Ma che studino quello che vogliono, basta che studino qualcosa.
Il marketing abbinato allo sport è una cosa (abbastanza) seria. E' che generalmente nei nostri club viene affidato ai tappabuchi buoni per tutti i ruoli.
A Parma c'è un master universitario che mi dicono sia buono...
A volte, oggi, il marketing è questo: "Ho bisogno di soldi? Alzo i prezzi dei biglietti". Spero che il Treviso abbia fatto un altro ragionamento, perché quest'idea sarebbe putota venire anche a un bambino di tre anni, più o meno.
Credo che sia normale, in un mercato, DARE un prodotto per AVERE soldi. Se non puoi dare vittorie devi dare qualcosa d'altro. Anche a me non piacciono tanto quelle cose di "contorno" che si mettono in campo, però sono tentativi che vanno fatti.
Antonio Pagano è stato uno dei primi, in Italia. Non so che fine abbia fatto il suo "Bersagliotto", però l'idea del ritratto dei due grandi campioni sulle tribune dei tifosi più accesi, per me è buona per creare senso d'appartenenza, per far affezionare i tifosi.
Comunque a Viadana aveva lavorato bene.
So che con i tentativi a volte si può sbagliare, ma è meglio che non fare nulla.
Ricordo per gli Aironi il tentativo dell'orchestrina che girava per lo stadio. Questi, completamente ignari di quello che succedeva sul campo una volta attaccarono a tutto fiato un motivetto allegro proprio mentre Orquera si apprestava a tentare un piazzato importante se non decisivo. Abbastanza comico, soprattutto per come hanno reagito i giocatori. Ricordo ancora la faccia furente di Garcia che se avesse potuto immagino dove avrebbe piazzato il trombone...
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria