gransoporro ha scritto:Umaga4ever ha scritto:gransoporro ha scritto:
[Inizio Opinione]
FOrse la Deloitte ha avuto mandato solo di verificare l'esistenza delle coperture economiche richieste, senza dover verificare la solidita`.
Forse il consiglio non ha tenuto conto di quel che la Deloitte ha scritto loro. E passato al voto tutte le proposte in ogni caso (eccetto la SPQR).
Forse... FOrse si da troppo peso alla Deloitte, specie se non si sa che cosa doveva verificare e senza aver letto il rapporto che hanno inviato al consiglio. Al di la` della politica al lavoro, e` possibile che il consiglio abbia cannato le verifiche richieste a Deloitte. Figura di m., ma che cosa ci si aspetta da questi signori???
[Fine Opinione]
Ok non fà una piega.
Ora però vogliono farla ancora più zozza, perchè faranno valutare il lavoro fatto da una società di professionisti nella materia da una persona che magari vedrà una relazione sul budget per la prima volta e non saprà nemmeno il significato della parola budget, che [Mia opinione] scriverà quattro cavolate e farà in modo che la selezione romana non sia più in regola, e dopo aver visto con quale motivazione è stato escluso il noceto mi aspetto di tutto.
E` quel che dicevo con "la politica al lavoro". Altrove avrebbero istituito una commissione tecnica con il compito di esaminare le candidature, ma non sarebbe stata la Deloitte. Piu` McKinsey o Boston COnsulting (dopotutto si tratta di business plan!!!), o qualche esperto prestato dalla Francia o dall'Inghilterra. Loro avrebbero esaminato le proposte, fatto domande e presentato un rapporto. Poi la decisione sarebbe stata sempre del consiglio.
Qua che cosa succeda dietro le quinte proprio non lo so perche con tutte 'ste beghe non mi ci raccapezzo.
Ma davvero credete che tutte le colpe siano della Deloitte ???
Non scherziamo dai...
Allora, anche se non sono dentro la FIR, vi dico cosa secondo me è successo (ovviamente con un beneficio d'inventario, visto che non conosco la vicenda nei contenuti, però la logica mi dice che il senso di quello che dirò non si dovrebbe allontanare dalla realtà).
Le candidature prevedevano diversi requisiti da presentare nel contesto del progetto; tutti i requisiti, ad eccezione di quelli economici, potevano essere
tranquillamente valutati dalla FIR, perchè trattavasi di requisiti strettamente legati al Rugby o al massimo a situazioni logistico/geografiche: giocatori, impianti, strategie, collaborazione, unioni varie, impatto geografico, turistico, vivai, etc. etc.
Rimaneva il requisito economico/finanziario che, per un'attività così importante, era di impatto fondamentale e di valutazione non semplice.
Ci voleva per forza una società seria, affidabile, capace, al di sopra di ogni sospetto e a sua volta certificata ossia con delle procedure che deve sempre rispettare nello svolgere la prpria attività, pena la perdita dei propri requisiti qualitativi necessari per svolgere il proprio lavoro e mantenere inalterato il prestigio (i Deloittiani operano da oltre un secolo in tutte le parti del mondo, senza mai un problema di natura così vistosa da essere ricordato come un insuccesso o una frode).
Deloitte certifica sicuramente i progetti economici di Aironi, Praetorians e Benetton promuovendoli e stabilendo anche un ordine di preferenza; non ho ancora capito se ha certificato anche quello dei Duchi ma il dilemma non sposta di una virgola il discorso; se non li ha certificati bè allora la FIR doveva escluderli dalla votazione; se li ha certificati vuol dire che il progetto economico/finanziario della candidata era solido: non c'entra un cavolo che il Calvisano abbia rinunciato al S10 !!!
Magari i finanziatori hanno subito chiarito che ci stavano a sborsare per la CL ma non per il S10....niente di più comune, accade in ogni campo....
Tornando a prima: la Deloitte promuove i requisiti economici delle tre: a quel punto tutto è nelle mani dei consiglieri: che hanno una serie di componenti le quali si dovranno concretizzare in una risultante e cioè il voto, la doppia preferenza.
Per concludere vi dirò che credo persino che l'ordine di preferenza che Deloitte ha dato dei 3 requisiti economico/finanziari abbia influenzato poco o niente i 20 consiglieri; infatti essi si dovevano concentrare su tutti gli altri requisiti che erano di loro competenza e che non c'era nessuna Deloitte ad avallarli; per quelli economici bastava loro sapere che, chi più chi meno, tutti e 3 erano stati certificati da chi di dovere. Punto.
I consiglieri hanno votato e quel che ne è uscito tutti lo sappiamo.
Dondi, che perlatro io stimo, in questo caso farebbe una figura più dignitosa dimettendosi.
Del resto quel che voleva lui si sapeva, lo ha detto anche prima della votazione, in maniera persin poco ortodossa (se fosse stato un concorso pubblico si poteva benissimo parlare di "turbativa di gara").
Non l'hanno ascoltato.
Più esautorato di così......
E sia chiaro, per me sarebbe una grave perdita; ma qui ha sbagliato lui; doveva andare da Benetton a dirgli: ok, tu vai dentro ma si fa come dico io: prendi sul carro mezzo veneto e fai silenzio !!! E' chiaro però che se il suo interlocutore era Munari, bè allora la questioen era più complicata.....