lo consacra degno della maglia azzurra.

Un ragazzotto cresciuto che canta l inno che ha sognato fin da bambino guardando la sua squadra prendere schiaffi dalla Francia B, e che finalmente corona il suo sogno.

Lui rappresenterebbe meglio il mio Paese di te, scusami.

Facile parlare dalla city, italiano spaghetti, sole e mandolino....vieni a farti un giro in campania se ti senti piu italiano vieni!
paramatta la tua argomentazione potrebbe pure reggere, ma il fatto che uno sia nato nel paesino non vuold dire che possa essere un ottimo captano, perchè non sono questi i requisiti per un capitano.

senza poi considerare quello che uno come persona passa, dai sogni alle esperienze.

parisse è fortunatamente capitano per le sue indiscusse qualità sportive e per quel che ha saputo dimostrare a mallet. ed è quello che conta, perchè l'ataccamento alla maglia l'ha dimostrato più di te, pronto a ridurre le scelte di vita di una persona o di una famiglia a mera propaganda per sostenere delle idee al quanto contradttorie.


Il discorso del paesino era un esempio per rispondere al post.Non ho fatto nessuna propaganda, in tutto questo il povero parisse non ha nessuna colpa.Semmai e' chi sceglie il capitano a non soffermarsi sulla rappresentativita' di questo ruolo.
Pukana
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Messaggio da Pukana »

parramatta ha scritto:Cara Pukana,
se tuo figlio nascera ad auckland, andra' a scuola li e soprattutto si formera come rugbysta li per i primi 17 anni ( come parisse), dubito fortemente che con un viaggetto l anno diventi italiano di nome e di fatto .li e' tutta la differenza.
Nella formazione, i primi 18 anni contano.Tu te li sei passati tranquilla a Roma, per poi emigrare ed integrarti.Une bella differenza.
17 anni contro tutta una vita. Sono senza parole, questa ottusaggine mi fa paura.
joeoblivian
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Messaggio da joeoblivian »

Pukana ha scritto:
parramatta ha scritto:Cara Pukana,
se tuo figlio nascera ad auckland, andra' a scuola li e soprattutto si formera come rugbysta li per i primi 17 anni ( come parisse), dubito fortemente che con un viaggetto l anno diventi italiano di nome e di fatto .li e' tutta la differenza.
17 anni contro tutta una vita. Sono senza parole, questa ottusaggine mi fa paura.
Chiamiamo le cose col loro nome: questa non è ottusaggine ma criptofascismo bello e buono. Un razzismo culturale da far venire il voltastomaco.

A leggere certa roba c'è davvero da vergognarsi di leggere sto forum.
yeti
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Messaggio da yeti »

Willimoski ha scritto:Scusate, non capisco la Polemica su Parisse Capitano .

Se può giocare in Nazionale può essere capitano punto.

Non dimenticatevi che nel 2000-02 il capitano fu Stoica, che giocava come Equiparato per l'IRB non essendo nato in Italia, e come Straniero residente in Italia per il CONI, non avendo ancora all'epoca il passaporto Italiano (tanto che in Inghilterra era considerato extracounitario)

Adirittura venen invitato con Zola e Fiona Mai a rappresentare lo sport Italiano alla cena di Gala con la Regina Elisabetta.

Non vorrei spagliarmi ma Anche Tito Lupini fu per qualche partita capitano e prima di Lui Ambrogio Bona (e 50 presenze in nazionale ai tempi in cui si giocavno 5 o 6 partite all'anno erano tantissime)

Non capisco chi difende a tutti i costi gli stranierifici nei Club e poi ha la puzza sotto il naso su queste cose
Tra l'altro, se nessuno lo ha citato, vorrei ricordare un caso eclatante dai maestri inglesi. Mike Catt, sudafricano di origine, nel 6 nazioni del 2007 è stato capitano dell'Inghilterra contro la Francia e nel test-match di agosto contro il Galles. Quindi, se lo fanno i maestri puristi inglesi...

G.
cke-Angel
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Messaggio da cke-Angel »

Ah che belli i tempi in cui si polemizzava su Pez e Scannavacca ........ :D
Cane_di_Pavlov
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Messaggio da Cane_di_Pavlov »

parramatta ha scritto:Semmai e' chi sceglie il capitano a non soffermarsi sulla rappresentativita' di questo ruolo.
Il capitano dev'essere una mera figura "rappresentativa" o dev'essere un "valore aggiunto" per la squadra?

Se è solo rappresentanza, allora la vedo più come una figura "politica" che fondamentalmente non incide più di tanto nelle dinamiche del gioco. Se è così, il tuo discorso acquista un senso (pur non trovandomi d'accordo con te ;) )

Se dev'essere un "valore aggiunto", ovvero una figura di riferimento per la squadra che può con il suo operato portare a raggiungere risultati migliori, credo che andrebbe scelto unicamente in base a criteri di merito, non in base alla rappresentatività: se Parisse o Wakarua o Del Fava o Sole sono in grado di fare il capitano meglio di Bortolami, Bergamasco o Lo Cicero, è giusto e nell'interesse della squadra a di tutti che il capitano sia un Parisse, un Wakarua, un Del Fava o un Sole.
yeti
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Messaggio da yeti »

joeoblivian ha scritto:
Pukana ha scritto:
parramatta ha scritto:Cara Pukana,
se tuo figlio nascera ad auckland, andra' a scuola li e soprattutto si formera come rugbysta li per i primi 17 anni ( come parisse), dubito fortemente che con un viaggetto l anno diventi italiano di nome e di fatto .li e' tutta la differenza.
17 anni contro tutta una vita. Sono senza parole, questa ottusaggine mi fa paura.
Chiamiamo le cose col loro nome: questa non è ottusaggine ma criptofascismo bello e buono. Un razzismo culturale da far venire il voltastomaco.

A leggere certa roba c'è davvero da vergognarsi di leggere sto forum.
OT. Non si tratta né di ottusaggine, né di criptofascismo. È proprio così, che vi piaccia o no: noi siamo estremamente condizionati dal posto dove nasciamo e cresciamo, dall'ambiente e dagli stimoli che ci circondano, soprattutto in certe fasi più ricettive dei nostri primi anni di vita (i primi anni dell'infanzia e le fase adolescenziale a partire dai 14-15 anni). Siamo gli unici essere viventi che imparano per processo culturale e non per istinto quasi tutto (si discute ancora adesso sul peso del bagaglio genetico, ma nessuno parla di predeterminazione, il che è una fortuna per i figli degli assassini, dei drogati, ecc. ecc.) . Vi ricordate quella bambina ritrovata alcuni anni fa in Nigeria e cresciuta con le scimmie? Camminava a quattro zampe e il suo corpo si era addirittura "trasformato" e adattato al punto che non riusciva a stare in piedi. Prendete invece un gatto, mettetelo in una casa di un lord inglese e non fategli mai vedere un altro gatto in vita sua. Sta a vedere che dopo qualche anno si mette a prendere il te alle cinque di pomeriggio e a fumare la pipa! Ho conosciuto un finlandese che ha fatto il liceo a Roma e che ancora adesso parla un italiano perfetto e con accento romano. Ho visto bambini cinesi che vanno a scuola e all'asilo qui e imparano il dialetto locale. A uno gli ho chiesto se vuole tornare in Cina, e lui mi ha risposto "io voglio diventare tedesco" (ovviamente in dialetto saarlandese). Sapete che significa a livello di formazione culturale il fatto di cambiare la propria pronuncia fino a mimetizzarla con quella dei parlanti nativi? Puoi nascere e vivere tutta la vita all'estero ed essere purtroppo italiano nel più deteriore dei modi, come certi clan di siciliani e calabresi da queste parti, che si frequentano solo tra di loro, con matrimoni chiusi, in molti caso solo con quelli dello stesso paese (l'80 per cento degli immigrati di Sulzbach-Saar viene da Ravanusa in provincia di Agrigento!!! Sono più siciliani loro di Leoluca Orlando, anche se non sanno quasi neanche dov'è Ravanusa). Oppure puoi nascere a Roma e passare tutta la tua infanzia con una tata filippina o singalese, imparando l'italiano da lei, perché mamma e papà sono sempre in giro per lavoro. Non è l'aria che respiri: è dove ti mettono e dove ti fanno crescere. Punto.

Dunque, non si tratta né di essere ottusi, né di essere fascisti. È cosí. L'unica cosa di cui si può disquisire è se questo fatto possa avere una certa pertinenza nelle discussioni sulla eleggibilità di un capitano o no. Ma a questo punto mi sembra che il punto di vista più equilibrato sia quello di coloro che ritengono in linea di principio qualsiasi giocatore eleggibile come possibile capitano. L'elezione al gioco implica la possibilità di ricoprire qualsiasi ruolo previsto dal gioco in questione. Altrimenti non li si lascia giocare.

In alternativa proporrei eventualmente quello che si faceva da ragazzini: il capitano é chi porta il pallone.

G.
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