Che verrà fatta però dalle franchigie di squadre vicine ... voglio proprio vedere come mettere d'accordo Cariparma sponsor Parma e MPS sponsor Viadana ... o Antonveneta sponsor Padova con Banca popolare vicenza sponsor Rovigo...finirà che per queste partite si perderanno sponsor.Alucard ha scritto: mha! nn credo...staremo a vedere...nn è che tutti si possono concentrare sulla CL...eppoi c'è sempre la CC...quindi gli sponsor saranno sempre attratti...
Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
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GiorgioXT
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
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pinghial
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
GiorgioXT ha scritto:Che verrà fatta però dalle franchigie di squadre vicine ... voglio proprio vedere come mettere d'accordo Cariparma sponsor Parma e MPS sponsor Viadana ... o Antonveneta sponsor Padova con Banca popolare vicenza sponsor Rovigo...finirà che per queste partite si perderanno sponsor.Alucard ha scritto: mha! nn credo...staremo a vedere...nn è che tutti si possono concentrare sulla CL...eppoi c'è sempre la CC...quindi gli sponsor saranno sempre attratti...
facile.. si fondono anche le banche..
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rivel1
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
e se l'anno prox le italiane facessero un exploit in challenge? 
Se hai tempo per fare due cose male, fanne bene una e incrocia le dita
Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
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stefanot
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
Io non sarei cosi' pessimista. Stiamo facendo l'errore di considerare Magners e campionato italiano come se fossero lo stesso campionato: qui si parla di due campionati distinti. Da una parte c'e' un campionato italiano che si sta cercando di riformare e non vedo perche' gli sponsor non debbano continuare a sponsorizzare le societa'. Se le societa' si impegneranno anche nel marketing e nella sponsorizzazione di eventi credo che sponsor e spettatori ci saranno almeno quanto adesso.
Dall'altro un campionato tra nazioni celtiche piu' due italiane che probabilmente attireranno gli sponsor piu' importanti che sono nel giro del rugby ma soprattutto si spera nuovi sponsor.
Se il dilettantismo e' la via necessaria per abbattere i costi e far crescere il movimento in vista un domani di un campionato professionistico in cui le squadre riescono ad autofinanziarsi e allevare giovani di talento allora ben venga, se nel dilettantismo c'e' programmazione e lungimiranza allora puo' essere meglio di un professionismo precoce che puo' comportare la scomparsa di molti club con tradizioni.
Per quanto rigurda il discorso campionato delle franchigie: qui credo il discorso penso sia un altro. Da quanto ho capito si tratta di squadre diverse da quelle del campionato, quindi non e' scritto da nessuna parte che gli sponsor delle squadre siano poi gli sponsor della franchigia, alcuni posso essere gli stessi, altri nuovi. Piuttosto vedo complicato come dividere le spese e gli introiti di queste franchigie: se solo un club ha in mano la franchigia allora tutti gli introiti derivanti dal campionato delle franchigie e della Challenge Cup finiranno tutti nelle sue tasche. E gli altri club che daranno i giocatori alla franchigia non riceveranno niente???
Dall'altro un campionato tra nazioni celtiche piu' due italiane che probabilmente attireranno gli sponsor piu' importanti che sono nel giro del rugby ma soprattutto si spera nuovi sponsor.
Se il dilettantismo e' la via necessaria per abbattere i costi e far crescere il movimento in vista un domani di un campionato professionistico in cui le squadre riescono ad autofinanziarsi e allevare giovani di talento allora ben venga, se nel dilettantismo c'e' programmazione e lungimiranza allora puo' essere meglio di un professionismo precoce che puo' comportare la scomparsa di molti club con tradizioni.
Per quanto rigurda il discorso campionato delle franchigie: qui credo il discorso penso sia un altro. Da quanto ho capito si tratta di squadre diverse da quelle del campionato, quindi non e' scritto da nessuna parte che gli sponsor delle squadre siano poi gli sponsor della franchigia, alcuni posso essere gli stessi, altri nuovi. Piuttosto vedo complicato come dividere le spese e gli introiti di queste franchigie: se solo un club ha in mano la franchigia allora tutti gli introiti derivanti dal campionato delle franchigie e della Challenge Cup finiranno tutti nelle sue tasche. E gli altri club che daranno i giocatori alla franchigia non riceveranno niente???
- milesgersenroma
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
il campionato nazionale diventerà quello che dice il nome
e di conseguenza anche l'interesse degli eventuali sponsor sarà localistico, regionale o al massimo nazionale ristretto (il rugby non copre tutto il territorio italiano)
anche nella mia esperienza sportiva precedente si trovano sponsor per il campionato nazionale molto più a livello locale che grandi aziende nazionali, che al massimo possono avere interesse di sponsorizzare tutta la manifestazione
diverso è il caso sia della CL che della CC
in questo caso la copertura è europea con particolari riflessi nei paesi anglosassoni e in francia
sponsor interessati a questi mercati possono intervenire e naturalmente a ben più alto livello di un rovigo/viadana o prato/aquila
e di conseguenza anche l'interesse degli eventuali sponsor sarà localistico, regionale o al massimo nazionale ristretto (il rugby non copre tutto il territorio italiano)
anche nella mia esperienza sportiva precedente si trovano sponsor per il campionato nazionale molto più a livello locale che grandi aziende nazionali, che al massimo possono avere interesse di sponsorizzare tutta la manifestazione
diverso è il caso sia della CL che della CC
in questo caso la copertura è europea con particolari riflessi nei paesi anglosassoni e in francia
sponsor interessati a questi mercati possono intervenire e naturalmente a ben più alto livello di un rovigo/viadana o prato/aquila
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Laporte
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
O se ne troveranno altri, magari interessati ad un impegno breve (ma intenso).GiorgioXT ha scritto:Che verrà fatta però dalle franchigie di squadre vicine ... voglio proprio vedere come mettere d'accordo Cariparma sponsor Parma e MPS sponsor Viadana ... o Antonveneta sponsor Padova con Banca popolare vicenza sponsor Rovigo...finirà che per queste partite si perderanno sponsor.Alucard ha scritto: mha! nn credo...staremo a vedere...nn è che tutti si possono concentrare sulla CL...eppoi c'è sempre la CC...quindi gli sponsor saranno sempre attratti...
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newrunner
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
Adesso si capisce perchè la Fir assomiglia sempre più ad un guazzabuglio di incompetenti ....c'è Emmepi nella Commissione mista che ha elaborato i progetti ...dalle rape non si cava il sangue....Ricordatevene alle prossime elezioni...federali. Basta con questa gente ...è ora di cambiare. Infatti a Padova e a Treviso ..che forse di rugby insegnano a tutti ...hanno già preso le distanze..e sui campi dimostrano il valore delle loro scelte...ma forse l'invidia e la gelosia nei loro confronti non avrà mai fine...ah ci metto anche Rovigo ...che secondo me è un altro esempio di gente seria senza sudditanze o clientelismi vari...EmmePi ha scritto:In qualità di componente della Commissione Mista che ha elaborato il progetto, sono disponibile a rispondere alle vostre domande
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EmmePi
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
Alla FIR vogliono assegnare a newrunner l'incarico dell'insegnamento degli "upper-under", uno schema che al mondo conosce solo lui.newrunner ha scritto:Adesso si capisce perchè la Fir assomiglia sempre più ad un guazzabuglio di incompetenti ....c'è Emmepi nella Commissione mista che ha elaborato i progetti ...dalle rape non si cava il sangue....Ricordatevene alle prossime elezioni...federali. Basta con questa gente ...è ora di cambiare. Infatti a Padova e a Treviso ..che forse di rugby insegnano a tutti ...hanno già preso le distanze..e sui campi dimostrano il valore delle loro scelte...ma forse l'invidia e la gelosia nei loro confronti non avrà mai fine...ah ci metto anche Rovigo ...che secondo me è un altro esempio di gente seria senza sudditanze o clientelismi vari...EmmePi ha scritto:In qualità di componente della Commissione Mista che ha elaborato il progetto, sono disponibile a rispondere alle vostre domande
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
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newrunner
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
Già ...l'incarico di servo ..lecca-deretani l'hanno già assegnato a te !!!EmmePi ha scritto:Alla FIR vogliono assegnare a newrunner l'incarico dell'insegnamento degli "upper-under", uno schema che al mondo conosce solo lui.newrunner ha scritto:Adesso si capisce perchè la Fir assomiglia sempre più ad un guazzabuglio di incompetenti ....c'è Emmepi nella Commissione mista che ha elaborato i progetti ...dalle rape non si cava il sangue....Ricordatevene alle prossime elezioni...federali. Basta con questa gente ...è ora di cambiare. Infatti a Padova e a Treviso ..che forse di rugby insegnano a tutti ...hanno già preso le distanze..e sui campi dimostrano il valore delle loro scelte...ma forse l'invidia e la gelosia nei loro confronti non avrà mai fine...ah ci metto anche Rovigo ...che secondo me è un altro esempio di gente seria senza sudditanze o clientelismi vari...EmmePi ha scritto:In qualità di componente della Commissione Mista che ha elaborato il progetto, sono disponibile a rispondere alle vostre domande
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herrsimo
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
Non ci siamo capiti... riprovo....EmmePi ha scritto:Intanto è diverso dibattere su un progetto oppure discutere perchè "tanto siamo in Italia e verrà fuori un pastrocchio".herrsimo ha scritto:Grazie per il "voi"...EmmePi ha scritto:In qualità di componente della Commissione Mista che ha elaborato il progetto, sono disponibile a rispondere alle vostre domandeattendo con impazienza le vs. risposte...
La domanda da porsi subito è: in linea di principio è una struttura che può dare i frutti sperati?
(non ti stavo dando del voi, mo rivolgevo a tutti, comunque stavo scherzando)
Quello che voglio dire che nel concetto di franchigia c'e' qualcosa che deve essere chiarito (e non lo e' nella proposta che e' stato formulata dalla fir...) per cui ho detto che ha tutti i presupposti per essere un pastrocchio NON che e' un pastrocchio.
Per es. (alcuni dubbi non sono solo miei ma anche di altri utenti... guarda sopra e nell'altro post):
1) come e' regolato il ruolo della squadra che per regolamento assume la leadership della franchigia con le altre squadre? 2) come si dividono i premi partita (sia di challenge che del torneo delle franchigie)? 3) chi mette assieme i giocatori delle franchigie e li allena per il periodo della competizione? 4) per quanto li allenano? (soprattutto quando la CC si sovrappone al campionato delle pools A/B o S12) 5) chi li paga per quel tempo ? (assumendo che i giocatori sono classificati come dilettanti, prenderanno pure dei rimborsi trasferta no?) 6) E se si infortunano chi ne cura il recupero? etc. etc.
Dietro alle franchigie secondo me c'e' una giusta filosofia ma credo che si debba fare un enorme sforzo regolamentare (che ora non c'e') per oliare il meccanismo che regola il passaggio da franchigia a club di S12. Non credi?
Per rispondere alla tua domanda. Le franchigie potrebbero essere utili e secondo me col tempo si possono creare in questa maniera altre due franchigie (complementari per territorio) a quelle che verranno scelte fin da subito per la CL.
Senza polemica eh?
Cmq anch'io stavo scherzando sul 'voi'
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EmmePi
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
E perchè "senza polemica"? Ho detto che scherzavo, non l'ho mica fatto io quel comunicato, pertanto se qualcuno entrasse a scrivere che l'ha fatto un mentecatto, non mi offende di certo
.
Però forse hai ragione, io davo per scontato che tutti gli aspetti pratici che hai citato fossero stati in qualche modo analizzati. Intendo dire che forse in una circolare non si poteva entrare più nel dettaglio.
Certo, è sempre rischioso dare qualcosa per scontato, però non voglio credere che la fir ti obblighi a creare queste mini-franchigie e poi non ti spieghi come fare.
Però forse hai ragione, io davo per scontato che tutti gli aspetti pratici che hai citato fossero stati in qualche modo analizzati. Intendo dire che forse in una circolare non si poteva entrare più nel dettaglio.
Certo, è sempre rischioso dare qualcosa per scontato, però non voglio credere che la fir ti obblighi a creare queste mini-franchigie e poi non ti spieghi come fare.
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
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porcorosso
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
Lo faranno tra ... 20 giorni!!!EmmePi ha scritto:E perchè "senza polemica"? Ho detto che scherzavo, non l'ho mica fatto io quel comunicato, pertanto se qualcuno entrasse a scrivere che l'ha fatto un mentecatto, non mi offende di certo.
Però forse hai ragione, io davo per scontato che tutti gli aspetti pratici che hai citato fossero stati in qualche modo analizzati. Intendo dire che forse in una circolare non si poteva entrare più nel dettaglio.
Certo, è sempre rischioso dare qualcosa per scontato, però non voglio credere che la fir ti obblighi a creare queste mini-franchigie e poi non ti spieghi come fare.
Saluti PR
Porcorosso - Mediano da Salotto
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ayr
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così
da: www.gazzettino.it
Il tecnico della Fir spiega obiettivi e rischi del massimo torneo a 12 squadre al servizio della Celtic. «Ai club budget da un milione di euro»
«Campionato più italiano, giovane ed economico»
Ascione: «La qualità del gioco calerà ma le Accademie produrranno in quattro anni i 100 giocatori espulsi dal Super 10»
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Lunedì 22 Giugno 2009,
«Non posso pensare che due entità in Celtic League risolvano i problemi del rugby italiano. Sono solo una strategia. Se non troviamo il modo di alimentare l’alto livello non risolveremo i problemi. Come riuscirci? Con campionato che sotto la Celtic garantisca la competizione più combattuta possibile. Perchè la competizione è una delle componenti fondamentali nella formazione di un giocatore di alto livello».
Il campionato a cui il tecnico federale Franco Ascione fa riferimento è quello che dal 2010/11 sostituirà il Super 10. Dodici squadre divise in due gironi da sei secondo la classifica della stagione precedente. Poule scudetto (con finale per il titolo) e poule salvezza (una retrocessione) nella seconda fase. Nei 22 a referto 16 giocatori di formazione italiana, 2 eleggibili secondo le norme Irb (tipo Gower o McLean, con passaporto italiano ma formati all’estero) e 5 stranieri. Challenge Cup (l’Heineken è riservata alla franchigie di Celtic) disputata non più dai club, ma da quattro aggregazioni territoriali di club. Le quali per giocheranno fra aprile e giugno anche un torneo fra di loro. È questa la riforma partorita dalla Fir e dalla commissione di presidenti per il massimo campionato italiano.
«Dagli incontri con tutte le società - spiega Ascione - sono emersi un dato e una necessità inderogabile, anche alla luce della crisi economica. Il dato è che il Super 10 così com’è non basta più a nessuno. La necessità è la riduzione dei costi per i club attraverso l’italianizzazione delle squadre. Il consiglio federale ha in seguito deciso di delegare l’alto livello alle due franchigie di Celtic, con i 60 migliori italiani, e noi abbiamo costruito un modello di campionato per supportarlo».
Un nuovo campionato dove «il budget di un club sarà intorno al milione di euro o meno a stagione», non il triplo come ora. Dove «spariranno 100-110 giocatori del torneo attuale: i 60 migliori italiani della Celtic e i 50-60 oriundi o stranieri che, visti i 16 italiani di formazione obbligatori, non avranno più spazio». E con un dapuauperamento del genere, rispetto a un campionato già di medio-basso livello come il Super 10, si vorrebbero produrre un livello di gioco e atleti capaci di alimentare le franchigie di Celtic? I dubbi sono molto forti.
«Sicuramente il livello del campionato italiano rispetto ad ora si abbasserà - conferma Ascione - La sfida sarà non abbassarlo al punto da farlo diventare dilettantistico come quello di 10 anni fa. Altrimenti lo scollamento con la Celtic sarebbe troppo elevato e non ci potrà essere l’auspicato ricambio fra le due competizioni». Bella sfida, ma come sarà possibile vincerla? E quanto tempo ci vorrà per riuscirci?
«Lo strumento per farcela - continua Ascione - è il potenziamento della Accademie giovanili federali (che secondo il presidente del Petrarca Junior Giacomo Lorello hanno invece fallito, ndr). Le 3 nascenti di under 18 dovranno diventare 4. Quella under 20 di Tirrenia dovrà raddoppiare. Dal loro ciclo formativo usciranno una trentina di giocatori a stagione. I migliori 2-3 finiranno in Celtic. Gli altri 25 passeranno alle squadre del campionato italiano, riformando nel giro di un quadriennio quei 100-110 giocatori di perduti dal Super 10. Questi giovani, attraverso un torneo con partite dai risultati mai scontati e l’esperienza in Europa, cresceranno al punto da fornire il ricambio alle squadre di Celtic». Appuntamento al 2015 quindi, con (speriamo) il campionato a regime e il Mondiale in Italia.
Ivan Malfatto
Il tecnico della Fir spiega obiettivi e rischi del massimo torneo a 12 squadre al servizio della Celtic. «Ai club budget da un milione di euro»
«Campionato più italiano, giovane ed economico»
Ascione: «La qualità del gioco calerà ma le Accademie produrranno in quattro anni i 100 giocatori espulsi dal Super 10»
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Lunedì 22 Giugno 2009,
«Non posso pensare che due entità in Celtic League risolvano i problemi del rugby italiano. Sono solo una strategia. Se non troviamo il modo di alimentare l’alto livello non risolveremo i problemi. Come riuscirci? Con campionato che sotto la Celtic garantisca la competizione più combattuta possibile. Perchè la competizione è una delle componenti fondamentali nella formazione di un giocatore di alto livello».
Il campionato a cui il tecnico federale Franco Ascione fa riferimento è quello che dal 2010/11 sostituirà il Super 10. Dodici squadre divise in due gironi da sei secondo la classifica della stagione precedente. Poule scudetto (con finale per il titolo) e poule salvezza (una retrocessione) nella seconda fase. Nei 22 a referto 16 giocatori di formazione italiana, 2 eleggibili secondo le norme Irb (tipo Gower o McLean, con passaporto italiano ma formati all’estero) e 5 stranieri. Challenge Cup (l’Heineken è riservata alla franchigie di Celtic) disputata non più dai club, ma da quattro aggregazioni territoriali di club. Le quali per giocheranno fra aprile e giugno anche un torneo fra di loro. È questa la riforma partorita dalla Fir e dalla commissione di presidenti per il massimo campionato italiano.
«Dagli incontri con tutte le società - spiega Ascione - sono emersi un dato e una necessità inderogabile, anche alla luce della crisi economica. Il dato è che il Super 10 così com’è non basta più a nessuno. La necessità è la riduzione dei costi per i club attraverso l’italianizzazione delle squadre. Il consiglio federale ha in seguito deciso di delegare l’alto livello alle due franchigie di Celtic, con i 60 migliori italiani, e noi abbiamo costruito un modello di campionato per supportarlo».
Un nuovo campionato dove «il budget di un club sarà intorno al milione di euro o meno a stagione», non il triplo come ora. Dove «spariranno 100-110 giocatori del torneo attuale: i 60 migliori italiani della Celtic e i 50-60 oriundi o stranieri che, visti i 16 italiani di formazione obbligatori, non avranno più spazio». E con un dapuauperamento del genere, rispetto a un campionato già di medio-basso livello come il Super 10, si vorrebbero produrre un livello di gioco e atleti capaci di alimentare le franchigie di Celtic? I dubbi sono molto forti.
«Sicuramente il livello del campionato italiano rispetto ad ora si abbasserà - conferma Ascione - La sfida sarà non abbassarlo al punto da farlo diventare dilettantistico come quello di 10 anni fa. Altrimenti lo scollamento con la Celtic sarebbe troppo elevato e non ci potrà essere l’auspicato ricambio fra le due competizioni». Bella sfida, ma come sarà possibile vincerla? E quanto tempo ci vorrà per riuscirci?
«Lo strumento per farcela - continua Ascione - è il potenziamento della Accademie giovanili federali (che secondo il presidente del Petrarca Junior Giacomo Lorello hanno invece fallito, ndr). Le 3 nascenti di under 18 dovranno diventare 4. Quella under 20 di Tirrenia dovrà raddoppiare. Dal loro ciclo formativo usciranno una trentina di giocatori a stagione. I migliori 2-3 finiranno in Celtic. Gli altri 25 passeranno alle squadre del campionato italiano, riformando nel giro di un quadriennio quei 100-110 giocatori di perduti dal Super 10. Questi giovani, attraverso un torneo con partite dai risultati mai scontati e l’esperienza in Europa, cresceranno al punto da fornire il ricambio alle squadre di Celtic». Appuntamento al 2015 quindi, con (speriamo) il campionato a regime e il Mondiale in Italia.
Ivan Malfatto