Non è ora di bilanci?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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speartakle
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da speartakle » 10 ott 2019, 14:50

acarraro306 ha scritto:
9 ott 2019, 23:38
Purtroppo, gli 80.000 tesserati ci sono solo nella propaganda FIR.
La realtà è che sono stati ridotti i numeri minimi per giocare in U14 e U12, indovinate perché.
la motivazione a cui alludi è una cavolata, in u12 o reintroducevano le mischie/touch o dovevano cambiare il numero di giocatori, perchè la ripartenza del gioco da calcio libero troppo spesso vede squadre completamente schierate e in 12 su mezzo campo in pratica non hai spazio per far altro che sfidare e basta la difesa. Analoga motivazione sulla rimozione delle due terze linee in u14 per favorire il gioco.

basterebbe anche solo informarsi a volte.

Garry
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Garry » 10 ott 2019, 14:55

Ettore73 ha scritto:
10 ott 2019, 14:47
L'unico giovane trequarti che mi sembra attrezzato sul piano atletico (ma anche tecnico) a sembra essere Mori...speriamo di vederlo presto in nazionale.
Quando in nazionale, non so. Però in Pro14 SUBITO, per favore

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

Luqa-bis
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Luqa-bis » 10 ott 2019, 14:56

In parte è vero: i figiani mostrano una propensione naturale allo scontro fisico diretto, individuale che è alla base del rugby e si adattano (meno bene) a quello collettivo e ordinato . Infatti fanno bella figura ma spesso perdono per il loro disordine.

Però qualcuno di voi si sente figiano dentro? E pensa di trovare un altri milione di simili?

natalità: io sono un 1967 - quasi un milione di nati. Lo scorso anno circa 480.000. Ovvio che il bacino di atleti cala, anche ipotizzando un bacino di praticanti sportivi alto (che non è così perché dalle medie inferiori all'università collassa , per i maschi, dal 65-70% ad un misero 25%, per le donne stiamo messi peggio).
Perché gli sport praticabili sono aumentati e non a tutti il rugby piace.
Il rugby stesso sa di non essere per tutti.
Lo dice , lo persegue.
E se nel livello di eccellenza i top player devi essere nel 95mo percentile - quelli piccini e quelli medi vanno altrove.
Perché ognuno sogna di primeggiare, non si sa dove o in cosa, ma di primeggiare.

Quindi i numeri sono scarsi.
la pratica è faticosa.
E forse ci si dimentica che fuori dalle "zone vocate" venete, emiliane, lombarde, romane...per giocare devi fare chilometri e questo significa portare i ragazzi in auto o mandarli in motorino (perché il mezzo pubblico non c'è.

Poi c'è la selezione:
Una volta si canticchiava - una su mille te la ..eccecc
Ecco, ora la regola è l'eccellenza è il primo decimo - ma il livello professionale vuole l'eccellenza dell'eccellenza.
Su 1000 ragazzini che giocano - 100 saranno buoni rugbisti, forse 10 giocatori professionisti -- forse i campioni saranno sulle dita della mano.

ma per avere quegli obiettivi occorre selezionare i percorsi per alzare l'asticella di chi è più bravo.

inclusione e selezione- due schemi spesso contraddittori, ma che non possono essere esclusi.

Sui numeri nelle Under
meglio giocare in 15 con campo ampio o in 13 su campo ridotto?
meglio giocare presti mischei , rimesse e ruck o meno?
meglio castrare il gioco al piede all'inzio o valorizzarlo'

E qui, domanda fatta altre volte.
Qualcuno ha uno schema di ripartizione dei soldi del bilancio federale che garantisca più inclusione, più formazione e più selezione ?
me lo indica?

Io vedo un fattore positivo, molto egoista, nel sistema attuale.
Quantomeno a livello di nazionale, vedo più giocatori del mio territorio che non prima:

Mori, Bianchi, Cannone, Buonfiglio, Mancini Parri. Ed altri.
Prima non era così.

Frutto della vicinanza alla federazione?
Frutto di un CFP in zona?
Frutto del lavoro dei club?
Frutto delle mamme e delle loro copule'
Frutto dei selezionatori federali?
Frutto della crisi altrove?

Forse , ogni passo del percorso va osservato, cronologicamente e geograficamente per capire dove si fa bene , perché e per come. E dove si fa male.

jpriv
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da jpriv » 10 ott 2019, 15:05

Ettore73 ha scritto:
10 ott 2019, 14:36
jpriv ha scritto:
10 ott 2019, 10:56
Non so se è il thread giusto, ma volevo proporre due considerazioni, del tutto diverse una dall'altra, sulle quali mi piacerebbe confrontarmi con chi ne ha voglia.
1. Ieri ho visto un pezzo della partita Fiji-Galles, una partita bellissima, in cui i Fijiani hanno messo in difficoltà alla grande il Galles (guardate le facce dei Gallesi al 70'.....). Ebbene, il totale della popolazione delle Isole Fiji è 800.000 persone: non credo che abbiano un movimento più numeroso del nostro, eppure, indisciplinati fin che volete, giocano un rugby spettacolare. Forse dipende dal fatto che lo giocano fin da piccoli? o quale altra ragione ci potrebbe essere?

2. Ripensando alla nostra Nazionale, mi viene in mente che, negli anni, oldprussians è sempre stato convinto che possiamo giocarci tutte le partite (o quasi). E' una cosa che penso anch'io, a livello astratto (a parte AB, SA e, forse, ENG). Tuttavia, quando poi l'Italia gioca la partita, subisce una meta, o due, e si scompone mentalmente, subendo dure punizioni. Nelle partite contro le più forti, cioè (e mi riferisco soprattutto al 6N), mi pare di ravvisare una sorta di 'rassegnazione' al risultato negativo, dando per scontato che WAL, IRE, ENG siano imbattibili. Su questo aspetto, non pensate che potrebbe essere utile anche un 'mental coach'?
È colpa di madre natura...sono più atletici... più grossi e più veloci...se fossero più disciplinati...inoltre giocano per divertirsi e divertire.
Eh, sì. Scommetto che se giocassimo come loro gli appassionati di rugby aumenterebbero subito

thonk
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da thonk » 10 ott 2019, 15:19

guarda. siccome ho veramente il dubbio di aver capito male o frainteso il discorso del presidente ho investito un po' di minuti e me lo sono trascritto:
(saluti)
il campionato massimo miglio è italiano è una cosa importante per la federazione. importante perché costituisce in pratica la rifinitura di tanto lavoro fatto nel settore giovanile. abbiamo la nazionale 17 abbiamo la nazionale 18 abbiamo la nazionale under20. e poi questi ragazzi formati nelle accademie, formati dalle nostre società hanno l'opportunità di fare un ulteriore passo che è il campionato top12.
è altrettanto vero che questo campionato ci da la possibilità di crescere, ci da la possibilità anche di vedere qual è il lavoro fatto per creare più possibilità e soprattutto per far si che ci sia più profondità all'interno di vari ruoli per la nazionale. questo campionato si vedono sempre di più tanti giovani ed è frequentato da tanti giovani un po' in tutte le squadre, per cui sicuramente diamo spazio a loro e diamo spazio per crescere perché il passo successivo potrebbe essere la franchigia e poi la nazionale. un in bocca al lupo a tutti, a tutti voi (guardando i capitani). è un campionato
anche abbastanza lungo, impegnativo, 12 squadre sappiamo benissimo che sono in pratica 22, 24, 25 partite. poi abbiamo anche la possibilità della Coppa Italia e si aggiungono altre partite che fra l'altro è già iniziata e che continuerà nel tempo.
Le squadre più importanti di questo campionato oggi sono al di là di Calvisano, Rovigo, Padova, Reggio Emilia, ma io penso che altri club, penso che altre squadre siano in proiezione strutturate per poter accedere alle semifinali. mi riferisco a Viadana, mi riefrisco alle Fiamme Oro, mi riferisco a San Donà, eccetera eccetera. Per cui il bello di questo campionato è che si debbano alternare le possibilità di squadre che hanno l'opportunità di accedere, di accedere alle semifinali e alla finale. sappiamo benissimo che poi le semifinali e la finale sono il clou di questa manifestazione dove siamo seguiti da tanti spettatori, siamo seguiti da tante, da tanti media che ci aiutano a sviluppare. per cui un in bocca al lupo alle 12 squadre, non c'è una squadra che parte e che vince ma ci sono 12 squadre che si contengono, che si contendono uno scudetto, un campionato, un riferimento. qui(ndi) un in bocca al lupo a tutte le squadre, in bocca al lupo per giocare bene ma soprattutto un in bocca al lupo per sviluppare tanti giovani e avere la possibilità di fare risultati che ci aiutano. aiutano il nostro movimento, aiutano la nostra nazionale, aiutano le nostre franchigie. per cui, ragazzi, tocca a voi e tanto è che il bello del nostro movimento non è certamente essere un dirigente (ma giuro che mi è sembrato che dicesse "essere intelligente") o essere l'allenatore ma sicuramente è poter avere la possibilità di poter giocare e questo penso che per un rugbista sia la cosa più importante, il fatto di giocare.
(rivolto ai capitani) voi avete questa possibilità, voi avete la possibilità di far bene e io spero che fate tanto bene. per cui in bocca al lupo e ci vediamo poi alla fine di maggio per la finale.
l'ho ricontrollato e dovrebbe essere molto fedele, parola per parola. al netto degli inevitabili errori, che parlando in pubblico possono accadere, direi che Gavazzi mi è sembrato un po' sotto tono. alcuni passaggi inoltre li lascerei lì, frasi uscite quasi dall'improvvisazione (la parte in corsivo). però mi sembra che emerga chiara la progettualità di un modello di selezione, non di costruzione di un campionato fine a se stesso (nel senso di campionato talmente solido che si basta... fatto di giocatori professionisti che giocano per fare del rugby il proprio lavoro).
la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]

speartakle
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da speartakle » 10 ott 2019, 15:25

Luqa-bis ha scritto:
10 ott 2019, 14:56
meglio giocare in 15 con campo ampio o in 13 su campo ridotto?
si giocava già con campo ridotto (linea dei 5) larghezza massima 55-60 metri, sono state tolte le terze perchè in u14 davano tanto tanto vantaggio alle difese, si è scelto di favorire il gioco d'attacco tenendo solo il n. 8 (quando ci giocavo io in u14 si giocava a metà campo in 12 (5 mischia e 7 trequarti)
Luqa-bis ha scritto:
10 ott 2019, 14:56
meglio giocare presti mischei , rimesse e ruck o meno?
in u12 dato che hai i raggruppamenti, tanti giocatori nuovi aggiungere mischie e touch nel gioco che devono essere lavorate nello specifico procurerebbero più perdite di tempo che effetti positivi, altro discorso per i tornei, li sarei d'accordo nell'utilizzo di mischie e touch dato che è un momento più competitivo dove le squadre sono già più preparate
Luqa-bis ha scritto:
10 ott 2019, 14:56
meglio castrare il gioco al piede all'inzio o valorizzarlo'
il gioco al piede (senza guadagno territoriale) è stato inserito anche in u8 e u10, in u12 sono state introdotte delle regole per far giocare velocemente la touch e favorire il gioco senza far propendere il troppo il gioco tattico.
In u14 il gioco al piede ha guadagno territoriale quindi come per i grandi (senza la nuova regola)

Ettore73
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Ettore73 » 10 ott 2019, 15:39

jpriv ha scritto:
10 ott 2019, 15:05
Ettore73 ha scritto:
10 ott 2019, 14:36
jpriv ha scritto:
10 ott 2019, 10:56
Non so se è il thread giusto, ma volevo proporre due considerazioni, del tutto diverse una dall'altra, sulle quali mi piacerebbe confrontarmi con chi ne ha voglia.
1. Ieri ho visto un pezzo della partita Fiji-Galles, una partita bellissima, in cui i Fijiani hanno messo in difficoltà alla grande il Galles (guardate le facce dei Gallesi al 70'.....). Ebbene, il totale della popolazione delle Isole Fiji è 800.000 persone: non credo che abbiano un movimento più numeroso del nostro, eppure, indisciplinati fin che volete, giocano un rugby spettacolare. Forse dipende dal fatto che lo giocano fin da piccoli? o quale altra ragione ci potrebbe essere?

2. Ripensando alla nostra Nazionale, mi viene in mente che, negli anni, oldprussians è sempre stato convinto che possiamo giocarci tutte le partite (o quasi). E' una cosa che penso anch'io, a livello astratto (a parte AB, SA e, forse, ENG). Tuttavia, quando poi l'Italia gioca la partita, subisce una meta, o due, e si scompone mentalmente, subendo dure punizioni. Nelle partite contro le più forti, cioè (e mi riferisco soprattutto al 6N), mi pare di ravvisare una sorta di 'rassegnazione' al risultato negativo, dando per scontato che WAL, IRE, ENG siano imbattibili. Su questo aspetto, non pensate che potrebbe essere utile anche un 'mental coach'?
È colpa di madre natura...sono più atletici... più grossi e più veloci...se fossero più disciplinati...inoltre giocano per divertirsi e divertire.
Eh, sì. Scommetto che se giocassimo come loro gli appassionati di rugby aumenterebbero subito
Giocare come loro? Basta equiparare qualche figiano U20, nel giro di qualche anno...
"Serve una barca più grande" (cit. film "Lo squalo")

speartakle
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da speartakle » 10 ott 2019, 15:40

jpriv ha scritto:
10 ott 2019, 15:05
Ettore73 ha scritto:
10 ott 2019, 14:36
jpriv ha scritto:
10 ott 2019, 10:56
Non so se è il thread giusto, ma volevo proporre due considerazioni, del tutto diverse una dall'altra, sulle quali mi piacerebbe confrontarmi con chi ne ha voglia.
1. Ieri ho visto un pezzo della partita Fiji-Galles, una partita bellissima, in cui i Fijiani hanno messo in difficoltà alla grande il Galles (guardate le facce dei Gallesi al 70'.....). Ebbene, il totale della popolazione delle Isole Fiji è 800.000 persone: non credo che abbiano un movimento più numeroso del nostro, eppure, indisciplinati fin che volete, giocano un rugby spettacolare. Forse dipende dal fatto che lo giocano fin da piccoli? o quale altra ragione ci potrebbe essere?

2. Ripensando alla nostra Nazionale, mi viene in mente che, negli anni, oldprussians è sempre stato convinto che possiamo giocarci tutte le partite (o quasi). E' una cosa che penso anch'io, a livello astratto (a parte AB, SA e, forse, ENG). Tuttavia, quando poi l'Italia gioca la partita, subisce una meta, o due, e si scompone mentalmente, subendo dure punizioni. Nelle partite contro le più forti, cioè (e mi riferisco soprattutto al 6N), mi pare di ravvisare una sorta di 'rassegnazione' al risultato negativo, dando per scontato che WAL, IRE, ENG siano imbattibili. Su questo aspetto, non pensate che potrebbe essere utile anche un 'mental coach'?
È colpa di madre natura...sono più atletici... più grossi e più veloci...se fossero più disciplinati...inoltre giocano per divertirsi e divertire.
Eh, sì. Scommetto che se giocassimo come loro gli appassionati di rugby aumenterebbero subito
se il Rugby elle Fiji è lo sport principale, vuol dire che è la prima scelta di sport e quindi per la maggior parte i migliori atleti ci vanno a giocare. Noi saremo anche tanti tanti di più ma se il rugby è comunque la 6 scelta tra gli sport, allora vuol dire che non saranno tanti i profili di atleti con buone abilità fisico motorie che lo sceglieranno. della serie scommetto che per la categoria u12 se alleno bene i pari età della squadra di calcio a fine anno vinco contro l'u12 della società locale.

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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da thonk » 10 ott 2019, 15:50

speartakle impeccabile. concordo sulle osservazioni riguardanti il gioco al piede.
domenica scorsa perfino in U8, dopo un solo concentramento si è visto il differente approccio delle varie società:
- Il Roccia Rubano ha improntato la prima parte della stagione sul placcaggio.
- Il Petrarca già punta sul riciclo e il gioco di continuità.

in underotto. è stato molto molto molto interessante notarlo. non so se sia il modo giusto, ma a quanto pare un modo c'è.
la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]

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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Luqa-bis » 10 ott 2019, 18:21

@ speartackle

Non chiedevo come è la situazione, ma quale scelta si adotta e perché.

Aggiungo che mi chiedo coma mai non si è mai pensato ad un codice per adattarsi a giocare sui tanti campi da calcio esistenti, che non hanno spazio dietro le porte.

speartakle
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da speartakle » 10 ott 2019, 20:04

Luqa-bis ha scritto:
10 ott 2019, 18:21
@ speartackle

Non chiedevo come è la situazione, ma quale scelta si adotta e perché.

Aggiungo che mi chiedo coma mai non si è mai pensato ad un codice per adattarsi a giocare sui tanti campi da calcio esistenti, che non hanno spazio dietro le porte.
infatti ti ho scritto quali sono le scelte adottate (sono modifiche degli ultimi 1-2 anni) e il perchè

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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da acarraro306 » 10 ott 2019, 20:17

Numeri nelle giovanili e tesserati : Visto che si e' giocato negli ultimi 8 o 10 anni , dubito molto che la ragione vera sia quella citata da Speartackle.
La Federazione pero' farebbe molto presto a contraddirmi : raccoglie i Modelli B , e quelli dei direttori di raggruppamenti e tornei , e potrebbe dare i numeri VERI di chi e' veramente sceso in campo a giocare.

Tralaltro, era anche una sfida lanciata da "Pronti al Cambiamento" rispetto ai numeri di incremento tesserati vantati da Gavazzi, ma la sfida non e' stata raccolta.

Una nota per Garry - gli anni , o meglio la singola stagione in cui la FIR ha finanziato le 'accademie di club' sono anche quelli del campionato nazionale Under 20 Elite , e sono anche le annate che hanno formato il maggior numero di giocatori italiani per la nazionale.

Garry
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Garry » 10 ott 2019, 20:23

acarraro306 ha scritto:
10 ott 2019, 20:17
Una nota per Garry - gli anni , o meglio la singola stagione in cui la FIR ha finanziato le 'accademie di club' sono anche quelli del campionato nazionale Under 20 Elite , e sono anche le annate che hanno formato il maggior numero di giocatori italiani per la nazionale.
Non mi sembra proprio.
La storia è finita proprio perché non era sufficientemente "produttiva" rispetto alle risorse impiegate. Stiamo parlando del progetto su scala nazionale, non di un singolo club che magari può anche avere avuto successo.

La U20 élite è finita perché non più sostenibile per i club. Le squadre se le pagavano i club.

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speartakle
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da speartakle » 10 ott 2019, 22:18

acarraro306 ha scritto:
10 ott 2019, 20:17
Numeri nelle giovanili e tesserati : Visto che si e' giocato negli ultimi 8 o 10 anni , dubito molto che la ragione vera sia quella citata da Speartackle.
La Federazione pero' farebbe molto presto a contraddirmi : raccoglie i Modelli B , e quelli dei direttori di raggruppamenti e tornei , e potrebbe dare i numeri VERI di chi e' veramente sceso in campo a giocare.
guarda i numeri di giocatori enl rugby di base (fino alla u14) sono sicuramente più alti di quando ci giocavo io (un 17 anni fa) e pure allora la u14 aveva 12 giocatori (nella mia società non c'era nemmeno la u10, adesso abbiamo quasi doppie squadre per ogni under) quindi no, ripeto, il motivo per il quale si è cambiata la regola non è la quantità di squadre.
Che poi il numero di tesserati possa essere diminuito negli ultimi anni è possibile.

Garry
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Garry » 10 ott 2019, 22:29

speartakle ha scritto:
10 ott 2019, 22:18
...nella mia società non c'era nemmeno la u10, adesso abbiamo quasi doppie squadre per ogni under
Complimenti!

Comunque sì, l'ho sentito dire da fonti federali che il numero è calato, sicuramente in Emilia Romagna, ma forse dappertutto.
Il mio sospetto è che sia calato perché adesso si contano i tesserati "veri", mentre prima il dato era gonfiato

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