Allenatori si ....diventa ?

Sezione dedicata a discussioni sulle problematiche legate all'allenamento ed alla didattica del rugby.

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Mad Max
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da Mad Max » 10 apr 2012, 15:38

youngblood ha scritto:
Mad Max ha scritto: soprattutto il risultato più grande credo sia quello per cui i bambini vengano volentieri ad allenarsi, ed anzi vogliano venire.
E che riescano ad ottenere dei buoni risultati tecnici giocando e divertendosi. Perchè, parlo per esperienza, il confine tra "andiamo a fare un concentramento" ed "andiamo a fare una gita fuori porta" è molto sottile...

:-] e vale anche per coloro che oramai sono "diversamente giovani", credo...
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youngblood
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da youngblood » 12 apr 2012, 16:55

Ah bè, lì sta tutta la differenza tra partecipare un campionato e vincerlo

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andrea12
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da andrea12 » 12 apr 2012, 21:09

Sperando di non rovinare l'atmosfera serena del thread, continuo a pensare che allenatori si diventa: le intuizioni e il trasporto vanno incanalati, così come le considerazioni maturate nel gioco oppure nella professione. Col solo estro non si va da nessuna parte, senza una certificazione si rischia di fare qualcosa che vale solo per quella fattispecie........poi i dubbi sui vari sistemi esistono e rimangono sempre, ma dovrebbero essere uno stimolo deontologico ulteriore per migliorarsi e continuare ad imparare. :D
Buon rugby

Mad Max
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da Mad Max » 13 apr 2012, 9:16

andrea12 ha scritto:Sperando di non rovinare l'atmosfera serena del thread, continuo a pensare che allenatori si diventa: le intuizioni e il trasporto vanno incanalati, così come le considerazioni maturate nel gioco oppure nella professione. Col solo estro non si va da nessuna parte, senza una certificazione si rischia di fare qualcosa che vale solo per quella fattispecie........poi i dubbi sui vari sistemi esistono e rimangono sempre, ma dovrebbero essere uno stimolo deontologico ulteriore per migliorarsi e continuare ad imparare. :D
Buon rugby

non solo sono d'accordo con te, ma penso che questo valga per qualsiasi cosa si voglia fare, ovverosia se viene a mancare la volontà di imparare, di migliorarsi, di mettersi sempre in gioco, nel dare mai nulla per scontato, nell'affrontare con la dovuta umiltà ogni cosa, non credo che l'estro possa da solo essere sufficiente...
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Radagast
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da Radagast » 13 apr 2012, 10:48

Pur concordando con andrea12 mi trovo anche nella necessità di ribadire che il termine "allenatore" è purtroppo nome comune per un insieme di figure ben differenti e che operativamente devono avere talenti (propri), caratteristiche e metodologie (acquisite) ben differenti.
Accostare le competenze di un educatore u8 a quelle di un pastore da spogliatoio (B/C) e derivarne che sono i differenti step dello stesso percorso professionale è vacuo e fuorviante. Da dirigente individuo nei segmenti che vanno dalla 12 alla 16 i veri passaggi critici su cui indirizzare i formatori...in queste tappe del percorso il "carisma" di colui a cui affido i ragazzi è decisamente fuori luogo e pericoloso, da preferire la competenza metodologica e l'onestà intellettuale del formatore che ritiene i successi un sintomo e non un fine ultimo.
Per i segmenti inferiori è evidente che la competenza motoria deve avere il sopravvento...ma è necessaria anche una certa capacità di "fascinazione" che fidelizzi i ragazzi (tale talento difficilmente si acquisisce)

sopra?...beh lì contano ben di più le capacità di gestione e motivazione umana (plasmabili e formabili) o, ad integrazione ma purtroppo spesso in alternativa, il carisma e la capacità di farsi seguire nella valle delle tenebre.
Gli "strutturisti" fuori dell'eccellenza e (forse) della A servono a poco

cit.
basta guardare per quello i risultati del Topolino/Brucato negli anni,
l'affermazione mi trova in parziale disaccordo....operare per farli vincere es. in u8, ad ogni costo, è la motivazione per cui abbiamo una valanga di abbandoni tra la 16 e la 20
o ritenete che un ragazzino che ha già vissuto una "vita" (dalla u6 alla u16) da atleta "agonista" abbia voglia di immergersi ulteriormente nell'impegno?

opinione..magari sbaglio tutto io
R
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…. perché chi combatterà ivi sarà per noi per sempre fratello e, per quanto sia di umile campionato,
questo giorno lo eleverà al disopra di qualsiasi professionista..

calep61
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da calep61 » 13 apr 2012, 13:16

Radagast ha scritto: ritenete che un ragazzino che ha già vissuto una "vita" (dalla u6 alla u16) da atleta "agonista" abbia voglia di immergersi ulteriormente nell'impegno?
Interessante considerazione.
Temo si sia introdotta, da qualche anno ormai, una pericolosa deriva rappresentata dall'avvicinamento sempre più precoce allo sport in generale dei figli di genitori alla ricerca spasmodica di un impegno a tutto tondo nella giornata che vede sempre più bambini, da poco non più in fasce ( :lol: ), in tour de force giornalieri caraterizzati dalla scuola alla mattina e primo pomeriggio del tempo pieno(questa, ovviamente, non può mancare, ci mancherebbe altro!), corso di lingue al pomeriggio (non sanno neanche scrivere, magari, ma sono già iscritti ad inglese :( ), catechismo che non se ne può certo fare a meno, lo sport preferito, un secondo sport piuttosto che scuola di musica (non si sa mai!?), merenda e piccolo passaggio con joystick prima di finire stremati a letto.
Io che non sono più giovanissimo, ricordo che finita la scuola si passava il pomeriggio in oratorio (i più fortunati) piuttosto che nella vietta chiusa a sbucciarci le ginocchia con i propri coetanei almeno fino a 10 anni circa e solo dopo ci si avvicinava ad uno sport organizzato.
Certo, pensare di tornare indietro mi sembra impossibile, tra l'altro lo sport performante è cominciato piuttosto presto in molti paesi occidentali oramai e sempre più spesso si assiste a giovani, anzi giovanissimi sportivi ad alti livelli di competizione in molte discipline.
Rimane un grosso problema per molti giovani che desiderano avviarsi verso l'agonismo, diventare performanti abbastanza presto (come sempre più spesso si è sollecitato dal sistema, che piaccia o meno) e rimanere performanti per molto tempo non è da tutti e spesso si assiste, come da te ricordato, a precoci abbandoni proprio quando un giovane adolescente dovrebbe fare il salto di qualità.
Purtroppo, mi sa che è proprio il mondo d'oggi :roll:
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco

Mad Max
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da Mad Max » 13 apr 2012, 13:18

Radagast ha scritto: cit.
basta guardare per quello i risultati del Topolino/Brucato negli anni,
l'affermazione mi trova in parziale disaccordo....operare per farli vincere es. in u8, ad ogni costo, è la motivazione per cui abbiamo una valanga di abbandoni tra la 16 e la 20
o ritenete che un ragazzino che ha già vissuto una "vita" (dalla u6 alla u16) da atleta "agonista" abbia voglia di immergersi ulteriormente nell'impegno?

opinione..magari sbaglio tutto io
R
mi assumo la responsabilità della citazione in oggetto e mi prostro mentre unilmente mi cospargo il capo di cenere... in realtà stavo rispondendo ad un post e in effetti volevo intendere proprio quello che hai giustamente fatto notare, secondo me, ma sono stato troppo ermetico...

c'è chi struttura il suo stesso essere in funzione della vittoria a prescindere da qualsiasi altrea cosa e non come risultato di un processo di crescita del gruppo, io preferisco la busta numero due...

secondo me spingendo al massimo l'accelleratore sui risultati già dalla under 6, si corre anche il rischio di perdere bambini che lasciano in quanto si sentono inadeguati...
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Radagast
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da Radagast » 13 apr 2012, 13:34

Mad..non prostrarti e tantomeno di fronte a me
sono uno dei tanti che mangiando fa briciole (leggi : sbaglia)..l'opinione è mia e totalmente soggettiva
e non sapremo realmente mai quanto valida
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da tanaumaga62 » 13 apr 2012, 14:06

per quanto valga e per quanto mi riguarda MOLTO valida.

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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da rachele2011 » 13 apr 2012, 14:52

ah però !!! :lol:

5 pagine !!! e il dibattito è ancora acceso ! non credevo !!! ... :D
"Ed il mare concederà ad ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni" - Cristoforo Colombo

calep61
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da calep61 » 13 apr 2012, 14:54

Mad Max ha scritto:
Radagast ha scritto: c'è chi struttura il suo stesso essere in funzione della vittoria a prescindere da qualsiasi altrea cosa e non come risultato di un processo di crescita del gruppo, io preferisco la busta numero due...

secondo me spingendo al massimo l'accelleratore sui risultati già dalla under 6, si corre anche il rischio di perdere bambini che lasciano in quanto si sentono inadeguati...
Si questo è possibile, ma in quanto sempre più sistema odierno, cioè quello di saper performare nello sport in generale, ma non solo per la verità, sempre più prima di prima (non vuole essere uno scioglilingua) può accadere anche il contrario, cioè il giovane o il giovanissimo che frequentando un club poco attento, poca capace di essere competitivo (diciamo vincente), confrontandosi inevitabilmente con coetanei che, invece, lo sono o frequentano contesti che sanno esserlo o, più spesso, affermano di esserlo (qui ci sarebbe da aprire un topic apposito sull'incapacità di giudizio più in generale posseduto attualmente dall'Italiano medio e mi riferisco agli adulti, ovviamente, genitori compresi), lo abbandoni per un altro o, addirittura, passi ad altro sport.
Anche questo è un danno non meno grave, purtroppo, perchè un giovane che in 10 anni cambi 5 sport non solo non potrà mai sperare di proporsi a certi livelli, ma non imparerà nulla e non maturerà neanche alcuna passione specifica; sarà molto vicino dall'aver buttato all'aria 10 anni di impegno non finalizzato :? .
Quindi, il tema è, semmai, per gli operatori trovare una giusta alchimia tra l'essere apetibile per un ragazzo e, non ultimo, per i suoi genitori, nel confronto con il sistema dell'agonismo sempre più giovanile (o pseudo tale) e mantenersi sufficientemente capaci di proporre programmi comunque con una componente ludica che fino ad una certa età consenta di assolvere alla naturale esigenza di un bimbo non ancora maturo per il puro agonismo e per i genitori essere capaci di scegliere con sufficiente competenza (ci si può documentare, informare, confrontarsi con altri genitori e non soffermarsi, come spesso accade, al centro sportivo vicino casa, più economico o che fa anche da babysitteraggio oltre gli orari di allenamento!)i percorsi per i propri figli dando al tempo la possibilità di far maturare passioni e capacità specifiche.
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da Mad Max » 13 apr 2012, 15:13

calep61 ha scritto:
Mad Max ha scritto:c'è chi struttura il suo stesso essere in funzione della vittoria a prescindere da qualsiasi altrea cosa e non come risultato di un processo di crescita del gruppo, io preferisco la busta numero due...

secondo me spingendo al massimo l'accelleratore sui risultati già dalla under 6, si corre anche il rischio di perdere bambini che lasciano in quanto si sentono inadeguati...
Si questo è possibile, ma in quanto sempre più sistema odierno, cioè quello di saper performare nello sport in generale, ma non solo per la verità, sempre più prima di prima (non vuole essere uno scioglilingua) può accadere anche il contrario, cioè il giovane o il giovanissimo che frequentando un club poco attento, poca capace di essere competitivo (diciamo vincente), confrontandosi inevitabilmente con coetanei che, invece, lo sono o frequentano contesti che sanno esserlo o, più spesso, affermano di esserlo (qui ci sarebbe da aprire un topic apposito sull'incapacità di giudizio più in generale posseduto attualmente dall'Italiano medio e mi riferisco agli adulti, ovviamente, genitori compresi), lo abbandoni per un altro o, addirittura, passi ad altro sport.
Anche questo è un danno non meno grave, purtroppo, perchè un giovane che in 10 anni cambi 5 sport non solo non potrà mai sperare di proporsi a certi livelli, ma non imparerà nulla e non maturerà neanche alcuna passione specifica; sarà molto vicino dall'aver buttato all'aria 10 anni di impegno non finalizzato :? .
Quindi, il tema è, semmai, per gli operatori trovare una giusta alchimia tra l'essere apetibile per un ragazzo e, non ultimo, per i suoi genitori, nel confronto con il sistema dell'agonismo sempre più giovanile (o pseudo tale) e mantenersi sufficientemente capaci di proporre programmi comunque con una componente ludica che fino ad una certa età consenta di assolvere alla naturale esigenza di un bimbo non ancora maturo per il puro agonismo e per i genitori essere capaci di scegliere con sufficiente competenza (ci si può documentare, informare, confrontarsi con altri genitori e non soffermarsi, come spesso accade, al centro sportivo vicino casa, più economico o che fa anche da babysitteraggio oltre gli orari di allenamento!)i percorsi per i propri figli dando al tempo la possibilità di far maturare passioni e capacità specifiche.
purtroppo per poterci vedere chiaro bisognerebbe che tutte le componenti in gioco fossero competenti e interessate...

mi spiego meglio: non tutti i genitori sanno ascoltare i figli e spesso i figli non riescono a dare la colpa del malessere che provano alla giusta causa, cercndo conforto in quello che per loro è un riparo sicuro (es: se un bambino ha un problema con un allenatore in particolare, non sempre riesce a dire "voglio andare da un altra parte", ma dà la colpa a mille altre cose e se il genitore non capisce quello che sia il problema, facilmente il bambino smette del tutto per rifugiarsi momentaneamente tra le sue sicurezze per evitare il confronto)

voui vedere che ci voglia la figura dello psicologo sociale?
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da Radagast » 13 apr 2012, 15:17

..propongo l'ufficiale politico o l'NKVD
in effetti nella vecchia armata rossa non c'era alcun problema di abbandoni giovanili! :twisted: :twisted:

(prima che qualcuno mi prenda sul serio preciso l'intento ironico e assolutamente grottesco dell'inutile intervento)

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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da Mad Max » 13 apr 2012, 15:20

Radagast ha scritto:..propongo l'ufficiale politico o l'NKVD
in effetti nella vecchia armata rossa non c'era alcun problema di abbandoni giovanili! :twisted: :twisted:

(prima che qualcuno mi prenda sul serio preciso l'intento ironico e assolutamente grottesco dell'inutile intervento)

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e che siano schierati all'entrata dello stadio, per rimandare indietro i fuggitivi nel caso vogliano scappare, perbacco! :-]
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Re: Allenatori si ....diventa ?

Messaggio da rachele2011 » 13 apr 2012, 19:45

Mad Max ha scritto:
calep61 ha scritto: Si questo è possibile, ma in quanto sempre più sistema odierno, cioè quello di saper performare nello sport in generale, ma non solo per la verità, sempre più prima di prima (non vuole essere uno scioglilingua) può accadere anche il contrario, cioè il giovane o il giovanissimo che frequentando un club poco attento, poca capace di essere competitivo (diciamo vincente), confrontandosi inevitabilmente con coetanei che, invece, lo sono o frequentano contesti che sanno esserlo o, più spesso, affermano di esserlo (qui ci sarebbe da aprire un topic apposito sull'incapacità di giudizio più in generale posseduto attualmente dall'Italiano medio e mi riferisco agli adulti, ovviamente, genitori compresi), lo abbandoni per un altro o, addirittura, passi ad altro sport.
Anche questo è un danno non meno grave, purtroppo, perchè un giovane che in 10 anni cambi 5 sport non solo non potrà mai sperare di proporsi a certi livelli, ma non imparerà nulla e non maturerà neanche alcuna passione specifica; sarà molto vicino dall'aver buttato all'aria 10 anni di impegno non finalizzato :? .
Quindi, il tema è, semmai, per gli operatori trovare una giusta alchimia tra l'essere apetibile per un ragazzo e, non ultimo, per i suoi genitori, nel confronto con il sistema dell'agonismo sempre più giovanile (o pseudo tale) e mantenersi sufficientemente capaci di proporre programmi comunque con una componente ludica che fino ad una certa età consenta di assolvere alla naturale esigenza di un bimbo non ancora maturo per il puro agonismo e per i genitori essere capaci di scegliere con sufficiente competenza (ci si può documentare, informare, confrontarsi con altri genitori e non soffermarsi, come spesso accade, al centro sportivo vicino casa, più economico o che fa anche da babysitteraggio oltre gli orari di allenamento!)i percorsi per i propri figli dando al tempo la possibilità di far maturare passioni e capacità specifiche.
purtroppo per poterci vedere chiaro bisognerebbe che tutte le componenti in gioco fossero competenti e interessate...

mi spiego meglio: non tutti i genitori sanno ascoltare i figli e spesso i figli non riescono a dare la colpa del malessere che provano alla giusta causa, cercndo conforto in quello che per loro è un riparo sicuro (es: se un bambino ha un problema con un allenatore in particolare, non sempre riesce a dire "voglio andare da un altra parte", ma dà la colpa a mille altre cose e se il genitore non capisce quello che sia il problema, facilmente il bambino smette del tutto per rifugiarsi momentaneamente tra le sue sicurezze per evitare il confronto)

voui vedere che ci voglia la figura dello psicologo sociale?
ma il genitore dovrebbe avere il buon senso di chiedere ...di parlare con il figlio ...per capire cosa esattamente non va :roll:
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