Arbitri: e nel rugby c'e' chi ammette errori

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MariaTeresa
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Arbitri: e nel rugby c'e' chi ammette errori

Messaggio da MariaTeresa »

Dal sito ANSA

http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 10348.html

"ROMA - Nel rugby, sport 'nobile' per definizione, anche gli arbitri spesso si adattano a questo stile. E, qualche volta, si correggono anche in corsa. E' accaduto, ad esempio, in una recente partita di under 15 sul campo del Cus Roma. L'allenatore della squadra, Angelo Maugeri, è stato espulso dal campo dall'arbitro per aver protestato contro una decisione che riteneva ingiusta.

"L'arbitro, infatti - ricorda lo stesso allenatore - aveva ingiustamente punito, interpretando erroneamente il regolamento, l'intervento del n.8 (la terza linea centro) che durante una mischia ordinata aveva raccolto il pallone con le mani per una ripartenza. Questo tipo di gioco è infatti inibito dal regolamento, ma solo per le partire di categorie inferiori all'under 15".

Per Angelo Maugeri, dopo l'espulsione, sarebbe stata inevitabile la squalifica. Ma durante l'intervallo, il direttore di gara ha chiesto ai dirigenti della squadra ospite che gli venisse fornito un regolamento e, constatato l'errore, al suo rientro in campo per il secondo tempo ha ammesso pubblicamente la 'svista'. Ha quindi comunicato ai giocatori che, a partire da quel momento, i numeri 8 di entrambe le squadre erano autorizzati a raccogliere con le mani il pallone da una mischia. E non solo: al termine della partita si è scusato con i dirigenti e non ha emesso referto sull'espulsione dell'allenatore, evitandogli così la squalifica.

"Non è la prima volta - racconta ancora Maugeri - che mi capita di ricevere le scuse di un arbitro, anche se sono molto più rare nel rugby le contestazioni arbitrali e, in ogni caso, rigorosamente a fine partita. Di solito, i direttori di gara (anche perché si tratta assai spesso di ex giocatori, come per noi allenatori) non sfuggono mai ad un confronto dialettico su eventuali dubbi nella conduzione della partita. E mi capita altrettanto spesso di sentire ammissioni di errori, magari dettati dall'inesperienza, soprattutto nei campionati minori".

Angelo Maugeri viene dal calcio "ma - sottolinea - me ne sono andato a 15 anni disgustato, passando al rugby. In Sicilia, dove giocavo, vedevo adulti, genitori compresi, scommettere soldi sulle partite di noi ragazzini che invece giocavamo per passione. E si finiva pertanto per fare una tragedia su una sconfitta non tanto per questioni sportive ma per interessi personali. Nel rugby è un'altra cosa: io ai miei ragazzi insegno innanzitutto il rispetto per il gioco, per l'arbitro e per l'avversario, sia se più forte sia se più debole. E se nel caso sopra citato l'arbitro mi avesse squalificato, lo avrei accettato volentieri in quanto, al di là delle ragioni, non avevo dato un buon esempio ai miei ragazzi, esagerando nella contestazione. L'autocontrollo è una delle doti fondamentali per un giocatore di rugby, dentro e fuori dal campo". "
ale.com
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RE: Arbitri: e nel rugby c

Messaggio da ale.com »

Maugeri ha ragione. Espulsione e squalifica se li sarebbe dovuti tenere.
va bene il dialogo con l'arbitro, va bene l'arbitro che si corregge "in corsa" se si accorge di aver sbagliato.. ma se l'allenatore aveva esagerato doveva rimanere fuori.

l'idea che se si ha ragione si puo' dire cio' che si vuole all'arbitro, che in fondo e' il messaggio che esce da una situazione simile, non mi piace.
Daddy
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RE: Arbitri: e nel rugby c

Messaggio da Daddy »

.. sono d'accordo, l'allenatore, specialmente nelle giovanili, deve essere anche un educatore, un esempio da seguire e se sfora ed esagera cosa imparano i ragazzi?..poi chiaro se uno fà un errore, sicuramente in buona fede, si può e si deve tornare sulla decisione, anche nel gioco, mi rendo conto che ho assegnato erroneamente o frettolosamente qualcosa per errore, posso correggere il mio errore, anche se hanno giocato il pallone veloce, fischio, fermo il gioco, spiego e agisco di conseguenza, certo bisogna cercare di superare gli stati di tensione e pressione a cui si è sottoposti per evitare gli errori, ma questo è un'altro discorso!
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