Etica astratta, sensibilità apparente, presuntuosa morale, Meta lasciamo perdere tutti i paroloni vuoti dietro cui va di moda trincerarsi per non affrontare la realtà e badiamo al sodo; seriamente, ma facciam davvero?metabolik ha scritto: 5 apr 2020, 1:23No, dissento, è un giudizio di etica astratta il tuo, privo di saggezza ed esperienza, la tua è una sensibilità apparente, non profonda, su cui ti appoggi per scrivere una presuntuosa accusa moralistica, assolutamente fuori luogo.GrazieMunari ha scritto: 4 apr 2020, 23:19Non volevo dirlo meta ma c'è gente che per malattie e/o operazioni deve stare confinata addirittura in un letto o in una stanza per mesi/anni e qua c'è gente che si chiede come persone sane possano sopportare di stare qualche settimana chiuse in casa?metabolik ha scritto: 4 apr 2020, 19:40 Non è una considerazione personale, [ ho una condizione previlegiata, (giardinetto, supermercato e tabaccheria vicini, possibilità di sgranchimento senza feroci minacce)], penso alle famiglie con bambini nei condomini, ... no, qualcosa dovranno mollare.
Anche per i carcerati è obbligatoria l'ora d'aria/sole, per prevenire l'indebolimento delle ossa.
Oggettivamente, ma ve ne rendete conto?
E' una mancanza di rispetto, di empatia ed intelligenza per la quale si dovrebbe solo provare vergogna, ma vedo che in pochi ci arrivano.
Sperate di non invecchiare male e/o di star sempre bene, altrimenti potreste inorridire ripensando a quel che in questi giorni scrivevate
Un malato grave o un convalescente post intervento non soffrono l'isolamento come lo soffre un giovane nel pieno delle forze, o un ragazzino abituato , p.e., a fare sport. Se sei sofferente pensi a guarire, il resto passa in secondo piano.
Ugualmente un anziano o un vecchio, la loro vita non cambia molto, l'isolamento non gli porta via un pezzo di vita, perchè la vita che fa è già in gran parte casalinga. Io sono un anziano attivissimo, ma soffro poco, mi manca il rugby (dagli spalti), la stagione lirica,la palestra, il canottaggio sul Po,il poligono di tiro e tante altre cose, ma non soffro, la vita, bene o male, l'ho vissuta.
Brutalmente : pensa di aver 30 anni e di restare isolato dalla morosa/moglie perchè quando è scattato il blocco tu eri qua e lei era là.
40 giorni senza ..... a 30 anni ?!? diventi matto ! MATTO ! Quei 40 gg di giovinezza o di infanzia o di adolescenza li hai persi per sempre.
Per motivi generazionali io ho assolto il servizio militare obbligatorio, 14 mesi di quasi isolamento dalla vita libera, esperienza non completamente negativa, ma sicuramente dura. Se dovessi farla oggi forse mi divertirei.
Peraltro hai anche sfiga perchè son proprio uno dei 30enni che da 40 giorni non vede la morosa, eppure non son diventato matto nè son morto.
Meta fammi capire, la gente è in casa con tv, computer, cellulare, telefoni con chiamate illimitate, giochi di ogni genere, libri, persone con cui parlare e... soffrono?
Ma bafangule! (non te, è un'esclamazione generale).
Chiaro che che per chi non ha mai sofferto quella è una sofferenza enorme, così come è una sofferenza enorme non poter mangiare pizza, patatine e dolci tutti i giorni, o così come è una sofferenza enorme non poter guidare una Ferrari o cambiare ragazza ogni sera.
In effetti, adesso che ci penso, soffro davvero per tante cose...
Sul serio, smettiamola con le cazzate e guardiamoci in faccia per davvero: il concetto è molto semplice e concreto, a stare in casa al massimo ci si rompre, non si soffre. E per chi non sa star bene da solo è un bel guaio.
Ma la sofferenza è un'altra roba ed è, ripeto, vergognoso far passare questo messaggio, così come è vergognoso continuare a chiamare furbetti quelli commettono reati e vengono denunciati.
Magari dico una boiata ma credo si soffra di più punzecchiati a destra e a manca con un tubo in gola, immobili, sedati e con le piaghe da decubito che spuntano che non stravaccati sul divano. Ma probabimente ragiono male io.
Dici che un malato grave o un convalescente post intervento non soffrono l'isolamento come lo soffre un giovane nel pieno delle forze o un ragazzino abituato a fare sport: ma ti rendi conto della gravità?
Che culo che hanno i bambini/ragazzini/adulti malati o convalescenti post interventi grossi costretti nel letto o in una stanza per mesi/anni, fortuna che non provano la sofferenza psicofisica dei loro coetanei che per qualche settimana non possono uscir di casa...
Beati loro.