jpr williams ha scritto:Ri-bravo.
E' la stessa cosa che ho interpretato anch'io, purtroppo.
Comunque se Parma è stata un flop sappiate che Calvisano (dovesse mai verificarsi questa vera e propria tragedia, cioè l'eradicazione della squadra vincente dell'eccellenza a favore del cimitero celtico) sarà un flop ancora peggiore, almeno come presenze sugli spalti. Ci andrà meno gente che a vedere il "nostro" Calvisano, squadra radicata, amatissima e di successo e che fa un pubblico da eccellenza.
A vedere una squadra trapiantata e che perde sempre non ci andrà nessunissimo nessuno. Immaginate l'appeal sui potenziali sponsor di una squadra rifiutata dal territorio che la ospita.
Mah io non la vedo così tragica e non la vedo come un passo obbligato, conoscendo i personaggi poi se è come si dice non avrei nemmeno visto di buon occhio un salvataggio con capitali freschi portati da cantoni o pagliarini, per me è giusto che si faccia una nuova società e che si lasci al loro destino gli artefici di questo disastro anche se con i tempi della giustizia italiana temo che nulla pagheranno. Spero in un repulist di giocatori e spero che siano salvi anche i dipendenti che non tutti sono privi di competenze anzi....
Il trasferimento a Calvisano non si verificherà mai per i problemi di cui tu parli e perché le strutture non sono federali (al contrario delle malelingue....), purtroppo si rimarrà a Parma e dico purtroppo semplicemente perché vuol dire che nessuno è in grado di prendere la franchigia nemmeno i personaggi milanesi.
Il problema di Parma sono i campanilismi, mai nulla si potrà fare insieme perché tutti vogliono comandare, tutti vogliono i soldi e tutti vogliono giocare in casa, sostenere le zebre neanche a parlarne... come ai tempi dei crociati e del granducato, noceto non viene a parma, parma non va a noceto, i colornesi non vengono a parma, gli amatori non vanno a colorno, alla fine a parma il grosso del pubblico lo facevano i tesserati amatori, anche uando giocavano i crociati....