regolamento
Moderatori: Emy77, Ref, user234483, billingham, ale.com
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Sono molto daccordo con Pier, parlare con l\'arbitro prima della partita è più che leggittimo, lui stesso quando entra in spogliatoio per controllare la lista dei giocatori è il primo a dare le direttive sul suo modo di arbitrare (l\'ingaggio in mischia, ad esempio, è dettato da dei tempi che da l\'arbitro e non tutti hanno la stessa lunghezza delle pause nell\' ordinare il \"bassi e fermi\"), ed è proprio facendo questo che si possono evitare incomprensioni e scorrettezze durante il match (il dialogo con l\'arbitro è utilizzato, infatti, a scopo preventivo). Mentre giocare ai limiti, come specifica la parola stessa, significa giocare NEL regolamento, solo che, come dice Pier, nell\'emisfero sud hanno dei ben precisi tempi per il \"tenuto\", diversi dall\'Italia, una volta capiti perchè non adeguarsi e giocare come meglio preferisce QUEL arbitro? Poi se Cavinato vi è così antipatico, se si vuol trovare a tutti i costi del marcio, si può anche fare, certo è che l\'obiettività è una gran bella cosa, purtroppo molto rara!!!!
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Hunter73
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Il problema è che molte volte si gioca a rugby attratti dalla bellezza di questo sport senza conoscere bene il regolamento. Io sono tra i tanti che come giocatore non ho mai preso il regolamento in mano, mi muovevo in campo per intuito, per nozioni date alla spicciola e per esperienze fatte. Nel regolamento non viene dato un tempo massimo per lasciare la palla dopo un placcaggio. Dopo esser stati placcati e dopo che il placcatore lascia il placcato (portato a terra), subito la palla deve essere messa a disposizione o passata. E\' proprio in questa fase che si può creare la condizione di tenuto. Se nessuno è presente nelle vicinanze e quindi può afferrare la palla, il placcato ha un pò più di tempo per lasciarla. Se nelle vicinanze del placcaggio c\'è un compagno del placcatore che può prendere la palla allora il placcato non può esitare un istante. Il rugby moderno è così per rendere più spettacolare il gioco e non spezzarlo continuamente. Ogni arbitro ha il suo cronometro \"interno\", quindi una squadra come fa a lamentarsi sul fatto di aver perduto un match perchè i \"tenuti\" non erano sanzionati... quando gli bastavano un paio di occasioni per regolarsi sui tempi d\'intervento dell\'arbitro!
<BR>Per concludere, quando si prova una passione forte si perde l\'obiettività.
<BR>Per concludere, quando si prova una passione forte si perde l\'obiettività.
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- Iscritto il: 28 lug 2004, 0:00
Condivido tutto quello che hai detto e, infatti, proprio la conoscenza del regolamento è fondamentale per gli allenatori e i giocatori, aiuta ad interpretare meglio il gioco e renderlo più spettacolare, perciò ribadisco, nessun problema a discutere con l\'arbitro prima del match, anzi, andrebbe fatto più spesso anche durante la settimana.