Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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andrea12
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da andrea12 »

Scusa yattaran se mi permetto, ma vorrei risponderti e andare oltre: effettivamente il brevi-lineo (che non è necessariamente un basso) ha molta più facilità nell'esecuzione di queste coordinazioni. Però, cambiando sport, nel basket per esempio, trovi anche giocatori da 2 metri e 110 Kg di muscoli, che in virtù di un lavoro alienante sulla frequenza, arrivano a risultati decisamente interessanti. Un discobolo, che pesa anche 130 Kg, deve avere nel proprio bagaglio motorio, frequenze e uso dei piedi che sono a dir poco esplosivi. Il problema, di base, rimane quello neuromuscolare della velocità di contrazione. Insegnare ai bambini si può certamente fare e poi va sempre riproposto a seconda delle fasi di crescita (e di revisione degli schemi motori di base)(e va fatto nell'ottica di proporgli un movimento che ti permette l'avanzamento e il mantenimento della palla- I francesi lo chiamano evitamento dell'avversario. E comunque va dosato nei giusti rapporti, anche di tipo affettivo, e credo che ognuno di noi già lo faccia (poi sulla didattica si potrebbe aprire un capitolo a sè stante) però fossilizzarsi sul fatto che la sindrome di Cooper sia uguale al saltellino che moltissimi fanno prima di intraprendere un tentativo di sprint, è davvero assurdo. Evidentemente ho risposto a te per chiarire ulteriormente ciò che dicevo prima: il saltino pre-sprint è da evitare (anche perchè è un esplicito invito a nozze per il placcatore) il cambio d'angolo, magari doppio, per uscire dal frontale è altra cosa, così come altra cosa ancora è un cambio d'angolo a due piedi. :D
Ale_86
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da Ale_86 »

andrea12 ha scritto:Scusa yattaran se mi permetto, ma vorrei risponderti e andare oltre: effettivamente il brevi-lineo (che non è necessariamente un basso) ha molta più facilità nell'esecuzione di queste coordinazioni. Però, cambiando sport, nel basket per esempio, trovi anche giocatori da 2 metri e 110 Kg di muscoli, che in virtù di un lavoro alienante sulla frequenza, arrivano a risultati decisamente interessanti. Un discobolo, che pesa anche 130 Kg, deve avere nel proprio bagaglio motorio, frequenze e uso dei piedi che sono a dir poco esplosivi. Il problema, di base, rimane quello neuromuscolare della velocità di contrazione. Insegnare ai bambini si può certamente fare e poi va sempre riproposto a seconda delle fasi di crescita (e di revisione degli schemi motori di base)(e va fatto nell'ottica di proporgli un movimento che ti permette l'avanzamento e il mantenimento della palla- I francesi lo chiamano evitamento dell'avversario. E comunque va dosato nei giusti rapporti, anche di tipo affettivo, e credo che ognuno di noi già lo faccia (poi sulla didattica si potrebbe aprire un capitolo a sè stante) però fossilizzarsi sul fatto che la sindrome di Cooper sia uguale al saltellino che moltissimi fanno prima di intraprendere un tentativo di sprint, è davvero assurdo. Evidentemente ho risposto a te per chiarire ulteriormente ciò che dicevo prima: il saltino pre-sprint è da evitare (anche perchè è un esplicito invito a nozze per il placcatore) il cambio d'angolo, magari doppio, per uscire dal frontale è altra cosa, così come altra cosa ancora è un cambio d'angolo a due piedi. :D
Per piacere, definisci:

brevi-lineo
lavoro alienante sulla frequenza
...nel proprio bagaglio motorio, frequenze e uso dei piedi
problema [...]neuromuscolare della velocità di contrazione
schemi motori di base
rapporti, anche di tipo affettivo

E giusto perché mi piace pensare di avere delle buone conoscenze di italiano; nel post precedente ce ne sono altrettanti. Andrea, non prendertela ma, nonostante io possa essere d'accordo con te nella maggior parte dei tuoi post che io ritenga comprensibili, questa tua abitudine di sproloquiare inserendo termini tecnici anche dove non ce n'é assolutamente bisogno tanto per ostentare la tua conoscenza é un tantino fastidiosa - oltre che tipicamente italica e mediterranea.

Uno dei motivi per cui gli allenatori di primo/secondo livello non mettono mai in pratica quello che gli viene "insegnato" ai corsi é perché quando uno parla di "rapporti di tipo affettivo" senza definire cosa siano, non verrá mai preso sul serio dal 99% degli ascoltatori. E anche quel poco di buono che potrebbe essere trasmesso viene vanificato dal bisogno dell'istruttore di esibire la propria profonda cultura di scienze motorie.
Potete aumentarmi le tasse su tutto, ma non sulla mia birra!
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HagarTheHorrible
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da HagarTheHorrible »

Ale_86 ha scritto: Per piacere, definisci:

brevi-lineo

Bru-netta?

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andrea12
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da andrea12 »

Se sproloquio è riferire in termini tecnici di aspetti tecnici, allora questo è anche uno sproloquio; se invece bisogna sempre ridurre per banalizzare allora questo non risponde al mio modo perosnalissimo e opinabilissimo di pensare e in più non esistono termini che condensino il significato primario di alcune affermazioni (comprendo benissimo che possa suonare arrogante ma determinate affermazioni vanno smentite con i mezzi che uno ha). Non mi interessa insegnare niente a nessuno ma in quanto al mio modo di esporre non credo che tu possa dare lezioni. Sul tuo italiano non intendo argomentare e non mi interessa, però se ti infastidisco, e me ne dispiaccio, non leggermi. Non convengo con te sul mio essere tipicamente italico e mediterraneo: nel mio caso personale molto poco il primo e un po' meno il secondo. Se ci conosceremo ti spiegherò ma hai cannato completamente :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Un brevilineo è un soggetto con gli arti inferiori più corti rispetto al resto del corpo; un normo lineo in cui i rapporti arti inferiori/tronco sono simili e il longilineo dove gli arti inferiori sono più lunghi del tronco. Quindi ci può essere un brevilineo più alto (in totale) di un normolineo.
Il lavoro sulla frequenza prevede moltissimo lavoro condotto sempre al massimo della spesa energetica e ripetuto, direi anche in modo assillante; quindi diventa alienante perchè non devi pensare ai livelli di velocità espressa ma al numero di passi nel tempo (e anche alla funzione e funzionalità delle spinte dei piedi). Eventualmente vai a frequentare un campo di atletica dove ci siano dei velocisti di medio livello
La velocità di contrazione del muscolo dipende dalla tipologia neuromuscolare, quindi è percentualmente poco allenabile; è più un fatto naturale e di bagaglio neuromuscolare (i piedi sono buoni se riescono ad esprimere grosse spinte per frequenze elevate).
Per il resto: gli schemi motori di base sono gli attrezzi che hai a disposizione per risolvere un problema motorio e anche questi dipendono dall'età e dalle esperienze e tipologia delle risoluzioni
L'affettività risponde all'esigenza sociale di stare con gli altri e di come si sta con gli altri. Il buon placcaggio risiede in una buona affettività, così come l'andare a terra; l'evitamento potrebbe comportare di continuare ad evitare il contatto (e questo era il mio riferimento implicito) e in uno sport di combattimento questo non può essere accettato.
Ti dirò, anche, che spesso infastidisco perchè dimostrando le mie asserzioni non offro la possibilità di ribattere con affermazioni altrettanto probanti; però se uno dice una fesseria, non è mica detto che si debba stare zitti.(così come farò dopo questa mia ultima risposta)
"Uno dei motivi per cui gli allenatori di primo/secondo livello non mettono mai in pratica quello che gli viene "insegnato" ai corsi ".............dici tu; perchè, rispondo io, sei convinto che la pedagogia si insegni solo al terzo livello? ma sei veramnte convinto che la distinzione in livelli della federazione italiana sia un rilascio di competenza?
Spero di non averti tediato troppo, spero di non averti offeso e credo di essermi espresso onestamente. Buon rugby
Ale_86
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da Ale_86 »

andrea12 ha scritto: "Uno dei motivi per cui gli allenatori di primo/secondo livello non mettono mai in pratica quello che gli viene "insegnato" ai corsi ".............dici tu; perchè, rispondo io, sei convinto che la pedagogia si insegni solo al terzo livello? ma sei veramnte convinto che la distinzione in livelli della federazione italiana sia un rilascio di competenza?
Spero di non averti tediato troppo, spero di non averti offeso e credo di essermi espresso onestamente. Buon rugby
No, è che chi arriva al terzo livello in genere è perchè quei termini o li conosce pure lui, o ha già deciso di fregarsene completamente e applicare lo stesso quello che capisce.

Per il resto, grazie per le spiegazioni. Del mediterraneo ti ho dato per stile di scrittura, non per sangue :wink: E' cosa tipicamente sud-europea e araba parlare con termini tecnici perchè sono i più appropriati, e pazienza se uno non li sa: farà a meno di leggere.
Io preferisco gli anglosassoni per i quali se il lettore non capisce, deve rileggere una frase o non sa il significato di un termine tecnico, è lo scrittore che ha fallito. Sono opinioni.

Il ringraziamento per le spiegazioni è serio: è la prima volta che qualcuno mi spiega finalmente cos'è questa dannata "affettività"!! :P
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atos
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da atos »

Ale_86 ha scritto:
andrea12 ha scritto: "Uno dei motivi per cui gli allenatori di primo/secondo livello non mettono mai in pratica quello che gli viene "insegnato" ai corsi ".............dici tu; perchè, rispondo io, sei convinto che la pedagogia si insegni solo al terzo livello? ma sei veramnte convinto che la distinzione in livelli della federazione italiana sia un rilascio di competenza?
Spero di non averti tediato troppo, spero di non averti offeso e credo di essermi espresso onestamente. Buon rugby
No, è che chi arriva al terzo livello in genere è perchè quei termini o li conosce pure lui, o ha già deciso di fregarsene completamente e applicare lo stesso quello che capisce.

Per il resto, grazie per le spiegazioni. Del mediterraneo ti ho dato per stile di scrittura, non per sangue :wink: E' cosa tipicamente sud-europea e araba parlare con termini tecnici perchè sono i più appropriati, e pazienza se uno non li sa: farà a meno di leggere.
Io preferisco gli anglosassoni per i quali se il lettore non capisce, deve rileggere una frase o non sa il significato di un termine tecnico, è lo scrittore che ha fallito. Sono opinioni.

Il ringraziamento per le spiegazioni è serio: è la prima volta che qualcuno mi spiega finalmente cos'è questa dannata "affettività"!!
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Caro Ale_86,
Rispondo prima te, poi voglio già anticipare che concordo con Andrea12 se non spesso quasi sempre e di certo non ha bisogno di difensori viste le sue competenze espresse nei molti post inoltrati...

in primis non sono del tutto convinto che sia sempre come affermano gli anglosassoni, per cui nutro forte stima e rispetto, che se io non capisco sia colpa del redattore dello scritto, con questa teoria semplifichiamo al massimo ribasso e non approfondiamo mai. Uno sforzo di comprensione o evoluzione il lettore potrà pure essere stimolato a farlo, o no ?
Poi la mia esperienza personale come allenatore parte circa 20 anni fa dopo 3/4 anni mi decido a fare una corso "vero" anzichè attingere da esperienze pregresse o mutuate da altri con cui andavo ai campi. Da allora ne ho fatti molti e in contesti diversi, ma questo è la base fondamentale della mia piccola preaparazione....
Ti assicuro che non sono dovuto arrivare al terzo livello ( anzi al 3°livello non si parla proprio più di queste "faccende") per ragionare di pedagogia o di "componenti" del "movimento" (inteso come "atto motorio"), il corso per agguantare il 1° liv. mi pare fosse il '95 o il '96 era articolato in tre momenti da ottobre ad aprile dell'anno successivo con esami ad ogni step ed esame "CONI" finale che ti dava il tesserino di "Istruttore CAS" e per la Fir completavi il percorso per il 1° livello. Si Studiava molto e pure un libro CONI datato ora (e forse anche allora) che si chiama "L"educazione motoria di base" ma ho imparato cosa sono le capacità condizionali, le capacità coordinative, cosa è uno schema motorio di base e gli schemi motori "complessi" etc. etc. e proprio in quella lunga ( per i nostri giorni) formazione anche cosa erano i dannati "problemi affettivi" ( o affettività) ho avuto una infarinatura di anatomia etc, ho imparato cosa è il ciclo di Krebs le capacita propiocettive e quant'altro e soprattutto si ragionava di pedagogia e metodo (scoperta guidata, risoluzione dei problemi, assegamento dei compiti, analitico/sintetico) e si diceva che si doveva passare dal "cosa" insegnare al "COME" partendo dal vedo-analizzo-scelgo-agisco che mi pare attuale dato che in un incontro con gli allenatori Aussie U20 a Padova partivano da presupposti simili arrivando a risultati decisamente piu' soddisfacenti....
Si esplorava pure il fatto che un "gesto tecnico" (detto anticamente fondamentale...) non è altro che un gesto e/o atto motorio al servizio del gioco o del momento tattico...dagli appunti conservati religiosamente (e dalle osservazioni di Andrea12) ho anche valutato in modo appropriato il famoso oramai "Gesto di QC".
Molto altro ho appreso in quel lungo corso, si è anche parlato di Rugby ovviamente :-) ma allora io ero discretamente digiuno di tutte queste cose, e nella descrizione non posso riportare le decine di pagine di appunti, un po' meditteranei e un po' latini ;-) ma mi hanno dato una base importante e suscitato una curiosità infinita sia per quanto riguarda le "teorie" del "movimento" sia per l'evoluzione del gioco ( anche in rapporto ad esse)che continuo a coltivare a tutt'oggi.
Ora che seguo anche giovani allenatori nel club quando tornano dai corsi di primo momento mi pare abbiano piu' confusione in testa di prima che ci andassero e magari una maggior preparazione di "base" sarebbe un bagaglio prezioso per chi va sui campi ad allenare, anche per sapere interloquire con un preparatore fisico di base per unire l'attività motoria al nostro sport.
Concludo che da ragazzo mi presi due anni di "ferie" dal rugby" ed ho fatto atletica mi fecero provare varie specialità e per un anno e mezzo ho fatto lancio del disco...ti assicuro che quello che "proviamo" da qualche anno ad importare sui campi si faceva piu' di 30 anni fa nell'atletica.
Concludo, davvero, dicendo che quando un ragazzino/a a qualsiasi età arriva da noi abbiamo l'obbligo di fargli/farle fare prima "SPORT" e poi Rugby, e se diventerà un bravo giocatore e/o abbiamo coltivato un talento meglio e quando il tempo e lui/lei stesso/a farà la sua scelta avremo giocatori/trici completi/e competenti e abili che finalmente daranno la "VERA" qualità al nostro movimento (rugbystico)
Scusata prolissità e qlc sproloquio...
oldprussians
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da oldprussians »

Highlights!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=-uOv3DE0 ... dded#at=43
metabolik
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da metabolik »

Beh, siamo andati sicuramente fuori tema, a partire da un'innocente battuta sul morbo,o la Mossa, di Cooper , però questa discussione mi piace, e se è finita , dirò che mi è piaciuta.
Sul fatto che la Biomeccanica esista non c'è dubbio alcuno; pensate alla rivoluzione del salto in alto, dal ventrale al dorsale, progettata a tavolino proprio grazie alla Biomeccanica.

Resta però un punto, che ci riporta al topic: Parisse fa bene o male a provare la Mossa di Cooper ?
Più seriamente : vi piace come gioca ultimamente Parisse ?
Pavese
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da Pavese »

metabolik ha scritto:Beh, siamo andati sicuramente fuori tema, a partire da un'innocente battuta sul morbo,o la Mossa, di Cooper , però questa discussione mi piace, e se è finita , dirò che mi è piaciuta.
Sul fatto che la Biomeccanica esista non c'è dubbio alcuno; pensate alla rivoluzione del salto in alto, dal ventrale al dorsale, progettata a tavolino proprio grazie alla Biomeccanica.

Resta però un punto, che ci riporta al topic: Parisse fa bene o male a provare la Mossa di Cooper ?
Più seriamente : vi piace come gioca ultimamente Parisse ?
A me sembra che Parisse abbia sempre giocato così
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andrea12
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da andrea12 »

metabolik, Parisse può fare quello che vuole ma la motricità, in generale non la inventi, sopratutto se è un elemento fine di un lavoro che parte da lontano e progredisce in modo organico. L'uscita dal frontale, la sa fare, ma non la usa perchè quanto più sono grossi, tanto più sono convinti di sfondare. Il concetto di evitamento, la scuola italiana, non ce l'ha: lo vedi anche nell'1 vs 1 quando basterebbe fissare e poi passare per far viaggiare la palla più velocemente ed evitando interferenze durante la trasmissione..................io la considero una forma di immaturità (dalla quale non si esce facilmente, anche se Parisse non si può dire che non abbia esperienze di qualità), anche collettiva, non solo riferita a Parisse. Parisse lo considero uno dei migliori n8 al mondo, ma ultimamente non sta giocando bene (ma questo è molto soggettivo e opinabile)
bosch
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da bosch »

oldprussians ha scritto:Highlights!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=-uOv3DE0 ... dded#at=43
uno spasso la pronuncia dei cognomi dei nostri da parte del commentarore :rotfl: :rotfl: :rotfl:
bep68
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Re: Test match Italia-giappone friends fo japan Cesena 13-08-

Messaggio da bep68 »

Scrivo oggi che si gioca contro la scozia della partita vinta con il giappone e sottolineo senza aver letto gli interventi precedenti.Prima considerazione:Quasi esclusivamente cognomi italiani, e scusate se è poco..Mediana totalmente di formazione italiana, guarda caso proveniente da Prato(gispi) e dalla Capitolina..Io ho visto una buona Italia che per evidenti motivi legati all'evento(fukushima,ecc) e al pre-mondiale mette in campo come titolare la formazione forse non più forte ma a mio avviso ben bilanciata.
Per quanto riguarda Bocchino,a mio avviso molto positivo quello che non dimentichiamolo è stato il suo esordio da titolare..Ha mosso bene palla,ha usato bene il piede, ha attaccato la linea, ha difeso.In altre parole:"ortodosso".
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
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