Bravi giornalisti...

[Sergio Martin]

Incredibilmente quoto anch'io.
Ero convinto che l'operazione di Wilhelm avesse lo scopo di costruire una zattera di salvataggio per i commentatori più ruttanti e sbavanti odio che l'ormai quasi potabile OR aveva giustamente cacciato a pedate nel c***.
Finora mi sta molto piacevolmente smentendo, al punto che potrei quasi fare un pensierino a tornare a postare su OR e magari anche sul Grillo. Li tengo sotto osservazione e se continuano su questa bella strada priva di polemiche idiote ed infantilismi complottistici, plaudirò entusiasticamente.

[tonione]

Wilhelm è l'unico che può, o vuole, intervistare Munari. e lo fa nel contesto del Tinello. è un contesto esclusivo in cui lui entra a casa di Munari per farlo parlare. e lui parla. il modello seguito non si è mai staccato da una sorta di duetto interruptus il cui l'unico scopo di Wilhelm è di lanciare un argomento, evidentemente e smaccatamente concordato, per poi far andare a ruota libera il Munari.

dovrebbe avere il coraggio di fare un passo in avanti. il Wilhelm. e provare a metterci del proprio durante le interviste. potrebbe risultare tutto più interessante e meno telefonata da Cape Canaveral all'Apollo 13. insomma un po' di movimento e personalità non guasterebbe.

[Garryowen]

In tempi non sospetti, per mettere un po' di pepe e di personalità nell'intervista, gli avevo suggerito di buttare qua e là, casualmente, la parola "Tappo" per vedere l'effetto che fa

[speartakle]

Wilhelm è l'unico che può, o vuole, intervistare Munari. e lo fa nel contesto del Tinello. è un contesto esclusivo in cui lui entra a casa di Munari per farlo parlare. e lui parla. il modello seguito non si è mai staccato da una sorta di duetto interruptus il cui l'unico scopo di Wilhelm è di lanciare un argomento, evidentemente e smaccatamente concordato, per poi far andare a ruota libera il Munari.

dovrebbe avere il coraggio di fare un passo in avanti. il Wilhelm. e provare a metterci del proprio durante le interviste. potrebbe risultare tutto più interessante e meno telefonata da Cape Canaveral all'Apollo 13. insomma un po' di movimento e personalità non guasterebbe.

Ah tipo che ti sei perso le interviste a Zanni, alla Tonni, a Vaccari? dici che in quelle non ci ha messo del proprio?
Se il tinello è fatto così amen, mica fa solo quello...

[tonione]

e perchè nel tinello parla con uno come da un'altra dimensione? forse sta cercando di crescere con altri per poter fare un tinello da meno contrito?

[speartakle]

e perchè nel tinello parla con uno come da un'altra dimensione? forse sta cercando di crescere con altri per poter fare un tinello da meno contrito?

il tinello come dici pure tu, non è un'intervista ma appunto una chiacchierata con Munari su alcuni argomenti. Funziona così. Fossero interviste probabilmente non ci sarebbe, perchè Munari non le rilascerebbe. Semplice.
Non capisco davvero dove stia il problema.

[tonione]

è nella testa il problema, prima di tutto. dovrebbe avere più personalità anche con lui, non solo con un disponibile Vaccari, con un esperto e stra-sfruttato, e pieno di storia recente Zanni, e poi bo la Tonni proprio non so. è una storia da cui dovrebbe emanciparsi,quella con Munari, altrimenti si, la constrizione sarà sempre il suo standard. e penso che tornando a fare il grillotalpa abbia voluto proprio essere se stesso, o insomma qualcosa di più.
e poi guarda che ne guadagnerebbe l'ascoltatore. lui per me dovrebbe sempre cercare di stare sulla via principale, e per farlo deve ribattere anche a Munari e nel tinello

[speartakle]

Non so, io vedo che anche quando intervistò Gavazzi non andò per il sottile. Su Munari e il Tinello, è una rubrica, dove lo fa parlare, che lui è quello, uno che parla a manetta. Lo incalzasse probabilmente si sarebbe già esaurito da tempo il rapporto. Poi per controbattere a ciò che racconta Munari bisognerebbe avere delle competenze e una preparazione che dubito abbiano molti giornalisti di rugby italiani.
Ecco io non credo che il metro di giudizio su Wilhem sia il tinello con Munari.

[tonione]

ecco dove sbagli. è lì che si vede la crescita. l'espressione individuale. e qualcuno ha detto che non c'è maggior affermazione che non vincere in casa degli altri, perchè devi aver convinto anche l'ultima delle nutrie che passano per caso vicino al terreno di gioco. con Gavazzi non andò per il sottile? e cosa gli avrà mai detto tanto da assottigliarli gli ossi? l'unico che ha assotigliato gli ossi a Osso è proprio Munari. se ci pensi anche questa è una prospettiva su cui basare un'espressione di personalità.

[Garryowen]

Sono d'accordo con tonione, l'impressione è quella dell'intervista genuflessa, specialità in cui i giornalisti italiani sono maestri, soprattutto in televisione.
Una domandina sulla storia dell'allontanamento di Franco Smith, no? E qualche straniero-bufala acquistato in passato?

[Squilibrio]

Wilhelm è l'unico che può, o vuole, intervistare Munari. e lo fa nel contesto del Tinello. è un contesto esclusivo in cui lui entra a casa di Munari per farlo parlare. e lui parla. il modello seguito non si è mai staccato da una sorta di duetto interruptus il cui l'unico scopo di Wilhelm è di lanciare un argomento, evidentemente e smaccatamente concordato, per poi far andare a ruota libera il Munari.

dovrebbe avere il coraggio di fare un passo in avanti. il Wilhelm. e provare a metterci del proprio durante le interviste. potrebbe risultare tutto più interessante e meno telefonata da Cape Canaveral all'Apollo 13. insomma un po' di movimento e personalità non guasterebbe.

Wilhelm è uno dei pochi giornalisti italiani che vuole intervistare le persone (ricordo ancora intervista telefonica a Bollesan che spiegò la vigliaccatta di Dondi nell'affare Zebre per ottenere il marchio...) e non si sottrae alle domande, quando poi lui era ad on rugby, citava sempre la fonte quando riprendeva interviste dalla rassegna stampa fir, ora si dimenticano.
Il tinello è così, butti l'argomento e munari fa il suo quasi sempre interessante monolo, se si vuole intervistare munari lo si fa all'esterno del tinello

[Squilibrio]

Sono d'accordo con tonione, l'impressione è quella dell'intervista genuflessa, specialità in cui i giornalisti italiani sono maestri, soprattutto in televisione.
Una domandina sulla storia dell'allontanamento di Franco Smith, no? E qualche straniero-bufala acquistato in passato?

Lancio il sasso, secondo te una domanda sull'allontanamento di Smith riceverebbe da munari una risposta veritiera? o una risposta almeno? diciamocelo Munari è anche abile a sviare il discorso, ottenere la verità sui suoi errori è impossibile.

Ancora intervistare munari con domande scomode come su smith a mio parere farebbe perdere di credibilità il giornalista perchè munari gode di troppa popolarità nel mondo degli appassionati di rugby, nessuno crederebbe a gravi errori commessi da munari

[jpr williams]

Beh, però non possiamo neanche pensare che le interviste si facciano solo chiedendo ciò che l'intervistato vuole sentirsi chiedere. Il fatto che la domanda scomoda possa essere svicolata non è un argomento: intanto tu fagliela, poi vediamo lui che svicola e, magari, il suo svicolamento viene colto e lo fa scendere da un comodo piedistallo.

[Garryowen]

Non che mi piacciano i giornalisti troppo aggressivi. Quelli tipo le Iene e consimili li metterei nelle gabbie degli zoo al posto degli animali.
Però i giornalisti bravi sanno porre anche domande scomode senza oltrepassare le regole della buona educazione

[Fantasyste]

I veri giornalisti sono coloro che chiedono (educatamente). Non quelli che non chiedono, visto che il loro lavoro è informare (infatti GIORNALISTI seri ce ne sono pochi, o hanno fatto una brutta fine). Di servi di corte ce n 'erano già nel Medioevo.

Infatti in Italia si preferiscono Barbara d'Urso a Udo Ulfkotte, che ovviamente qui nessuno saprà chi è, giusto per capire la differenza tra l'"aggressività" e i "prezzemolati" che non fanno informazione, ma solo "ascolti".
Quindi grande Wilhelm.