la LIRE dice NO!

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MariaTeresa
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da MariaTeresa »

ATHLONE ha scritto: ...
Certo che io la mia franchigia la vorrei sotto casa (farei anche il custode dello stadio) ma mi accontenterei se fossero meno degli attuali 250 km...
anche io la vorrei sotto casa! :-]
abbiamo uno stadio carino qui...c'è il mare...c'è il sole anche quando piove...si mangia bene...
e soprattutto non mi toccherebbe più fare 1 ora e 1/2 + 1 ora e 1/2 di treno per andare a vedere le partite a Roma
:-] :-] :-]

(scusate... ma inizio ad avere una certa età) :P
MariaTeresa
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da MariaTeresa »

Squilibrio ha scritto:Secondo me il grosso del problema è il dubbio selezioni o club?

Se si fanno selezioni ben vengano ma ricordiamoci che i due club fuoriusciti dalla lega (Calvi e Treviso) oltre a Viadana e credo anche parma sono contrire alle selezioni, vogliono andare in celtic con le loro squadre.
Questo non mi sembra giusto perchè oltre ad ammazzare il campionato italiano (che poi dai almeno fino adesso è stato equilibrato a parte catania. sempre due tronconi però 3 squadre lottavano fino all'ultimo minuto per i playoff) si tolgono risorse del rugby italiano (soldi di tutti quindi) oltre ai giocatori per darli alle due squadre che vanno in celtic league.
Poi un'altra domanda, chi resta esclusa tra viadana treviso e calvisano visto che i posti sono solo due?

Più sensata la posizione della capitolina che vuole le selezioni e non i club in celtic league
nemmeno a me sembra giusto.
un conto è che le suqadre rinuncino ai loro giocatori italiani per delle selezioni che porterebbero vantaggi a tutto il movimento, un conto è darli a 2 squadre per vantaggi solo per quelle due squadre.


hakunamatata ha scritto:
non capisco come facciano a dire che il pubblico aumenta in S10) peggio di così...
Facile, mentre negli anni precedenti gli stadi erano mezzi vuoti, ora sono mezzi pieni... :lol:
hai ragione.
non ci avevo pensato
:lol: :lol:

giongeffri ha scritto:
GiorgioXT ha scritto:Sbaglio , o la stragrande maggioranza degli interventi a favore delle franchigie su questo thread sono di forumisti
di zone senza squadre di S10 ? ...
Ad occhio non mi pare. Ma anche se fosse non sarebbe un problema, e anzi mostrerebbe un'altro problema del rugby nostrano. Le zone senza squadre di S10 sono ad occhio e croce il 90% del territorio nazionale, che mi sembra già di per sè un ottimo motivo per il quale di questo campionato non frega sostanzialmente niente a nessuno, ed il forum lo dimostra; ci sono molti più interventi sui 3d dei campionati esteri che su quelli del S10.

A me sembra invece che sia vera un'altra cosa. E cioè che gli interventi CONTRO le franchigie sono tutti di persone fortemente appassionate di squadre di S10, alle quali il campionato evidentemente (per motivi di tradizione, di elitarismo, di quello che vi pare) va bene cosi. Posizione rispettabilissima, ma che porta inevitabilmente a rimanere in 4 gatti.
a ri-quoto Gion.
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diddi
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da diddi »

Dilemma complicato.

Partiamo da Covi
Covi ha scritto:Non è semplice e in poche righe spiegare bene l'argomento Celtic League. La lega italiana Rugby si è espressa negativamente perchè di fondo non è assolutamente chiaro un progetto, cioè con quali modalità, regolamenti giocatori nonchè squadre o selezioni partecipare.
Secondo: perchè compito della Lega - non sappiamo però se è anche quello della FIR , è migliorare il nostro campionato, non svilirlo emigrando all'estero. Non c'è nessuna federazione affiliata al Coni che stia pensando di trasferire all'estero una parte delle sue attività agonistiche come soluzione alle proprie problematiche interne. Saremo i primi ad aver questo primato non certo invidiabile! . Si faccia prima il massimo per aiutare e non complicare l'attività dei club in Italia che sono e restano gli unici che producono i giocatori di rugby poi utilizzati nelle varie selezioni nazionali, dopodichè vediamo se l'ultima risorsa che ci resterà sarà quella di trasferire all'estero il rugby denominato di elite! Crepi il Lupo!
Ha perfettamente ragione quando dice che non è il caso di entrare in CL senza un progetto chiaro. Ha un po' ragione quando afferma che non ci sono altre federazioni affiliate al CONI che puntino ad andare all'estero per risolvere i propri problemi; anche se omette di dire che alcune ci hanno pensato (basket, calcio) e che comunque il caso del rugby è molto particolare, vuoi perché è una disciplina radicata da tempo (il che la distingue, per esempio, dal cricket), vuoi perché si disputa nella dimensione di un grande campo di gioco con potenzialità recettive per un grande pubblico (il che la distingue dagli sport "da palazzetto"), vuoi perché ha in ambito continentale dei riferimenti di livello mondiale (il che la distingue dal baseball).
Covi invece ha torto marcio marcio marcio quando invita a fare "prima il massimo per aiutare e non complicare l'attività dei club in Italia", perché le "complicazioni" di cui si lamentano solitamente i club sono a) il tetto degli stranieri e b) le agevolazioni ai club che sfornano i giovani piuttosto che a quelli che li comprano. Sia in un caso che nell'altro Dondi è sotto ricatto da parte delle squadre di S10, che costituiscono la base del suo potere dal momento che concorrono in misura preponderante alla sua elezione (in ambito di Assemblea Federale, i voti non si contano, ma si "pesano"); per cui è costretto a fare politiche che vanno nell'interesse dei club e un po' meno in quello del movimento in generale. Quando quindi Giorgio XT afferma
Giorgio XT ha scritto:[...]è però vero che la FIR valuta molto di più l'appartenenza del giocatore che la sua formazione [...] questa però è una politica della FIR , non certo dei Club o della Lire ....
Punti 2 e 1 : andrebbe fatta una discriminante, sia a livello di fondi FIR che di punteggi fra i club che PRODUCONO giocatori e quelli che li ACQUISTANO ,visto che l'obbiettivo è quello di avere più giocatori prima ancora che imporre quote minime ... la strategia fir attuale è opposta .. vedi norme u19 .
io gli contesto che la politica da lui imputata alla FIR va in realtà a favore delle squadre di S10 (soprattutto quelle dal settore giovanile meno sviluppato) ed è più probabilmente un compromesso attuato da Dondi per non perdere la sua effettiva base di consenso.

Non mi sorprende che la FIR tenga i club all'oscuro su suoi eventuali piani per la CL, perché è chiaro a tutti che la strada "CL" è in conflitto con quella "S10". La CL significa sacrificare il S10 e tornare alla gestione interamente federale del movimento, in cui anche il campionato interno di massimo livello non è gestito dalle squadre consorziate in Lega, ma direttamente dalla Federazione. Significa "deprofessionalizzare" l'attività rugbystica in Italia, certo; ma non credo che questo sarebbe sinonimo di togliere opportunità di guadagno ai giovani, caso mai agli stranieri di medio livello che abbondano nelle rose delle nostre squadre. Significa togliere forse qualcosa all'ex-S10 in termini di pubblico, ma, come ho già avuto modo di dire, anche oggi i numeri sono quelli di un movimento amatoriale: chi oggi va a vedere Padova-Treviso, lo fa perché VUOLE andarci e ci andrebbe anche se in palio ci fosse la Serie A invece del titolo S10.

Quando Giorgio chiede
Giorgio XT ha scritto:Qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè 2 squadre che giocano in un campionato estero - quindi con metà delle partite fuori italia dovrebbero portare un pubblico ed una audience molto maggiore di quella attuale.
io gli replico che si tratta di un campionato di livello più alto (non credo che questa affermazione sia contestabile) e che l'obiettivo, oltre a portare più gente allo stadio, è anche quello di mandare i nostri giocatori su un palcoscenico più ampio e competitivo per migliorarne la formazione professionale e il valore tecnico senza dover emigrare nei campionati esteri.
Ricordo infatti che la CL, essendo nata anche per incrementare il livello delle Home Unions coinvolte, ha limiti severissimi per l'impiego di stranieri extracomunitari e limiti de facto (perché non può averli de iure) per i comunitari. L'impiego dei nostri connazionali sarebbe quindi più che probabile.

Un pensiero anche per chi rimarca lo "svilimento" causato dal S14 a Currie Cup e ANZC: ubi maior, minor cessit. Se ho una competizione di maggior richiamo, le sacrifico quella meno interessante. Non credo peraltro che il seguito dei campionati interni SANZAR sia tanto scarso, piuttosto mi sembra probabile che gli spettatori sarebbero sufficienti per riempire uno stadio "normale" (come quelli inglesi di GP, per non parlare dei nostri di S10), ma le partite vengono disputate negli stadi fatti per i numeri del S14.
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da rivel1 »

non riesco ancora a capire se si parla di tifosi, o di livello tecnico
se si parla di livello tecnico è vero che aumenterebbe
se si parla di tifosi, vi dico subito che rovigo fa un migliaio di tifosi ogni partita in casa. Di questi (stima personale ma credo attendibile) almeno 300-400 si muoverebbero per tanti km per una partita davvero importante del rovigo. Di questi, forse 20 andrebbero a venezia a tifare per la selezione del nord, e non credo che siamo l'unica piazza d'italia a pensarla così(vorrei vedere una selezione imbottita di giocatori di tv e viadana qnt appassionerebbe un tifoso del petrarca). Che poi, il rugby non è lo sport dei valori, della tradizione e dell'attaccamento? Ma che attaccamento posso avere io a una squadra chiamata "Nord Italia"...? Ma per quello che ne so io può perdere anche duecento a zero una formazione del genere... e in CL continuerei a tifare munster
e non venitemi a dire "il super 10 continuerà ad esistere"... sarebbe uno pseudo-campionato indecente
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Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
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turni
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da turni »

Appunto, rivel. Ho l'impressione che la questione Celtic League sia un'occasione per esprimere un insieme di desiderata, dei quali secondo me alcuni sono legittimi e condivisibili altri no, alcuni praticabili, altri più vicini al fantarugby.

1. Trovo ingenua l'aspettativa che sia sufficiente ospitare squadre Magners per acquisire visibilità mediatica. Se il S10 non ha quest'anno acquisito adeguata visibilità, dubito fortemente che il rugby non-Nazionale possa acquisirla altrimenti. C'è ancora un grosso passo da fare da questo punto di vista, che non dipende (solo) dal "prodotto in sè" (tra l'altro, io credo che se ci fossero Raimondi e Munari a commentare una partita di S10, Sky avrebbe un incremento del 10% degli spettatori, ma so che è impossibile...)

2. Questione pubblico. Gli spettatori del S10 sono in aumento nella maggior parte dei campi o comunque non in declino rispetto al recente passato (non esageriamo però con paragoni di 20-30 anni fa, quando la realtà era diversa). Le due selezioni ipotizzate non possono ignorare la geografia del ns rugby, rischiando così di perdere chi già segue il S10 perchè segue/tifa una squadra. Il radicamento territoriale non si può eludere, e le dinamiche recenti evidenziano come a seconda delle "congiunture", questo possa rimanere solo potenziale oppure possa attivarsi in modo quasi sorprendente (vedi periodo "nero" del petrarca alla guizza rispetto ad oggi, vedi Rovigo di quest'anno, etc.).

3. Non arrivo a dire "il S10 è fantastico, accorrete!!!" (ci sono state partite belle ed altre dal ritmo-bradipo), ma almeno vorrei criticare alcuni luoghi comuni che poi, secondo il classico effetto-pettegolezzo, portano alcuni neofiti a credere che in Italia addirittura non esista un campionato professionistico (esperienza personale: con sorpresa l'ho scoperto parlando con amici che pure seguono la nazionale con entusiasmo), a scrivere che facciamo (anche nella stagione 2007/2008) "figuracce" in Europa, a credere che esista una marea di buoni e simpatici talenti "italiani doc" soffocata da "brutti,sporchi e cattivi" stranieri, ad ergersi a fini tecnici (?) cavalcando l'onda del "il livello del S10 è infimo" assumendo, ed è comunque questo il punto principale, che le sue criticità siano insormontabili. Semmai, tanto per fare un esempio, riuscissimo a produrre un giovane pilone di alto livello in meno ed una giovane apertura di livello in più, non sarebbe poi così male. Ma tali questioni hanno a che vedere con aspetti più alla base della piramide che prescindono dalla Celtic League.

4. In termini di performance delle selezioni, le ipotesi sono ancora così indefinite. Mi chiedo: le franchigie sarebbero davvero (molto) più competitive, sulla carta, delle attuali benetton, viadana, calvisano, etc.? Perchè non proviamo a comporne una? Non sta proprio nella tanto criticata "logica dell'orticello" la prima risorsa in chiave di competizione tra le società? Per quanto concerne la crescita del movimento, dando un'occhiata alla lista dei 98, le franchigie darebbero maggiore o minore possibilità di confronto a livello internazionale, ai giovani (es. De Marchi,Giovanchelli,Reato,R.Barbieri...) della lista?

Detto questo,il confronto settimanale con le formazioni della Magners L. darebbe senza dubbio un valore aggiunto. Ma è sul "come fare", che trovo molte aspettative semplicistiche.
Poi, per carità, come si dice in questi casi, è meglio lanciarsi e vedere cosa accade affrontando le criticità che stare fermi perchè spaventati da possibili ostacoli. Lo ripeto, non sono a priori pro-S10, ma cerco di guardare alla Magners L. con meno ingenuità possibile.
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Re: la LIRE dice NO!

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L3gs ha scritto:
EmmePi ha scritto:
cumonfeelthenoize ha scritto:
L3gs ha scritto:
Laporte ha scritto: l'NPC ha chiuso l'anno scorso con un "buco" clamoroso e province che rischiano di chiudere le squadre. Alla Finale dell'NPC lo stadio era quasi completamente vuoto....
Non confondiamo. L'ultima finale di NPC aveva pochissimo pubblico perchè la Nuova Zelanda era ancora sotto shock per l'uscita degli All Blacks dal Mondiale.
Ho rivisto anche la finale del 2006: poco pubblico anche lì, e non c'erano i mondiali....
Sì, dai, mi sembrano motivazioni abbastanza ridicole. Sono "sotto shock" ed allora non vanno allo stadio...
Allora sono ridicoli anche gli osservatori neozelandesi che lo dicevano sui più autorevoli siti rugbystici internazionali...

Fonti ? ???

Capsico si dicesse pioveva e la finale era scontata. Mi sembra che qualcuno faccia il "processo inverso": decisa una convinzione, selezone ed immagina le prove che gli fanno comodo.
Laporte
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da Laporte »

Turch ha scritto:
EmmePi ha scritto:
cumonfeelthenoize ha scritto:
L3gs ha scritto:
Laporte ha scritto: l'NPC ha chiuso l'anno scorso con un "buco" clamoroso e province che rischiano di chiudere le squadre. Alla Finale dell'NPC lo stadio era quasi completamente vuoto....
Non confondiamo. L'ultima finale di NPC aveva pochissimo pubblico perchè la Nuova Zelanda era ancora sotto shock per l'uscita degli All Blacks dal Mondiale.
Ho rivisto anche la finale del 2006: poco pubblico anche lì, e non c'erano i mondiali....
Sì, dai, mi sembrano motivazioni abbastanza ridicole. Sono "sotto shock" ed allora non vanno allo stadio...
Secondo te dopo una bastonata simile quanta voglia hai di pensare al rugby?
Ma dai, in Italia, dopo i mondiali del 2002, gli stadi di calcio erano deserti ?
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da Laporte »

Allora diciamola tutta e semttiamola con i buonismi

a) le squadre di Club sono infarcite di stranieri,assimilati, oriundi e naturalizzati (anche 14 in campo !) : come verrebbero fuori i "Giovani" che la CL farebbe crescere ?
b) I giovani Italiani andrebbero comunque all'estero, anche con le franchigie (Riserva per riserva, In Francia si guadagna di più, e si è anche cautalti contro gli infortuni permanenti)
c) Ad uno di Brescia o di Parma, non fregherebbe un beneamato belin di andare a venezia a vedere uan squadra che non ha nulla a che fare con la sua città
d) Il super 10 diventerebbe peggio della Serie "A" attuale, perchè a nessun sponsor interessebbe investire.
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da Laporte »

diddi ha scritto:Dilemma complicato.

Quando Giorgio chiede
Giorgio XT ha scritto:Qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè 2 squadre che giocano in un campionato estero - quindi con metà delle partite fuori italia dovrebbero portare un pubblico ed una audience molto maggiore di quella attuale.
io gli replico che si tratta di un campionato di livello più alto (non credo che questa affermazione sia contestabile) e che l'obiettivo, oltre a portare più gente allo stadio, è anche quello di mandare i nostri giocatori su un palcoscenico più ampio e competitivo per migliorarne la formazione professionale e il valore tecnico senza dover emigrare nei campionati esteri.
Ricordo infatti che la CL, essendo nata anche per incrementare il livello delle Home Unions coinvolte, ha limiti severissimi per l'impiego di stranieri extracomunitari e limiti de facto (perché non può averli de iure) per i comunitari. L'impiego dei nostri connazionali sarebbe quindi più che probabile.

Un pensiero anche per chi rimarca lo "svilimento" causato dal S14 a Currie Cup e ANZC: ubi maior, minor cessit. Se ho una competizione di maggior richiamo, le sacrifico quella meno interessante. Non credo peraltro che il seguito dei campionati interni SANZAR sia tanto scarso, piuttosto mi sembra probabile che gli spettatori sarebbero sufficienti per riempire uno stadio "normale" (come quelli inglesi di GP, per non parlare dei nostri di S10), ma le partite vengono disputate negli stadi fatti per i numeri del S14.
a) Con quanti stranieri giocherebbero le franchigie ? 13-14 come il Viadana di oggi ? (perchè pieno di assmilati ed oriundi diventati di "formazione italiana" come il pollo che il prete battezzò "pesce" ?) Allroa il livello del rugby Italiano non salirebbe dui una cippa.
b) Aggiungo che le squadre si riempirebbero di Britannici di secondo livello, per i quali la Celtic non ha limiti. Non posso farti nomi, ma due giocatori Gallesi di una squadra della CL, mi ha confermato che i giocatori sono favorevoli all'entrata di due squadre italiane o altro che siano per avere più possibilità di ingaggio , sopratutto per quelli di seconda scelta .
Avrebbe fors eun senso se potessimo mandare in CL due squadre fatte solo di Italiani, nati e cresciuti in Italia.

c) Quanto pubblico in più porterebbe allo stadio o davanti una TV un "Nord Italia"-Munster rispetto a Viadana-Munster... credo proprio nessuno, anzi...

d) Una squadra "Itagliana" zeppa di britannici, attirerebbe più pubblico di una squadra "itagliana" zeppa di Sanzaridi o polinesiani ?

e) Il paragone con la Nuova Zelanda non regge perchè, primo non siamo un paese dove il rugby è sport nazionale, secondo noi viviano di campanilismi.
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da Laporte »

Aggiugnoc he gli stadi Neozelandesi e Sudafricani NON sono stati costruiti per il S14.

Il numero di spettatori del S14 di oggi è perfino meno di quello del NPC della fien degli anni '90, anche a pari copertura televisiva
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da lupobravi »

Mi pare che tanti che stanno criticando le selezioni sono gli stessi che criticano la Nazionale perchè piena di stranieri, che non sforniamo nr 9 e 10 all'altezza. Ma allora da che parte si stà? Rispondete a questa domanda:
il S10 crea i giovani italiani per la nazionale?
Io rispondo assolutamente no! ci sono squadre che ne hanno un 1% di italiani e allora che speriamo che escano da queste i giocatori per la Nazionale?
Ma cosa vogliamo difendere ed in nome di cosa? I giovani fanno le accademie magari vanno nella nazionale U20 e poi? Puff! spariti all'ombra di pseudo campioni stranieri.
Il rugby italiano è totalmente da riformare nella sua struttura professionistica, il S10 è un campionatetto che niente dà alla nazionale, e siccome la Nazionale è la linfa del rugby in questo momento in Italia, bisogna mettere mano a questa situazione. Se anche, per quanto riguarda i tifosi, ci fossero gli stessi spettatori che vanno ora a vedere il S10 anche con le selezioni pensate che non ci si sarebbe guadagnato ugualmente? Almeno a livello di rugby giocato si, ed è quello che conta.
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diddi
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da diddi »

Laporte, dal momento che ignori i miei interventi forse non mi consideri un interlocutore, consentimi però di replicare direttamente.
Laporte ha scritto:Allora diciamola tutta e semttiamola con i buonismi
a) le squadre di Club sono infarcite di stranieri,assimilati, oriundi e naturalizzati (anche 14 in campo !) : come verrebbero fuori i "Giovani" che la CL farebbe crescere ?
La CL è stata costruita APPOSTA per incrementare il livello dei giocatori delle Home Unions partecipanti, nel suo statuto è espressamente scritto che ci sono SEVERI vincoli all'impego di stranieri. In CL andrebbero a finire i giocatori italiani (certo, compresi gli equiparati). Se il problema è chi sfornerebbe i giovani: sempre le stesse squadre. Solo che, invece di gestire in proprio il massimo campionato, questo tornerebbe sotto la FIR e diventerebbe semiprofessionistico.
Laporte ha scritto:b) I giovani Italiani andrebbero comunque all'estero, anche con le franchigie (Riserva per riserva, In Francia si guadagna di più, e si è anche cautalti contro gli infortuni permanenti)
Se ci sarà la possibilità di giocare in CL, non ci sarà nemmeno il bisogno di emigrare per completare il proprio bagaglio tecnico. E una volta che le forze anche economiche fossero concentrate in due club, si aprirebbero nuovi scenari e magari i salari potrebbero diventare competitivi.
Laporte ha scritto:c) Ad uno di Brescia o di Parma, non fregherebbe un beneamato belin di andare a venezia a vedere uan squadra che non ha nulla a che fare con la sua città
Veramente, nel caso di Parma la mia impressone è che già ora non gliene freghi un beneamato belin di andare a vedere le squadre che hanno a che fare con la città.
Il radicamento territoriale del pubblico, a mio avviso, è un mito che sopravvive forse in qualche posto (Rovigo, Padova), ma i dati del pubblico (che ammetto in crescita rispetto al recente passato) rivelano che non si regge più in piedi. Perché il pubblico venga ci vuole che la squadra "locale", in uno scontro DI ALTO LIVELLO con una squadra avversaria FORTE, abbia la possibilità non solo teorica di uscire vincitrice. Il S10, salvo eccezioni, non mi sembra assicurare nessuna delle due condizioni maiuscolate.
Laporte ha scritto:d) Il super 10 diventerebbe peggio della Serie "A" attuale, perchè a nessun sponsor interessebbe investire.
Ho espresso più volte il seguente pensiero: CL e S10 sono strade ALTERNATIVE. Entrare in CL vuol dire in sostanza
chiudere il S10 e tornare alla vecchia serie A come massimo campionato interno. Per quanto mi riguarda, non avrei rimpianti: chi andava allo stadio per radicamento territoriale con la propria squadra ci andrà anche per la serie A, tanto più che l'abbassamento dei compensi dovuto alla perdita dello status di campionato "professionistico" disincentiverebbe l'arrivo di stranieri e i giovani troverebbero più spazi. Non scomparirebbero "le squadre", ma il giro economico che, tra presidenti, DG, DS e procuratori, gli si è creato intorno.
Per quanto riguarda gli sponsor: se si trova uno sponsor per l'attuale Coppa Italia, hai voglia a trovare sponsor anche per la futura serie A! :lol:

A mio parere.
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da rivel1 »

non è quello che conta invece! non si può rovinare la tradizione di almeno 5-6 piazze rugbystiche italiane, per il livello di rugby giocato
ma te spiegami, se domani fanno la selezione del nord(esempio.. non so di dove sei) diventi un suo tifoso?
dici, che bello domani la mia squadra del cuore? ti compri la maglietta e vai a cantare allo stadio con la bandiera(cantare poi cosa? Forza Nord Italia? Ma mi sembra uno slogan di partito!!!)?
come fai a riconoscerti in un club che non esiste, non ha radici... è artificioso?
e poi, sottolineo, chi ci dice che nelle selezioni giocheranno 13/15 di italiani? Nessuno! perchè NON sarà così
punto due, chi ci dice cha Masi Parisse ecc torneranno per fare le selezioni? Ma perchè dovrebbero farlo?!
Se i NEOZELANDESI, con la storia e l'attaccamento che hanno, rinunciano agli ab per giocare in francia/inghilterra... perchè gli italiani dovrebbero tornare a giocare qui? O volete farmi credere che la fir sborserà 300mila euro a stagione da dare a Castrogiovanni? più altrettanti per Parisse, più un po' meno per i bergamasco ecc ecc ecc

Ultima postilla riguardo alla vendibilità del prodotto rugby... lo sportivo medio italiano, secondo voi, è più attratto da un padova-treviso(reazione media: bè immagino ci sia una bella rivalità) o da un Nord Italia-Munster(reazione media: to, dopo Padania-Tibet hanno organizzato un'altra partita. Chissà dove cachio è lo stato del Munster)
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Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
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Re: la LIRE dice NO!

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Chiedo scusa a Laporte. :oops:
Mentre scrivevo che ignorava i miei interventi, lui rispondeva puntualmente a uno di questi.
Scusa ancora. :oops:
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turni
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Re: la LIRE dice NO!

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Lupobravi, non credo che ti riferisca a me, comunque alla domanda "il S10 crea i giovani italiani per la nazionale?" rispondere "assolutamente no" mi pare eccessivo. Zanni,Ghiraldini,Sole,Marcato,Galon,Sgarbi,Picone,Robertson,Travagli,e anche, nonostante abbiano giocato poco nel 6N, Cittadini,Reato,Erasmus,Buso,Patrizio (aggiungendo anche Pratichetti e Stanojevic,infortunati, e Nitoglia,non disponibile) … non mi fanno certo esultare ma nemmeno dire "assolutamente no". Certamente non sono abbastanza, alcuni giocano di più di altri, e non sono loro a fare la differenza a livello internazionale (per la verità solo Parisse e Castro la fanno). Non voglio quindi assolutamente dipingere la situazione come fosse edificante. Però non è nemmeno desolante. Anche perchè dietro a questi ci sono giovani leve che non demeritano affatto.
Il problema, casomai, è che non ci sono sufficienti buoni giocatori italiani. Ne abbiamo di alto livello, ne "produciamo" di alto livello (vedi l'ultimo 6N), ma non disponiamo di un numero di buoni giocatori sufficiente a strutturare 10 rose (almeno 300 giocatori in tot) per un campionato di elite. Il livello si eleva rispetto al caso in cui giocassero solo italiani, i nostri che giocano nelle squadre del S10 dimostrano, a livello internazionale, di avere le possibilità (nb) di fare bene, ma non abbiamo sufficienti alternative. E così i buoni giocatori, a volte anche ottimi, li prendiamo all'estero. Questo vale per alcuni ruoli piuttosto che altri, comunque. Basta dare un'occhiata a quante seconde linee o aperture straniere abbiamo nel ns campionato. Stranieri di alto livello nella stragrande maggioranza dei casi, intendiamoci (a meno che qualche pazzo non consideri Van Zyl, Hand, Goosen, Little come un danno per il ns movimento).

Per concludere, temo (non solo io) che i tifosi diminuiscano invece che aumentare. Se, ad esempio, si registra una media di 2500 persone tra calvisano, padova e rovigo durante una giornata di S10, questa media dovrebbe sommarsi in una singola partita della franchigia nord, per essere almeno alla pari. Cosa che, ripeto, mi auguro, ma temo non sia così.
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