Laporte ha scritto:Se avessero escluso Viadana e i Duchi si sarebbe detto che una fetta importante del nostro paese (il nord-ovest o almeno Lombardia ed Emilia) era stata esclusa, malgrado la sotori ae i 25-30 scudetti vinti nella storia. che Dondi si dovrebbe dimettere perché avevano pesato solo i soldi e le amicizie politiche dei Benetton. Che il rugby italiano era al meltdown….
Se avessero escluso Roma; apriti cielo : l’Italia era solo la padania, la lega nord la faceva da padrona anche nel rugby e solo dal Po in su si sarebbe ora giocato a Rugby . Magari qualcuno avrebbe aperto un post invitato ad una scissione, ad un nuovo torneo ad un campionato scissionista.
Certamente avrebbero chiesto le dimissioni di Dondi.
Che a CL con le franchigie votate per concorso avrebbe finito per scontentare tanti lo avevo previsto mesi e mesi fa,.
In Galles le franchigie, malgrado un fallimento rappresentano tutto il paese,in scozia sono state decise dalla federazione. Da noi un progetto nato per unire ha finito per dividere.
Oh però smettila di dire cose che condivido che sennò che azz scrivo ?
Allora posso solo aggiungere il mio punto di vista: da romano se avessero escluso Roma me ne sarei fatto una ragione, non avrei dato di matto, anzi, ho + volte ripetuto che erano altre le franchigie che mi convincevano di + specialmente perchè già quasi pronte a competere in modo dignitoso.
Il Veneto, aldilà delle urla scimmiesche di alcuni che credono che si giochi a rugby solo in questa regione, è da sempre quella che ha portato + giocatori per la Nazionale. Tradizione e organizzazione sono sicuramente dalla loro, oltre ad un interesse senza dubbio + radicato.
Viadana, pur non contando su questa tradizione, è cmq una realtà molto solida economicamente (finchè Montepaschi vorrà) e molto ben organizzata, peccato che non dia spazio o quasi a giocatori di formazione italiana (e qui ribadisco che se uno viene a giocare nell'Under del Portogruaro a 17 anni per il mio cervello è di formazione estera benchè le regole dicano il contrario).
Anche Calvisano e Parma, prima che la candidatura perdesse credibilità per i motivi noti, racchiudevano un bacino di interesse potenzialmente molto molto promettente.
Però, sempre basandosi su numeri verificabili, le altre due regioni che dopo il Veneto hanno portato + giocatori alla Nazionale sono l'Abruzzo e il Lazio, guarda caso nell'area del progetto Praetorians.
Le verifiche finanziarie, per quanto gli uomini siano tutti fallaci, hanno dato credito a tutte e 4 le candidature esprimendo un ordine di preferenza. Le coperture finanziarie le sorvolo, dato che per me il concetto di moralità riferito alle risorse Benetton non è applicabile (come ho già scritto altrove, e non parlo di Autostrade S.P.A) tanto quanto non lo è per soldi pubblici impiegati nel "panem et circensi" dei Praetorians (nonostante sia una somma minore di quella che molti hanno citato e sopratutto non sono soldi "nazionali", ma di amministrazione locale).
La votazione, che per forza di cose è un gioco di diplomazia e non vedeva dei buoni samaritani a prenderne parte (chi + chi meno navigati ed esperti politicanti del rugby), ha escluso la quasi certa partecipante...per ora.
Come risolvere l'arcano dato che chiunque tu vada a penalizzare fai lesa maestà a prescindere?
Rilassiamoci che non se ne esce : l'ingresso in Celtic di due sole franchigie non è la soluzione ai problemi del nostro rugby, anzi!