LA META: Il KILO RUGBY UCCIDE IL RUGBY? ovvero il rugby per

Tutto ciò che è inerente al Rugby, ma non rientra nelle altre categorie.

Moderatore: Emy77

zuffy
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Messaggio da zuffy »

Ho appena letto l\'ultimo n di LA META, ragazzi di solito della META guardo solo le foto invece sto n vi consiglio di leggerlo...prendo spunto e vi faccio un breve riassunto dell artic principale:
<BR>
<BR>il RUGBY è sempre di più gioco di pochi, lo strapotere delle 3grandi del sud sta togliendo interesse....
<BR>Si pone una questione importante: giocatori di qualità cristallina \"leggerino\" come shane williams vengono \"umiliati\" da SUPERUOMINI di 100 e passa kg...ma come andrebbero le cose a parità di peso?
<BR>negli ultimi 20anni il PESO delle squadre è aumentato a dismisura tagliando fuori buona parte di stati come giappone che non possono competere per motivi di DNA....è giusto intraprendere il rugby per categorie di peso MASSIMI MEDI MOSCA???
<BR>attualmente il rugby è cosa di 10 nazioni poco più...(4% mondiale)il rankin è immobile DA SEMPRE!
<BR>stati importanti come la germania non conoscono il rugby (pochi pionieri) come riusciremo ad allargare lo scenario a macchia di leopardo già esistente
<BR>nel calcio la grecia ha vinto gli europei...quando vincerà il 6n la georgia?
<BR>
<BR>Italia: CELTIC? una follia? ...che succederà?
<BR>ricchi e poveri: da tre anni le grandi fanno spesa a rovigo, ottima qualità a prezzi stracciati...ma è giusto? regolamentare la situazione? (aggiungo io, da qualche anno lo STADE FRANCAIS fa spesa a treviso...tutto è relativo!)
<BR>
<BR>beh insomma c\'è tanta carne al fuoco...e tantissima confusione! pensateci...
<BR>io mi sono espresso in maniera sintetica ma gli articoli sono interessanti e documentati
<BR>
AquilanteDaNorcia
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Messaggio da AquilanteDaNorcia »

Sul forum dell\'IRB ho lettto qualcosa del genere a proposito della Romania. Pare che il declino dei romeni, capaci di battere negli anni \'80 anche la Francia, sia dovuto primariamente ad una carenza di peso e potenza rispetto alle grandi nazionali del 6N e del 3N, che hanno sviluppato metodologie d\'allenamento specifiche difficilmente alla portata delle federazioni povere. Temo che la pioggia di soldi appena distribuita dall\'IRB sui paesi di fascia II (Argentina, Romania e non so quali altri) serva proprio a rendere maggiormente efficaci i metodi d\'allenamento delle selezioni di vertice più che a sviluppare il rugby di base.
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aladipollo
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Messaggio da aladipollo »

Basta guradare (e tramontin mi pare lo dicesse) le partite di qualche anno fa, i giocatori delle nazionali (comprese NewZeland) sembravano persone \"normali\". Credo in questo, che il professionismo centri molto. Certo che un rebbi diviso per pesi (massimi, medi...) non è una bella prospettiva.
zuffy
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Messaggio da zuffy »

lo so...ma è anche frustrante giocare contro \"bestioni\" quando sei una mezzasega...mi ricordo nelle giovanili giocammo a sandonà, a 15 anni media 100 kg ad avanti (noi 60/70) ci hanno distrutto a punteggio senza nessun gioco, palla al bisonte e a sfondare!
<BR>divertente per chi vince ma non c\'è \"utilità\"!
alessandroviola
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Messaggio da alessandroviola »

A volte bisogna anche essere onesti e non piangere quando gli altri fanno meglio di noi oggi quello che qualche anno fa ci faceva vincere.
<BR>
<BR>La Romania, durante i suoi anni migliori, vinceva ANCHE perchè i suoi giocatori potevano allenarsi due volte al giorno in quanto facevano parte del Gruppo Sportivo dell\'Esercito (o qualcosa di simile) e quello era il loro compito = di fatto erano gli unici (o quasi) professionisti in un mondo di dilettanti e potevano avere una preparazione fisica nettamente superiore (allo stesso modo possiamo considerare i molti scudetti delle Fiamme Oro Padova un po\' di anni fa...).
<BR>Adesso i Romeni non possono più permettersi un gruppo sportivo di elite sponsorizzato dallo stato, mentre gli \"altri\" hanno usato i loro stessi metodi (professionismo) per batterli sul piano fisico... è un peccato che i Romeni non possano più competere a certi livelli, ma non avvolgiamo troppo in un\'aura dorata i bei tempi andati...
<BR>
<BR>Piangiamo perchè nazioni con più soldi vengono a fare la spesa a prezzi stracciati da noi, quando da anni facciamo lo stesso in paesi più \"poveri\" di noi, come Argentina, Samoa, Romania ecc...
<BR>
<BR>Piangiamo perchè da noi non vengono più i grandi campioni come Campese, Knox, Kirwan, Zinzan Brooke, Botha, Lynagh ecc... ma ci dimentichiamo che venivano da noi perchè all\'epoca eravamo quelli che potevano offrire di più, rendendoli dei professionisti (con i famosi due allenamenti al giorno...) in un mondo di dilettanti. Adessso quelli che possono offrire di più sono in altri paesi e i grandissimi campioni (giustamente) vanno da altre parti e per noi restano dei giocatori meno forti.
<BR>
<BR>Certo, non piace a nesuno il kilo rugby e sicuramente mi piace di più veder giocare shane williams che wendell sailor, come tutto sommato era più \"artisticamente\" bello veder giocare jeff wilson e chris cullen che jonah lomu... anche campese e castagnede hanno lanciato gli stessi gridi di allarme....
<BR>
<BR>Il punto è che il rugby Italiano non ha nessun diritto di scandalizzarsi, scagliare la prima pietra e mettersi a piangere se lo Stade Francais passa una volta all\'anno da Treviso a far compere, perchè siamo stati tra i primi a seguire questa strada e se adesso ci superano è solo perchè fanno meglio di noi le stesse cose che facciamo ed abbiamo sempre fatto anche noi (Treviso passa una volta all\'anno da Padova a far compere... e all\'epoca non ci ha pensato su ue volte ad ingaggiare \"a prezzi stracciati\" Linagh, Green, Kirwan ecc...)
<BR>
<BR>Comunque, se guardi bene, un po\' in tutti gli sport di squadra sta diventando sempre più importante la condizione fisico/atletica dei giocatori rispetto ad altri fattori...
Ted
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Messaggio da Ted »

quandoi comincio a pensare in questi termini....
<BR>non mi vengono le parole.. non so che dire...
<BR>rimango a riflettere... Ma in fondo è così.
<BR>Potrebbe essere diverso, e come sarebbe se fosse diverso?
<BR>
<BR>Be ragazzi dopodomani vado in ferie è questa la cosa importante...!
[url=http://www.rugbyaltovicentino.it]www.rugbyaltovicentino.it[/url]
lo schema di una squadra di rugby in campo è fatto come l’Italia con il N. 11 Sardegna e il 15 Sicilia. Peccato che l’Italia non sia fatta come il rugby

Ah Tedde, co' sto caldo me stà a sudà er paradenti! (JIMMY71)
alessandroviola
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Messaggio da alessandroviola »

Inoltre, gli stessi giocatori che dichiarano grossa preoccupazione per questa aumentata importanza del lato fisico, messi alla prova sul campo, non si discostano poi tanto dai canoni attuali.
<BR>Ecco una recente intervista di Berbizier (che sicuramente non ha maiavuto un fisico da bisonte né ha mai giocato alla \"kilo rugby\"):
<BR>
<BR>\"A poco più di un mese dal ritorno dal tour estivo in Argentina ed Australia e dopo i primi turni del Tri-Nations quale idea ha potuto farsi Berbizier del panorama internazionale del momento?
<BR>“Ritengo che le formazioni dell’Emisfero Sud godano, specialmente a livello fisico, di una marcia in più.
<BR>E’ per questo che, per colmare il divario, si deve lavorare non solo sui movimenti specifici del gioco del rugby ma anche sulla fisicità. Per quanto riguarda questo raduno penso positivo: si sta lavorando con buona disponibilità di spirito. Una volontà necessaria, ma non ancora sufficiente per l’alto livello.
<BR>Per quello, lo dico ancora una volta, ci vuole qualcosa di più: sia a livello tecnico che a livello fisico”.
<BR>
<BR>E non dimentichiamoci che lo stesso Campese, quando è venuto a Padova, qualche anno fa, ha preteso un allenatore personale per la parte fisico-atletica e si allenava, oltre che con il Petrarca, di sera, anche da solo (o con gli altri stranieri che c\'erano di volta in volta, come Knox o Gould) la mattina sul campo da atletica.
<BR>Se guardi le sue foto, dall\'arrivo in Italia al passaggio al Milan al suo ritorno in Australia, non potrai non notare quanto si sia \"ingrossato\" in pochi anni.
<BR>Wendell Sailor è esattamente l\'opposto rugbystico di Campese, anche perchè è meno dotato tecnicamente, ma ha seguito la stessa strada dell\'allenamento fisico con risultati molto migliori e poi... ognuno mette in campo quello che ha, e il campo darà il suo responso... ma, per piacere, non diciamo che Wendell Sailor stà seguendo una strada \"sbagliata\" e \"pericolosa\" per il rugby, perchè è la stessa che, all\'epoca, ha seguito anche Campese, un giocatore che, comunque la si pensi, è stato un fiore all\'occhiello di questo sport.
zuffy
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Messaggio da zuffy »

concordo con te alessandro...siamo a turno carnefici e vittime del proff! ma il punto è: puo\' una divisione di categoria/peso stile pugilato rendere le cose più interessante e imprevedibile?
<BR>faccio un esempio di come potrebbe essere la cosa: esempio campionati light (avanti max 85kg 3/4 max 80) e super (pesi massimi)certo, piccole società faranno fatica a mantenere 2 categorie..ma il fatto di giocare con i leggeri dovrebbe richiamare più praticanti che ora si spaventano ad affrontare gli energumeni..
<BR>
<BR>a tanti piace il rugby ma se sei piccolino che prospettive hai? rischi grosso..qualcuno come brendan williams emerge nonostante la stazza minuta ma sono eccezzioni..
<BR>
<BR>mi immagino già che un campionato leggeri verrebbe inizialmente deriso (il rugby delle mezzecartucce) ma forse renderebbe lo sport più popolare...
egon
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Messaggio da egon »

Lo stesso John Kirwan instisteva tantissimo sull\'essere dei \"veri atleti professionisti\", chiedendo agli azzurri un atteggiamento serio e responsabile durante tutto il corso dell\'anno solare. E Non é un caso, se la nostra nazionale ha migliorato notevolmente la sua \"resistenza fisica\" durante le partite con l\'approdo di Pascal Valentini nello staff tecnico. Quel cambio di mentalità ci ha aiutati a percorrere la strada più giusta, quella per rimetterci al passo dei paesi rugbysticamente più evoluti. Poi, come ha sottolineato giustamente, Alessandroviola, PB, adesso, vuole lo stesso rigore e la stessa disciplina che ci chiedeva prima l\'ex ABs.
<BR>Ora, perché sia ancora più chiaro, vorrei riportavi per intero le parole di Berbizier:
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<BR><!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.federugby.it/news.asp?28477" TARGET="_blank">http://www.federugby.it/news.asp?28477</A><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR>RADUNO AZZURRO DI NEVEGAL, TRA I PIU\' VELOCI SPUNTA IL PILONE RIZZO. BERBIZIER: \'\'UN ESEMPIO DA SEGUIRE\'\'
<BR>
<BR>8/8/2005, Nevegal (Belluno) – Nel primo giorno di raduno a Nevegal, il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Pierre Berbizier si è limitato ad osservare i test fisici a cui si sono sottoposti gli atleti da lui convocati per il primo impegno della stagione 2005/2006 e, a metà della giornata, ha potuto stendere un primo bilancio:
<BR>
<BR>“La prima sensazione, il primo riscontro dei test fisici – esordisce l’ex mediano di mischia della Francia – è che ci sia molto da lavorare. I test fisici non sono selettivi, certo, ma offrono comunque delle indicazioni e non hanno mostrato il raggiungimento dell’alto livello necessario.
<BR>Qualcuno ha fatto bene, ma non certo tutti i 45 convocati.
<BR>I giocatori – prosegue il CT Azzurro – devono prendere coscienza del fatto che bisognerà darsi da fare per poter essere competitivi ai massimi livelli, per i quali è necessaria una preparazione fisica superiore a quella attuale. Basti pensare – incalza Berbizier – a quanto visto sabato scorso nel match di Tri-Nations tra Sudafrica e Nuova Zelanda: il gap c’è ed è vistoso.
<BR>I Mondiali di Francia 2007 sono dietro l’angolo ed è obbligatorio comprendere, da parte della squadra, come il tempo a disposizione per colmare il divario sia davvero brevissimo”.
<BR>
<BR>Tornando ai test, si è detto comunque di atleti che hanno offerto buoni riscontri nelle prove di velocità….
<BR>“Tra i trequarti, sui 10, 30 e 50 metri, i più veloci sono stati Samuele Pace, Gonzalo Canale e Pablo Canavosio mentre tra gli avanti il prima linea Michele Rizzo si è inserito tra i due flanker Silvio Orlando ed Andrea Benatti.
<BR>Ecco, Rizzo (che ha esordito in Nazionale lo scorso 25 giugno a Melbourne, contro l’’Australia ndUfficioStampa) è maturato moltissimo da prima del tour estivo ad oggi ed è un esempio di come si possa crescere e di come e con chi sia necessario lavorare”.
<BR>
<BR>Dunque, condizione fisica da migliorare. Ma come? E quando?
<BR>“E’ chiaro che non è possibile migliorare la preparazione fisica soltanto tramite i raduni Azzurri. E’ necessario che i giocatori comprendano che questo accrescimento della preparazione deve avvenire in seno alle Società e per loro iniziativa. Se non bastasse, sanno che lo staff della Nazionale è a loro disposizione per farli lavorare propriamente. Ma più di ogni altra cosa, non mi stanco di ripeterlo, è indispensabile che i ragazzi abbiano la chiara la volontà di impegnarsi, e molto, per arrivare all’alto livello“
<BR>
<BR>Al raduno di Nevegal, si è detto, sono presenti 45 atleti: questi giocatori rappresentano la rosa su cui impostare il lavoro tanto della Nazionale Maggiore che della Nazionale “A”?
<BR>“Al prossimo raduno, in programma l’11 settembre, questo gruppo di 45 atleti verrà ridotto a 30.
<BR>I 15 esclusi – tutti giovani che potranno tornare utili in prospettiva futura - parteciperanno comunque all’ampia attività della Nazionale A per accrescere il proprio bagaglio di esperienze internazionali in vista di un loro re-inserimento nella prima squadra”.
<BR>
<BR>Terminati i test fisici, sarà soprattutto l’uso del pallone a scandire i prossimi giorni di allenamento…
<BR>“La parte fondamentale di questo raduno è dedicata al movimento generale, che ritengo necessiti di maggiori attenzioni rispetto alla parte fisica, su cui gli atleti dovranno concentrarsi successivamente.
<BR>Ho convocato 45 atleti a questo raduno per avere a disposizione tre squadre complete da alternare sul campo nei movimenti generali, con una squadra impegnata con la palla in mano, una in opposizione ed una pronta a fare il proprio ingresso sul campo”.
<BR>
<BR>A poco più di un mese dal ritorno dal tour estivo in Argentina ed Australia e dopo i primi turni del Tri-Nations quale idea ha potuto farsi Berbizier del panorama internazionale del momento?
<BR>“Ritengo che le formazioni dell’Emisfero Sud godano, specialmente a livello fisico, di una marcia in più.
<BR>E’ per questo che, per colmare il divario, si deve lavorare non solo sui movimenti specifici del gioco del rugby ma anche sulla fisicità. Per quanto riguarda questo raduno penso positivo: si sta lavorando con buona disponibilità di spirito. Una volontà necessaria, ma non ancora sufficiente per l’alto livello.
<BR>Per quello, lo dico ancora una volta, ci vuole qualcosa di più: sia a livello tecnico che a livello fisico”.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Giuliana
alessandroviola
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Messaggio da alessandroviola »

Per quanto mi riguarda la divisione del rugby in categrie di peso (da qualche parte del mondo mi risulta che già si applichi ma solo ai primi livelli giovanili) sarebbe la dichiarazione di morte del rugby come sport per tutti: alti e bassi, grossi e magri, lenti e veloci... tutti che si possono adattare a seconda delle loro capacità tecniche e fisiche... e comunque sport di squadra dove le caratteristiche tecnico-fisiche dei singoli perdono di importanza nell\'ambito della squadra che è in grado di supplire alle carenze individuali... io in quel rugby ci credo ancora.
<BR>
<BR>Sicuramente queste divisioni non andrebbero bene per l\'alto livello per motivi \"televisivi/di pubblicità\" (basta pensare che nel pugilato il titolo dei massimi \"vale\" molto di più di quelli inferiori) e comunque continuano ad esistere giocatori \"piccoli\" anche nell\'alto livello, mentre per i livelli più \"umani\" il lato puramente fisico è già molto meno importante, e sappiamo tutti benissimo che non esiste solo l\'alto livello... oguno può trovarsi il livello \"consono\"...
quellodalavoro
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Iscritto il: 20 lug 2005, 0:00

Messaggio da quellodalavoro »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> lo so...ma è anche frustrante giocare contro \"bestioni\" quando sei una mezzasega...mi ricordo nelle giovanili giocammo a sandonà, a 15 anni media 100 kg ad avanti (noi 60/70) ci hanno distrutto a punteggio senza nessun gioco, palla al bisonte e a sfondare!
<BR>divertente per chi vince ma non c\'è \"utilità\"!
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>A 15 ANNI?? Quindi? facciamo dei campionati a parte per chi cresce prima?
<BR>Invece ho sempre visto queste situazioni come sfide, se uno è più grosso devo essere io più bravo e più tecnico per buttarlo giù in difesa o per girargli attorno quando ho io la palla.
<BR>Credo che il rugby sia uno sport di intelligenti, dove l\'adattamento al fisico e al gioco dell\'avversario sia determinante.
ambo
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Messaggio da ambo »

sono assolutamente daccordo sul fatto che il rugby sia cambiato. qlc giorno fa mi è capitato di vedere sul satellite Francia-Galles di non so che anno (inizio anni 80 credo, giocava Fouroux). Allora sembravano sì gente normale, non tanto fisicamente (erano cmq enormi), ma atleticamente, c\'erano sì gente di 100 Kg e passa, ma sicuramente non facevano i 100m in 11 sec!!! e non avevano il fiato di quelli di adesso. Un Smith australiano, un Burger sud africano o un McCoy neozelandese corrono, placcano e portano palla come dei pazzi per 80 min!! questa è genetica, non c\'è nè!! ti puoi allenare quanto vuoi ma non arriverai mai lì! secondo me il problema di noi mezze seghe (io sono forse la piu mezza sega di TUTTA la B!!) è di non pensare a imitare certa gente, ma a trovare un modo NOSTRO, personale di giocare, introducendo quelle doti di fantasia, abilità e perchè no CUORE che da sempre danno quel pizzico in più a ogni livello, e cmq ricordate che una squadra come l\'Australia senza quella \"mezza sega\" di Gregan non sarebbe così forte! e poi fa niente se I Maori a momenti staccano la testa al povere gallesino all\'ala... che spettacolo è vederlo andare a rischiare la vita in mezzo a gente tre volte più grossa di lui senza il minimo timore, QUESTO E\' IL RUGBY!!!!
egon
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Messaggio da egon »

Ambo, per una \"straordinaria associazione di idee\", le tue parole mi hanno ricordato una delle discussioni più belle che io abbia mai letto in questo sito.
<BR>La propose Pamagri, un utente che io stimo sia umanamente che intellettualmente.
<BR>Ti lascio il link e prova a dargli un\'occhiata.
<BR>Ne vale la pena.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.rugby.it/modules.php?mop=mod ... 01&forum=9" TARGET="_blank">http://www.rugby.it/modules.php?mop=mod ... forum=9</A><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Giuliana
zuffy
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Messaggio da zuffy »

non so ragazzi...anche a me piace il rugby massiccio, ma mi viene da pensare perchè questo sport non riesce ad espandresi in tutto il mondo...perchè vincono sempre gli stessi con cifre imbarazzanti (100 a 0 a un mondiale...)
<BR>secondo me qualcosa che non va c\'è...ci deve essere un piccolo margine di possibilità di vittoria anche per nazioni che non siano ai primi 6 posti del rankin
Brekke
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Messaggio da Brekke »

quando sento parlare di preparazione, rafforzamento fisco in tempi brevi mi vengono sempre i brividi, visto quello che si vede ormai ovunque.
<BR>Spero sempre che non si scelgano vie \"troppo\" brevi. Mi raccomando.
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