jpr williams ha scritto: ↑18 gen 2020, 13:56
Il fatto è che siamo mediamente un paese ignorante e disonesto sia guardando agli standard internazionali di capacità di comprensione che a quelli sulla corruzione che vengono pubblicati da Transparency international. Ignoranza e corruzione vanno di pari passo, nel senso che la prima garantisce l'accettazione diffusa della seconda.
L'indice di corruzione di transparency international misura la corruzione percepita. Chiaro che se continuano a ripeterti che tutti i politici sono corrotti la tua percezione ne e' fuorviata. Non mi sembra un gran parametro da citare, se non per sparare un titolo sul giornale.
Altri indici che misurano i processi e i condannati con indicatori normalizzati(non ricordo esattamente dove lo avevo visto, OECD forse) dicono che l'Italia e' appena sopra la media europea.
Quanto alla comprensione, e' colpa della scuola. Oggi si e' diffuso il mito che la scuola debba servire a preparare al lavoro invece che a formare i cittadini (come direbbe la costiutuzione) ed il risultato e' ignoranza dilagante tra i piu' giovani. Mia nipote (18 anni, liceo scientifico), sa un po' di "Techne'" ma quasi niente "Episteme". Estremamente carente dal punto di vista storico e filosofico (e io che ho pure fatto lo scientifico non sono una cima). I figli dei cugini mi odiano perche' gli chiedo sempre cosa studiano e la risposta e' quasi sempre "un tubo" (mia interpretazione della loro risposta)
Ho proprio l'impressione che la riforma della scuola dovrebbe essere tornare indietro, piuttosto che correre in avanti. Certo occorrerebbe comunque un po' piu' di lingue, statistica ed informatica, apriamo agli strumenti moderni, viva Powerpoint, ma quello che si insegna...
E finisco qui, ma potrei continuare.