Covid 19

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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metabolik
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Re: Covid 19

Messaggio da metabolik » 22 apr 2020, 18:55

jpr williams ha scritto:
22 apr 2020, 18:36
E niente, anche oggi numeri positivi in genere, ma ancora 3370 nuovi contagiati.
Io mi chiedo da dove saltino fuori 3000 e passa nuovi contagiati ogni giorno che il dio dei tamponi manda in terra.
Cos'è, c'è una fabbrica che li produce? Chi sono? Com'è possibile che si infettino se siamo chiusi in casa da un mese? 3000 circa ogni giorno è una roba che non riesco a spiegarmi e che mi atterrisce in chiave-riapertura: se ne abbiamo 3000 ogni giorno in pieno lockdown quanti ne fabbrichiamo al giorno una volta riaperto?
Ti do una possibile risposta, anche a me 'sto fatto stupisce e preoccupa.
Riassumo, dalla dichiarazione del responsabile locale della Protezione Civile : dopo avere finalmente 'tamponato' tutti gli operatori sanitari, stiamo facendo un controllo a tappeto di tutte le case di riposo. Esaurito questo controllo si presume un miglioramento. Sono inoltre cominciati esami con prelievo in auto, cioè, c'è una quota di esami sugli asintomatici, seppur ancora bassa.
Quindi, il dato che conterà sempre di più, seppur rozzo (vedi poco sopra), è la percentuale sulla media mobile dei tamponi.

metabolik
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Re: Covid 19

Messaggio da metabolik » 22 apr 2020, 19:10

Mannaggiaggiudamannaggia, anche oggi la percentuale cresce al 6,45 % .
Possiamo non disperare valutando il rapporto fra gli ospedalizzati e quelli in quarantena domiciliare (circa 4 volte) e ipotizzando che si comincia a setacciare gli asintomatici.

Ilgorgo
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Re: Covid 19

Messaggio da Ilgorgo » 22 apr 2020, 19:23

L'andamento dei casi attivi nelle province emiliano-romagnole. A Reggio qualcosa dev'essere andata storta, ma a un commentatore twitter che chiede se non sarebbe il caso di dichiarare la "zona rossa" la Provincia risponde dicendo che la situazione non è così allarmante e che gli alti numeri sono dovuti anche a un numero di tamponi superiore alla media.
Nelle ultime quattro o cinque volte che ho letto i dati giornalieri di Reggio, i decessi femminili erano superiori a quelli maschili. Ho ricontrollato adesso: negli ultimi otto giorni 82 decessi (dieci al giorno, sono tanti) e di questi 32 maschili e 50 femminili. All'inizio dell'epidemia si diceva che le vittime maschi erano molte di più, mi chiedo se questi dati di Reggio sono solo un caso o se c'è qualche spiegazione

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metabolik
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Re: Covid 19

Messaggio da metabolik » 22 apr 2020, 19:25

Devo correggere una info data nel penultimo commento. Gli esami con prelievo in auto sono riservati a quelli che attendevano il secondo tampone per la certezza della guarigione.

metabolik
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Re: Covid 19

Messaggio da metabolik » 22 apr 2020, 19:34

E devo anche aggiungere un'altra considerazione. Oltre al setaccio delle case di riposo stanno tamponando i familiari dei quarantenati, finora trascurati se non manifestavano sintomi !
Ecco il perchè.

Garry
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Re: Covid 19

Messaggio da Garry » 22 apr 2020, 20:34


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tonione
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Re: Covid 19

Messaggio da tonione » 22 apr 2020, 21:17

non sarà una caricata al massimo della potenza, il primo mese. in seguito, verso giugno, la massa tornerà ai consueti livelli di consumo di petrolio. di più del solito? l'estate influirà e le persone saranno naturalmente portate a ricercare camminate e bici più che lunghi percorsi in macchina. poi dipenderà dai limiti imposti dal legislatore. e su questo spero che un po' di buon senso aiuti nelle scelte.

vi aggiorno su un paio di vicende. proprio due parole.
la prima. Luc Montagnier. in Italia è stato attaccato perentoriamente da gruppi di scienziati e media vari che, in sostanza, la pensano come molti di voi, o meglio come molti di voi hanno pensato subito, quindi, a costoro, sembrerà una ripetizione:
"È “falsa e infondata” l’ipotesi del premio Nobel, Luc Montagnier, secondo la quale il nuovo coronavirus è nato in un laboratorio a Wuhan. Lo sostiene la Federazione Italiana Scienze della Vita (Fisv) che riunisce 16 società scientifiche per un totale di quasi 10mila scienziati. Per evitare fake news, i ricercatori invitano a “non prendere automaticamente per oro colato quello che viene da un premio Nobel semplicemente perché ha questo titolo, anche perché questo particolare Nobel da molti anni sostiene bufale scientifiche e getta discredito sulla scienza sana”.*
la seconda. Bild e il suo direttore Julian Reichelt. dopo aver creato un terremoto con la sua presa di posizione, viene, ad oggi, criticato parzialmente. in modo sommesso. un esempio è un articolo che ho letto su Repubblica in cui non gli si criticava nulla tranne- e quando c'è il tranne, aiuto!- il fatto che abbia omesso di parlare dei rapporti economici che la Merkel ha instaurato negli anni con la Cina. rapporti fondamentali per l'economia tedesca a tutt'oggi. una critica timida, di retrovia contenitiva.

* Il fatto quotidiano.

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Re: Covid 19

Messaggio da tonione » 22 apr 2020, 21:35

vi avverto il prossimo intervento è un articolo di Roncone con intervista a Tarro. dopo aver inserito un paio di dubbi - e che paura c'è ? - nei giorni scorsi mi sembrava troppo inserire anche il pensiero del dottor Tarro che è in polemica con Burioni. ho pensato che ve la stavate leggendo comunque perchè era degnamente riportata nei media, quindi non era necessario parlarne anche qua, finchè non emergesse qualcosa di nuovo o di positivo o di negativo. dal mio punto di vista è stato un vero spasso quando ho visto confermata la vena da blastatore di Burioni.

a lui si è opposta la razionale reazione del Galli, una volta interrogato sulla questione. ha risposto più o meno così: cosa direi al mio anziano collega Tarro? direi che mi porti delle evidenze scientifiche. e vai Galli, anche se adesso ti hanno eretto ( h)a statua della verità, resti un medico con una mentalità scientifica classica che da quella statua non si sente inficiato. un primario vecchio stile! non una specie di burocrate attento ai costi rinchiuso nel triste sgabuzzino delle verità( o bugie ) amministrative.

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Re: Covid 19

Messaggio da tonione » 22 apr 2020, 21:42

"...Virologi, infettivologi, esperti di qualsiasi virus: è diventata un po' una bolgia.Alla radio, in tv, sulle pagine dei giornali. Molti su Facebook e su Twitter.Quello che trovi ogni volta che cambi canale (e ti chiedi: ma questo quando lavora?). Quello confuso, tipo rischioso, il genere di persona che si addormenta a letto con la sigaretta accesa.

La scienziata Ilaria Capua: così autorevole, rassicurante. Il professor Guido Silvestri collegato da Atlanta. Selvaggia Lucarelli, sul Fatto , ha scritto che Massimo Galli, direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche dell' ospedale Sacco di Milano, è la rivelazione mediatica di questa triste fase storica. Piena però anche di tesi azzardate, supercazzole che nemmeno il Conte Mascetti in «Amici miei», mischioni polemici.

Il professor Roberto Burioni - accademico di fama, ordinario al San Raffaele di Milano, ospite fisso da Fabio Fazio, «e poi sì, certo, tifoso della Lazio» - c' è già finito dentro un paio di volte. L' ultima, pochi giorni fa: con il professor Giulio Tarro di anni 82, divenuto celebre ai tempi del colera a Napoli e poi tornato protagonista con interviste recenti, in cui ha detto cose tipo: «Il lockdown non ha senso. Per guarire, noi dobbiamo usare le armi di questo Paese: il sole e il mare» (pizza e mandolini, no: inutili).

Scrive Burioni su Twitter: «Se Tarro è virologo da Nobel, io sono Miss Italia». Massimo Giletti ha invitato Tarro - che in effetti sostiene di essere stato candidato due volte al premio Nobel per la Medicina - a replicare.

Professor Burioni, allora?

«Guardi, ho fatto un voto e mi sono dato una regola».

Il voto.

«Non parlare della Lazio, e di calcio, finché questa terribile storia non finirà».

La regola.

«Parlare di Coronavirus solo da Fazio, la domenica sera».

Poi però apre Twitter e non resiste.

«Vuole togliermi anche Twitter?».

Ma con Twitter è un attimo, basta un niente.

«Lo so. Infatti con la mia collega virologa Maria Rita Gismondo, sbagliai. Era febbraio e lei sosteneva che stessimo scambiando un' infezione appena più seria di un' influenza con una pandemia...scrissi una cosa brutta».

Le ha già chiesto scusa in un' intervista rilasciata a Massimo Gramellini.

«Sì, però, mi creda: il rammarico resta».

Molti, sui social network, si chiedono se lei, professore, non provi rammarico anche per quella frase detta da Fazio - «In questo momento il rischio di contrarre il virus è zero» - la sera del 2 febbraio.

«È un giochino vergognoso».

Estrapolano una frase e...

«Infangano. Primo: io già l' 8 gennaio, su Medical Facts, il magazine online di informazione scientifica, avvertivo dei rischi del virus esploso in Cina. Il 22 gennaio, in un' intervista a Linkiesta, spiegai poi che ero in disaccordo con le autorità europee, secondo le quali il virus non sarebbe mai arrivato da noi.

Quindi da Fazio, certo, dissi che i rischi di contagio sarebbero stati bassi, ma perché sembrava stessimo prendendo tutte le precauzioni».

Sembrava.

«Sappiamo com' è andata. Ma le dico che quando furono chiuse le scuole, e a migliaia furono lasciati andare sui campi da sci, io ordinai a mia moglie e a mia figlia di dimenticarsi la settimana bianca, già pagata, e di rifugiarsi in campagna, a Urbino».

Lei fu tra i primi ad invocare la quarantena.

«Però quando implorai di mettere in quarantena chiunque fosse di ritorno dalla Cina, fui accusato di essere un fascio-leghista. Io? Capito?

Un fascio, io».

Parliamo del professor Tarro.

«No. Quelli con cui mi confronto sono il professor Lopalco, il professor Silvestri... Con Tarro, ci parli lei»

E allora telefoniamo al professor Tarro, che risponde dalla sua casa di Posillipo, a Napoli. Sugli appunti, alcune delle sue frasi più pittoresche: «Solo gli anziani vanno protetti, il virus andrebbe fatto circolare liberamente». «Nel giro di due mesi, saremo tutti in vacanza».


Professor Tarro, ma davvero?

«E certo! Con il caldo, il Coronavirus sparirà».

Come fa ad esserne così sicuro?

«È già successo con la Sars.

Sono virus che al caldo se ne vanno».

Questo suo ottimismo, la comunità scientifica non ce l' ha.

«E che posso farci? Io ho la mia storia, mica sono Burioni».

Ecco, appunto: ma la candidatura ai due Nobel?

«Embé?».

No, mi chiedo: poiché i candidati - da regolamento - possono essere resi noti solo dopo 50 anni, lei come fa già a sapere di essere stato...

«Me l' hanno detto!».

Chi?
«Come chi? Gente che mi stima, che mi ha candidato, e che avrebbe voluto farmelo proprio vincere, il Nobel» ).
Il professor Giulio Tarro, così. Il professor Walter Ricciardi, consulente del governo per il Covid-19, ha invece attaccato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump (rilanciando un volgare tweet di Michael Moore e costringendo l' Oms a precisare che «Ricciardi è un supercampione della sanità pubblica, ma non parla a nome dell' agenzia»).

Scava scava nel curriculum, abbiamo così scoperto che Ricciardi, da giovane, recitò in certi film degli anni Settanta, genere «sceneggiata napoletana», in coppia con Mario Merola (okay: con il Coronavirus non c' entra niente, però almeno fa sorridere)..."*

*Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”

Brules
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Re: Covid 19

Messaggio da Brules » 22 apr 2020, 21:54

jpr williams ha scritto:
22 apr 2020, 18:36
E niente, anche oggi numeri positivi in genere, ma ancora 3370 nuovi contagiati.
Io mi chiedo da dove saltino fuori 3000 e passa nuovi contagiati ogni giorno che il dio dei tamponi manda in terra.
Cos'è, c'è una fabbrica che li produce? Chi sono? Com'è possibile che si infettino se siamo chiusi in casa da un mese? 3000 circa ogni giorno è una roba che non riesco a spiegarmi e che mi atterrisce in chiave-riapertura: se ne abbiamo 3000 ogni giorno in pieno lockdown quanti ne fabbrichiamo al giorno una volta riaperto?
Chiosando quanto spiegato da Meta, i 3370 NON SONO NUOVI CONTAGIATI come vengono erroneamente chiamati, ma sono NUOVI CASI TROVATI. Non abbiamo alcuna idea del numero totale dei contagiati. Il fatto che le TI si stiano svuotando e' un indice che non stanno aumentando.

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Re: Covid 19

Messaggio da tonione » 22 apr 2020, 22:11

però ormai la maggioranza ha capito che i contagiati sono molti di più degli accertati. non credo che qualcuno sia così duro di comprendonio da doverlo ribadire. se c'è uno che si pone delle domande è perchè vorrebbe che quei numeri calino e vorrebbe capire perchè non calano in modo significativo. probabilmente bisognerebbe accettare che i numeri sono un macello fin dall'inizio. e che bisogna prenderli come un trend ( trend suona più figo di tendenza ).

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Re: Covid 19

Messaggio da zappatalpa » 22 apr 2020, 22:27

naturalmente. di cui il 90% nelle case di riposo che ancora non le hanno controllate tutte/i.
siamo fregati. mi ha fatto molto male vedere ieri su LeIene che a Berghem giovani alpini e altri formidabili volontari hanno tirato su un ospedale da campo in 10gg. sembra che in questo paese qualcosa funzioni molto bene solo quando NON è organizzato, professionalizzato, routine, cioè PAGATO. boh...
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

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Re: Covid 19

Messaggio da hardhu » 22 apr 2020, 22:44

Nel frattempo il Financial Times ipotizza che i morti in UK siano molti di più di quelli riportati:

https://www.ft.com/content/67e6a4ee-3d0 ... 39799fa6ab

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Re: Covid 19

Messaggio da metabolik » 22 apr 2020, 22:47

Brules ha scritto:
22 apr 2020, 21:54
jpr williams ha scritto:
22 apr 2020, 18:36
E niente, anche oggi numeri positivi in genere, ma ancora 3370 nuovi contagiati.
Io mi chiedo da dove saltino fuori 3000 e passa nuovi contagiati ogni giorno che il dio dei tamponi manda in terra.
Cos'è, c'è una fabbrica che li produce? Chi sono? Com'è possibile che si infettino se siamo chiusi in casa da un mese? 3000 circa ogni giorno è una roba che non riesco a spiegarmi e che mi atterrisce in chiave-riapertura: se ne abbiamo 3000 ogni giorno in pieno lockdown quanti ne fabbrichiamo al giorno una volta riaperto?
Chiosando quanto spiegato da Meta, i 3370 NON SONO NUOVI CONTAGIATI come vengono erroneamente chiamati, ma sono NUOVI CASI TROVATI. Non abbiamo alcuna idea del numero totale dei contagiati. Il fatto che le TI si stiano svuotando e' un indice che non stanno aumentando.
Sembra proprio così. Stanno trovando i casi dove hanno molta probabilità che ci siano. Non sono neanche propriamente nuovi casi trovati, sono addirittura cercati.
Sto a 400 m. dalla base di partenza delle autoambulanze di PC, terza provincia contagiata d'Italia, non vi dico il casino che c'è stato per giorni e giorni.
Fidiamoci delle percezioni : le sirene tacciono, ma i nuovi contagi diminuiscono poco. Perchè ?
Perchè non sono casi che manifestano patologie evidenti,( per la maggioranza , ovvio).
Però aggiungo anche : SPERUM .

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Re: Covid 19

Messaggio da tonione » 22 apr 2020, 23:02

mmm, allora è vero. ci sono ancora incertezze. se le cose devono essere ribadite. il 25 per cento è in ospedale, gli altri stanno fuori. mentre prima la maggioranza era in ospedale. e gli ospedali finalmente respirano. e sono più preparati e pronti. vediamo se questo aumenta la comprensione:

"...Il 13 marzo, quando l' epidemia del coronavirus ha cominciato a trasformarsi in tragedia, il 60 per cento dei pazienti infetti era ricoverato in ospedale. Oggi la situazione è mutata drasticamente: appena il 25 per cento è in ospedale, in pratica 3 pazienti su 4 sono in condizioni tali da potere essere curati a casa, in isolamento. Cosa è successo? Il virus si sta indebolendo? Abbiamo capito quali sono le terapie giuste? Il discorso è più complesso: prima di tutto, nel pieno dell' uragano si facevano i tamponi solo a coloro che avevano sintomi gravi; oggi si stanno raggiungendo anche i poco sintomatici; non a caso la percentuale dei tamponi positivi rispetto al 25 per cento di un mese fa oggi è scesa al 5. Però è anche vero che abbiamo capito che i pazienti vanno, per quanto possibile, tenuti lontano dagli ospedali, ma con terapie che devono cominciare subito se si vogliono evitare improvvisi peggioramenti. Spiega il professor Francesco Le Foche, responsabile del Day Hospital di immunoinfettivologia de Policlinico Umberto I di Roma: «La terapia deve essere iniziata a casa, questa è una malattia infiammatoria e come tale va trattata. All' inizio il numero enorme di persone che avevano bisogna di terapia intensiva, è stato frutto del fatto che tanti pazienti erano rimasti molti giorni sì a casa, ma senza terapia.

Sono arrivati così contestualmente tutti in pronto soccorso, con patologie importanti, e questo ha stressato il servizio sanitario, anche dove ci sono eccellenze come in Lombardia. A pagare di più sono state le strutture monoblocco, in cui non si potevano dividere i pazienti; noi come Policlinico, con differenti padiglioni, abbiamo potuto con più facilità allestire percorsi separati».

Oggi la forza dell' onda è diminuita, i medici possono curare e seguire più tempestivamente i pazienti a casa. «E sono state affinate le terapie, il trattamento domiciliare e l' attenzione al territorio. Poi, certo, è anche vero che facendo più tamponi, si individuano anche più pauci sintomatici o asintomatici». Ma ha anche funzionato il distanziamento sociale, perché ha favorito la decompressione negli ospedali. Quali terapie domiciliari stanno riducendo il numero di casi gravi? Il professor Le Foche spiega: «Sicuramente l' idrossiclorochina di fosfato associata all' azitromicina, una terapia corticosteirodea blanda ed eventuale terapia con eparine: bloccano la parte dell' infiammazione più importante». Spiega il professor Francesco Le Foche, responsabile del Day Hospital di immunoinfettivologia de Policlinico Umberto I di Roma: «La terapia deve essere iniziata a casa, questa è una malattia infiammatoria e come tale va trattata. All' inizio il numero enorme di persone che avevano bisogna di terapia intensiva, è stato frutto del fatto che tanti pazienti erano rimasti molti giorni sì a casa, ma senza terapia.

Sono arrivati così contestualmente tutti in pronto soccorso, con patologie importanti, e questo ha stressato il servizio sanitario, anche dove ci sono eccellenze come in Lombardia. A pagare di più sono state le strutture monoblocco, in cui non si potevano dividere i pazienti; noi come Policlinico, con differenti padiglioni, abbiamo potuto con più facilità allestire percorsi separati».
Oggi la forza dell' onda è diminuita, i medici possono curare e seguire più tempestivamente i pazienti a casa. «E sono state affinate le terapie, il trattamento domiciliare e l' attenzione al territorio. Poi, certo, è anche vero che facendo più tamponi, si individuano anche più pauci sintomatici o asintomatici». Ma ha anche funzionato il distanziamento sociale, perché ha favorito la decompressione negli ospedali. Quali terapie domiciliari stanno riducendo il numero di casi gravi? Il professor Le Foche spiega: «Sicuramente l' idrossiclorochina di fosfato associata all' azitromicina, una terapia corticosteirodea blanda ed eventuale terapia con eparine: bloccano la parte dell' infiammazione più importante»..."*

*Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

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