Bon, bravo. Adesso basta però per piacere, se vuoi redimerlo fallo in mp, grazie.
Covid 19
Moderatore: Emy77
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ruttobandito
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Re: Covid 19
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
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zappatalpa
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Re: Covid 19
si perché ho il vomitevole sospetto che la melanzana parmigiana si masturbi quando scrive piú volte "imbecille" nello stesso post haharuttobandito ha scritto: 27 mag 2020, 7:18Bon, bravo. Adesso basta però per piacere, se vuoi redimerlo fallo in mp, grazie.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Garry
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Re: Covid 19
Imbecille, dimmi dove hai letto questa cosa e ti farò ricco, o imbecilleGrazieMunari ha scritto: 27 mag 2020, 3:14
Garry ma lo so che non ti sfiora nemmeno il pensiero di poter criticare il capo del partito per cui tifi...
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Garry
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Re: Covid 19
A chi interessa un'analisi un po' più raffinata e aggiornata su "Coronavirus e teorie del complotto" consiglio questo articolo di Wu Ming: https://www.wumingfoundation.com/giap/2 ... smo-qanon/
Spero di essere smentito, ma suggerirei attenzione, non sono cose da prendere sottogamba.
Anche Polidoro sta affrontando su Youtube il fenomeno "QAnon" e "Cabala" e ha già analizzato il "Pizzagate".
Certo, per chi ha un cervello normale possono sembrare follie, paranoie, ma Polidoro riceve continue minacce ed è dovuto ricorrere alla Polizia Postale
Spero di essere smentito, ma suggerirei attenzione, non sono cose da prendere sottogamba.
Anche Polidoro sta affrontando su Youtube il fenomeno "QAnon" e "Cabala" e ha già analizzato il "Pizzagate".
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Squilibrio
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Re: Covid 19
Cazzata perchè prima controlli se chi ti fa la fidejussione può veramente emetterla ma occhio perchè quasi tutte le regioni italiane hanno fatto così nei mesi scorsi e così è stato in tutto il mondo, in italia c'è chi ha fatto di peggio, ha comprato e pagato le mascherine ad una ditta inesistente e di queste non ne sono mai arivate, almeno alla regione lazio parte delle mascherine poi sono arrivateGrazieMunari ha scritto: 26 mag 2020, 21:08Se ti riferisci al caso Zingaretti son d'accordissimoGarry ha scritto: 26 mag 2020, 20:46 Follia pura e semplice. Follia, però, pagata da noi contribuenti 20mila euro al mese![]()
No perchè è piuttosto clamoroso che il capo di uno dei 2 partiti al governo autorizzi con il suo Ente
- un pagamento anticipato di 14,6 milioni di € (quando la pubblica amministrazione solitamente paga a 60-90 giorni)...
- senza garanzie...
- ad una ditta con capitale sociale da 10mila euro, fino a fine marzo specializzata in impianti a led e non in dpi...
- con la compagnia assicurativa Seguros Dhi-Atlas – registrata nella Repubblica Dominicana e gestita da un italiano inquisito in un processo di camorra – non autorizzata a rilasciare fideiussioni...
... per il reperimento di mascherine mai arrivate che, per inciso, avrebbero potuto salvare delle vite.
Son d'accordo che sia una follia e una vergogna che la persona in questione possa ancora ricoprire ruoli istituzionali, nonchè che possa continuare a prendere i suoi 20mila euro al mese.
Bravo Garry, anche per la tipa 5s ovviamente![]()
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Squilibrio
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Re: Covid 19
Occhio ad accusare a spada tratta determinati partiti perchè non ti piacciono e a tacerne degli altri perchè in questa vicenda c'è una triste verità e che in questo caso non tocca la regione lazio pur avendo fatto una gran cagata con le mascherine (che poi non ne ha colpa zingaretti mica gli ha fatti lui gli ordini così come non ne ha colpa fontana per le mascherine lombarde) ma la regione lombardia e grazie, questo si, alle loro immani cagate anche con le mascherine hanno creato problemi a mezza italia perchè gran parte delle protezioni così come i respiratori sono andati giustamente da loro ma loro prima di tutto hanno comprato mascherine da ditte inesistenti che non sono mai arrivate ma poi hanno fatto pochissimi ordini e pochissime ricerche prendendo quello che veniva da tutta italia ed estero senza mai ringraziare e con le loro cagate primordiali hanno contribuito in maniera determinante nella diffusione in emiliaGrazieMunari ha scritto: 26 mag 2020, 23:42
Garry non è mica colpa mia se Zingaretti fa delle cazzate del genere, così come non è colpa mia se i giudici decidono di indagarlo per una roba tanto folle quanto raccapricciante (che per inciso ha portato a far morire delle persone visto che di mascherine ne avevamo un disperato bisogno).
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/0 ... a/5795483/
Poi puoi decidere tranquillamente di girarti dall'altra parte e far partire quel "bella ciao" che ci riempie tanto il cuore, ma quei 14,6 milioni di €, quelle mascherine e quelle vite spezzate non tornano mica...
E se non sei pronto a condannare una roba del genere a prescindere da chi l'abbia fatta, ricordati che la prossima vittima di porcate del genere potresti anche essere te.
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Re: Covid 19
Se ha fatto qualcosa di analogo qualcun altro, la cosa non diminuisce la portata della cialtronaggine di chi ha deciso una spesa del genere. Per una spesa di questa portata, oltretutto fatta in anticipo, ci si deve informare.Squilibrio ha scritto: 27 mag 2020, 8:58
Cazzata perchè prima controlli se chi ti fa la fidejussione può veramente emetterla ma occhio perchè quasi tutte le regioni italiane hanno fatto così nei mesi scorsi e così è stato in tutto il mondo, in italia c'è chi ha fatto di peggio, ha comprato e pagato le mascherine ad una ditta inesistente e di queste non ne sono mai arivate, almeno alla regione lazio parte delle mascherine poi sono arrivate
C'era l'urgenza, è vero, però con i mezzi del governatore di una regione quanto ci vuole per reperire informazioni? 15 minuti, mezzora?
Conosco bene il settore, e in questi mesi il pagamento in anticipo era prassi comune, ma quando gestisci soldi non tuoi, soldi dei contribuenti, non puoi abboccare così.
Vedremo come andrà a finire questa storia e anche quella delle mascherine della Pivetti (altri soldi buttati, stavolta con "protezioni politiche e forse anche clericali...)
Se la storia è come sembra, a Zingaretti non darei da amministrare nemmeno il salvadanaio di mio figlio...
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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Re: Covid 19
Però attenzione anche a mettere due cose così sullo stesso piano.Squilibrio ha scritto: 27 mag 2020, 9:07
Occhio ad accusare a spada tratta determinati partiti perchè non ti piacciono e a tacerne degli altri perchè in questa vicenda c'è una triste verità e che in questo caso non tocca la regione lazio pur avendo fatto una gran cagata con le mascherine (che poi non ne ha colpa zingaretti mica gli ha fatti lui gli ordini così come non ne ha colpa fontana per le mascherine lombarde) ma la regione lombardia e grazie, questo si, alle loro immani cagate anche con le mascherine hanno creato problemi a mezza italia perchè gran parte delle protezioni così come i respiratori sono andati giustamente da loro ma loro prima di tutto hanno comprato mascherine da ditte inesistenti che non sono mai arrivate ma poi hanno fatto pochissimi ordini e pochissime ricerche prendendo quello che veniva da tutta italia ed estero senza mai ringraziare e con le loro cagate primordiali hanno contribuito in maniera determinante nella diffusione in emilia
Le mascherine inesistenti e quelle farlocche sono il segno di superficialità, incapacità o comunque poca serietà.
Invece l'incapacità dimostrata dai lombardi nella gestione dell'emergenza è invece più grave. Qui si parla di morti, di "selezioni" di pazienti da mandare in terapia intensiva in base alle possibilità di sopravvivenza, di malati mandati a morire (e contagiare) nelle RSA per liberare posti letto in ospedale, e cose del genere.
Decessi, morti a centinaia, roba da non far dormire la notte, se uno ha un briciolo di coscienza
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Re: Covid 19
Verissimo ma come detto il altro post non è il presidente che controlla e decide ma altri e fino a questo momento la regione è parte lesa anche se chi ha comprato è incompetente e in ogni caso zingaretti non è indagato come ci vuol far credere graziemunariGarry ha scritto: 27 mag 2020, 9:12Se ha fatto qualcosa di analogo qualcun altro, la cosa non diminuisce la portata della cialtronaggine di chi ha deciso una spesa del genere. Per una spesa di questa portata, oltretutto fatta in anticipo, ci si deve informare.Squilibrio ha scritto: 27 mag 2020, 8:58
Cazzata perchè prima controlli se chi ti fa la fidejussione può veramente emetterla ma occhio perchè quasi tutte le regioni italiane hanno fatto così nei mesi scorsi e così è stato in tutto il mondo, in italia c'è chi ha fatto di peggio, ha comprato e pagato le mascherine ad una ditta inesistente e di queste non ne sono mai arivate, almeno alla regione lazio parte delle mascherine poi sono arrivate
C'era l'urgenza, è vero, però con i mezzi del governatore di una regione quanto ci vuole per reperire informazioni? 15 minuti, mezzora?
Conosco bene il settore, e in questi mesi il pagamento in anticipo era prassi comune, ma quando gestisci soldi non tuoi, soldi dei contribuenti, non puoi abboccare così.
Vedremo come andrà a finire questa storia e anche quella delle mascherine della Pivetti (altri soldi buttati, stavolta con "protezioni politiche e forse anche clericali...)
Se la storia è come sembra, a Zingaretti non darei da amministrare nemmeno il salvadanaio di mio figlio...
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Re: Covid 19
Altra cosa da tenere presente: la svendita della sanità pubblica verso il privato, se non ho capito male è avvenuta nel Lazio quasi come in Lombardia, quindi anche qui, speriamo che le cose cambino profondamente.
Nell'ultimo link di Report che ho messo, verso la fine del video parlano del privato in Germania.
Basta guardare gli esempi, e salta subito all'occhio dove sta il problema
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Re: Covid 19
e quello che è più grave è che continuano s lodarsi, hanno lavorato bene, tutto a posto quando invece hanno creato problemi grosse nelle regioni limitrofe, hanno accusato tutto e tutti quando dovrebbero solo dire grazie a tutta italia perchè li ha aiutati, regioni del sud rimaste con pochi dpi perchè requisiti e portati in lombardia, macherine, di tutto, centinaia di pazienti trasferiti in italia, al sud tanto odiato e pure nella germania male del mondo..... E in tutto questo perchè non parliamo di varie aziende lombarde beccate nell'esportazione delle mascherine? Mascherine in alcuni casi arrivate dall'estero e da tutta italia e poi rivendute all'esteroGarry ha scritto: 27 mag 2020, 9:17Però attenzione anche a mettere due cose così sullo stesso piano.Squilibrio ha scritto: 27 mag 2020, 9:07
Occhio ad accusare a spada tratta determinati partiti perchè non ti piacciono e a tacerne degli altri perchè in questa vicenda c'è una triste verità e che in questo caso non tocca la regione lazio pur avendo fatto una gran cagata con le mascherine (che poi non ne ha colpa zingaretti mica gli ha fatti lui gli ordini così come non ne ha colpa fontana per le mascherine lombarde) ma la regione lombardia e grazie, questo si, alle loro immani cagate anche con le mascherine hanno creato problemi a mezza italia perchè gran parte delle protezioni così come i respiratori sono andati giustamente da loro ma loro prima di tutto hanno comprato mascherine da ditte inesistenti che non sono mai arrivate ma poi hanno fatto pochissimi ordini e pochissime ricerche prendendo quello che veniva da tutta italia ed estero senza mai ringraziare e con le loro cagate primordiali hanno contribuito in maniera determinante nella diffusione in emilia
Le mascherine inesistenti e quelle farlocche sono il segno di superficialità, incapacità o comunque poca serietà.
Invece l'incapacità dimostrata dai lombardi nella gestione dell'emergenza è invece più grave. Qui si parla di morti, di "selezioni" di pazienti da mandare in terapia intensiva in base alle possibilità di sopravvivenza, di malati mandati a morire (e contagiare) nelle RSA per liberare posti letto in ospedale, e cose del genere.
Decessi, morti a centinaia, roba da non far dormire la notte, se uno ha un briciolo di coscienza
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Re: Covid 19
Dai ancora retta a questo cazzaro?Squilibrio ha scritto: 27 mag 2020, 9:21 ...e in ogni caso zingaretti non è indagato come ci vuol far credere graziemunari
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Re: Covid 19
Ciò che hanno fatto in lombardia e in modo minore nelle altre parti d'italia con il privato è assurdo anche se diciamola tutta, chi si indigna per queste cose è lo stesso che ha sempre criticato il pubblico lodando invece il privato e in un certo senso è quello che vogliono gran parte degli italiani, la differenza però in questa emergenza è stata la collaborazione tra pubblico e privato, in emilia romagna a fine febbraio si sono stretti accordi con i privati accreditati, a parma 3 cliniche private hanno ospitato malati covid mentre in altre regioni nessun accordo, meglio metterli nelle rsa e non toccare il privato, almeno fino a metà marzo se non più tardiGarry ha scritto: 27 mag 2020, 9:21 Altra cosa da tenere presente: la svendita della sanità pubblica verso il privato, se non ho capito male è avvenuta nel Lazio quasi come in Lombardia, quindi anche qui, speriamo che le cose cambino profondamente.
Nell'ultimo link di Report che ho messo, verso la fine del video parlano del privato in Germania.
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Re: Covid 19
Segnalo anche questo interessante post di Frame - Divagazioni scientifiche sul giornalismo in Italia ai tempi della pandemia.
IL GIORNALISMO DURANTE L'EPIDEMIA
Il ruolo del giornalismo è cruciale in un momento in cui le prime pagine dei quotidiani, le aperture dei telegiornali e le homepage dei siti di informazione di tutto il mondo si concentrano sulla diffusione di COVID-19.
Il gruppo di ricerca #PICSPicturingtheCommunicationofScience ha analizzato la situazione italiana mettendo in evidenza i punti salienti e le buone pratiche e li ha riassunti in una serie di pillole che stiamo pubblicando qui su Facebook e sul sito di PICS: https://bit.ly/PICS_Pillole
Informare in un momento così delicato e pieno di incertezza non è semplice e i giornalisti hanno la responsabilità di coprire l’evoluzione sanitaria della malattia in maniera corretta, aggiornata e verificata. Il rischio in questi casi non è solo quello di fare disinformazione ma di alimentare paure e frustrazioni in un pubblico particolarmente ricettivo.
Sebbene non siano i soli esempi virtuosi, nel panorama dell’informazione italiana segnaliamo il lavoro e l’approccio editoriale di alcune realtà che a nostro avviso si sono distinte.
Nel quadro emergenziale legato alla diffusione della pandemia, il Post, dichiarandolo apertamente e condividendo la scelta con i propri lettori, ha scelto di focalizzare il lavoro redazionale sull’approfondimento e la verifica delle notizie, evitando titoli strillati e un approccio comunicativo sensazionalistico. Un valido esempio è l’inchiesta (https://bit.ly/IlPost_inchiesta) che ci restituisce una prima ricostruzione di quanto accaduto in Lombardia, pubblicata dopo settimane di ricerche e interviste agli attori coinvolti. Tra le iniziative editoriali della testata, infine, la newsletter quotidiana emerge per originalità e utilità (https://bit.ly/IlPost_newsletter). Scritta con un linguaggio informale e accessibile, mescolando informazioni accurate e fonti attendibili con contenuti storici o di costume, è riuscita a creare un filo diretto con i lettori e a conquistarne molti di nuovi.
Valigia Blu è un blog collettivo finanziato dai lettori che si propone di “contribuire all’ecosistema informativo creando senso dove c’è rumore”, spiegando e contestualizzando “i temi critici al centro del dibattito pubblico”. Sul nuovo coronavirus pubblica giornalmente in una sezione del sito dedicata approfondimenti a singole notizie, che hanno attirato l’attenzione dei media e sono diventate oggetto di discussione sui social. Da notare come le conclusioni non siano necessariamente nette, ma piuttosto restituiscano alle notizie un grado di complessità maggiore e più vicino alla realtà dei fatti.
Un esempio è l’approfondimento della notizia, rilanciata da molti quotidiani, relativa a uno studio cinese secondo cui il virus resterebbe in aria per 30 minuti e viaggerebbe per 4,5 metri al chiuso (https://bit.ly/PICS_Valigiablu). Lo studio, apparso su una rivista scientifica considerata di poco peso, è stato di lì a poco ritirato. Ancora una volta, una più accurata verifica delle fonti e la consultazione di esperti, nonché una conoscenza di base dei meccanismi di pubblicazione degli articoli scientifici, avrebbero permesso di dare il giusto peso a una notizia che probabilmente si poteva evitare di rilanciare, risparmiando una certa dose di rumore in una fase in cui necessariamente bisogna fare i conti con l’incertezza.
Per aiutare chi si occupa di informazione ad agire in modo responsabile Valigia Blu ha poi tradotto un vademecum realizzato da First Draft, associazione non profit che si propone di fornire strumenti per la ricerca, la verifica e la pubblicazione di contenuti nell’era digitale (https://bit.ly/PICS_ValigiabluVademecum).
Citiamo poi Scienza in rete, la testata di informazione scientifica del Gruppo 2003, che ha coperto l’emergenza concentrandosi da un lato sull’analisi dei dati da parte di epidemiologi e altri scienziati e dall’altro sugli aspetti di comunicazione della salute con articoli di riflessione e approfondimento rivolti sia al pubblico sia agli addetti ai lavori.
Per una particolare attenzione ai dati e al loro significato, oltre che per l’approccio generale e la scelta dei temi, segnaliamo anche Wired Italia e in particolare gli articoli del giornalista scientifico Gianluca Dotti, che di volta in volta ha cercato di entrare nel dettaglio dei numeri in circolazione fornendo al pubblico una chiave di lettura.
Segnaliamo infine il lavoro pressoché quotidiano della trasmissione radiofonica Radio3 Scienza, in onda dal lunedì al venerdì su Rai Radio3, che ha seguito la vicenda dalla comparsa dei primi casi in Cina e che da febbraio ha dedicato ogni puntata a un aspetto particolare della vicenda, raccontando l’attualità scientifica con servizi e interviste che hanno privilegiato l’approfondimento e l’attenzione alla complessità.
===========================================
PICS - Picturing the Communication of Science è un progetto di ricerca coordinato da FRAME con il sostegno di Compagnia Di San Paolo
Ne fanno parte: Paola Sabbione, Renato Bruni, Pier Luigi Capucci, Vincenzo Crupi, Nicola Facciotto, Daniela Ovadia, Gabriella Peretti, Marina Sozzi, Fabiana Zollo
Illustrazioni a cura di Jacopo Sacquegno
Per FRAME: Alberto Agliotti, Emiliano Audisio, Francesca Calvo, Enrica Favaro, Enzo Guarnieri, Beatrice Mautino
IL GIORNALISMO DURANTE L'EPIDEMIA
Il ruolo del giornalismo è cruciale in un momento in cui le prime pagine dei quotidiani, le aperture dei telegiornali e le homepage dei siti di informazione di tutto il mondo si concentrano sulla diffusione di COVID-19.
Il gruppo di ricerca #PICSPicturingtheCommunicationofScience ha analizzato la situazione italiana mettendo in evidenza i punti salienti e le buone pratiche e li ha riassunti in una serie di pillole che stiamo pubblicando qui su Facebook e sul sito di PICS: https://bit.ly/PICS_Pillole
Informare in un momento così delicato e pieno di incertezza non è semplice e i giornalisti hanno la responsabilità di coprire l’evoluzione sanitaria della malattia in maniera corretta, aggiornata e verificata. Il rischio in questi casi non è solo quello di fare disinformazione ma di alimentare paure e frustrazioni in un pubblico particolarmente ricettivo.
Sebbene non siano i soli esempi virtuosi, nel panorama dell’informazione italiana segnaliamo il lavoro e l’approccio editoriale di alcune realtà che a nostro avviso si sono distinte.
Nel quadro emergenziale legato alla diffusione della pandemia, il Post, dichiarandolo apertamente e condividendo la scelta con i propri lettori, ha scelto di focalizzare il lavoro redazionale sull’approfondimento e la verifica delle notizie, evitando titoli strillati e un approccio comunicativo sensazionalistico. Un valido esempio è l’inchiesta (https://bit.ly/IlPost_inchiesta) che ci restituisce una prima ricostruzione di quanto accaduto in Lombardia, pubblicata dopo settimane di ricerche e interviste agli attori coinvolti. Tra le iniziative editoriali della testata, infine, la newsletter quotidiana emerge per originalità e utilità (https://bit.ly/IlPost_newsletter). Scritta con un linguaggio informale e accessibile, mescolando informazioni accurate e fonti attendibili con contenuti storici o di costume, è riuscita a creare un filo diretto con i lettori e a conquistarne molti di nuovi.
Valigia Blu è un blog collettivo finanziato dai lettori che si propone di “contribuire all’ecosistema informativo creando senso dove c’è rumore”, spiegando e contestualizzando “i temi critici al centro del dibattito pubblico”. Sul nuovo coronavirus pubblica giornalmente in una sezione del sito dedicata approfondimenti a singole notizie, che hanno attirato l’attenzione dei media e sono diventate oggetto di discussione sui social. Da notare come le conclusioni non siano necessariamente nette, ma piuttosto restituiscano alle notizie un grado di complessità maggiore e più vicino alla realtà dei fatti.
Un esempio è l’approfondimento della notizia, rilanciata da molti quotidiani, relativa a uno studio cinese secondo cui il virus resterebbe in aria per 30 minuti e viaggerebbe per 4,5 metri al chiuso (https://bit.ly/PICS_Valigiablu). Lo studio, apparso su una rivista scientifica considerata di poco peso, è stato di lì a poco ritirato. Ancora una volta, una più accurata verifica delle fonti e la consultazione di esperti, nonché una conoscenza di base dei meccanismi di pubblicazione degli articoli scientifici, avrebbero permesso di dare il giusto peso a una notizia che probabilmente si poteva evitare di rilanciare, risparmiando una certa dose di rumore in una fase in cui necessariamente bisogna fare i conti con l’incertezza.
Per aiutare chi si occupa di informazione ad agire in modo responsabile Valigia Blu ha poi tradotto un vademecum realizzato da First Draft, associazione non profit che si propone di fornire strumenti per la ricerca, la verifica e la pubblicazione di contenuti nell’era digitale (https://bit.ly/PICS_ValigiabluVademecum).
Citiamo poi Scienza in rete, la testata di informazione scientifica del Gruppo 2003, che ha coperto l’emergenza concentrandosi da un lato sull’analisi dei dati da parte di epidemiologi e altri scienziati e dall’altro sugli aspetti di comunicazione della salute con articoli di riflessione e approfondimento rivolti sia al pubblico sia agli addetti ai lavori.
Per una particolare attenzione ai dati e al loro significato, oltre che per l’approccio generale e la scelta dei temi, segnaliamo anche Wired Italia e in particolare gli articoli del giornalista scientifico Gianluca Dotti, che di volta in volta ha cercato di entrare nel dettaglio dei numeri in circolazione fornendo al pubblico una chiave di lettura.
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Re: Covid 19
Sempre interessante il sito "Valigia blu".
Per rimanere in argomento, stamattina ho letto questo: https://www.valigiablu.it/coronavirus-c ... ormazione/
Nomi e cognomi di chi ha diffuso o sta ancora diffondendo disinformazione
Per rimanere in argomento, stamattina ho letto questo: https://www.valigiablu.it/coronavirus-c ... ormazione/
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