Covid 19
Moderatore: Emy77
Re: Covid 19
Rutto, non è questione di indolenza, è che si è trattato della polemica più inutile nella storia dell'Umanità di tutti i tempi e che rimarrà per sempre imbattuta nei secoli e nei millenni. Neppure su Libero e la Verità riescono a raggiungere cime così intonse di polemica inutile. Siamo nel mezzo di una fase epocale, una fase che si pensava potesse avere lo stesso impatto di una guerra mondiale e che forse per certi classi di età avanzata avrà alla fine un conteggio di vittime perfino maggiore, il mondo è chiuso in casa da un mese, forse per anni saremo costretti ad andare in giro con la mascherina e a rivoluzionare le abitudini di un tempo, i dottori nella prima fase dell'epidemia sono stati costretti a scegliere chi ventilare e chi cercare di accompagnare verso la morte epperò la cosa importante è spostare la discussione in una sezione più consona, perché qui bisogna tornare a parlare di Cannavaro che va al Rovigo e di Bergomi che va al Carcassonne. Boh
Re: Covid 19
16 aprile
+ 3786 casi (tot 168.941) + 2.2 %
525 decessi (totale 22.170)
2072 "guariti" (totale 40.164)
+ 1189 casi attivi (tot. 106.607) + 1.2 %
+ 3786 casi (tot 168.941) + 2.2 %
525 decessi (totale 22.170)
2072 "guariti" (totale 40.164)
+ 1189 casi attivi (tot. 106.607) + 1.2 %
Re: Covid 19
Alla fin fine i numeri si rivelano molto buoni oggi (a parte i decessi, naturalmente): record di esami e tanti ospedalizzati in meno
Re: Covid 19
Si, i numeri importanti segnalano una minor gravità della sofferenza per contagio e poi chi si ammala ha buone probabilità di essere curato al meglio.
Era l'obiettivo primario dichiarato, evitare il collasso del sistema sanitario; abbiamo sfiorato il collasso, ma l'abbiamo sostanzialmente evitato, anche se a caro prezzo. (Ho controllato l'inizio della zona rossa qui a PC , 8 Marzo, siamo al 39esimo giorno).
A parte i deceduti, che stanno però lentamente diminuendo, l'altra notizia non positiva è che la percentuale di contagio sulla media mobile dei tamponi cresce al 8,67 %.
Era l'obiettivo primario dichiarato, evitare il collasso del sistema sanitario; abbiamo sfiorato il collasso, ma l'abbiamo sostanzialmente evitato, anche se a caro prezzo. (Ho controllato l'inizio della zona rossa qui a PC , 8 Marzo, siamo al 39esimo giorno).
A parte i deceduti, che stanno però lentamente diminuendo, l'altra notizia non positiva è che la percentuale di contagio sulla media mobile dei tamponi cresce al 8,67 %.
Re: Covid 19
Senza polemica per carità ma potremo usare il termine “molto buoni “ se e quando vedremo scendere i numeri dei morti giornalieri...perché oltre 500 continuano ad essere troppi, troppi, troppi...
Re: Covid 19
Sì, giusto, Ok, ma uno che partecipa (da loggato) ad una discussione da notifiche entra molto più rapidamente...ruttobandito ha scritto: ↑16 apr 2020, 18:16Informazione di servizio:jaco ha scritto: ↑15 apr 2020, 16:45Scusa, ma in altro a destra sulle "notifiche"?ruttobandito ha scritto: ↑15 apr 2020, 13:55Se è questo il problema, sappi che in alto a sinistra, a fianco le FAQ, hai tre lineette che ti consentono di arrivare ancora più facilmente agli ultimi messaggi o agli argomenti ordinati per attività più recente.geovale ha scritto: ↑15 apr 2020, 13:44a me fa comodo rimanga quajpr williams ha scritto: ↑15 apr 2020, 12:58A questo punto, poichè la discussione è aperta, vi chiedo di esprimere la vostra opinione circa lo spostamento...
è in alto lo trovo subito non devo scendere con il mouse
Alcuni forumisti, non molto tempo fa, hanno fatto una fatica boia a mettere ordine nel forum, sfruttiamo gli strumenti di cui ci hanno dotato per non buttare all'aria tutto.
Spero di essere stato d'aiuto.
Ci arrivi ancora prima, secondo me...
quello che dici tu funziona solo da loggato e riguarda solo i quote dei tuoi messaggi, l'altro funziona anche da sloggato e ti mostra tutti gli ultimi messaggi di chiunque in qualunque topic di qualunque sezione.
Re: Covid 19
https://tg24.sky.it/cronaca/2020/04/16/ ... tagio.htmlCoronavirus Italia, Fondazione Gimbe: il contagio non è sotto controllo
Re: Covid 19
e dopo che si fa? tutti ( i milionari ) a spendere e spandere come a Wuhan? torna in auge il termine revenge spending( la vendetta del consumatore ).
"...La fase 2 in Cina è iniziata alla grande, almeno per il comparto del lusso. Lo dimostra la performance della nuova boutique di Hermès a Canton che sabato scorso ha riaperto i battenti dopo le interminabili settimane di lockdown. Secondo quanto scrive il magazine americano "Women's Wear Daily" in un solo giorno l'atelier della maison francese ha registrato un incasso di 2,7 milioni di dollari (circa 2,5 milioni di euro), fatturato mai raggiunto prima da un negozio in Cina.
I ricchi cinesi sono arrivati in massa nella nuova sede di quasi 2 mila metri quadrati, precedentemente occupata da Prada, attratti soprattutto dalla Himalayan Birkin, borsa tempestata di diamanti e creata dalla maison francese appositamente per l'occasione.
L'influencer Atomniu, molto popolare in Cina, ha pubblicato diverse foto nel negozio e ha dichiarato di aver speso quasi 1 milione di renminbi (circa 130 mila euro). Tra i beni che ha portato a casa ci sono una Birkin 30 in coccodrillo nero, vestiti e scarpe.
Il comunicato
La maison ha rilasciato un breve comunicato: "Questa riapertura - si legge nella nota - conferma l'impegno del marchio in Cina meridionale e segna un nuovo capitolo per la casa parigina a Canton, dove è presente dal 2004".
Gli esperti di economia stanno tenendo d'occhio la Cina ora che è iniziata la graduale riapertura delle attività. La risposta dei consumatori dell'ex Celeste Impero è un interessante indicatore per comprendere come potrebbero comportarsi anche gli italiani una volta completato il periodo di quarantena.
Le vendite record di Hermès suggeriscono che i ricchi cinesi sono pronti a una nuova fase di «revenge spending» (spesa di vendetta): dopo lunghi mesi dedicati ai consumi essenziali, ora vogliono «consolarsi» con acquisti di lusso.
Il «revenge spending» fu un'espressione lanciata negli anni '80 per descrivere la fame di prodotti stranieri che in Cina erano stati a lungo proibiti fino a quando Deng Xiaoping non aprì il Paese all'economia di mercato..."*
*Francesco Tortora per www.corriere.it
"...La fase 2 in Cina è iniziata alla grande, almeno per il comparto del lusso. Lo dimostra la performance della nuova boutique di Hermès a Canton che sabato scorso ha riaperto i battenti dopo le interminabili settimane di lockdown. Secondo quanto scrive il magazine americano "Women's Wear Daily" in un solo giorno l'atelier della maison francese ha registrato un incasso di 2,7 milioni di dollari (circa 2,5 milioni di euro), fatturato mai raggiunto prima da un negozio in Cina.
I ricchi cinesi sono arrivati in massa nella nuova sede di quasi 2 mila metri quadrati, precedentemente occupata da Prada, attratti soprattutto dalla Himalayan Birkin, borsa tempestata di diamanti e creata dalla maison francese appositamente per l'occasione.
L'influencer Atomniu, molto popolare in Cina, ha pubblicato diverse foto nel negozio e ha dichiarato di aver speso quasi 1 milione di renminbi (circa 130 mila euro). Tra i beni che ha portato a casa ci sono una Birkin 30 in coccodrillo nero, vestiti e scarpe.
Il comunicato
La maison ha rilasciato un breve comunicato: "Questa riapertura - si legge nella nota - conferma l'impegno del marchio in Cina meridionale e segna un nuovo capitolo per la casa parigina a Canton, dove è presente dal 2004".
Gli esperti di economia stanno tenendo d'occhio la Cina ora che è iniziata la graduale riapertura delle attività. La risposta dei consumatori dell'ex Celeste Impero è un interessante indicatore per comprendere come potrebbero comportarsi anche gli italiani una volta completato il periodo di quarantena.
Le vendite record di Hermès suggeriscono che i ricchi cinesi sono pronti a una nuova fase di «revenge spending» (spesa di vendetta): dopo lunghi mesi dedicati ai consumi essenziali, ora vogliono «consolarsi» con acquisti di lusso.
Il «revenge spending» fu un'espressione lanciata negli anni '80 per descrivere la fame di prodotti stranieri che in Cina erano stati a lungo proibiti fino a quando Deng Xiaoping non aprì il Paese all'economia di mercato..."*
*Francesco Tortora per www.corriere.it
Re: Covid 19
Riporto dall'articolo : una programmazione scientifica della fase 2 non può inseguire i numeri del giorno, ma deve osservare almeno le variazioni settimanali". Una affermazione di tutta evidenza come questa mi mette qualche dubbio su tutto l'articolo.hardhu ha scritto: ↑16 apr 2020, 19:45https://tg24.sky.it/cronaca/2020/04/16/ ... tagio.htmlCoronavirus Italia, Fondazione Gimbe: il contagio non è sotto controllo
E vuoi che un Comitato tecnico-scientifico si basi sui numeri del giorno ?
Io penso esattamente il contrario, cioè che la situazione che ci danno, con il comunicato serale, è abbondantemente 'indietro' alla situazione che hanno, molto più aggiornata e articolata, al Ministero della salute. D'altra parte non possono prolungare questo isolamento oltre il 4 Maggio.
L'obiettivo era reprimere i WK lunghi di Pasqua, 25 Aprile e 1 Maggio.
Il 4 Maggio per noi sarebbe il 60simo giorno di quarantena, cioè una sessantena.
Re: Covid 19
Sembrano esserci grandi problemi in Belgio. Oggi hanno avuto 417 decessi e hanno poco meno di un quinto degli abitanti dell'Italia; è come se da noi in un giorno ci fossero stati 2.200 decessi.
Il virus sembra avere ancora molta forza anche in Spagna, Francia e GB. Quando partirà la fase 2 in Italia occorrerà (ovviamente) fare molta attenzione anche ai viaggi all' e dall'estero
Continuo a non capire la divaricazione di trend tra terapie intensive che si alleggeriscono pian piano ma in modo evidente (-27% rispetto al picco) e numero di decessi che invece cala molto più lentamente e non costantemente
Il virus sembra avere ancora molta forza anche in Spagna, Francia e GB. Quando partirà la fase 2 in Italia occorrerà (ovviamente) fare molta attenzione anche ai viaggi all' e dall'estero
Certamente, infatti avevo aggiunto quella frase fra parentesi perché mi sentivo un po' cinico.
Continuo a non capire la divaricazione di trend tra terapie intensive che si alleggeriscono pian piano ma in modo evidente (-27% rispetto al picco) e numero di decessi che invece cala molto più lentamente e non costantemente
Re: Covid 19
i sogni son desideri ma ai tempi del coronavirus sono incubi. a quanto pare esiste una tecnica, chiamata incubazione ( ! ) che permetterebbe di scegliere ciò che si vuole sognare.
"...Quanti sogni, all'epoca del cornavirus. Immagini oniriche vivide, cinematografiche, spesso opprimenti, come in un romanzo di Orwell; oppure incubi terrificanti, che ci svegliano di soprassalto. Molti psicologi - in tutti i Paesi interessati dall'epidemia - hanno notato che, in questo periodo, le persone sognano più del solito, e spesso ricordano tutto, in maniera vivida, persistente.
Questo perché, spiegano, dobbiamo elaborare la realtà che ci circonda, renderla accettabile, farcene una ragione; oppure - è il caso degli incubi - non ci riusciamo, poiché il ricordo del trauma che abbiamo vissuto è ancora troppo potente.
Il New York Times ha raccontato il fenomeno in un lungo articolo, in cui si spiega anche come cercare di scegliere cosa sognare. Deirdre Barrett è una psicologa e ricercatrice dell'Harvard Medical School, che ha studiato questi temi per decenni, e che sta raccogliendo dati sugli effetti della pandemia sulle nostre menti. Molti americani, ha notato, hanno subito un «cambiamento significativo» nelle loro vite; e questo non può che ripercuotersi sulla qualità (e sulle immagini) del sonno.
Paura di spegnere la luce del comodino? Per la dottoressa Barrett, è possibile decidere, entro certi limiti, cosa sognare, seguendo una certa tecnica. Lei la chiama incubazione. Vediamo come funziona.
Bisogna scegliere, anzitutto, quale esperienza vogliamo vivere: un volo, per esempio: «Se siete bravi a visualizzare un'immagine, pensate di librarvi nell'aria», ha detto Barrett al quotidiano americano. «Se invece avete difficoltà a mettere a fuoco un'immagine col pensiero, prendete una foto, o un oggetto relativo al tema prescelto, contemplatela e lasciate che sia l'ultima cosa che vedete, prima di spegnere la luce».
Bisogna poi continuare a concentrarsi su quella stessa immagine nel dormiveglia, finché non si cede al sonno. Secondo l'esperta, questo sistema ha una buona possibilità di riuscita; anche se non sempre va a buon fine. «Vale comunque la pena di provare», dice.
Anche gli psicologi italiani hanno notato l'incremento di lavorio onirico, in questi giorni. «Io stessa - dice Anna Maria Nicolò, presidente della Società Psicoanalitica Italiana - che ieri ho avuto una giornata complicata di lavoro, ho sognato che mi trovavo a un concerto con degli amici; e mi sono detta: ma com'è possibile che io sia qui, in un tale assembramento di persone, proprio ora che c'è il coronavirus?»
«Il sogno - dice Nicolò - serve alla nostra mente per elaborare gli aspetti conflittuali, di tensione, attingendo alla realtà quotidiana, ai residui diurni». Quando un paziente sogna, dice, è un fatto positivo: «Vuol dire che sta trasformando le angosce in pensieri». Per capire l'importanza di questo processo, basti citare gli schizofrenici, che «non sognano, e hanno piuttosto manifestazioni psicotiche, come le allucinazioni». L'incubo è invece «un sogno interrotto», è il segnale che «non siamo riusciti a portare avanti questa attività di trasformazione importante».
Nicolò nota anche alcuni fenomeni interessanti, nei gruppi familiari o nelle coppie, costretti alla separazione, oppure alla convivenza forzata: «Può succedere che uno si faccia avanti come il portavoce di tutti, attraverso un sogno, dando espressione a contenuti fantasmatici comuni a tutti gli altri; oppure - è il caso delle coppie - ci sono contenuti condivisi, per cui uno sogna un aspetto, e il partner ne sogna un altro».
Anche Stefano Bolognini, psicoanalista e psichiatra, ex presidente della International Psychoanalytical Association, ha notato il fenomeno: «Molti miei colleghi hanno rilevato che stiamo sognando molto, che stiamo ricordando molto i nostri sogni; i contenuti onirici hanno inoltre una qualità sicuramente traumatica». Anche senza un riferimento diretto alla pandemia, «ci sono però situazioni che sarebbero assolutamente adatte a film di fantascienza con atmosfere di qualità persecutorie, angoscianti, pervasive, cinematografiche».
Un esempio? «Situazioni in cui un gruppo di persone deve correre ai ripari, perché c'è una minaccia incombente. Si preparano situazioni protettive, oppure si fugge su una montagna; ma con una modalità molto spettacolare».
Insomma, come accade nei casi traumatici, «la nostra mente non realizza completamente che tutto ciò che stiamo vivendo è proprio vero»; c'è ancora bisogno di un lavorio onirico per «renderci conto» di cosa stiamo vivendo, e che fino a poco prima «non ci aspettavamo assolutamente».
Una volta terminata l'emergenza, molti, soprattutto gli operatori sanitari impegnati in prima linea, «avranno bisogno di un lungo periodo per metabolizzare» quanto accaduto. «Sarà come aver vissuto una guerra un po' fantascientifica, metafisica: non vediamo il nemico davanti a noi, ma sappiamo che serpeggia, invisibile, dappertutto...».*
*Riccardo De Palo per il Messaggero.
"...Quanti sogni, all'epoca del cornavirus. Immagini oniriche vivide, cinematografiche, spesso opprimenti, come in un romanzo di Orwell; oppure incubi terrificanti, che ci svegliano di soprassalto. Molti psicologi - in tutti i Paesi interessati dall'epidemia - hanno notato che, in questo periodo, le persone sognano più del solito, e spesso ricordano tutto, in maniera vivida, persistente.
Questo perché, spiegano, dobbiamo elaborare la realtà che ci circonda, renderla accettabile, farcene una ragione; oppure - è il caso degli incubi - non ci riusciamo, poiché il ricordo del trauma che abbiamo vissuto è ancora troppo potente.
Il New York Times ha raccontato il fenomeno in un lungo articolo, in cui si spiega anche come cercare di scegliere cosa sognare. Deirdre Barrett è una psicologa e ricercatrice dell'Harvard Medical School, che ha studiato questi temi per decenni, e che sta raccogliendo dati sugli effetti della pandemia sulle nostre menti. Molti americani, ha notato, hanno subito un «cambiamento significativo» nelle loro vite; e questo non può che ripercuotersi sulla qualità (e sulle immagini) del sonno.
Paura di spegnere la luce del comodino? Per la dottoressa Barrett, è possibile decidere, entro certi limiti, cosa sognare, seguendo una certa tecnica. Lei la chiama incubazione. Vediamo come funziona.
Bisogna scegliere, anzitutto, quale esperienza vogliamo vivere: un volo, per esempio: «Se siete bravi a visualizzare un'immagine, pensate di librarvi nell'aria», ha detto Barrett al quotidiano americano. «Se invece avete difficoltà a mettere a fuoco un'immagine col pensiero, prendete una foto, o un oggetto relativo al tema prescelto, contemplatela e lasciate che sia l'ultima cosa che vedete, prima di spegnere la luce».
Bisogna poi continuare a concentrarsi su quella stessa immagine nel dormiveglia, finché non si cede al sonno. Secondo l'esperta, questo sistema ha una buona possibilità di riuscita; anche se non sempre va a buon fine. «Vale comunque la pena di provare», dice.
Anche gli psicologi italiani hanno notato l'incremento di lavorio onirico, in questi giorni. «Io stessa - dice Anna Maria Nicolò, presidente della Società Psicoanalitica Italiana - che ieri ho avuto una giornata complicata di lavoro, ho sognato che mi trovavo a un concerto con degli amici; e mi sono detta: ma com'è possibile che io sia qui, in un tale assembramento di persone, proprio ora che c'è il coronavirus?»
«Il sogno - dice Nicolò - serve alla nostra mente per elaborare gli aspetti conflittuali, di tensione, attingendo alla realtà quotidiana, ai residui diurni». Quando un paziente sogna, dice, è un fatto positivo: «Vuol dire che sta trasformando le angosce in pensieri». Per capire l'importanza di questo processo, basti citare gli schizofrenici, che «non sognano, e hanno piuttosto manifestazioni psicotiche, come le allucinazioni». L'incubo è invece «un sogno interrotto», è il segnale che «non siamo riusciti a portare avanti questa attività di trasformazione importante».
Nicolò nota anche alcuni fenomeni interessanti, nei gruppi familiari o nelle coppie, costretti alla separazione, oppure alla convivenza forzata: «Può succedere che uno si faccia avanti come il portavoce di tutti, attraverso un sogno, dando espressione a contenuti fantasmatici comuni a tutti gli altri; oppure - è il caso delle coppie - ci sono contenuti condivisi, per cui uno sogna un aspetto, e il partner ne sogna un altro».
Anche Stefano Bolognini, psicoanalista e psichiatra, ex presidente della International Psychoanalytical Association, ha notato il fenomeno: «Molti miei colleghi hanno rilevato che stiamo sognando molto, che stiamo ricordando molto i nostri sogni; i contenuti onirici hanno inoltre una qualità sicuramente traumatica». Anche senza un riferimento diretto alla pandemia, «ci sono però situazioni che sarebbero assolutamente adatte a film di fantascienza con atmosfere di qualità persecutorie, angoscianti, pervasive, cinematografiche».
Un esempio? «Situazioni in cui un gruppo di persone deve correre ai ripari, perché c'è una minaccia incombente. Si preparano situazioni protettive, oppure si fugge su una montagna; ma con una modalità molto spettacolare».
Insomma, come accade nei casi traumatici, «la nostra mente non realizza completamente che tutto ciò che stiamo vivendo è proprio vero»; c'è ancora bisogno di un lavorio onirico per «renderci conto» di cosa stiamo vivendo, e che fino a poco prima «non ci aspettavamo assolutamente».
Una volta terminata l'emergenza, molti, soprattutto gli operatori sanitari impegnati in prima linea, «avranno bisogno di un lungo periodo per metabolizzare» quanto accaduto. «Sarà come aver vissuto una guerra un po' fantascientifica, metafisica: non vediamo il nemico davanti a noi, ma sappiamo che serpeggia, invisibile, dappertutto...».*
*Riccardo De Palo per il Messaggero.
Re: Covid 19
Spaventoso l'incremento odierno della Francia : più di 17000 nuovi casi.
Re: Covid 19
Scusa l'OT, ma oggi c'è stato pure il terremoto a Piacenza. Tutto a posto?
Non vi fate mancare nulla, eh?
"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen
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- Iscritto il: 21 set 2015, 20:02
Re: Covid 19
vanno sempre a scatti. secondo me li raccolgono i dati in certe strutture 1x alla settimana.
segnalo ancora massimo fini e un pensiero che ho gia esternato e ne è riprova il rugby azzurro femminile
http://www.massimofini.it/articoli-rece ... -a-eunuchi
Oggi noi occidentali tremiamo ad ogni stormir di foglia. Abbiamo costruito una società che sarebbe ingiusto definire femminea, perché le donne, attrezzate per il parto, hanno più coraggio degli uomini. Una società eunuca.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
Re: Covid 19
3 scosse distanziate, si sono sentite anche in città, ma l'epicentro era sulle colline. Per il momento segnalano danni solo nella zona di Bobbio.
Ci manca il Po in piena.
In compenso si è manifestato un fenomeno che non si vedeva da quasi un secolo, l'alone solare, una sottile arcobaleno circolare attorno al sole.
Un altro segno dei tempi o semplicemente l'aria più pulita ?