Politica italiana e internazionale da bar

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quaros
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da quaros » 7 ago 2018, 17:35

zappatalpa ha scritto:Secondo me le 8 ore sono superate come concetto.
Pulire il c*** ai vecchi se é un caso grave é impossibile in famiglia quando si lavora + figli. Una delle due cose rimane indietro. Lo stato DEVE creare i presuposti (stimolare professioni e strutture) in questa direzione per aiutare chi ha bisogno. Per i nidi idem. Ci vogliono professionisti. Possibilmente no import manovalanza straniera senza qualificazione. Si puó! Lo vedo ovunque, tranne che nel paese a trazione color catarro
Guarda secondo me, "giovane" di 35 anni, 16 anni e 4 mesi di lavoro continuo più 2 precedenti esperienze lavorative a contratto ci vuole la VOGLIA. VOGLIA di lavorare, di imparare, di mettersi in gioco. VOGLIA di occuparsi dei nonni o di un genitore malato se ti capita l'incombenza, perchè a suo tempo loro hanno fatto lo stesso con te quando eri un moccioso, e bada bene sono figlio unico, quindi non ho altri aiuti, ci si rimbocca le maniche e via... poche balle. E di casi gravi ne ho avuti finchè vuoi (tumori, alzheimer, gente rimasta in carrozzina) ti organizzi e mandi avanti le tue cose, chiedi permessi/ferie, se sei serio e lavori per persone serie ci salti fuori, altrimenti ci sono le interviste strappalacrime per studio aperto o la durso.

Vogliamo parlare del problema dei NEET? Benissimo! Mi dicono che non c'è lavoro, che hanno problemi esistenziali, che l'italia non li aiuta (scrivo in minuscolo per accentuare il loro senso di distacco)... orbene... in 16 anni di lavoro avrò insegnato o provato a insegnare la professione (sviluppiamo sistemi per l'archiviazione digitale, ai novellini all'inizio è richiesto di fare delle scansioni in pratica, dato che non sanno programmare) a circa 20 persone di diversa astrazione socio culturale, qui i risultati:
- marocchino che prima vendeva scope porta a porta, in una settimana impara il mestiere e rimane occupato per 2 anni
- moldavo che faceva il badante e non conosceva bene l'italiano, impiega un mese ad imparare, rimane 4 anni e nell'ultimo anno impara a programmare piccoli script per l'automazione in python
- italiani bianchi "ariani" pre 2010 diploma superiori, un mese circa per imparare, rimangono circa un anno perchè il lavoro non li nobilita dicono
- italiano ingegnere gestionale, entra a gamba tesa per programmare, non è riuscito a convertire la risoluzione da pollici a cm quindi non è durato un pomeriggio
- italiani post 2010 misti diplomati superiori/universitari... il top della qualità... arrivano con il prolungamento smartphonico, tu parli e loro scancherano sul patacchino, poi fai una domanda a caso del tipo "hai visto gloria gaynor?" e loro "si qui ruoto a 90 gradi, e aumento la luminosità" cioè prendono per il c***... e niente, dopo lunghe e interminabili selezioni, o pescate random nel mazzo, ne prendi uno o due... sempre col prolungamento smartphonico, sia mai eh... dopo 5-6 mesi imparano forse le basi, di programmazione manco a parlarne che appena vedono un libro gli fa l'effetto dell'aglio coi vampiri!!! Quindi da quel punto di vista si sta freschi! Poi non parliamo degli orari di ingresso/uscita sul luogo di lavoro eh, se si inizia alle 8.30 è un miracolo trovarli alle 8.40 in compenso alle 17.50 sono già al parcheggio quando l'uscita è alle 18!
Gli altri probabilmente diventeranno dei NEET dispersi nel mondo dell'inutilità...

secondo te io, o meglio noi ITALIANI, dobbiamo spendere risorse per recuperarli??? Sta gente va caricata sui barconi e spedita in Africa, ma in mezzo al deserto a riempire le buche di sabbia!!! Arrivano gli africani, li prendiamo e mandiamo indietro i NEET, così magari si svegliano, almeno gli africani hanno avuto la voglia di attraversare il mare, perchè sta tutto lì, nella VOGLIA! Altro che SOSTEGNO... il SOSTEGNO te lo devi cercare prima!

zappatalpa
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da zappatalpa » 7 ago 2018, 17:56

Sul punto 1 (voglia di occuparsi dei malati) mi permetto di avere molti dubbi se parliamo delle stesse incombenze, in particolare per le mamme figlie uniche con figli senza il fantastico servizio a domicilio che abbiamo qui sarebbe impensabile lavorare. c'é chi si é immolato in passato (mia zia per i miei nonni, ma poi non ha avuto famiglia propria e ora é sola). ti garantisco che "poche balle" alla prova della realtá dura una settimana, e possiamo ammettercelo, per noi maschi anche molto meno. In piú sono posti di lavoro qualificati, anche part time, perché dunque fare tutto da se?
Sul punto 2 potremmo essere d'accordo e discutere di scambiare un barcone di eritrei con uno di NEET o quello che vuoi, se non fosse che non si puó e allora é inutile parlare. Il costo sociale é altissimo e lo paghi tu 3x (per i tuoi vecchi, per i NEET ed ev per i costi di integrazione se non fai figli). Fai te

PS: non ho capito il discorso del debito verso i vecchi, quello che loro hanno fatto a me, io lo faró per i miei figli e cosí via. non facciamo cortocircuiti, please
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da zappatalpa » 7 ago 2018, 18:01

e cmq mi compiaccio che stiamo diventando sempre di piú U40 a discutere. Stavo guardando nei gruppi dei 5S per le provinciali, incredibile, vecchi anche loro! (e ció rafforza il mio sospetto che sono molti ex "ora al 2%" riciclati)
Altri, forza!!
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ruttolibero

Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da ruttolibero » 7 ago 2018, 18:26

Ah, l'arte del divagare...

Ci riprovo:
-base contrattuale nazionale 6h anziché 8?
(es. esercizi commerciali, uffici e servizi aperti 12h/giorno)
-4 turni per il ciclo continuo anziché 3?

Il resto l'ometto perché se no vi ci incastrate un'altra volta...

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da zappatalpa » 7 ago 2018, 18:35

per quel che mi riguarda ho risposto, per me il concetto di 8h é superato, per esperienza le donne che lavorano p.e. 4h in ufficio rendono piú della metá di una che ne fa 8h. poi dipende dall'ambito, ciclo continuo di cosa? a volte qualcuno che entra pensa che bisogna sapere morte vita e miracoli della sua vita dopo 2 post ecchecxx. se vuoi soluzioni in un minuto e in una frase vai dai 5S che sono esperti o chiedi al gorgo, lui qui spiega il loro pensiero. O a Belzebu Salvini. Se vuoi risposte qui dentro devi avere pazienza, a meno che mi paghi
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ruttolibero

Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da ruttolibero » 7 ago 2018, 18:43

@zappa
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Saturaz ... produttiva
https://it.answers.yahoo.com/question/i ... ccounter=1
Per come pontifichi mi sembravi un ragazzo preparato, invece neanche la curiosità di gugoleggiare un po'...

pepe carvalho
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da pepe carvalho » 7 ago 2018, 18:48

zappatalpa ha scritto:
pepe carvalho ha scritto:Siamo al "che fare?"?
Bene provo a mettere io qualche idea:
La società non ha più legami e chiede risposte individuali, nel lavoro siamo al si salvi chi può, l'individualizzazione dei rapporti di lavoro rendono le persone fragili e disponibili a risposte semplici del tipo "reddito di cittadinanza " o "lavoro agli italiani". Se le cose che scrivo sono corrette. Immagino che la prima cosa sia trovare il modo di rendere stabile e sicuro il lavoro o almeno accettabile la fine dello stesso.
Questo il primo punto poi vedremo gli altri.
Ma lo vedi che parti sempre da un punto di vista completamente superato? Per prima cosa bisogna creare lavoro/non perdere i posti di lavoro esistenti/migliorarli (lavoro vero, ben retribuito, che crea possibilmente richezza o lavoro aggiunto, ecc ecc ecc ecc) cioé individuare i comparti in cui il legislatore regolamenta, organizza, stimola, incentiva. I settori possono essere molteplici, in italia prioritá numero uno: turismo organizzato ad alta resa €/giorno, edilizia pubblica - risanamento energentico, infrastrutture (!! *bestemmia*), ciclo rifiuti - rinnovabili, agroalimentare, biologico, industria 4.0, sociale, asistenza vecchi e bambini, rieducazione (dei ora-2%) ecc ecc ecc ecc

per quanto li odio, se avessi 1€ in Svizzera, piuttosto di darli a te che parli cosí me li mangio in caviale a Locarno
Intanto ti ringrazio del tono sempre astioso e insultoso.
Comunque creare posti di lavoro,lavoro vero ben retribuito ecc. Vuol dire fare leggi che non permettano di usare le persone e cacciarle con quattro soldi. Come il decreto poletti malamente modificato dal decreto dignità. Sull investire nei settori ad alto valore aggiunto ok. Ma in Italia fino ad oggi traditori e fedeli sia quelli del 2 che quelli del 17 per cento hanno incentivato a pioggia. Per altro sono d accordo a farlo solo non così. Sulle infrastrutture capiamo quali. La tav ormai si ma facciamo come i francesi e mettiamoci altri 20 anni spalmato il costo e i soldi risparmiati usiamoli per il dissesto idrogeologico. Sui ciclo dei rifiuti forse sarebbe sufficiente iniziare a fare le gare d ambito previste dalla legge e mai attuate. Industria 4.0 bella idea purtroppo ci sono molte aziende dove la cosa si risolve solo con un aumento esponenziale dell orario di lavoro a parità di paga. Ma nella sostanza va bene quello che dici solo che senza regole nel rapporto di lavoro la paura e le facili risposte conseguenti la fanno da padrone.
...And then the harder they come
The harder they'll fall, one and all...
Jimmy Cliff

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Garry
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Garry » 7 ago 2018, 18:51

quaros ha scritto:
zappatalpa ha scritto:Secondo me le 8 ore sono superate come concetto.
Pulire il c*** ai vecchi se é un caso grave é impossibile in famiglia quando si lavora + figli. Una delle due cose rimane indietro. Lo stato DEVE creare i presuposti (stimolare professioni e strutture) in questa direzione per aiutare chi ha bisogno. Per i nidi idem. Ci vogliono professionisti. Possibilmente no import manovalanza straniera senza qualificazione. Si puó! Lo vedo ovunque, tranne che nel paese a trazione color catarro
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Vogliamo parlare del problema dei NEET? Benissimo! Mi dicono che non c'è lavoro, che hanno problemi esistenziali, che l'italia non li aiuta (scrivo in minuscolo per accentuare il loro senso di distacco)... orbene... in 16 anni di lavoro avrò insegnato o provato a insegnare la professione (sviluppiamo sistemi per l'archiviazione digitale, ai novellini all'inizio è richiesto di fare delle scansioni in pratica, dato che non sanno programmare) a circa 20 persone di diversa astrazione socio culturale, qui i risultati:
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- moldavo che faceva il badante e non conosceva bene l'italiano, impiega un mese ad imparare, rimane 4 anni e nell'ultimo anno impara a programmare piccoli script per l'automazione in python
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Il buon senso non ha età.

E con questo ho risposto anche a Burp

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Garry » 7 ago 2018, 18:53

ruttolibero ha scritto:@zappa
Per come pontifichi mi sembravi un ragazzo preparato...
Burp, sei giustificato solo perché hai scritto solo 35 messaggi.
Continua a frequentare il forum, vedrai che la nebbia a poco a poco si diraderà

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da pepe carvalho » 7 ago 2018, 18:53

zappatalpa ha scritto:sui distretti produttivi ogni luogo ha i suoi cavalli di battaglia: bisogna scegliere e vedere quali hanno piú potenziale e danno piú posti di lavoro qualificati non delocalizzabili: qui per fare un esempio c'é l'industria di tecnologia alpina, impianti di risalita, macchine per la melinda ecc ecc
Ottimo esempio. Anche perche la vedo dura delocalizzare un impianto di risalita in Ungheria...
Forse potresti sforzarti un poco e trovare esempi meno ridicoli
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da pepe carvalho » 7 ago 2018, 18:56

zappatalpa ha scritto:In Italia siamo fermi a chiedere il posto fisso per i vecchi!! Mi impazzisce il cervello!!
Comunque il posto fisso lo vogliono anche i giovani pure ben pagato e con le garanzie.
Ps
Ma sei un giovane imprenditore in carriera o un laureato in rampa di lancio o cosa?
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da zappatalpa » 7 ago 2018, 19:23

pepe carvalho ha scritto:
zappatalpa ha scritto:sui distretti produttivi ogni luogo ha i suoi cavalli di battaglia: bisogna scegliere e vedere quali hanno piú potenziale e danno piú posti di lavoro qualificati non delocalizzabili: qui per fare un esempio c'é l'industria di tecnologia alpina, impianti di risalita, macchine per la melinda ecc ecc
Ottimo esempio. Anche perche la vedo dura delocalizzare un impianto di risalita in Ungheria...
Forse potresti sforzarti un poco e trovare esempi meno ridicoli
eh eh, conosci i socialisti africani ma del mondo vicino veramente poco, eh? il piú grande produttore di impianti di risalita al mondo (con cui ci onoriamo di collaborare) ha sede a Vipiteno, forse uno dei pochi stabilimenti dove esiste ancora la figura simile all'operaio classico, dai! :-)
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Himiko » 7 ago 2018, 19:25

Ma esattamente a quale età si è vecchi?
Dico sul serio, io tra qualche settimana cambio decade e sono presa malissimo... :(
Keep on rockin' in the free world.

ruttolibero

Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da ruttolibero » 7 ago 2018, 19:36

Himiko ha scritto:Ma esattamente a quale età si è vecchi?
Dico sul serio, io tra qualche settimana cambio decade e sono presa malissimo... :(
Le signore non invecchiano mai, al massimo maturano un po'.

Garry
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Garry » 7 ago 2018, 19:41

Himiko ha scritto:Ma esattamente a quale età si è vecchi?
Dico sul serio, io tra qualche settimana cambio decade e sono presa malissimo... :(
Guarda, sui quotidiani puoi leggere la parola “ragazzo” riferita a un trentacinquenne, fai un po’ tu.
Ad ogni modo bisogna vedere di quale decade parli. Il vero punto di svolta, diceva qualcuno, è quando arrivi all’età in cui le candeline costano più della torta

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