ecologia politica e apolitica

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tonione
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ecologia politica e apolitica

Messaggio da tonione » 23 apr 2019, 22:51

volevo scrivere ideologia politica pfui. la correzione è dovuta alla fase evolutiva del forum. fase in cui le espressioni sono così manifeste, e tutto si pensa di sapere, che la spontaneità e il pensiero libero sono meno considerati. si vive di cose la cui genesi è stata quattro anni fa. è ovvio, anche noi soffriamo dei cicli. cicli sempre più ferocemente ingabbiati. consegue, ad oggi, un mettere al centro sottocategorie. tipo l'ecologia politica, invece dell'ideologia, politica e-o religiosa che sia. non è la stessa cosa, però ci si adatta, se si ha ancora passione.

visto che scrivo solo qui, per un periodo il solo aveva un sentire meramente ideologico, e se non scrivo qui non scrivo da nessuna altra parte. non ho nessuna ap, non ho facebook, tranne per l'iscrizione fatta da uno, che non ho mai tolto e nemmeno frequentato; e se scrivo fuori di qui, scrivo con la penna. ovviamente scrivo anche quando lavoro. quando lavoro scrivo: uno, due, tre casse; lo scrivo dopo averle spostate. poi, quando lavoro, scrivo anche: scemo chi legge sul retro delle etichette, metti che c'è uno scemo li legge, i retri.

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Messaggio da Luqa-bis » 24 apr 2019, 14:18

Ecco chi era ...

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Messaggio da tonione » 27 apr 2019, 21:02

credo che ci siano molte difficoltà ad affrontare questo argomento. difficoltà culturali innanzitutto. ed è colpa di una cattiva politica e di una cattiva informazione l’aver reso possibile questo stato delle cose. in molti pensano che il riscaldamento globale sia colpa dell’uomo. bastano i video delle ciminiere e delle macchine incolonnate per chilometri , dei fumi densi del riscaldamento industriale, per convincere tutti che si, è colpa dell’uomo. vi siete mai chiesti se ai tempi di Annibale – quello che ha attraversato le Alpi con gli elefanti- la temperatura fosse più alta o più bassa di quella odierna? vi siete mai chiesti se e quante volte la temperatura della terra- dalla comparsa degli ominidi- sia stata superiore a quella di oggi?
non ho la certezza che il riscaldamento globale sia opera dell’uomo. e non ho nemmeno la certezza che negli ultimi diecimila anni questo sia stato il periodo più caldo. in fondo bastano un po’ di eruzioni vulcaniche per generare effetti spaventosi sul clima del globo.
non si dica che non comprendo l’effetto pessimo delle ciminiere e delle macchine incolonnate sulla vita biologica. qualunque abitante di Pechino può testimoniarlo! qualunque abitante di Marghera o qualunque automobilista di Milano conosce gli effetti dell’attività umana a motrice fossile.
il punto è che questo veleno potrebbe non essere la causa del riscaldamento globale o dei cambiamenti climatici in atto.

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Messaggio da tonione » 27 apr 2019, 21:39

l'attività umana ha sicuramente influenzato il clima terrestre ma non così tanto da giustificare il catastrofismo che in molti hanno voluto diffondere.

questo modo di diffondere le cose è profondamente viziato dal sospetto dell'interesse personale poi evolutosi in interesse di gruppi e infine in supposto interesse delle masse. et voilà la politica ecologica basata interamente sulle catastrofi. come se l'agire umano potesse ora modificare sostanzialmente un ambiente climatico complesso come quello terrestre. credo che possa influenzarlo positivamente ma non così positivamente da invertire una catastrofe su scala globale, che potrebbe non esserci!

e poi, come dicevo in un altro momento, fermala te la Cina o l'India! questi popoli vorranno continuare così, e pure peggio, per chissà quanti anni a venire. quindi nutro dubbi sulla possibilità di incidere veramente, di influenzare positivamente, il clima globale, per come sono disposte le cose umane sul pianeta.

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Messaggio da tonione » 27 apr 2019, 21:51

un esempio concreto dell'ignoranza in cui ci si può dibattere è rappresentato dal fatto che non sapevo che si potesse produrre gas naturale con zero emissioni di co2 partendo dal concetto che la grafite è un solido.

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da menton » 27 apr 2019, 21:56

Grazie a Tonione per avere intavolato un argomento difficile da discutere, senza essere specialisti, visto che ci tocca tutti, e tocchera' ancora di più chi verrà dopo di noi.
Per rispondere, dal basso del mio livello, ai tempi dell' imperatore romano Probo, attorno al 300 d.C., pare crescesse la vite in Britannia, e fosse possibile vinificare (secondo me, meglio facciano birra e whisky :D ). Ora i vini più "nordici" sono quelli della valle del Reno in Germania.
Attorno all' anno mille, la Groenlandia aveva un clima che consentiva la crescita di alcuni alberi, e il pascolo per gli animali, per alcuni mesi all' anno. La irrazionale gestione delle risorse, che si esaurirono per causa umana, causò' uno scompenso del clima locale, e la colonia norvegese si estinse attorno al 1400. (La storia non insegna?).
Quindi ci sarebbero stati periodi caldi nella storia della Terra.
Il problema, a mio modo di vedere, è lo scempio assurdo che oggi vediamo, responsabile della distruzione del pianeta, cosa vergognosa, che influisce sulla vita in generale. Di questo siamo responsabili. Questo deve essere cambiato.

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da Garry » 27 apr 2019, 22:21

Adesso faccio il solito pignolo.
Ho aspettato qualche post per capire di cosa voleste realmente parlare, e ho capito che state parlando di politica ecologica.
"Ecologia politica" vuol dire un'altra cosa, e se ci pensate un momento sarete d'accordo anche voi

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da menton » 27 apr 2019, 22:23

Concordo. Comunque entrambi interessanti.

tonione
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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da tonione » 27 apr 2019, 22:25

chiedo a chi può, quello che c'avrebbe le mani sui tasti giusti, di cambiare il titolo della discussione.

nuovo titolo: ecologia politica e apolitica.

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da jpr williams » 28 apr 2019, 0:43

Va bene così?
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da tonione » 29 apr 2019, 23:05

grazie jpr.

è interessante notare che nessuno è interessato dall'argomento ecologia politica e apolitica. uno sparuto luqa-bis, un garry pignolo, un menton che però ha subito abbandonato la tenzone.

si vede chiaramente che è un argomento difficile. oppure interessa solo a me stesso. proprio come quando, nei neo inizi di rugby.it, avevo una sorta di discussione in cui scrivevo solo io. dopo aver sentito solo la eco della mia voce desistetti. ed è probabile che anche in questo caso, pur di non sentire la mia eco- o lottare con gli specchi come diceva Bruce Lee- dovrò desistere. e mollare un argomento come questo. un argomento vasto come il cielo e piccolo come lo scoppio di un pop corn in pentola.

e pensare che mi ero ripromesso di incardinare il mio ragionamento attorno alle parole di Carlo Rubbia.

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da Garry » 29 apr 2019, 23:30

tonione ha scritto:grazie jpr.

... o lottare con gli specchi come diceva Bruce Lee...
Mi hai fatto venire in mente Madame de Pompadour, che una volta, camminando sugli specchi, disse: "Come me la vedo brutta!"

Scusate l'OT

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da tonione » 30 apr 2019, 0:00

sei sicuro che l'abbia detto, madame, che camminando..., non credo risulti agli atti. non c'erano le intercettazioni sonore, quelle scritte erano affidate ad una sorta di evoluzione degli efebi, tutto era affidato alle orecchie e alla memoria posseduta dai possessori di quelle orecchie. e alle isterie. non credo che la madame de p. abbia veramente attraversato degli specchi nel tentativo di guardarsi la vagina. anche l'avesse fatto, si vede che l'ha fatto in tarda età. quando la vagina era cadente e probabilmente, attento una conferma di menton, purulenta. in quell'epoca curavano un'infezione vaginale con le sanguisughe.

e una discussione, nessuno si scusa.

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da Garry » 30 apr 2019, 0:17

tonione ha scritto:sei sicuro che l'abbia detto, madame, che camminando..., non credo risulti agli atti. non c'erano le intercettazioni sonore, quelle scritte erano affidate ad una sorta di evoluzione degli efebi, tutto era affidato alle orecchie e alla memoria posseduta dai possessori di quelle orecchie. e alle isterie. non credo che la madame de p. abbia veramente attraversato degli specchi nel tentativo di guardarsi la vagina. anche l'avesse fatto, si vede che l'ha fatto in tarda età. quando la vagina era cadente e probabilmente, attento una conferma di menton, purulenta. in quell'epoca curavano un'infezione vaginale con le sanguisughe.

e una discussione, nessuno si scusa.
Sono testimonianze tramandate oralmente. Io l'ho sentita da Paolo Poli, ma non conosco le sue fonti

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da Luqa-bis » 30 apr 2019, 12:37

Senza offesa Tonione,
ma se ti metti a gara con Zappatalpa e Garry nel volere attenzione e disegnare i "mancati" contraddittori... stiamo freschi.

D1. Il clima terrestre è sempre stato questo?
R1 . No ovvio, basta pensare ai dinosauri, al pliocene , al cenzooico e alle loro testimonianze fossili, o per venire più vicino a noi al citato "periodo caldo medievale" e ai successivi secoli freddi (per esempio nell'epoca napoleonica.

D2. Come mai?
R2. vari fenomeni, per esempio eruzioni vulcaniche, p.e. krakatoa a fine '800, per esempio Lago Toba (ancora Indonesia) alcune decine di migliaia di anni fa , che giunse quasi a far estinguere la fauna terrestre, ominidi inclusi, forse un'latra attorno al 515-520 (sempre in area indoensiana) che forse indusse la peste di Giustiniano e quindi impedì la rivincita dell'impero Romano e forse consentì l'affermazione franca e araba.
Asteroidi forse, spostamenti del magnetismo terrestre...

D3. Quindi l'uomo non c'entra nulla...
R2. Non direi: sino al periodo napoleonico le attività industriali umane erano limitate e soprattutto limitata era la popolazione terrestre e la parte ad alto tenore di vita (ed alto impatto).
Dal 1800 ad oggi il consumo di combustibili fossili (che sono carbonio imprigionato sotto terra) ha fatto sì che lo stesso si distribuisse in aria sotto forma di anidride, riscaldando l'atmosfera. In pratica la terra ha le sue stagioni geologiche, ma noi teniamo il PC acceso senza guardare se è estate o inverno. E il PC acceso scalda. E siccome siamo tanti d ipiù dal 1750 ad oggi, e tanti di più a potersi permetter eun PC, una TV, uno smartphone e un veicolo a motore...

D4. Quindi dovunque fa più caldo?
R4. Non è detto , le correnti, la circolazione atmosferica e altri fenomeni, fanno sì che un innalzamento globale della temperatura, possa indurre un abbassamento locale della stessa. Del resto, il PIL mondiale è cresciuto, ma non è che siamo diventati tutti più ricchi.

D5. Conviene pensare a sistemi energetici , di mobilità , domestici e produttivi diversi ?
R5. beh, non c'è mica il problema CO2. Ci sarebbero ancora le Nox, gli HC, i CFC, le diossine, i metalli pesanti... Per decenni abbiamo pensato che in fondo , di là dallo steccato c'era la concimaia (vedi terra dei fuochi e discariche varie) .
Peccato che il pozzo peschi acqua anche di là dallo steccato, ed il vento a volte porta l'odore ... e non solo.

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