Politica italiana e internazionale da bar

Per discutere di qualsiasi cosa che NON riguardi il Rugby...
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jpr williams
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da jpr williams » 27 feb 2020, 10:58

Macchè menate da radical chic che parla addirittura straniero!
QUA deve informarsi il poppolo se vuole avere le idee chiare!

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Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

Garry
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Garry » 27 feb 2020, 11:04

Notare che non dice, che so, costituire un'unità di crisi, una commissione con tutti i partiti politici per affrontare l'emergenza.
Dice "...costituiamo un governo con dentro tutti i partiti" :rotfl:
Qualsiasi cosa, pur di far cadere il governo...



Neanche il giornalino della scuola, anzi, della squola

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zappatalpa
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da zappatalpa » 27 feb 2020, 14:03

hmmm, qua dice che fino al 2037 si calcola con 5500 neonati all'anno
https://astat.provinz.bz.it/pyramid/ind ... ml#!y=2037
Sarebbe 11 nati su 1000, al momento in provincia siamo a 10 poppanti su 1000, e non vedo nessunissima inversione di tendenza in giro, anzi .
Toscana 7/1000, nasceranno altri fratelli Cannone? Sempre piú difficile
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

zappatalpa
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da zappatalpa » 27 feb 2020, 14:20

zappatalpa ha scritto:
27 feb 2020, 14:03
hmmm, qua dice che fino al 2037 si calcola con 5500 neonati all'anno
https://astat.provinz.bz.it/pyramid/ind ... ml#!y=2037
Sarebbe 11 nati su 1000, al momento in provincia siamo a 10 poppanti su 1000, e non vedo nessunissima inversione di tendenza in giro, anzi .
Toscana 7/1000, nasceranno altri fratelli Cannone? Sempre piú difficile
ho capito il trucco, hanno contato anche poppanti/figli da immigrati al momento ancora non sul territorio. i 2019 infatti da oggi al 2037 aumentano magicamente da 5200 a 5500. bah
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

Luqa-bis
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Luqa-bis » 27 feb 2020, 14:25

Credo che abbiano seguito un ipotesi statistica basata sulle tendenze sulla natalità e sulla immigrazione.

Cioè sovrapposto una delle ipotesi ISTAT natalità (credo quella a bassa natalità) con quella (non se se ISTAT ) sulla immigrazione (non so se a bassa indice o medio.

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diddi
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da diddi » 27 feb 2020, 16:13

Sono tra il deluso e l'indignato per una cosa che ho letto qui, su BBC Sports, in particolare questo:
Eleven towns in northern Italy are in lockdown after an outbreak.

Hanno tradotto "comuni" con "towns"! :shock:

Certo che, se qui avessimo messo in quarantena 11 "città", l'allarme sarebbe giustificato. Ma tra le "towns" ci sono Terranova dei Passerini (927 abitanti), Bertonico (1118 abitanti), Castelgerundo (1498 abitanti); le "towns" più grandi sono Codogno e Casalpusterlengo (15907 e 15293 abitanti), il terzo comune per abitanti è Castiglione D'Adda (4646). In totale i comuni della "zona rossa" coinvolgono 53.785 persone residenti, quando la sola Lombardia conta poco più di 10.000.000 di abitanti!
Da come è riportata la notizia, pare che buona parte dell'Italia Settentrinale sia infetta, mentre si tratta dello 0,2%!

Sinceramente, sono sconfortato... :(
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Garry
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Garry » 27 feb 2020, 16:58

Per politica si può intendere anche politica nel rugby. Ecco, questo è un preciso atto politico, che non so quanti altri sport hanno fatto. Complimenti.



Landmark World Rugby transgender workshop important step towards appropriate rugby-specific policy

Identifying the principles for an equitable, safe and evidence-based rugby-specific policy for transgender participation was the focus of a ground-breaking and productive World Rugby meeting in London this week.

For the first time in sport, leading independent experts, with differing views, were invited to share their expertise, opinions and research with a dedicated multi-disciplinary transgender participation working group.

Across two days of constructive and positive discussion, the invited experts from the areas of performance, science, medicine, risk, law and socio-ethics presented the latest research, studies and considerations.

World Rugby’s policy is based on the current International Olympic Committee policy. After considering all available evidence, it is important for World Rugby to explore a rugby-specific framework for all, prioritising athlete welfare, inclusion and fairness.

While not a decision-making forum, the key considerations will be taken forward by the working group chaired by Dr Araba Chintoh, a World Rugby Executive Leadership Scholarship recipient, psychiatrist and former Canada international.

Key outcomes included:
Agreement on key issues of physiological basis of performance differences between men and women
Further consultation and research required, particularly in the areas of specific injury risk, ethical considerations and performance
Commitment from World Rugby to explore further research to inform future guideline revision

Dr Chintoh said: "This was an important and ground-breaking meeting that brought together leading experts with differing views to discuss and inform a way forward for rugby that promotes inclusivity, while prioritising safety of rugby participants.

"I would like to thank all attendees for their honest and important contributions, and for keeping an open-mind. The expert opinions have provided us with important guidance that will frame our decision-making regarding updated and fit-for-purpose policies."

World Rugby Chairman Sir Bill Beaumont added: "As the first of its kind, the workshop was a giant leap forward for rugby and significant in a wider sporting context. We explored the best available evidence and have heard the relevant independent expert opinions and I believe all delegates found it a stimulating and ground-breaking forum.

"It is now down to us, under the auspices of the working group, to take the information forward and inform our policy-making, and while this process will take time, we are committed to delivering a fit-for-purpose policy in the modern sporting and societal landscape, balancing inclusivity, while promoting fairness and welfare."

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diddi
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da diddi » 27 feb 2020, 18:08

diddi ha scritto:
27 feb 2020, 16:13
https://www.bbc.com/sport/rugby-union/51641149
...Da come è riportata la notizia, pare che buona parte dell'Italia Settentrinale sia infetta, mentre si tratta dello 0,2%!...
Scusate l'inaccuratezza, lo 0,2% degli italiani del Nord è sotto quarantena a scopo cautelativo a prescindere dallo stato di salute, per lo più ottimo. Se contiamo invece la popolazione "infetta", cioè con esito positivo al tampone, anche se asintomatica o con sintomi lievi, la percentuale al momento è dello 0,002% scarso.
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Ilgorgo » 27 feb 2020, 18:16

Oh, noi non abbiamo trattato molto diversamente la Cina. Un miliardo e mezzo di abitanti, poche migliaia di infetti, ma per noi i contagiati erano "i cinesi", compresi quelli nati qua venti anni fa...
Intanto le notizie cattive si alternano a quelle buone: ieri ero già pronto a considerare questa come una normale influenza, solo un po' più rognosa delle altre, ora leggo che a Cremona ci sono diciotto casi gravi e in ospedale "non abbiamo più letti!" e che gli epidemologi si stanno chiedendo se questo koronavirus non possa diventare endemico e quindi ricorrente come tante influenze. Alè!

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Ilgorgo » 27 feb 2020, 19:29

Sempre saltando di palo in frasca, a me danno un po' fastidio queste cose qua: Il Fatto Quotidiano quando pubblica immagini in prima pagina di Renzi o Salvini cerca sempre quelle dove i due hanno un'espressione antipatica o stolta, mentre quando pubblica quelle di Conte o Di Maio sceglie sguardi frontali e sorrisi rassicuranti, con uno sfondo azzurro artificiale alle spalle (o, come secondo sfondo preferito, una marea di bandiere m5s sventolanti). Sono piccolezze, sotto entrambi i significati: sono piccolezze nel senso che sì, va bene, non sono cose importanti, ma lo sono anche nel senso che si tratta di meschinità e un giornalista, la missione del quale è l'informazione obiettiva, dovrebbe essere superiore a queste cose. Invece il Giornale dei Giusti, come lo chiama Bottura, è specializzato in queste piccole viltà, come tutti gli organi settari. Non è probabilmente l'unico giornale a comportarsi così, ma mi pare lo faccia in maniera più marcata rispetto a tanti altri

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Garry
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Garry » 27 feb 2020, 19:48

Per la verità lo fanno l'80-90% dei giornali e dei notiziati tv. Ovviamente non tutti contro di loro, ma contro la parte di volta in volta "sgradita"

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da zappatalpa » 27 feb 2020, 21:25

ma sempre contro Renzi
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da Garry » 28 feb 2020, 8:36

Noi siamo già all'ondata di ritorno: "Sono tutti falsi allarmi", "Abbiamo esagerato con la prevenzione", "E' una banale influenza"
Invece in Inghilterra: https://www.theguardian.com/world/2020/ ... POB8jpqyXc

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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da diddi » 28 feb 2020, 10:53

Poniamo le cose nei loro termini.
La nuova infezione è mediamente contagiosa. A riprova di questo c'è il fatto che a Wuhan, dove è presente da più tempo, su 11.000.000 abitanti se ne sono infettati circa 70.000. Anche in Italia abbiamo un unico focolaio nel lodigiano dove si concentrano più o meno 2/3 dei casi e al quale gli altri casi sono riconducibili. Tra i 50.000 abitanti messi in quarantena, meno dell'1% ha contratto l'infezione, e stiamo parlando della zona a maggior rischio! Probabilmente altri casi verranno a galla nel prossimo futuro, ma siamo molto lontani dalla contagiosità della peste a Milano di manzoniana memoria, veicolata anche dai ratti (che invece non risultano trasmettere questo nuovo virus).
Il tasso di letalità si aggira intorno al 3% (3,4% in Cina, 2,6% da noi, ma sono cifre in continuo aggiornamento), concentrato con l'aumentare dell'età e il peggiorare dello stato di salute generale, insomma nelle condizioni di rischio che, per esempio, rendono consigliabile il vaccino contro l'influenza. Questo è sicuramente preoccupante, ma una persona in normale stato di salute deve beccarselo in una forma veramente, veramente grave per averne serie ripercussioni.
Il vero problema è che, con queste cifre, un'infezione incontrollata diffusa su, poniamo, il 10% dei 10.000.000 abitanti in Lombardia, cioè su 1.000.000 di persone, porterebbe al decesso di circa 30.000 persone e al ricovero forzato di altre 100.000, da aggiungere ai malati normalmente presenti. Una situazione di questo genere farebbe collassare il SSN, senza peraltro possibilità di ricorrere alla sanità privata, che si guarda bene dall'accettare portatori di infezione e lascia volentieri la virologia alle cure dello Stato. Da noi, quindi, il contagio deve essere controllato. In altri Paesi, anche europei (penso per esempio alla Germania), in cui le prestazioni sanitarie non sono altrettanto a carico del settore pubblico, hanno scelto di tacere, di non andare a cercare i casi e di affrontare la situazione per come si presenterà, ritenendo peggio per la propria economia il blocco del sistema produttivo conseguente al panico dei cittadini.
Sono scelte.
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Re: Politica italiana e internazionale da bar

Messaggio da tonione » 29 feb 2020, 0:15

se è vero che ormai si sta diffondendo, la vulgata è persuasa che sia un compromesso tra un influenza e la peste. peste per i vecchi e i malati, influenza per gli altri, ci sono evidenti motivi per dubitare di questo. a partire dall'origine.

vi sono alcune certezze. la Cina pensava di non avere un problema. poi qualcosa ha fatto accorgere qualcuno che invece il problema c'era. se era un influenza nessuno si accorgeva. tachipirina e antibiotici sono noti anche in Cina. però ad un certo punto non sono bastati ed è sorta un'anomalia. di cui qualcuno s'è accorto. deve essere stata un'anomalia grave. gravissima. ve la ricordate quella storia dell'ospedalone costruito in dieci giorni? da decine di migliaia di pazienti infetti. sembrava la dimostrazione della potenza cinese. probabile che fosse la dimostrazione della fretta cinese una volta capito che non era un influenza risolvibile con gli antibiotici. un virus nuovo. da quando si sono accorti che era nuovo? e da quale evidente sintomo? forse la morte veloce e la contagiosità? o hanno visto che c'è un evoluzione di questo virus, dopo i primi contagiati?

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