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Le immagini tv danno ragione al Petrarca: regolare la meta di Leaega
Non è chiaro però se sia stata la regia di Sky a non mandare a Sironi tutto il materiale, oppure se l’errore sia colpa del Tmo. Oggi il giudice deciderà sul ricorso
Il Carrera Petrarca ha ragione: la meta di Silao Leaega realizzata sabato scorso a Calvisano era validissima. Ed è quindi giusto che la società della Guizza abbia inoltrato reclamo per chiedere la ripetizione della partita.
Riepiloghiamo. Siamo al 52' del primo tempo dell'incontro tra Cammi Calvisano e Carrera Petrarca, valido come semifinale di ritorno dei play off. La squadra di casa è in vantaggio per 10-3. Gli avanti padovani stanno facendo pressione già da alcuni minuti, finchè appunto al 52' valicano la linea di meta. L'arbitro Pennè chiede l'intervento del Tmo, che è Sironi. Il quale guarda solo la prima parte dell'azione, quella condotta da Padrò, che effettivamente non va in meta. Dietro a Padrò c'è però Leaega (facilmente distinguibile per il colore della pelle più scura) che afferra l'ovale e realizza. Dal fermo-immagine si può valutare che sia circa mezzo metro oltre la linea.
Sironi non solo non vede l'azione di Leaega, ma suggerisce anche a Pennè di interrompere il primo tempo, cosa che non rientra assolutamente nei suoi poteri. Tra l'altro mancavano ancora un paio di minuti, perchè per il grave infortunio capitato a Cittadini del Cammi, l'arbitro aveva decretato un quarto d'ora di recupero.
Insomma: un pasticciaccio brutto. «Non si tratta - dice il presidente del Carrera, Fulvio Lorigiola - di un errore tecnico, ma di un errore tecnologico. Che ci ha gravemente danneggiato, che ha falsato la partita. Se si andava al cambio di campo sul 10-8 o sul 10-10 se Mercier avesse trasformato, avremmo giocato il secondo tempo in maniera differente. Costretti a recuperare, abbiamo ad esempio rinunciato a tre piazzati da buona posizione. Ricordo che per qualificarci dovevamo vincere di tre punti. È chiaro che se il punteggio fosse stato quello che doveva Mercier avrebbe calciato le punizioni cercando i pali».
Le immagini di Sky (le uniche disponibili, e anche questa è una pecca perchè la Fir, come da regolamento internazionale doveva avere delle sue telecamere) sono chiare. Non è però chiaro se sia stata la regia di Sky a non mandare a Sironi tutto il materiale, o se sia stato il Tmo a decidere di guardare solo la prima parte dell'azione incriminata. Fatto sta che la meta era regolare e nitida. Il Carrera ha inviato documentazione e copia del Dvd alla Federazione, alla Lega, al giudice sportivo, al presidente degli arbitri e a Sky.
«È la prima volta a livello mondiale - continua Lorigiola - che si verifica un caso del genere. Non abbiamo protestato per le due mete del Cammi, entrambe viziate da falli (la prima da un evidente velo, la seconda da un meno facile da cogliere passaggio in avanti), perchè fa parte del gioco e l'errore arbitrale va accettato, ma non possiamo stare zitti davanti a una cosa del genere. Aggiungo che se il Giudice unico che decide domani (oggi per chi legge, ndr) omologa il risultato, faremo ricorso».
La parola passa quindi al giudice sportivo, che farà sapere la sua decisione in giornata, probabilmente dopo avere ascoltato Sironi e Pennè. Con la macchina organizzativa già in piena attività per la finale scudetto fissata per sabato prossimo a Monza, tutto diventa ovviamente più complicato e al Petrarca temono - inutile nasconderlo - che venga trovato qualche strano cavillo per omologare il risultato. Ma se la Fir vuole avere credibilità e dimostrare serietà, la sola cosa che può fare è ordinare che la partita tra Cammi e Carrera venga rigiocata e spostare di una settimana la finale scudetto.
«In ballo - ha concluso Lorigiola - c'è prima di tutto il discorso sportivo, ma anche tutta la programmazione per la prossima stagione. Rimanere sconfitti sul campo è un conto, ma perdere in questa maniera è inaccettabile».
Alberto Zuccato