Turch ha scritto:
Non è questione di avere "diritto", basta procedere per grandi.
A Pordenone (società di Serie C) abbiamo un paio di anni fa organizzato la finale scudetto femminile nel nostro campo ed è stata a detta di tutti un successo. In seguito a questo evento è nata l'idea di organizzare un test match, quello contro il Canada a Fontanafredda (provincia di PN) e nonostante la piccola società ce lo hanno dato.
Quest'anno ci si è candidati nuovamente per la finale scudetto femminile e, nonostante i buoni risultati già ottenuti a chi la hanno assegnata? a Viadana, che non credo proprio abbia bisogno di una finale scudetto femminile per avere una manifestazione importante di rugby in città! Quindi le bocciature posso capitare, basta non prendersela troppo e, se si ha volgia veramente, riprovarci cercando di migliorare.
Il discorso è che tutti possono organizzare una test match, ma sarebbe il caso di non partire e puntare subito al massimo livello, magari è il caso di provare con una nazionale U21, una nazionale A, e, dopo aver dimostrato di essere affidabili allora ci si può candidare con molta fiducia alla nazionale maggiore.
E comunque, se l'obiettivo è fare propaganda locale anche una manifestazione minore se ben pubblicizzata può portare risultati, è meglio coinvolgere 500 persone e poi poterle seguire nel tempo (lavorando sulle scuole e sulle giovanili, facendo altre manifestazioni dopo qulche mese e così via...) che portare 10000 curiosi allo stadio per poi perderli.
Se non si parla di diritti allora si tratta di scelte, che, con il procedere per gradi (penso che volessi scrivere gradi), può avere, come può non avere, attinenza.
Voi avete scelto di organizzare eventi cominciando dai meno prestigiosi, e anche meno impegnativi dal punto di vista economico, e va benissimo, è stata una vostra scelta, però, parlando di spettatori io credo che 500 persone rappresentino gli addetti ai lavori mentre 30.000 curiosi, in un area vergine, sono un esercito dal quale,
lavorando bene durante e soprattutto dopo, si possono ricavare nuove e numerose risorse.
Per assurdo si potrebbe affermare che voi avete lavorato più per dare visibilità alla finale femminile, perché è un evento da spingere, che per la propaganda del rugby sul territorio. Per noi, che avevamo quest'ultima come primo obbiettivo, scegliere la Nazionale Maggiore era un obbligo, e infatti davanti all'offerta alternativa di una partita del 6N U21 a 20.000 € di spesa, contro i 120.000 occorrenti per il TM con i Pacific Islanders, tutto il ns. consiglio non ha avuto dubbi e ha confermato il TM.
Per quanto riguarda poi il riaffido di altri eventi è normale quello che è successo, vuoi perché il grande centro rugbistico vive di continue manifestazione, vuoi perché non si può, e non si deve, dare sempre agli stessi i pochi eventi disponibili in un anno, guarda Padova quanto ha dovuto aspettare per un TM di rilievo.
Noi il prossimo anno forse ripresenteremo la richiesta, dipenderà da tante cose, con la speranza di essere considerati, ma sarà certamente per la Nazionale Maggiore e solo dopo, se avremo lavorato bene e vorranno confermarci la fiducia, proveremmo con la U21 o la A.
Rimane comunque irrisolto il quesito di Jimmy88: il Sud può avere, rugbisticamente parlando, pari dignità e uguali diritti rispetto ad un Nord storicamente più forte?