Eccellenza, nona giornata
Re: Eccellenza, nona giornata
Sono stato morso dal ragno che trasmette la statistichìte acuta, e incuriosito dal cammino quasi perfetto fatto finora dal mio Calvisano, sono andato a recuperare la classifica parziale di tutti i campionati di Eccellenza dell'Era Celtic, dopo 9 giornate. Calvisano riesce a superare anche i 40 punti di Rovigo '13-'14. Non vorrei auto-portarmi sfiga, ma quel Rovigo, partito come un rullo compressore, alla fine non vinse nulla... Calvisano, comunque, riesce a fare tre punti in più di quello squadrone, che dopo 9 giornate era ancora imbattuto, ma che aveva collezionato un pareggio (proprio a Calvisano). Notare però (sempre per portarmi sfiga) che solo nella prima stagione dell'Era Celtic, il '10-'11, la squadra prima in classifica dopo 9 giornate ha poi conquistato il primo posto anche nella classifica finale. Notare anche che quest'anno la classifica parziale registra la quota playoff più bassa di sempre, 23 punti per la squadra piazzata al quarto posto.
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Re: Eccellenza, nona giornata
ElBono perfavore non dire chi ha vinto il campionato nel 2010-11, sia mai che porti sfiga
Re: Eccellenza, nona giornata
Credo che se lo ricordino bene tutti lo stesso!!
- mondOvALE
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Re: Eccellenza, nona giornata
Prato e Crociati secondi e terzi appena un pugno di anni fa...
Pazzesco.
Sto invecchiando e a vedere certe cose mi viene nostalgia. Cosa dovremo aspettarci ancora prossimamente?
Pazzesco.
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- jpr williams
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Re: Eccellenza, nona giornata
Ha giocato davvero benissimo, ma ammetterai che è stata la sua prima buona, anzi ottima, prestazione nel ruolo.ElBono ha scritto:2 mete e man of the match.jpr williams ha scritto: Minozzi, provato nel ruolo, oltre a sembrarmi anche lui in scarsa vena ha mostrato scarso adattamento al ruolo
Non per tiramela, eh, ma noi l'avevamo ampiamente previsto!! E vi giuro, non abbiamo nemmeno usato la sfera di cristallo! E' una dote naturale, che vi devo dire...
Cercherò di sbagliare altre previsioni simili, se questo è il risultato...
A propò, a me Cacho come telecronista piace tantissimo soprattutto perchè si percepisce nettamente quanto sia innamorato di questo sport. Trovo non sia nemmeno minimamente tifoso, perchè si entusiasma anche per le azioni degli avversari di Calvisano. E non lo fa "per posa", ma proprio perchè per lui il rugby è come la sfilata di Victoria's Secret dal vivo per un sedicenne in tempesta ormonale (o per un 51enne in tempesta ormonale... ).
E poi la sua competenza tecnica è davvero notevole; del resto, uno che ha giocato col grande Hugo Porta...
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Eccellenza, nona giornata
Sì, in effetti la prestazione di Teo è stata una sorpresa un po' per tutti, però come profezia non poteva non essere citata!!
E' vero, è davvero un appassionato, nel significato più stretto del termine. E questa sua passione la trasmette nelle sue telecronache!! Poi sì, un po' tifoso lo è, ma nei confronti dei giocatori argentini!! Ma come ho detto non è per niente fazioso, nella telecronaca della partita di sabato, ad esempio, ha iniziato ad esaltarsi quando il Petrarca si è rifatto sotto, probabilemente perchè si è reso conto che la partita sarebbe stata tirata fino alla fine! Poi vabbeh, ha margini di miglioramento, soprattutto sui nomi dei giocatori! Però mi fa morire ogni volta che sento "Giovanni Pettinari"!
E' vero, è davvero un appassionato, nel significato più stretto del termine. E questa sua passione la trasmette nelle sue telecronache!! Poi sì, un po' tifoso lo è, ma nei confronti dei giocatori argentini!! Ma come ho detto non è per niente fazioso, nella telecronaca della partita di sabato, ad esempio, ha iniziato ad esaltarsi quando il Petrarca si è rifatto sotto, probabilemente perchè si è reso conto che la partita sarebbe stata tirata fino alla fine! Poi vabbeh, ha margini di miglioramento, soprattutto sui nomi dei giocatori! Però mi fa morire ogni volta che sento "Giovanni Pettinari"!
- jpr williams
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Re: Eccellenza, nona giornata
Tu quoque!ElBono ha scritto:Sì, in effetti la prestazione di Teo è stata una sorpresa un po' per tutti, però come profezia non poteva non essere citata!!
Hai ragione, hahaha, e pensare che gliel'ho anche detto come si chiama, ma niente. Magari ha avuto un Pettinari come compagno di squadra e gli viene sempre in mente.ElBono ha scritto:Però mi fa morire ogni volta che sento "Giovanni Pettinari"!
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Re: Eccellenza, nona giornata
Rispondo in pubblico ad una domanda in privato: chi sono i POLLI del Petrarca e mi scuso con colui che mi ha fatto la domanda
Ciao posso rispondere anche in pubblico, non solo in privato. Io ragiono e scrivo di pancia, come sempre, non sono "tecnico" però voglio dire questo: i polli sono quelli che alla fine della partita, con una mischia oggettivamente più forte non riescono a gestire il possesso e si fanno uccellare in contropiede, con una manovra al largo, semplice, ma veloce ed efficace. Nell'intera partita i Patatari hanno fatto 6/7 azioni veloci con i 3/4 e quattro mete, ti sembra realistico? Si con degli avversari che sono in parte POLLI e in parte GALLINE vedi tu. Non si lasciano un Menniti fuori ruolo e semirinco o un Fadalti che non ha il fisico di Lomu da soli in area propria mentre arrivano le FAINE di Calvi mentre gli altri del Petrarca girano per i campo come galline storne. Non do colpe specifiche, ma la difesa va organizzata sempre. Per quanto riguarda il n.8, la mia idea è che né Bernini, nè Afolau che hanno caratteristiche simili risolvano il problema ( due lenti a contatto e prevedibili), ancora oggi preferisco Targa o Conforti, molto più tecnici anche se più leggeri. In generale non voglio dire che uno sia più POLLO dell'altro, è la squadra che viene alimentata dai mangimi di Toffano (becchime di famiglia), anziché mangiare qualche panino di volpe in più. Da oggi dimensione internazionale per il Petrarca sull'esempio dei Glasgow Warriors o dei Leicester Tigers o Sale Sharks :
PETRARCA CHICKENS & HENS
Ciao posso rispondere anche in pubblico, non solo in privato. Io ragiono e scrivo di pancia, come sempre, non sono "tecnico" però voglio dire questo: i polli sono quelli che alla fine della partita, con una mischia oggettivamente più forte non riescono a gestire il possesso e si fanno uccellare in contropiede, con una manovra al largo, semplice, ma veloce ed efficace. Nell'intera partita i Patatari hanno fatto 6/7 azioni veloci con i 3/4 e quattro mete, ti sembra realistico? Si con degli avversari che sono in parte POLLI e in parte GALLINE vedi tu. Non si lasciano un Menniti fuori ruolo e semirinco o un Fadalti che non ha il fisico di Lomu da soli in area propria mentre arrivano le FAINE di Calvi mentre gli altri del Petrarca girano per i campo come galline storne. Non do colpe specifiche, ma la difesa va organizzata sempre. Per quanto riguarda il n.8, la mia idea è che né Bernini, nè Afolau che hanno caratteristiche simili risolvano il problema ( due lenti a contatto e prevedibili), ancora oggi preferisco Targa o Conforti, molto più tecnici anche se più leggeri. In generale non voglio dire che uno sia più POLLO dell'altro, è la squadra che viene alimentata dai mangimi di Toffano (becchime di famiglia), anziché mangiare qualche panino di volpe in più. Da oggi dimensione internazionale per il Petrarca sull'esempio dei Glasgow Warriors o dei Leicester Tigers o Sale Sharks :
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Capii che la vita sarebbe stata dura quando, il mio compagno di banco alle elementari, tale Immanuel (di origine tedesca), mi disse scartando un ovetto Kinder: La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente, che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale.
Capii che la vita sarebbe stata dura quando, il mio compagno di banco alle elementari, tale Immanuel (di origine tedesca), mi disse scartando un ovetto Kinder: La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente, che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale.
- jpr williams
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Re: Eccellenza, nona giornata
Sicuramente il Petrarca ha commesso degli errori nel match. Ma non si può dire che Calvisano ne sia stato indenne, avendo letteralmente regalato due mete ai neri.
Ma non è questo il punto. Volevo fare una riflessione più generale: come mai al tifoso petrarchino mlancero sembrano macroscopici errori dei suoi, mentre a me sembrano macroscopici quelli dei miei?
La prendo da lontano, se permettete.
Nel 2002 l'accademia reale di Svezia conferì il premio Nobel per l'economia a Daniel Kahneman, e fu un fatto senza precedenti, perchè lo studioso israeliano non era un economista, né un matematico, né un sociologo o politologo, bensì uno psicologo. I suoi studi sono alla base di una nuova scienza, chiamata "finanza comportamentale", che cerca di spiegare le relazioni fra errori cognitivi e decisioni in campo economico. Fra i frutti di queste ricerche ci fu l'elaborazione della teoria per la quale, semplificando, l'intensità del dolore per una perdita è molto maggiore del piacere per un guadagno della stessa entità. In pratica perdere 1000 ci provoca un dolore di intensità assai maggiore rispetto a quella del piacere che può provocarci guadagnare 1000. Cosa che non ha nessun senso dal punto di vista razionale e finanziario, ma ne ha molto da quello psicologico.
Similmente, credo, siamo portati a sovrastimare l'importanza degli errori (nostri) che ci fanno perdere dei punti e a sottostimare l'importanza degli errori (altrui) che ce ne fanno guadagnare. Per questo mlancero da tanta importanza agli errori dei petrarchini ed io ne do così tanta a quelli dei calvini.
Tutta sta sbrodolata per dire che nessuno è esente mai da errori, e che un risultato, alla fine, salvo casi rarissimi, premia sempre chi è più forte. Magari solo chi è più forte quella volta, sia chiaro.
Ma non è questo il punto. Volevo fare una riflessione più generale: come mai al tifoso petrarchino mlancero sembrano macroscopici errori dei suoi, mentre a me sembrano macroscopici quelli dei miei?
La prendo da lontano, se permettete.
Nel 2002 l'accademia reale di Svezia conferì il premio Nobel per l'economia a Daniel Kahneman, e fu un fatto senza precedenti, perchè lo studioso israeliano non era un economista, né un matematico, né un sociologo o politologo, bensì uno psicologo. I suoi studi sono alla base di una nuova scienza, chiamata "finanza comportamentale", che cerca di spiegare le relazioni fra errori cognitivi e decisioni in campo economico. Fra i frutti di queste ricerche ci fu l'elaborazione della teoria per la quale, semplificando, l'intensità del dolore per una perdita è molto maggiore del piacere per un guadagno della stessa entità. In pratica perdere 1000 ci provoca un dolore di intensità assai maggiore rispetto a quella del piacere che può provocarci guadagnare 1000. Cosa che non ha nessun senso dal punto di vista razionale e finanziario, ma ne ha molto da quello psicologico.
Similmente, credo, siamo portati a sovrastimare l'importanza degli errori (nostri) che ci fanno perdere dei punti e a sottostimare l'importanza degli errori (altrui) che ce ne fanno guadagnare. Per questo mlancero da tanta importanza agli errori dei petrarchini ed io ne do così tanta a quelli dei calvini.
Tutta sta sbrodolata per dire che nessuno è esente mai da errori, e che un risultato, alla fine, salvo casi rarissimi, premia sempre chi è più forte. Magari solo chi è più forte quella volta, sia chiaro.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Re: Eccellenza, nona giornata
Si Enrico, tutto vero però è innegabile che i neri non abbiano interpretato al meglio il piano di gioco. Sei più forte in mischia e allora rallenti il possibile e butti dentro il ciccione di turno evitando di far girare palla tra i 3/4 che non sapevano cosa farsene. E per fortuna che hanno trovato 2 mete, quasi 3 per strada... alla fine poi non ne avevano più ma sposo l'idea di forrest e cioè non mancavano di fiato ma di capacità di gestire le situazioni...jpr williams ha scritto:Sicuramente il Petrarca ha commesso degli errori nel match. Ma non si può dire che Calvisano ne sia stato indenne, avendo letteralmente regalato due mete ai neri.
Ma non è questo il punto. Volevo fare una riflessione più generale: come mai al tifoso petrarchino mlancero sembrano macroscopici errori dei suoi, mentre a me sembrano macroscopici quelli dei miei?
La prendo da lontano, se permettete.
Nel 2002 l'accademia reale di Svezia conferì il premio Nobel per l'economia a Daniel Kahneman, e fu un fatto senza precedenti, perchè lo studioso israeliano non era un economista, né un matematico, né un sociologo o politologo, bensì uno psicologo. I suoi studi sono alla base di una nuova scienza, chiamata "finanza comportamentale", che cerca di spiegare le relazioni fra errori cognitivi e decisioni in campo economico. Fra i frutti di queste ricerche ci fu l'elaborazione della teoria per la quale, semplificando, l'intensità del dolore per una perdita è molto maggiore del piacere per un guadagno della stessa entità. In pratica perdere 1000 ci provoca un dolore di intensità assai maggiore rispetto a quella del piacere che può provocarci guadagnare 1000. Cosa che non ha nessun senso dal punto di vista razionale e finanziario, ma ne ha molto da quello psicologico.
Similmente, credo, siamo portati a sovrastimare l'importanza degli errori (nostri) che ci fanno perdere dei punti e a sottostimare l'importanza degli errori (altrui) che ce ne fanno guadagnare. Per questo mlancero da tanta importanza agli errori dei petrarchini ed io ne do così tanta a quelli dei calvini.
Tutta sta sbrodolata per dire che nessuno è esente mai da errori, e che un risultato, alla fine, salvo casi rarissimi, premia sempre chi è più forte. Magari solo chi è più forte quella volta, sia chiaro.
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Re: Eccellenza, nona giornata
Se nel 2002 a Kahneman avessero presentato un certo utente del Forum, lo psicologo avrebbe probabilmente rivisto la sua teoria, magari mettendo in mezzo la variabile gombloddistica, del tipo "l'intensità del dolore per una perdita è molto maggiore del piacere per un guadagno della stessa entità, fermo restando che la perdita è sicuramente causata dall'arbitro in malafede pagato da Gavazzi a cui sta antipatica la mia squadra!", e addio Nobel!!
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Re: Eccellenza, nona giornata
Grande figliolo, buon sangue non mente.ElBono ha scritto:Se nel 2002 a Kahneman avessero presentato un certo utente del Forum, lo psicologo avrebbe probabilmente rivisto la sua teoria, magari mettendo in mezzo la variabile gombloddistica, del tipo "l'intensità del dolore per una perdita è molto maggiore del piacere per un guadagno della stessa entità, fermo restando che la perdita è sicuramente causata dall'arbitro in malafede pagato da Gavazzi a cui sta antipatica la mia squadra!", e addio Nobel!!
E se queste sono le premesse e le promesse, chissà come vien su bene la mia nipotina!
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