Torniamo con i piedi per terra...

angeloXXXL · Messaggio da **angeloXXXL** » 14 dic 2003, 22:26

...dopo l\'ubriacatura australiana.
 
 E\' preoccupante scorrere i punteggi delle partite di Coppa e vedere 51-0, 82-5, 75-10, 58-3, 50-0, 41-6....
 Non più di un mese fa, i commenti erano tutti piuttosto euforici sul gap che ci divide dagli altri a livello di nazionale. Eppure ai mondiali non abbiamo fatto che battere i soli avversari alla nostra portata e nulla di più. E chi faceva notare che Kirwan non era il salvatore della patria e che i margini per gioire erano piuttosto ristretti è stato anche sbertucciato...
 Le sconfitte (ma sarebbe il caso di parlare di batoste) dei primi due turni devono servire a riportarci con i piedi per terra e porci di fronte alla cruda realtà. Per una nazionale così-così, con indubbi pregi ma dai tanti limiti, ci troviamo a fare i conti con squadre di club che, fatte salve rare eccezioni (Calvisano, Viadana, Petrarca si sono battute bene e il divario in termini di punteggi è \"normale\"), sono subissate di punti e di mete.
 
 Tutto questo merita qualche riflessione e forse qualche revisione di giudizi un po\' troppo generosi dettati a caldo.
 Che ne pensate?

angeloXXXL · Messaggio da **angeloXXXL** » 14 dic 2003, 22:30

Heineken Cup
 
 Munster - Treviso 51 - 0
 Calvisano - Wasps 33 - 52
 
 
 Parker Cup
 
 Castres - Rovigo 75 - 10
 Viadana - Brive 38 - 22
 Pau - Parma 25 - 6
 Saracens - Roma 82 - 5
 Montferrand - Leonessa BS 58 - 3
 Petrarca PD - Colomiers 20 - 38
 Bath - L\'Aquila 50 - 0
 Grenoble - GRAN Parma 41 - 6

fausto · Messaggio da **fausto** » 15 dic 2003, 5:57

Penso che la nostra esterofilia non ci porterà lontano.
 Siamo pieni zeppi di giocatori e tecnici stranieri.
 Non è questione di razzismo, è che dobbiamo sviluppare una scuola rugbystica Italiana, dobbiamo farla finita di affidarci sempre agli stranieri, provate a scorrere le formazioni delle squadre in coppe, sembrano l\'Inter....
 Fossi Dondi comincerei a lavorare, seriamente, per questo obiettivo.
 Senza dilungarmi seguirei il modello di sviluppo della Capitolina.

roxhano · Messaggio da **roxhano** » 15 dic 2003, 6:12

Infatti la risposta del palazzo è:\" equipariamo De Maringy\".... ovviamente senza nulla togliere alle capacità del giocatore.
 
 no comment

amarone · Messaggio da **amarone** » 15 dic 2003, 6:16

Vedo con piacere che qualcuno che pretendeva di vincere col Galles e passare il turno ai mondiali stia capendo qual\'è il vero livello del nostro rugby. A maggior ragione il lavoro dello staff tecnico della nazionale è da apprezzare.
 Questo è un rigiro della frittata bello e buono.
 
 Ci sono solo due tre squadre degne di giocare in Europa. Le altre potrebbero tranquillamente restare a casa. Ma la cosa era arcinota.
 E quindi che facciamo? Prendiamo un altro CT della nazionale.

fausto · Messaggio da **fausto** » 15 dic 2003, 6:35

Rispondo ad Amarone.
 Siamo tutti consapevoli di quale sia il livello del ns. Rugby, e abbiamo tutti sperato fino in fondo che l\'Italia vincesse col Galles e passasse il turno.
 Il discorso è che se non si cambia mentalità a livello di club, il livello generale del Rugby in Italia credo abbia espresso il suo massimo.
 Sono stato chiaro ?
 
 P.S. Lo staff della Nazionale stà facendo un lavoro egregio. Ad oggi, forse, non abbiamo un tecnico Italiano all\'altezza di JK.
 Non vedo , però, perchè non si debba lavorare per averlo in futuro.
 
 P.P.S. Non è che ieri sera hai pasteggiato a tavernello ? (sdrammatizziamo un pò....)

bogi · Messaggio da **bogi** » 15 dic 2003, 6:59

Anche per me questi risultati rivalutano ulteriormente quanto fatto dalla nazionale ai mondiali.
 Con i mezzi che tutti hanno sotto gli occhi abbiamo battuto le squadre alla nostra portata (col senno di poi perchè prima tonga e canada facevano paura a tutti) e il Galles ci ha fatto 3 mete (ne ha fatte 4 agli AB e Tre all\'inghilterra campione del mondo che poteva sbattere fuori con un pizzico di testa in più ed un calciatore in giornata).
 Cosa dobbiamo fare? mandare via kirwan perchè è l\'unico che da qualche periodo raggiunge almenoi gli obiettivi minimi prestabiliti ?
 Secono me invece bisogna mandare via il presidente e tutto il consiglio federale.
 I problemi prima che tecnici sono POLITICI.
 In federazione sono anni che manca una linea da seguire nel lungo periodo, non esiste una minima strategia di sviluppo.
 Il patrimonio di credibilità tempo e denaro conseguito con i mitici ani 90 e con l\'ingresso al 6 nazioni è stato dilapidato da dirigenti incapaci di gestire il passaggio epocale che ha vissuto il rugby in questi anni, ma sopratutto incapaci di gestire anche minimamente lo sviluppo di uno sport che mai come ora ha disponibilità finanziarie tanto da reggersi tranquillmente in piedi senza il coni.
 Si vorrebbe far parte dell\'elite con una organizzazione semidilettantistica.
 E\' inutile fare le pulci al malcapitato Ct di turno che fa i miracoli di equilibrismo tra normative federali che valgono a giorni alterni (la ormai leggendaria norma sugli equiparati per esempio) richiesta di risultati immediati, necessità di fare crescere i giovani, squadre di club che in europa quasi sempre fanno rabbrividire (ho visto TV con il Gloucester e mi sembrava una ottima squadra)....
 
 Mi piacerebbe il parere di qualcuno che partecipa alle elezioni federali...
 
 Questi dirigenti vanno rieletti, e se si perchè... perchè li avete riconfermati pur essendo evidente il sentiero di lacrime e sangue che si andava ad imboccare ?
 
 Una persona che non stimo nè ammiro minimamente, nella sua vita ha detto una frase che secondo mè è il suo unico momento di sincerità e che si adatta a mio avviso come risposta alle mie domande :
 A pensare male si fa peccato però molto spesso si ha ragione.

amarone · Messaggio da **amarone** » 15 dic 2003, 7:10

Beh Fausto...a Tavernello proprio no...Comunque la mia risposta non era diretta a te ma ad Angelo col quale ho una discussione aperta qualche mese fa.
 Concordo con te sul fatto che si debba puntare a creare, per quanto possibile, una scuola italiana. Comunque non possiamo renderci conto di quanto siamo indietro solo dopo la puntuale disfatta europea. Dobbiamo anche mettere le cose in prospettiva. Come possiamo pretendere di mandare in europa squadre che faticano ad essere competitive nel super 10 italiano? Se le mandiamo dobbiamo essere consapevoli di quello a cui si va incontro. Se in Fir sono contenti....

yeti · Messaggio da **yeti** » 15 dic 2003, 8:20

Caro Bogi, è evidente che le idee tu ce le hai chiare. Il problema è di dirigenza. D\'altronde mi pare che esista un presupposto troppo bislacco nella cultura italiana. Catapultato nel rugby, questo principio è: \'chi ha dato sportellate sui campi da rugby per 20 anni sarà un eccellente dirigente del rugby\'. Sillogismo assai poco chiaro, secondo il quale l\'usciere di Montecitorio dopo 40 anni di onorato servizio potrebbe fare tranquillamente il primo ministro (e chissà che non sia meglio) o che un bidello di scuola possa finire a sua volta a fare il preside o il provveditore agli studi. Come poco chiaro è il sillogismo che collega le squadre italiane di club con il ruolo dello staff tecnico di una nazionale. Il problema è invece di dirigenza della FIR e di gestione del movimento, quindi cambiamo la dirigenza. E chi può lo faccia. D\'altronde siamo l\'unico paese al mondo con docenti universitari improvvisati, ministri e sindaci improvvisati, forze dell\'ordine improvvisate, ferrovie improvvisate,...chiaro che in un clima del genere la competenza di alcuni viene sentita come una minaccia, un pericolo per uno status quo sociale che fa comodo a tanti incompetenti profumatamente pagati, gente che in paesi più evoluti civilmente sarebbe a spalare merda per strada (ma ci sono paesi più evoluti civilmente? Mah?). E allora la gente che ci sa fare viene messa da parte. Per far spazio a chi?
 Capita poi troppo spesso che fissarsi su un tipo di giudizio impedisca alle persone di trovare gli argomenti pertinenti per sostenere i loro giudizi. Cosa che è più difficile di quanto sembri: saper parlare ed argomentare i propri giudizi è una operazione di estrema complessità.
 Nessuno si è fatto illusioni sul livello del rugby italiano. E\' chiaro a tutti. Diciamo che siamo un po\' come la Lituania o la Lettonia del calcio, onorevoli nazionali, con club che perdono 7 -8 a zero contro il Real o l\'Arsenal. Qualcuno nota che solo le squadre con un budget discreto possono fare bella figura in Europa. Squadra con un budget discreto possono viaggiare più comodamente in aereo, con tempi di spostamento e stress estremamente ridotti, e non fare, insomma come i poveri rodigini, 20 e passa ore di autobus per andare a giocare a Castres.
 Qualcuno ha fatto notare che proprio questa \"sciagura\" del rugby italiano in coppa ci dimostra che tenere una nazionale a quei livelli è stata una specie di gioco di prestigio di cui bisogna dare merito allo staff tecnico. E ha ragione. Perché questa è l\'unica considerazione che si può trarre, se vogliamo proprio trovare un nesso a tutti i costi tra i risultati di club e la gestione di una nazionale. Tutto il resto è dirigenza.
 
 G.

jaco · Messaggio da **jaco** » 15 dic 2003, 10:12

Vabbè arrivo un po\' in ritardo ma non posso esimermi...
 tanto per dire che nessuno ha sbertucciato nessuno, ma che al contrario si cercava di far notare che proprio per la \"pochezza\" del nostro rugby di base era ingeneroso (eufemismo) affermare che i mondiali erano stati negativi e il CT dovesse essere sostiuito immantinente per manifesta incapacità... quello che io ed altri affermavamo è proprio questo: visto il livello medio del nostro rugby pretendere (dato anche un calendario sciagurato) il passaggio del turno e una grande vittoria contro il galles (che poi si è visto non essere proprio così derelitto) e considerare di poco conto le vittorie con Tonga e Canada era un po\' da illusi e da gente con i piedi... per aria...
 Allo stesso modo (visti i risultati dei club) giudicherò il prossimo 6N veramente brillante se solo riusciamo a battere la Scozia, tenere sulle spine il galles per 80\' (se poi si vince meglio) e non prendere \"tariffe\" dalle tre grandi.